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There’s quite a few good measures in the government’s white paper (great summary here) but all of it causes an inevitable “*cough* Paid for by what?”

UK immigration plan: the key p...




Israel’s blockade threatens the entire population of the Gaza Strip with famine and faces 500,000 with starvation, a global hunger monitor has warned.

A report by the IPC initiative, released on Monday, said the Gaza Strip “is still confronted with a critical risk of famine” after over a year and a half of devastating war, with the vast majority of its approximately 2.1 million people at severe risk.

aljazeera.com/news/2025/5/12/f…

🕎 🇵🇸 ☮️
#Gaza #Palestine
#Press #News

𝗖 𝗔 𝗧 reshared this.





OnePlus 15: Detalhes vazados revelam ecrã plano e processador misterioso
🔗 tugatech.com.pt/t66521-oneplus…

#android #apple #digital #iphone #oneplus #online #qualcomm #snapdragon #tecnologia



The night before I traveled it was bleak and cold. I didn’t sleep. Explosions and bombs lit up the dark sky. Apache helicopters hovered low nearby and opened continuous fire.

My mother was asleep beside me, staying as close as possible after I begrudgingly decided to leave Gaza for the first time in my life. Before coming to a decision, I had long and painful discussions with her and other family members and friends.

dropsitenews.com/p/abubaker-ab…

🕎 🇵🇸 ☮️
#Gaza #Palestine
#Press #News



New in PN: The new pope is latest sign that the world rejects Trumpism

"Neither Pope Leo nor Mark Carney nor anyone else can save the US from what its own voters have done to it. But we all live in the same world, and any pushback against Trump is helpful and hopeful."

publicnotice.co/p/pope-leo-xiv…



🚗 Prima occhiata alla nuova Fiat 500 ibrida direttamente da Mirafiori! L'innovazione incontra lo stile italiano. #Fiat500 #GreenDrive

🔗 tomshw.it/automotive/nuova-fia…



La Retorica come costante del fascismo.


Ah, finalmente un momento di rara sintonia con il Professor Barbero – evento più raro di un selfie senza filtro di un politico italiano. Ma quando capita, capita. E questa volta il buon Alessandro ci regala una perla: il fascismo e la retorica sterile, un binomio più inseparabile di “spread e ansia da tg1”.

Mitragliatrici e Genialità: Quando l’Esercito Italiano Giocava a “Fai Da Te” Strategico


Immaginate la scena: Prima Guerra Mondiale, le trincee sono un pantano di fango, pidocchi e disperazione, e il Comando Supremo italiano – invece di seguire il manuale come dei normali, noiosi professionisti – decide che le mitragliatrici vanno piazzate “in modo geniale”.

Traduzione: “Buttatele lì, tanto Dio ci ama e il nemico è miope”.

Ecco, questa è la retorica della sterilità eroica – quella che trasforma l’incompetenza in “visione rivoluzionaria”, l’improvvisazione in “genio tattico”, e la carneficina in “glorioso sacrificio per la Patria”.

Un classico dell’Italia che non legge le istruzioni, perché “tanto ci arrangiamo”. Spoiler: non ci si arrangia mai.

Il Fascismo e l’Arte di Dire Cavolate con Stile


Barbero ci ricorda che il regime amava circondarsi di parole gonfie e vuote, come un influencer che riempie i post di hashtag profondi (#Vita #Successo #Respiro) salvo poi vivere di sponsorizzazioni di tisane detox.

  • “Bisogna osare!” → Traduzione: “Buttiamo i soldati in offensive inutili”
  • “L’Italia deve essere grande!” → Traduzione: Beviamo il Mar Ligure.
  • “Il popolo è con noi!” → Traduzione: “Chi non è con noi non e' popolo.”

E così, la retorica diventa un’arma ancora più letale delle mitragliatrici mal piazzate: perché mentre le pallottole uccidono corpi, le parole vuote uccidono il senso critico.

Morale della Favola (Per Chi Non L’Avesse Ancora Capito)


Se c’è una cosa che la storia ci insegna – e che Barbero ogni tanto ci ricorda – è che:

  1. Le parole senza sostanza sono il precursore delle tragedie.
  2. Chi urla “Genio!” invece di chiedere” Qual e' il tuo piano” di solito sta per mandare qualcuno a morire male.
  3. L’Italia ha un talento unico per trasformare i disastri in *“opere di ingegno”* (es: la Sconfitta di El Alamein).

Quindi, la prossima volta che sentite un leader parlare di “soluzioni rivoluzionarie”, controllate dove ha messo le mitragliatrici. Potreste salvargli la vita. O, almeno, la dignità.


“Tagliamo gli sprechi!” – Ovvero, come salvare l’economia distruggendola con un sorriso


Ah, il mantra della “spending review”, quella magica formula che ogni governo sventola come un talismano, convinto che basti urlare “tagliamo gli sprechi!” per trasformare l’Italia in una Svizzera efficiente e senza debito pubblico. Peccato che, come al solito, nessuno abbia il coraggio di dire cosa tagliare davvero – perché, sorpresa, quello che per lo Stato è “spreco”, per qualcun altro è il pranzo, la cena e le vacanze alle Maldive.

1. “Tagliamo gli sprechi!” – Sì, ma quali? Quelli che fanno comodo a voi?


Immaginate un politico che, con aria da crociato dell’austerity, annuncia: “Basta con i soldi pubblici sprecati!”. Applausi. Standing ovation. Poi però, quando si tratta di dire dove tagliare, improvvisamente:

  • “No, non gli appalti, quelli sono sacri!”
  • “No, non gli incentivi alle imprese, quelli servono!”
  • “No, non la spesa pensionistica, quello è un diritto acquisito!”

E allora cosa resta da tagliare? Le matite degli uffici pubblici? Le macchinette del caffè? I bagni delle scuole, perché “tanto i ragazzi bevono poco”?

2. Lo “spreco” è solo il rovescio del “lauto guadagno”


Ecco la verità scomoda: quello che lo Stato chiama “spreco” è semplicemente il profitto di qualcun altro.

  • Se il Comune paga 200.000 euro per una panchina, per il cittadino è uno scandalo.
  • Ma per l’azienda che l’ha costruita (e fatturata a quel prezzo) è un ottimo affare.
  • Se la Regione spende 5 milioni per un sito web che non funziona, per noi è un furto.
  • Ma per il developer che lo ha fatto (e magari è il cugino di qualcuno) è un progetto di successo.

E allora, tagliare gli sprechi significa inevitabilmente tagliare i profitti di qualcuno – e non necessariamente quelli dei “fannulloni pubblici”, ma spesso quelli di aziende private che campano proprio grazie alla spesa pubblica gonfiata.

3. “Ma noi vogliamo solo tagliare il superfluo!” – Certo, come no


Il problema è che il “superfluo” non esiste in astratto.

  • Se tagli gli appalti gonfiati, falliscono imprese che ci vivono sopra.
  • Se riduci i rimborsi alle Partite IVA, migliaia di professionisti vanno in crisi.
  • Se smetti di finanziare progetti inutili, interi settori collassano.


Morale: prima di urlare “tagliamo!”, bisogna avere il coraggio di dire COSA


Cioe' di uscire dalla retorica.Finché si parla di “sprechi” in generale, tutti sono d’accordo. Ma quando si tratta di dire chi perderà davvero i soldi, improvvisamente nessuno ha più la faccia tosta di andare avanti.

E allora, cari economisti da talk show, prima di ripetere come pappagalli “occorre tagliare la spesa!”, forse dovreste rispondere a una semplice domanda:

“Ma di preciso, qual e' il piano che ha in mente?”


“Riforme a costo zero”: la magia nera degli economisti da talk show


Ah, le “riforme a costo zero”, la versione politica del “dimagrisci senza dieta né sport” o del “diventa ricco mentre dormi”. È buffo come gli stessi personaggi che pontificano ai giovani sul “nulla si ottiene senza sacrificio” siano poi i primi a sfornare, con faccia seria, questa leggenda metropolitana istituzionale.

Perché, vedete, se sei un cittadino qualunque, la vita è dura: vuoi un mutuo? Devi dimostrare di poterlo pagare. Cerchi un lavoro? Devi avere competenze. Speri in una pensione? Prepariati a versare contributi per decenni. Ma se sei un esperto televisivo o un ministro, le regole cambiano: basta un decreto, una firma, una bella slide in PowerPoint, ed ecco che – puff! – riforma a costo zero, e i soldi piovono gratis.

La favola della bacchetta magica legislativa


Il trucco sta in quel “a costo zero”, che in realtà significa solo:

  • “A costo zero per lo Stato” (perché i costi li pagherà qualcun altro)
  • “A costo zero nel breve periodo” (perché il disastro arriverà dopo, quando noi non saremo più al governo)
  • “A costo zero sulla carta” (perché nella realtà serviranno controlli, apparati, sanzioni, e soprattutto fallimenti da gestire)


Perché questa retorica piace tanto?


Perché non obbliga nessuno a fare i conti con la realtà.

  • I politici possono vantare riforme epocali senza dover spiegare come finanziarle.
  • I tecnocrati possono giocare con gli spreadsheet fingendo che le variabili umane non esistano.
  • I talk show hanno il loro bel titolo sensazionalista (“La svolta che non costa nulla!”), mentre il

pubblico annuisce convinto, come se davvero bastasse cambiare un articolo del codice per rivoluzionare un Paese.

La verità che nessuno vuole ammettere


Non esistono riforme a costo zero, esistono solo costi nascosti e conseguenze rinviate. Quando qualcuno cerca di vendertene una, sta semplicemente:

  • Spostando il costo su qualcun altro (dipendenti, pensionati, contribuenti del futuro)
  • Ignorando gli effetti collaterali (precarizzazione, evasione, contenzioso legale)
  • Fingendo che l’inerzia burocratica e gli interessi costituiti non esistano

Morale? La prossima volta che sentite parlare di “riforma a costo zero”, sostituite mentalmente l’espressione con “abbiamo trovato il modo di prenderci in giro da soli”. Funziona meglio.

Oppure chiedete: “si, ma di preciso qual e' il tuo piano”?

Se qualcuno lo avesse chiesto a chi prometteva di risolvere la Guerra in Ukraina in 24 ore, molte cose sarebbero cambiate.


Fact-Checking: L’Autogol più Grottesco dell’Era Digitale


Eccola, la contraddizione più succulentamente idiota del nostro tempo:

Per combattere le menzogne che nascono e si diffondono su Internet, abbiamo creato un esercito di controllori che... usano Internet per correggerle.

È come se, per disinfettare un pozzo avvelenato, ci pisciassimo dentro. Ma con metodo scientifico, grafici colorati e un’aura di saccente superiorità morale.


La vera notizia sarebbe che non esiste piu' un vero giornalismo. I giornali sono pieni di blogger attaccati alle agenzie, e a google.

Di fronte ad una notizia letta su internet, vanno su internet e cercano di capire se sia vera.

In breve, quando esistono delle fake news su internet, e si diffondono su internet, e qualcuno, usando internet, va a verificare che sono false, e poi ci consiglia di non credere a tutto quello che leggiamo su internet.

E nessuno trova nulla di strano in questo metodo.


Retorica Vuota: L'Anticamera del Fascismo (con tanto di Tappeto Rosso e Buffet)


Sì, avete letto bene. Quando la politica smette di essere sostanza e diventa una sequenza di slogan ripetuti a pappagallo, non siamo più nel campo della democrazia, ma in quello del fascismo che si annusa l’aria e si prepara a fare il suo ingresso trionfale.

E qui, purtroppo, Barbero ha ragione. Perché il fascismo non è arrivato nel ’22 con una marcia improvvisa, ma con anni e anni di chiacchiere vuote, di parole gonfiate, di promesse impossibili, di “bisogna fare qualcosa!” senza mai dire cosa, di “serve una rivoluzione morale!” senza mai specificare chi dovrebbe essere fucilato.

E nessuno che chieda mai “ma di preciso, qual e' il piano che hai in mente”?


Tagliare gli Sprechi vs. Mitragliatrici Geniali: Stessa Farsa, Epoche Diverse


  • 1920, Generale Cadorna: “Le mitragliatrici vanno piazzate non secondo il manuale, ma con genio italico!”
    • Risultato: Soldati massacrati a migliaia perché nessuno sapeva come usarle.


  • 2024, Esperto neoliberista di turno: “Tagliare gli sprechi senza toccare servizi e voti!”
    • Risultato: Lo Stato spende ancora 500 euro per le panchine, ma chiude gli ospedali.


La differenza? Nessuna. In entrambi i casi:

  1. Si usa un linguaggio vago e grandioso (“genio italico”, “taglio epocale”)
  2. Si nasconde l’assenza totale di un piano concreto
  3. Si scaricano i costi su qualcun altro (i soldati di leva, i cittadini che perderanno servizi)

È la retorica del “fare senza fare”, del parlare per non dire nulla, dell’agitarsi per non risolvere.


“Questione Morale”: L’Ultimo Grido Prima del Silenzio


E poi c’è la versione più patetica di tutte: la retorica della “moralizzazione”. Quella in cui:

  • Un politico sopravvalutato: “Esiste una questione morale”
  • I giornalisti annuiscono, come se avesse detto qualcosa di profondo
  • Nessuno chiede Ma di preciso, qual e' il piano

Perché il fascismo non nasce dai dittatori, ma dalle chiacchiere di chi gli prepara la strada.

Il fascismo culturale non e' altro che l'obbligo di prendere queste scatole vuote e accettarle senza aprirle per vedere cosa c'e' dentro.


Morale: Quando Sentite Troppa Retorica, Preparatevi al Peggio


E a giudicare dalla retorica che si sente, siamo messi male.

Propongo quindi di spostare la Francia tre metri a Nord, per fare spazio ad una bella libreria, e di colorare di giallo la Repubblica Ceca, perche' fa piu' luce.

E fatelo in fretta, perche' abbiamo aspettato quarant'anni: ora basta!

Uriel Fanelli


Il blog e' visibile dal Fediverso facendo il follow a: @uriel@keinpfusch.net

Contatti:

Uriel Fanelli


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keinpfusch.net/la-retorica-com…


La Retorica come costante del fascismo.


Ah, finalmente un momento di rara sintonia con il Professor Barbero – evento più raro di un selfie senza filtro di un politico italiano. Ma quando capita, capita. E questa volta il buon Alessandro ci regala una perla: il fascismo e la retorica sterile, un binomio più inseparabile di “spread e ansia da tg1”.

Mitragliatrici e Genialità: Quando l’Esercito Italiano Giocava a “Fai Da Te” Strategico


Immaginate la scena: Prima Guerra Mondiale, le trincee sono un pantano di fango, pidocchi e disperazione, e il Comando Supremo italiano – invece di seguire il manuale come dei normali, noiosi professionisti – decide che le mitragliatrici vanno piazzate “in modo geniale”.

Traduzione: “Buttatele lì, tanto Dio ci ama e il nemico è miope”.

Ecco, questa è la retorica della sterilità eroica – quella che trasforma l’incompetenza in “visione rivoluzionaria”, l’improvvisazione in “genio tattico”, e la carneficina in “glorioso sacrificio per la Patria”.

Un classico dell’Italia che non legge le istruzioni, perché “tanto ci arrangiamo”. Spoiler: non ci si arrangia mai.

Il Fascismo e l’Arte di Dire Cavolate con Stile


Barbero ci ricorda che il regime amava circondarsi di parole gonfie e vuote, come un influencer che riempie i post di hashtag profondi (#Vita #Successo #Respiro) salvo poi vivere di sponsorizzazioni di tisane detox.

  • “Bisogna osare!” → Traduzione: “Buttiamo i soldati in offensive inutili”
  • “L’Italia deve essere grande!” → Traduzione: Beviamo il Mar Ligure.
  • “Il popolo è con noi!” → Traduzione: “Chi non è con noi non e' popolo.”

E così, la retorica diventa un’arma ancora più letale delle mitragliatrici mal piazzate: perché mentre le pallottole uccidono corpi, le parole vuote uccidono il senso critico.

Morale della Favola (Per Chi Non L’Avesse Ancora Capito)


Se c’è una cosa che la storia ci insegna – e che Barbero ogni tanto ci ricorda – è che:

  1. Le parole senza sostanza sono il precursore delle tragedie.
  2. Chi urla “Genio!” invece di chiedere” Qual e' il tuo piano” di solito sta per mandare qualcuno a morire male.
  3. L’Italia ha un talento unico per trasformare i disastri in *“opere di ingegno”* (es: la Sconfitta di El Alamein).

Quindi, la prossima volta che sentite un leader parlare di “soluzioni rivoluzionarie”, controllate dove ha messo le mitragliatrici. Potreste salvargli la vita. O, almeno, la dignità.


“Tagliamo gli sprechi!” – Ovvero, come salvare l’economia distruggendola con un sorriso


Ah, il mantra della “spending review”, quella magica formula che ogni governo sventola come un talismano, convinto che basti urlare “tagliamo gli sprechi!” per trasformare l’Italia in una Svizzera efficiente e senza debito pubblico. Peccato che, come al solito, nessuno abbia il coraggio di dire cosa tagliare davvero – perché, sorpresa, quello che per lo Stato è “spreco”, per qualcun altro è il pranzo, la cena e le vacanze alle Maldive.

1. “Tagliamo gli sprechi!” – Sì, ma quali? Quelli che fanno comodo a voi?


Immaginate un politico che, con aria da crociato dell’austerity, annuncia: “Basta con i soldi pubblici sprecati!”. Applausi. Standing ovation. Poi però, quando si tratta di dire dove tagliare, improvvisamente:

  • “No, non gli appalti, quelli sono sacri!”
  • “No, non gli incentivi alle imprese, quelli servono!”
  • “No, non la spesa pensionistica, quello è un diritto acquisito!”

E allora cosa resta da tagliare? Le matite degli uffici pubblici? Le macchinette del caffè? I bagni delle scuole, perché “tanto i ragazzi bevono poco”?

2. Lo “spreco” è solo il rovescio del “lauto guadagno”


Ecco la verità scomoda: quello che lo Stato chiama “spreco” è semplicemente il profitto di qualcun altro.

  • Se il Comune paga 200.000 euro per una panchina, per il cittadino è uno scandalo.
  • Ma per l’azienda che l’ha costruita (e fatturata a quel prezzo) è un ottimo affare.
  • Se la Regione spende 5 milioni per un sito web che non funziona, per noi è un furto.
  • Ma per il developer che lo ha fatto (e magari è il cugino di qualcuno) è un progetto di successo.

E allora, tagliare gli sprechi significa inevitabilmente tagliare i profitti di qualcuno – e non necessariamente quelli dei “fannulloni pubblici”, ma spesso quelli di aziende private che campano proprio grazie alla spesa pubblica gonfiata.

3. “Ma noi vogliamo solo tagliare il superfluo!” – Certo, come no


Il problema è che il “superfluo” non esiste in astratto.

  • Se tagli gli appalti gonfiati, falliscono imprese che ci vivono sopra.
  • Se riduci i rimborsi alle Partite IVA, migliaia di professionisti vanno in crisi.
  • Se smetti di finanziare progetti inutili, interi settori collassano.


Morale: prima di urlare “tagliamo!”, bisogna avere il coraggio di dire COSA


Cioe' di uscire dalla retorica.Finché si parla di “sprechi” in generale, tutti sono d’accordo. Ma quando si tratta di dire chi perderà davvero i soldi, improvvisamente nessuno ha più la faccia tosta di andare avanti.

E allora, cari economisti da talk show, prima di ripetere come pappagalli “occorre tagliare la spesa!”, forse dovreste rispondere a una semplice domanda:

“Ma di preciso, qual e' il piano che ha in mente?”


“Riforme a costo zero”: la magia nera degli economisti da talk show


Ah, le “riforme a costo zero”, la versione politica del “dimagrisci senza dieta né sport” o del “diventa ricco mentre dormi”. È buffo come gli stessi personaggi che pontificano ai giovani sul “nulla si ottiene senza sacrificio” siano poi i primi a sfornare, con faccia seria, questa leggenda metropolitana istituzionale.

Perché, vedete, se sei un cittadino qualunque, la vita è dura: vuoi un mutuo? Devi dimostrare di poterlo pagare. Cerchi un lavoro? Devi avere competenze. Speri in una pensione? Prepariati a versare contributi per decenni. Ma se sei un esperto televisivo o un ministro, le regole cambiano: basta un decreto, una firma, una bella slide in PowerPoint, ed ecco che – puff! – riforma a costo zero, e i soldi piovono gratis.

La favola della bacchetta magica legislativa


Il trucco sta in quel “a costo zero”, che in realtà significa solo:

  • “A costo zero per lo Stato” (perché i costi li pagherà qualcun altro)
  • “A costo zero nel breve periodo” (perché il disastro arriverà dopo, quando noi non saremo più al governo)
  • “A costo zero sulla carta” (perché nella realtà serviranno controlli, apparati, sanzioni, e soprattutto fallimenti da gestire)


Perché questa retorica piace tanto?


Perché non obbliga nessuno a fare i conti con la realtà.

  • I politici possono vantare riforme epocali senza dover spiegare come finanziarle.
  • I tecnocrati possono giocare con gli spreadsheet fingendo che le variabili umane non esistano.
  • I talk show hanno il loro bel titolo sensazionalista (“La svolta che non costa nulla!”), mentre il

pubblico annuisce convinto, come se davvero bastasse cambiare un articolo del codice per rivoluzionare un Paese.

La verità che nessuno vuole ammettere


Non esistono riforme a costo zero, esistono solo costi nascosti e conseguenze rinviate. Quando qualcuno cerca di vendertene una, sta semplicemente:

  • Spostando il costo su qualcun altro (dipendenti, pensionati, contribuenti del futuro)
  • Ignorando gli effetti collaterali (precarizzazione, evasione, contenzioso legale)
  • Fingendo che l’inerzia burocratica e gli interessi costituiti non esistano

Morale? La prossima volta che sentite parlare di “riforma a costo zero”, sostituite mentalmente l’espressione con “abbiamo trovato il modo di prenderci in giro da soli”. Funziona meglio.

Oppure chiedete: “si, ma di preciso qual e' il tuo piano”?

Se qualcuno lo avesse chiesto a chi prometteva di risolvere la Guerra in Ukraina in 24 ore, molte cose sarebbero cambiate.


Fact-Checking: L’Autogol più Grottesco dell’Era Digitale


Eccola, la contraddizione più succulentamente idiota del nostro tempo:

Per combattere le menzogne che nascono e si diffondono su Internet, abbiamo creato un esercito di controllori che... usano Internet per correggerle.

È come se, per disinfettare un pozzo avvelenato, ci pisciassimo dentro. Ma con metodo scientifico, grafici colorati e un’aura di saccente superiorità morale.


La vera notizia sarebbe che non esiste piu' un vero giornalismo. I giornali sono pieni di blogger attaccati alle agenzie, e a google.

Di fronte ad una notizia letta su internet, vanno su internet e cercano di capire se sia vera.

In breve, quando esistono delle fake news su internet, e si diffondono su internet, e qualcuno, usando internet, va a verificare che sono false, e poi ci consiglia di non credere a tutto quello che leggiamo su internet.

E nessuno trova nulla di strano in questo metodo.


Retorica Vuota: L'Anticamera del Fascismo (con tanto di Tappeto Rosso e Buffet)


Sì, avete letto bene. Quando la politica smette di essere sostanza e diventa una sequenza di slogan ripetuti a pappagallo, non siamo più nel campo della democrazia, ma in quello del fascismo che si annusa l’aria e si prepara a fare il suo ingresso trionfale.

E qui, purtroppo, Barbero ha ragione. Perché il fascismo non è arrivato nel ’22 con una marcia improvvisa, ma con anni e anni di chiacchiere vuote, di parole gonfiate, di promesse impossibili, di “bisogna fare qualcosa!” senza mai dire cosa, di “serve una rivoluzione morale!” senza mai specificare chi dovrebbe essere fucilato.

E nessuno che chieda mai “ma di preciso, qual e' il piano che hai in mente”?


Tagliare gli Sprechi vs. Mitragliatrici Geniali: Stessa Farsa, Epoche Diverse


  • 1920, Generale Cadorna: “Le mitragliatrici vanno piazzate non secondo il manuale, ma con genio italico!”
    • Risultato: Soldati massacrati a migliaia perché nessuno sapeva come usarle.


  • 2024, Esperto neoliberista di turno: “Tagliare gli sprechi senza toccare servizi e voti!”
    • Risultato: Lo Stato spende ancora 500 euro per le panchine, ma chiude gli ospedali.


La differenza? Nessuna. In entrambi i casi:

  1. Si usa un linguaggio vago e grandioso (“genio italico”, “taglio epocale”)
  2. Si nasconde l’assenza totale di un piano concreto
  3. Si scaricano i costi su qualcun altro (i soldati di leva, i cittadini che perderanno servizi)

È la retorica del “fare senza fare”, del parlare per non dire nulla, dell’agitarsi per non risolvere.


“Questione Morale”: L’Ultimo Grido Prima del Silenzio


E poi c’è la versione più patetica di tutte: la retorica della “moralizzazione”. Quella in cui:

  • Un politico sopravvalutato: “Esiste una questione morale”
  • I giornalisti annuiscono, come se avesse detto qualcosa di profondo
  • Nessuno chiede Ma di preciso, qual e' il piano

Perché il fascismo non nasce dai dittatori, ma dalle chiacchiere di chi gli prepara la strada.

Il fascismo culturale non e' altro che l'obbligo di prendere queste scatole vuote e accettarle senza aprirle per vedere cosa c'e' dentro.


Morale: Quando Sentite Troppa Retorica, Preparatevi al Peggio


E a giudicare dalla retorica che si sente, siamo messi male.

Propongo quindi di spostare la Francia tre metri a Nord, per fare spazio ad una bella libreria, e di colorare di giallo la Repubblica Ceca, perche' fa piu' luce.

E fatelo in fretta, perche' abbiamo aspettato quarant'anni: ora basta!

Uriel Fanelli


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➡️ tagesschau.de/newsticker/liveb…

#Liveblog #Ukraine

in reply to tagesschau

Ist klar nur Beifall ist erlaubt,
Sonst Gulag,was rauchen die da,kennt sich jemand mit den einheimischen Drogen dort aus??




Sean ‘Diddy’ Combs trial: Who is going to testify, what are the charges?
https://www.aljazeera.com/news/2025/5/12/sean-diddy-combs-trial-who-is-going-to-testify-what-are-the-charges?utm_source=flipboard&utm_medium=activitypub

Posted into Global News @global-news-AlJazeera





US Copyright Office found AI companies breach copyright. Its boss was fired

Link: theregister.com/2025/05/12/us_…
Discussion: news.ycombinator.com/item?id=4…




La Cina tiene a passare come il paese in grado di resistere meglio a uno scontro commerciale prolungato. Ma in realtà non mancano i primi segni di sofferenza.

I dazi di Trump visti da Pechi...



When they set out to make their power supply 100% green, Northwest leaders ignored the fact that the region lacks the wiring to deliver new sources of renewable energy to people’s homes.

Little has been done to change that, ProPublica and Oregon Public Broadcasting found.

propublica.org/article/oregon-…

#News #Oregon #Washington #Green #Energy #Environment #Wind #Solar

Nathan Simmons reshared this.

in reply to ProPublica

interesting that your reporter doesn't connect any of this to the issues renewables have had with identifying good siting in the PNW

BPA really shouldn't build transmission capacity for developers whose projects are so badly located that there's overwhelming community opposition





»#DNS #PiracyBlocking Orders: Google, Cloudflare, and OpenDNS Respond Differently.« torrentfreak.com/dns-piracy-bl… #tech #media #news



TL;DR: A new AI surveillance method allows law enforcement to bypass existing facial recognition bans, raising concerns about legality and privacy, while the US and China discuss tariff agreements. technologyreview.com/2025/05/1… #law #tech #legaltech ⚖️ 🤖 #autosum


I always recommend everyone to turn off any kind of motherboard manufacturers' driver auto-installers. They have a history of containing significant vulnerabilities leading to arbitrary code execution.

The vulnerabilities discovered by MrBruh in ASUS Driver Hub again confirm this recommendation. There were several vulnerabilities that, when combined, lead to a devastating end result.

mrbruh.com/asusdriverhub/

#CVE_2025_3462 #CVE_2025_3463 #RCE

in reply to Harry Sintonen

when I upgraded my machine a few months back I noticed that option in the UEFI interface upon booting, and instinctively turned it off because I don't like things being installed without my knowledge. Looks like I dodged a bullet.




Content marketing will start looking quite different than what it's been for the last 10 years, are you ready? This post lays out why you better be.

jonoalderson.com/conjecture/co…



Bursa: Silk, history, and the flavours of an Ottoman legacy
https://www.euronews.com/travel/2025/05/12/bursa-silk-history-and-the-flavours-of-an-ottoman-legacy?utm_source=flipboard&utm_medium=activitypub

Posted into Sci-Tech @sci-tech-euronews



#Gehlen_organization an Infamous group of nazis and collaborators used by the #CIA

In 1945 Reinhard Gehlen, a former top anti-Soviet Nazi spy, was out of a job.
He presented himself to the CIA as a very valuable source of information for the #RedArmy.
Many former Nazis were incorporated into #Gehlen network.
CIA stipulated that no war criminals were to be recruited, but its own records show a different story.
wiki presents the censored version.... obviously

en.m.wikipedia.org/wiki/Gehlen…

Questa voce è stata modificata (5 mesi fa)
in reply to Spartacus

What the archives shows is that in 1950 about 1300 men or over a third of Gehlen network were former nazis, many of them guilty of crimes against humanity.
#CIA once again revived the worst of the Nazi war criminals and gave them sanctuary with an "intelligence" cover.

Among them was Eric Deepnire responsible for deporting 100.000 Dutch Jews, and Conrad Febik responsible for the death of 11.000 Jews in Belarus.

And the list goes on and on...

#CIA
in reply to Spartacus

For over 60 years the #Gehlen network was represented as a great #US / #CIA success story in the fight against the #SovietUnion.

It was only after the end of the #ColdWar, and on the occasion of an investigation into Nazi collaboration with various #US banks dealing in stolen Jewish gold, that the extent of the CIA's collaboration with the Nazis was revealed.



Space Jaws: lo squalo spaziale azzanna una stella l MEDIA INAF

media.inaf.it/2025/05/12/space…



Maurizio Rossetti 11-06-1960 (@noventanopd.bsky.social)

bsky.app/profile/noventanopd.b…

> Molti trovano complicati i quesiti dei referendum del 8-9 giugno. . Sono per semplificare:

- con i primi quattro Sì vado in culo a Renzi

- con l'ultimo Sì vado in culo a Salvini



Apple’s Murderbot series is goofy sci-fi with a side of existential crisis
https://www.theverge.com/tv-reviews/664090/murderbot-season-1-review-apple-tv-plus?utm_source=flipboard&utm_medium=activitypub

Posted into Tech News @tech-news-theverge



Analysis: The hunger in gaza undermines the international order at an accelerating pace, “a drift threatening to wash over the entire world in the coming years and decades”

Prof. Liat Kozma and Dr. Lee Mordechai present their research findings detailing the rapidly deteriorating humanitarian situation in #Gaza since October 2023, asserting that Israeli policies intentionally restrict aid and undermine international legal norms.

They conclude that the situation has accelerated since March, indicating a worsening of conduct towards the civilian population. They also state that #Israel has signaled a disregard for international norms and accountability.

While acknowledging increased coordination within the international humanitarian community, they assert that these developments are insufficient, calling for a more rapid and comprehensive response to prevent a potentially catastrophic global impact, "a drift threatening to wash over the entire world in the coming years and decades."

They assert that Israel has "signaled a disregard for international norms and accountability." They explicitly state that Israel "does not see itself obligated to many of these norms," suggesting a belief that Israel will not be held responsible for its actions.

Hebrew mekomit.co.il/%D7%94%D7%A8%D7%…

The authors, Liat Kozma and Lee Mordechai, are historians specializing in the modern Middle East.

@palestine
@israel
@histodons #histodons
#GazaGenocide
#IsraelWarCrimes

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in reply to oatmeal

@iran Working against moderation and compromise is revealing in a horseshoe kind of way: haters and extremists need each other and are in a symbiotic relation with each other. Same with propping up Hamas against the PA. Just hoping Lebanon and Syria find a way out of this dynamic.
in reply to Martin Vermeer FCD

in Syria they are actively doing the same, “protecting” the Druze.

@histodons @palestine @israel @iran

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