The image features a logo with the text "Grok 4" displayed on a black background. The text is in a modern, sans-serif font, with the word "Grok" in lowercase letters and the number "4" in a stylized, geometric design. The number "4" is enclosed within a square, with a diagonal line creating a visual effect that suggests a page turning or a dynamic element. The overall design is simple and clean, with a strong contrast between the white text and the black background, making the logo stand out prominently.

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Das Video zeigt eine ältere Frau vor einem Lidl-Geschäft, die einen Einkaufswagen mit mehreren Flaschen Milch im Hintergrund hat. Sie trägt einen braunen Mantel und eine violette Handtasche. Ein Mikrofon wird ihr von einer Person in einem schwarzen Mantel gereicht, während sie mit einer Hand eine Zigarette hält und mit der anderen ihre Tasche hält. Der Text "Granny day out. 😂😂😂" ist oben im Bild zu sehen, was darauf hinweist, dass es sich um eine humorvolle Szene handelt. Der Text "WHAT UP LOVE SCRATCHED FANNY CAT OFF SHIT NAME POPPED HERE GIN" erscheint in großen weißen Buchstaben im unteren Teil des Bildes, während die Frau spricht. Die Szene spielt sich vor dem Eingang des Lidl-Geschäfts ab, und im Hintergrund sind weitere Personen und das Lidl-Schild zu sehen.

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Una storia di 76 anni fa!!!

12 agosto 1949. Nirim, deserto del Negev, Palestina.
I militari israeliani ricevono un ordine scritto dal comando: "Dovete sparare per uccidere ogni arabo nel vostro settore".

La zona è inospitale, vivono solo due tribù beduine palestinesi, i militari dell'IDF scorgono un uomo e una ragazzina, mirano all'uomo e lo uccidono.
La ragazzina viene rapita, portata nell'avamposto militare e rinchiusa in una baracca.

Lungo la strada incontrano una mandria di cammelli al pascolo.
Il convoglio si ferma, i militari scendono dai mezzi, estraggono le armi e aprono il fuoco. Sessanta cammelli vengono uccisi a colpi di mitra.

È sera. I militari sono a cena, tre lunghe tavolate.
Entra il comandante dell'avamposto, il sottotenente Moshe, ha una proposta per i soldati: "Abbiamo un'araba nella baracca, lascio a voi la scelta, volete che diventi la nostra cuoca o la nostra schiava sessuale?"
Scrive Haaretz "I militari rispondono entusiasti, sco-pa-re, sco-pa-re".

Stabiliscono i turni: prima gli ufficiali, poi i soldati. Gli autisti degli ufficiali protestano "vogliamo partecipare anche noi!"
"Calma" dice il comandante "verrà anche il vostro turno, come anche per il cuoco, l'infermiere e il medico"

Il comandante ordina di prelevare la ragazzina e di tagliarle i capelli.
La conduce nella doccia, la lava con le sue mani e la stupra davanti ai soldati che osservano.

L'idea piace a un altro ufficiale che decide di stuprarla allo stesso modo.
La ragazzina viene stuprata per tre lunghi giorni da 20 militari dell'IDF.

La storia della ragazzina palestinese stuprata a turno la conoscono in tanti, troppi, la voce arriva a Ben-Gurion, che ordina di riportarla nel villaggio da dove era stata rapita.

Ma le condizioni di salute della ragazzina sono gravissime, ha perso conoscenza, ha bisogno di cure urgenti.
Alcuni militari, su ordine del comandante dell'avamposto, contraddicendo agli ordini di Ben-Gurion, la caricano su una jeep, la portano nel deserto e la uccidono con un colpo al cuore.
Scavano una buca, scoppia una lite tra i militari, nessuno vuole più scavare, la buca è di soli 30 cm, la gettano dentro, la cospargono di benzina e la ricoprono con la sabbia del deserto.

Ben-Gurion va su tutte le furie, un sottotenente non ha eseguito un suo ordine. Decide di dargli una lezione.
Pretende che venga processato in segreto da una corte marziale per stupro e omicidio e che gli atti del processo vengano secretati.
Il comandante dell'avamposto viene condannato a 16 anni, gli altri militari stupratori, compreso gli esecutori dell'omicidio, a pene simboliche.

Gli atti processuali verranno desecretati solo nel 2003, visionati da alcuni storici e pubblicati da Haaretz, poi dal Guardian.

Cito due episodi agghiaccianti emersi dagli atti processuali:
• viene rilevata l'impossibilità di dare un nome alla ragazza poiché "nessuno dei soggetti con cui ha avuto contatto ha chiesto il suo nome";
• L'età della ragazza è incerta in quanto "alcuni militari riferiscono che avesse 18-19 anni, altri 13-15, altri ancora, 10 anni" (!)

Lo storico israeliano Benny Morris, intervistato da Haaretz su questa vicenda, ha affermato che, durante le sue ricerche negli archivi militari israeliani è rimasto "sorpreso dalla quantità di casi di stupro" "molti dei quali si concludono con l'omicidio della vittima"

* Fonti: vari articoli di Haaretz (consultabili in un unico link), Al-Arabiya, Diario di Ben Gurion.

NON E' COMINCIATA IL 7 OTTOBRE

io ho copiato questo post da un tweet di Gianluca Martino
Tramite Elisabetta La Pera

La imagen muestra una captura de pantalla de un videojuego clásico de lucha, posiblemente de la era de los 8 bits o 16 bits. En el centro de la pantalla, dos personajes se enfrentan en un escenario que parece un coliseo romano, con un edificio clásico en el fondo. El personaje de la izquierda, vestido con armadura roja y dorada, sostiene un hacha y está en una postura de combate. El personaje de la derecha, con una túnica blanca y un capuz, sostiene un bastón y parece estar lanzando un ataque mágico, representado por un círculo amarillo.

En la parte superior de la pantalla, se muestran los puntajes: "PLAYER" con 38680 puntos y "COLD" con 280 puntos, junto con un contador de tiempo de 2:56. También se muestra el "HI-SCORE" de 80000 puntos y el "ENEMY" con un marcador de 00. En la parte inferior, se indica "CREDITS-5" y "PUSH 2P START BUTTON".

El estilo gráfico es pixelado, característico de los juegos de la década de 1980 y principios de 1990, con colores limitados y una resolución baja. La imagen evoca la estética de los juegos de lucha de la época, con un diseño que recuerda a títulos como "Street Fighter" o "Mortal Kombat".

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Also, based on current 'standards' of the MAGA-GOP administration his papa probably needs to have his citizenship revoked and be forcibly relocated to South Sudan.

Equal treatment before law, right Rafa Cruz Jr.?

Trump's Wharton professor for sure remembered him being the "dumbest goddam student I ever had" for a reason.

And Donnie's been busy proving him right ever since.

dailykos.com/stories/2017/10/1…

Former Wharton Professor: "Donald Trump Was the Dumbest Goddam Student I Ever Had."

Late Professor William T. Kelley taught Marketing at Wharton School of Business and Finance, University of Pennsylvania, for 31 years, ending with his retirement in 1982.  Dr. Kelley, who also had vast experience as a business consultant, was the...

^{Daily Kos}