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Investimenti cyber e benefici del GDPR: un’economia che fa bene alle aziende


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
L’Autorità francese della protezione dati ha reso noto un’analisi sull’impatto economico del GDPR in materia di cyber security: è emerso che, grazie agli obblighi di sicurezza imposti dal regolamento UE, sono stati impediti, ad esempio, casi di furto di



Dal riscatto alla gestione preventiva del rischio: l’evoluzione normativa nella lotta ai ransomware


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
La normativa si adegua per tenere il passo con l'evoluzione dei ransomware vietando il pagamento dei riscatti. Tra inasprimento sanzionatorio e mitigazione del rischio, ecco quale potrebbe essere la soluzione più efficace
L'articolo Dal riscatto alla gestione



un conto è fregarsene di quello che pensano gli altri, un altro è definire la propria scala di valori, più o meno correttamente, più o meno coerentemente. ognuno fa le proprie scelte. è anche ovvio che ognuno è responsabile per le proprie scelte e se ne assume di fatto ogni responsabilità, nolente o volente.


Una tangenziale per isolare Gerusalemme dai palestinesi


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Anche attraverso la rete stradale, Israele porta avanti la «politica del bantustan», ossia di un sistema di enclavi palestinesi collegate da corridoi, ma prive di qualsiasi sovranità
pagineesteri.it/2025/06/06/med…



Torselli (FdI) a TPI: “In Italia è sotto attacco il diritto ad astenersi ai referendum”


@Politica interna, europea e internazionale
Onorevole Torselli, domenica e lunedì sono in programma i referendum su lavoro e cittadinanza. La premier Meloni ha detto che andrà al seggio ma non ritirerà la scheda. Qual è il senso di questa scelta? “È una risposta a chi, strumentalmente, vuole tentare di



Neal Casal – No One Above You The Early Years 1991-1998
freezonemagazine.com/news/neal…
Neal Casal è stato un venerato cantautore i cui dieci album da solista sono ampiamente considerati dei classici nel canone della musica roots e americana. È stato anche un celebre chitarrista e collaboratore che si è trovato a suonare al fianco di artisti che vanno da Willie Nelson a Shooter Jennings, dai Jayhawks a Phil […]
L'articolo Neal Casal –


GhostSec: Azienda Italiana Commissiona Attacco Informatico Al Governo Macedone


GhostSec, noto collettivo di hacktivisti, ha recentemente rivelato dettagli su un’operazione controversa che coinvolge un’azienda italiana e obiettivi governativi macedoni.

In un’intervista esclusiva con DeepDarkCTI, il fondatore Sebastian Dante Alexander ha condiviso informazioni su questa collaborazione e le sue implicazioni.

Una collaborazione controversa


Secondo quanto riportato, un’azienda italiana, ufficialmente privata ma presumibilmente legata ai servizi segreti italiani, avrebbe incaricato GhostSec di condurre operazioni offensive contro obiettivi governativi in Macedonia del Nord. Successivamente, la stessa azienda avrebbe richiesto attacchi contro un’entità in Sardegna, indicata come una società rivale.

La comunicazione tra le parti è avvenuta tramite canali criptati, con l’azienda italiana che ha contattato direttamente GhostSec. Tuttavia, dopo l’esecuzione delle operazioni, l’azienda avrebbe interrotto i contatti e non avrebbe effettuato il pagamento concordato.

La risposta di GhostSec


In risposta al mancato pagamento, GhostSec ha minacciato di rendere pubbliche le comunicazioni e i dettagli delle operazioni svolte. Alexander ha dichiarato che l’esposizione delle informazioni non solo metterebbe in imbarazzo l’azienda italiana, ma potrebbe anche avere ripercussioni sul governo macedone.

Nonostante le implicazioni legali, GhostSec sembra determinato a procedere con la divulgazione, a meno che non venga raggiunto un accordo con l’azienda coinvolta.

Implicazioni e riflessioni


Questo caso solleva interrogativi significativi sull’etica delle operazioni di hacktivismo e sulle collaborazioni tra entità private e gruppi di hacker. La facilità con cui un’azienda può commissionare attacchi informatici contro governi stranieri evidenzia quanto può essere difficile una regolamentazione più stringente nel cyberspazio dove è possibile raggiungere un’alta forma di anonimato.

Per ulteriori dettagli sull’intervista e le dichiarazioni complete di Sebastian Dante Alexander, è possibile consultare l’articolo originale su DeepDarkCTI.

Chi è GhostSec


GhostSec è un collettivo di hacker emerso nel 2015 come diramazione del movimento Anonymous, guadagnando notorietà per le sue operazioni contro l’ISIS nell’ambito della campagna #OpISIS. Inizialmente motivato da ideali di giustizia sociale e lotta al terrorismo, il gruppo ha subito una trasformazione significativa nel corso degli anni.

Una frattura interna ha portato alla formazione di due entità distinte: da un lato, il “Ghost Security Group“, che ha scelto di collaborare con agenzie governative per contrastare il terrorismo; dall’altro, i membri rimasti sotto il nome di GhostSec, che hanno progressivamente orientato le loro attività verso obiettivi finanziari. Questo cambiamento è evidenziato dal lancio di “GhostSec Mafia Premium”, un canale Telegram a pagamento che offre contenuti esclusivi come fughe di dati e tutorial di hacking. La frase “Hacktivism does not pay the bills!” (L’hacktivismo non paga le bollette) sintetizza questa nuova direzione.

Nel 2023, GhostSec ha introdotto GhostLocker, una piattaforma di Ransomware-as-a-Service (RaaS) che consente agli affiliati di lanciare attacchi ransomware condividendo i profitti con il gruppo. La versione più recente, GhostLocker 2.0, scritta in Go, offre funzionalità avanzate come crittografia AES a 128 bit, opzioni di persistenza e un pannello di controllo per gli affiliati. In collaborazione con il gruppo Stormous, GhostSec ha lanciato il programma STMX_GhostLocker, ampliando ulteriormente la portata delle sue operazioni.

Nonostante una dichiarazione nel maggio 2024 in cui affermava di voler cessare le attività criminali e tornare all’hacktivismo, le azioni recenti del gruppo suggeriscono una continua evoluzione verso il cybercrime organizzato. GhostSec è attualmente associato a collettivi come ThreatSec, Stormous, BlackForums e SiegedSec, formando una rete nota come “The Five Families”.

Conclusioni


Il caso GhostSec–azienda italiana rappresenta un inquietante esempio di come i confini tra attivismo, intelligence privata e criminalità informatica siano oggi sempre più sfumati. Un gruppo nato con finalità ideologiche si ritrova al centro di un presunto contratto per operazioni offensive contro obiettivi governativi stranieri — un contesto che richiama più un’operazione sotto false flag che una campagna di hacktivismo tradizionale.

Tuttavia, l’assenza di prove concrete, l’anonimato delle parti coinvolte e la mancanza di verifica indipendente impongono massima cautela: non è ancora possibile stabilire con certezza quanto ci sia di vero nel racconto fornito da GhostSec. Ciò non toglie che simili dichiarazioni, anche solo a livello di minaccia, abbiano un impatto significativo: mettono in allerta istituzioni, aziende e opinione pubblica sulla crescente professionalizzazione del crimine informatico e sull’emergere di una nuova zona grigia dove hacker, contractor e interessi geopolitici si intrecciano.

In questo scenario, la Cyber Threat Intelligence (CTI) diventa uno strumento cruciale: monitorare, analizzare e anticipare questi fenomeni consente non solo di prevenire attacchi informatici, ma anche di identificare tempestivamente le reti opache di collaborazione tra attori privati e cybercriminali. Solo attraverso un’attività costante di intelligence è possibile neutralizzare le minacce prima che si traducano in danni concreti.

Resta da vedere se GhostSec pubblicherà davvero le prove promesse, se emergerà l’identità dell’azienda coinvolta o se l’intera vicenda svanirà nell’ombra, come molte altre nel dark web. In ogni caso, questo episodio è un campanello d’allarme che non può essere ignorato.

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Mattina 06/06/2025


Vorrei capire la felicità
Mi pongo domande sulla vita e sulla morte
Non riconosco il tempo e non comprendo i suoi consigli
Mentre Elbereth mi guarda silenziosa


SPACEdeck is Half Cyberdeck, Half Phone Case, All Style


It’s been at least a few hours since Hackaday last featured a cyberdeck, so to avoid the specter of withdrawal, we present you with [Sp4m]’s SPACEdeck, a stylish phone-based cyberdeck!

The case features a great message in an even better font.The SPACEdeck takes a Samsung Galaxy S24 and puts it into a handsome clamshell case with a wireless keyboard, turning the phone into a tiny-screened laptop that urges you not to panic. Is The Hitchiker’s Guide to The Galaxy available on the Playstore? Well, the e-book of the novel surely is, and having access to Wikipedia comes close. The design is building off (or out from, as the case may be) a 3D-printed phone case for the S24 by Digital Proto.

Given that the Galaxy S24 has more horsepower than the ancient Macbook we’re writing this on, this setup is probably going to be more useful than you might think, especially when paired with Termux to give you the full power of Linux.

Like some modern laptops, the screen can rotate 180 degrees for when the keyboard isn’t needed. The case will also allow for Nintendo Switch2 joycon integration, but that’s a work in progress for now. The connection points will also be modular so other accessories can be used. All files will be released once [Sp4m] is happy with how the Joycons are holding on, hopefully with a license that will allow us to remix this for other phones.

Given the supercomputers in our pockets, it’s really a wonder we don’t see more android-based cyberdecks, but most seem to stick to SBCs. Lately it seems the slabtop form-factor has been equally popular for cyberdecks, but it’s hard to beat a clamshell for practicality.


hackaday.com/2025/06/05/spaced…



Fan di Star Wars o spie della CIA? Ecco cosa ha scoperto un ricercatore brasiliano


404 Media e il ricercatore indipendente Ciro Santilli hanno scoperto dei siti web insoliti creati e gestiti dalla CIA. Per comunicare con gli informatori sono stati utilizzati un sito di fan di Star Wars, un sito sugli sport estremi e un sito sulla musica brasiliana.

Santilli ha affermato di essere stato attratto dallo studio della rete della Central Intelligence Agency (CIA) per una serie di ragioni, tra cui il suo interesse per la politica cinese, il suo amore per gli adattamenti televisivi dei romanzi di spionaggio e “il desiderio di vendicarsi della CIA per aver spiato altri paesi democratici” (Santilli è brasiliano). Inoltre, il ricercatore riteneva di essere qualificato per condurre tale ricerca, data la sua esperienza nello sviluppo web e in Linux. Scherza anche dicendo che, ovviamente, lui voleva “fama e fortuna”.

Uno dei siti creati dalla CIA era starwarsweb.net, un falso sito di fan di Star Wars. A prima vista, la risorsa sembra un tipico sito web degli anni 2010: pubblicizzava un set Lego Star Wars per coloro che “vogliono diventare uno Jedi”, così come giochi che potrebbero piacere ai visitatori: Star Wars Battlefront 2 per Xbox; Star Wars: Il potere della Forza II per Xbox 360 e Star Wars the Clone Wars: Republic Heroes per Nintendo Wii.

Secondo Santilli, il sito era in realtà uno strumento della CIA per comunicare segretamente con i suoi informatori in altri Paesi. Inoltre, il sito faceva parte di una vasta rete di risorse simili, individuate dalle autorità iraniane più di dieci anni fa.

Il ricercatore ha trovato anche altri siti probabilmente collegati alla CIA. Tra questi ci sono siti dedicati agli sport estremi, alla musica brasiliana e un sito di fan di un famoso comico. Alcune di queste risorse, in base alla lingua e al contenuto, erano orientate verso Germania, Francia, Spagna e Brasile.

“Questo ci ha permesso di scoprire molti più siti e di acquisire una comprensione più ampia degli interessi della CIA , inclusi specifici paesi democratici che erano considerati obiettivi e non erano stati menzionati in precedenza. Fornisce anche un’idea statistica di quanta importanza attribuissero alle diverse aree all’epoca, e non sorprende che il Medio Oriente fosse in cima alla lista”, afferma Santilli.

I giornalisti di 404 Media ricordano che nel novembre 2018 Yahoo News pubblicò un’indagine su larga scala sui canali di comunicazione segreti della CIA e su come furono svelati. Poi la rivelazione avvenne in Iran, dopo la quale più di due dozzine di fonti della CIA morirono in Cina nel 2011 e nel 2012. Alla fine, la CIA fu costretta a smettere di usare questi strumenti di comunicazione segreti.

Nel settembre 2022, la Reuters ha pubblicato la propria inchiesta dal titolo “Spie americane abbandonate“. Questo articolo, ad esempio, descrive come un informatore della CIA in Iran, di nome Gholamreza Hosseini, sia stato smascherato dalle autorità iraniane a causa dei siti web segreti poco affidabili della CIA.

In particolare, uno degli errori della CIA è stato quello di aver inserito indirizzi IP sequenziali che puntavano ai siti: questo significa che, scoprendone uno, i ricercatori avrebbero potuto facilmente scoprire anche gli altri.

L’articolo della Reuters riportava che digitare una password nella barra di ricerca di siti web apparentemente normali in realtà attivava un processo di accesso, consentendo alle fonti di comunicare con la CIA. L’articolo menzionava due domini e descriveva nove siti. Utilizzando i dati di questo articolo, Santilli è riuscito a trovare molte risorse simili.

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Ecco perché a molti piace l'UE... (Corruzione totale)

Ma Gianluca reshared this.



Stasera ho finito Adolescence.

E niente, domani mattina vado dal veterinario e mi faccio sterilizzare, non si sa mai...




#Gaza, fame e #genocidio


altrenotizie.org/primo-piano/1…



Sempre loro! Ipocriti guerrafondai criminali 🤬🤬🤬🤬
Gli USA hanno bloccato la risoluzione ONU per il cessate il fuoco immediato a Gaza - L'INDIPENDENTE
lindipendente.online/2025/06/0…


Dalla Newsletter di Haaretz


Satellite images show a new militia operating in southern Gaza in an area under IDF control, and a former Israeli defense minister claimed Israel is arming an ISIS-affiliated militia in Gaza to counter Hamas. In response, PM Netanyahu's office said the country is "working to defeat Hamas in various ways."

Se fosse vero sarebbe l'ennesima prova di quanto Israele sia sceso in basso.




Notizie


ispionline.it/it/pubblicazione…


"Guerra Ucraina Russia, Cremlino chiede condanna internazionale contro Kiev. " forse gli ucraini dovrebbero fare come putin e attaccare anche obiettivi civili? fatemi capire? ma esattamente di cosa si lamenta che gli ucraini facciano che lui non sta già facendo?


Maxar sbarca in Europa. Ecco perché l’accordo con Saab è importante

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il colosso dell’intelligence satellitare Usa, Maxar Technologies, entra nel mercato della difesa europea. La recente espansione della collaborazione tra Maxar Intelligence e Saab, azienda della difesa svedese, segna un passo significativo verso la trasformazione e l’ammodernamento del



chi non è in grado di darsi esso stesso delle regole, o di rispettare le proprie stesse regole, non è semplicemente in grado di vivere.


Guerre e Nato, niente 5% ma accelerazione sull’industria della difesa

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Se le scelte della Russia “preoccupano”, come ha spiegato il ministro della Difesa Guido Crosetto a margine della ministeriale Nato a Bruxelles, allora l’Ue deve prepararsi a nuove valutazioni, come l’assunto che difesa e industria della difesa devono accelerare radicalmente, ma senza poter contare sul 5%



The tech would "detect the contour of a target (a person and/or an object) at a distance, optionally penetrating through clothing" and transmit it to a haptic feedback glove.#DHS
#DHS


La difesa europea, il mondo che cambia e la necessità di adeguarsi. L’appello di Crosetto

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Sul tema della Difesa, l’Italia rischia di figurare come la “bella addormentata d’Europa”. Questo quanto emerso da un sondaggio, condotto da Cluster17, in nove Paesi europei sui temi della Difesa e delle spese militari. Benché allineati alla media degli europei,



sul lettino nel corridoio di casa al mare


log.livellosegreto.it/ordinari…


Una folla eterogenea si unisce nelle strade contro i tagli di Milei


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Pensionati, insegnanti, scienziati, medici, persone con disabilità e movimenti femministi chiedono al governo argentino di fermare l'austerità fiscalehttps://pagineesteri.it/2025/06/05/america-latina/una-folla-eterogenea-si-unisce-nelle-strade-contro-i-tagli-di-milei/



SEGUI QUI LA FLOTILLA. Madleene si avvicina a Gaza, tra minacce e salvataggi in mare


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Segui il percorso e gli aggiornamenti dalla Madleen, l'imbarcazione della Freedom Flotilla diretta verso Gaza per rompere l'assedio israeliano e portare cibo e medicine alla popolazione palestinese.
L'articolo SEGUI QUI LA FLOTILLA.



Ma quanto mi costa la privacy? Al contrario, il GDPR conviene.


@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/gdprconv…
Se pensi che un professionista sia troppo caro, aspetta di vedere quanto ti verrà a costare l'esserti affidato ad un dilettante. Il CNIL, il Garante francese, ha pubblicato uno studio che analizza i costi del GDPR. Non un semplice bilancio

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Giorgia Gastaldon, Emilio Villa e l'esperienza di "Appia Antica" (in "Studi di Memofonte", XIII, dicembre 2014, pp. 245-261)
academia.edu/10058821/Emilio_V…

Nell'estate del 1959 veniva dato alle stampe il primo numero di «Appia Antica. Atlante di Arte Nuova», «rivista di selezione poetica e di qualificazione ideologica di quella produzione artistica che si testimonia in qualche senso attiva o attuale» [...]

#emiliovilla
#appiaantica
#artecontemporanea



Leadership italiana per la stabilità del Medio Oriente. Abagnara alla guida di Unifil

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Mercoledì, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha annunciato la nomina del generale di Divisione dell’Esercito Italiano Diodato Abagnara a Capo missione e comandante della Forza interinale delle Nazioni Unite in Libano (Unifil). Abagnara subentra al



Crisi automotive, tra la scure dei dazi e lo scacco di Pechino

@Politica interna, europea e internazionale

Licenziamenti, delocalizzazioni, chiusure. La crisi globale dell’automotive si inasprisce e le tensioni commerciali tra Washington e Pechino propagano i loro effetti sino a Bruxelles, stringendo in una doppia morsa il mercato europeo delle quattro ruote, già messo in ginocchio da



Spari contro la fame: la CNN documenta le uccisioni nei centri aiuti a Gaza


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Un’inchiesta svela come l’accesso al cibo a Gaza sia diventato una trappola mortale, con spari diretti contro anziani, donne e bambini in attesa degli aiuti umanitari.
L'articolo Spari contro la fame: la CNN documenta le uccisioni nei centri aiuti a Gaza



Letlo Vin – Homecoming
freezonemagazine.com/articoli/…
Una carezza di polvere e luce nel ritorno alle radici. Con i santini di Bruce, Neil, Johnny Cash, Nick Cave sulla scrivania, a undici anni dall’esordio discografico con l’ottimo Songs for Takeda che attirò la mia attenzione, Letlo Vin – alias di Max Carinelli – torna con il quarto album che non ha nulla del […]
L'articolo Letlo Vin – Homecoming proviene da FREE ZONE MAGAZINE.
Una carezza di polvere e luce nel


Il Museo Disperso: L’arte palestinese contro l’oblio coloniale


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Da Gaza a Bologna, passando per Venezia e Edimburgo, le opere del Palestine Museum US sfidano la narrazione dominante e raccontano la resistenza culturale di un popolo in lotta per la propria dignità.
L'articolo Il Museo Disperso: L’arte palestinese contro l’oblio coloniale proviene




Manifesti a Roma


Da qualche giorno, nel silenzio omertoso dei media tradizionali, sono comparsi a Roma questi manifesti e continuano ad apparire nelle vie principali della Città.

I manifesti, in italiano e in inglese, mostrano la fotografia di una bambina palestinese gravemente ferita con la dicitura "Guarda cosa mi ha fatto LEONARDO!!".

Naturalmente Leonardo è l'azienda Leonardo Spa, il primo produttore di armi nell'Unione Europea, il secondo in Europa, il 13° nel mondo (SIPRI).

Il manifesto invita ad inquadrare il codice QR in basso per scoprire cos'è e cosa fa effettivamente Leonardo.

Ogni cittadino, ogni passante, ogni turista, può autonomamente inquadrare il codice QR col proprio cellulare e acquisire un filmato ampiamente documentato sulla responsabilità dell'azienda italiana nel Genocidio che sta perpetrando Israele.

Ma perché proprio Leonardo?

Nell'ultimo bilancio aziendale, la stessa Leonardo definisce in sintesi il proprio profilo: "Leonardo è il maggiore polo industriale e tecnologico del settore Aerospazio, Difesa e Sicurezza, forte di una presenza industriale in Italia, Regno Unito, Stati Uniti d'America, Polonia e Israele".

Israele non è semplicemente un cliente, ma ospita stabilimenti e dipendenti di Leonardo.

La presenza diretta di Leonardo in Israele si deve a un'operazione conclusasi nel luglio 2022 con l'acquisizione della società israeliana RADA Electronic Industries, specializzata in radar per la difesa a corto raggio e anti-droni (vedi il comunicato della Campagna BDS Italia), e alla conseguente nascita della nuova società israeliana DRS RADA Technologies, che è, si noti, controllata da Leonardo DRS Inc. con sede negli Stati Uniti. Ha 248 dipendenti in tre sedi israeliane (uffici a Netanya, stabilimento principale a Beit She'an, centro ricerche presso il Gav-Yam Negev Tech Park di Beer Sheva), oltre ai nuovissimi uffici a Germantown, Maryland, ai margini dell'area metropolitana di Washington, D.C.

🔎 weaponwatch.net/2024/01/26/cos…

Tra le tante iniziative per sensibilizzare la popolazione e informarla, l'idea di utilizzare il "vecchio" strumento della cartellonistica, dei tazebao, per manifestare e comunicare, associato alla possibilità tecnologica di acquisire informazioni e approfondire, è veramente geniale.

I manifesti possono essere rimossi, naturalmente, ma basta una foto per essere riprodotti, restare in memoria e essere riproposti all'infinito in ogni città italiana, in ogni punto cruciale di raduno, senza che vi siano motivi di censura.

E non solo.

È una risposta discreta ma gridata, a chi sta cercando di cambiare narrazione dopo più di 600 giorni di orrore trasmesso in diretta.

L'operazione gattopardesca di autoassoluzione, infatti, non individua i veri responsabili, non li cita, non li condanna.

Si limita ad un fastidioso piagnisteo buonista che cerca in Netanyahu il capro espiatorio.

Non pretende l'unica cosa che il governo italiano e i neo convertiti Stati europei devono fare: riconoscere la complicità e interrompere qualsiasi rapporto diplomatico e commerciale con Israele.

La multinazionale Leonardo ha confermato direttamente ad "Altreconomia" l'assistenza e l'export di pezzi di ricambio per i velivoli M-346 sui quali si addestrano i piloti dell'aviazione di Tel Aviv. L'esecutivo italiano, (alias Crosetto e Tajani), aveva assicurato pubblicamente lo "stop", ma è stato smentito dalla stessa Leonardo SPA e dai suoi bilanci.

facebook.com/share/p/1Y4GduDSe…



#CoreaDelSud, dal golpe alla svolta


altrenotizie.org/primo-piano/1…


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#News


La sindaca di Genova Silvia Salis a TPI: “Il campo progressista unito
può vincere ovunque”


@Politica interna, europea e internazionale
«La politica è lo specchio del Paese, quindi quello che incontri in questo ambiente lo incontri nel resto della società, amplificato dal fatto che nella politica c’è una dimensione mediatica. Chiaramente se un amministratore delegato fa una battuta è un conto, se la fa un



Lettera aperta a Nicola Ghittoni, conduttore e autore del podcast "Morning"


Lettera aperta a Nicola Ghittoni, conduttore e autore del podcast "Morning", una rassegna stampa del Post che va in onda dal lunedì al venerdì (il sabato c'è ma è condotta da un'altra persona).


Caro Nicola,

mi permetto di chiamarti "caro" e di darti del "tu" perché da qualche tempo ogni giorno facciamo insieme la strada per andare al lavoro, io al volante della mia auto e tu dal microfono di "Morning".

E mi permetto di pubblicare questa lettera sul mio profilo nel Fediverso (@max@poliverso.org), perché in realtà quello che sto scrivendo a te lo vorrei scrivere a tante altre persone.

E' la seconda volta questa settimana che scrivo a un conduttore di podcast del Post, qualche giorno fa avevo scritto a Francesco Costa su un tema simile.

Vorrei attirare la vostra attenzione sul rischio che diventiate, involontariamente, veicolo di stereotipi anti-sindacali. Mi riferisco alla battuta con cui oggi hai aperto il tuo podcast, "In Italia siamo abituati agli scioperi di venerdì".

Provo a spiegarmi per punti perché l'argomento è articolato.

Punto 1: davvero si sciopera così spesso di venerdì?
Da 15 anni sono iscritto alla FIOM e da un anno circa sono un delegato sindacale. Ti metto qua sotto qualche informazione sulle date in cui sono stati fatti gli ultimi scioperi nella mia azienda (ho solo le date relative agli scioperi proclamati nell'ultimo anno, da quando sono diventato delegato):

  • venerdì 29 novembre 2024 Sciopero generale, 8h (manifestazione a FI)
  • mercoledì 11 dicembre 2024 Esplosione deposito ENI di Calenzano, 4h
  • mercoledì 18 dicembre 2024 Rinnovo contrattuale, 8h (manifestazione a PO)
  • mercoledì 19 febbraio 2025 Rinnovo contrattuale, 3h (presidio davanti azienda)
  • venerdì 21 febbraio 2025 Rinnovo contrattuale, 5h
  • mercoledì 26 marzo 2025 Rinnovo contrattuale, 8h (manifestazione a FI)
  • martedì 22 aprile 2025 Rinnovo contrattuale, 2h (presidio davanti azienda)
  • giovedì 24 aprile 2025 Rinnovo contrattuale, 2h (presidio davanti azienda)
  • martedì 29 aprile 2025 Rinnovo contrattuale, 2h (presidio davanti azienda)

La classifica dei giorni scelti per gli scioperi è guidata da mercoledì (4 scioperi), seguono martedì e venerdì (2 scioperi a testa) e chiude giovedì (un solo sciopero).

Gli scioperi di un'azienda sola, per giunta in un periodo così breve, sono statisticamente significativi? No di certo, però un dubbio potrebbero farlo venire e potrebbe essere utile verificare se davvero ci sia questa schiacciante prevalenza di scioperi fatti di venerdì.

Da qui in avanti invece supporrò che davvero ci sia una netta prevalenza di scioperi fatti il venerdì, ma ripeto che sarebbe bello verificare quanto sia giustificata nei fatti questa convinzione.

Punto 2: di quali scioperi si parla?
Ci sono scioperi che si traducono in una semplice astensione dal lavoro, scioperi con astensione e presidio davanti all'azienda, scioperi con manifestazione provinciale, scioperi con manifestazione regionale e scioperi con manifestazione nazionale (in genere a Roma).

Ti dico come funziona uno sciopero con manifestazione nazionale perché a quanto mi risulta sono momenti a cui partecipa una sparuta minoranza di persone e può essere che pochi sappiano cosa succede realmente o, peggio ancora, che sopravviva l'idea che lo sciopero sia quella cosa che si faceva alle superiori e che si traduceva in una bella mattinata di vacanza, niente interrogazioni, passeggiata in centro con gli amici, ecc. ecc.

Abito a Firenze, il pullman della CGIL per Roma parte intorno alle 7:00 (da Firenze... pensa a che ora si parte da Torino o da Palermo...). Punto la sveglia alle 6:00 e alle 7:00 sono al punto di ritrovo (che non è lontano da casa mia, ma non per tutti è così). Partiamo e intorno alle 11:00 arriviamo a Roma (metro Anagnina). Intorno alle 12:00 arriviamo al concentramento, inizia il corteo e per un paio d'ore si cammina, fino a quando non si arriva al punto dove si terrano i discorsi e lì si sta un'oretta in piedi ad ascoltare i discorsi. Si riparte e, sempre a piedi, si raggiunge la prima stazione della metropolitana aperta (per motivi di sicurezza quelle più vicine sono chiuse, quindi si cammina parecchio), si prende la metro e si torna al pullman, si parte e si rientra a Firenze intorno alle 21:00 (a Firenze... pensa a che ora arriva a casa chi parte da Torino o da Palermo...).

Quindi, levataccia alle 6:00, viaggio andata e ritorno Firenze-Roma in giornata (o Torino-Roma, o Palermo-Roma, dipende...), ore passate a camminare o comunque in piedi, rientro a casa in serata (o in nottata)... e il giorno dopo dovremmo andare a lavorare? Vale la pena ironizzare o lanciarsi in ardite dietrologie sui motivi reconditi per cui questi scioperi vengano fatti "sempre" il giorno prima di un giorno in cui possiamo riposarci?

Punto 3: quanto costa scioperare?
Dall'inizio della campagna di scioperi per il rinnovo del nostro contratto ad oggi abbiamo accumulato quasi una settimana di scioperi. I giorni in cui si sciopera non vengono pagati, come si sa, e considerando una media di 20 giorni lavorativi al mese, conviene ricordare che una giornata di sciopero costa il 5% dello stipendio. Chi ha uno stipendio di 1500 euro netti al mese una giornata di sciopero se la paga 75 euro. Non sono proprio spiccioli.

Se anche si parlasse di scioperi locali, senza spostamenti a Roma, possiamo spenderci questi 75-100 euro nel giorno che preferiamo, magari approfittandone per unire l'utile al dilettevole e far cominciare qualche ora prima il nostro fine settimana? O dobbiamo spendere tutti quei soldi in un giorno che non ci torna neanche comodo? E per dimostrare cosa, che non siamo opportunisti? Che non siamo gente che sciopera per divertimento? Che siamo duri e puri, pronti al sacrificio (tanto duro quanto inutile) in nome dei nostri ideali? Vale di più la lotta fatta facendosi del male? E se scioperassimo flagellandoci sarebbe una dimostrazione ancora più alta di quanto siano nobili le nostre proteste?

Per cui, io non ho elementi per dire se davvero ci sia questa preminenza di scioperi fatti di venerdì, però se anche fosse così a me sembra che ci siano delle ragioni comprensibilissime dietro questa scelta.

Un saluto affezionato,
Massimiliano Polito

#ilPost #FIOM #scioperi