Chi è l’ammiraglio Ottaviani, alla guida della Direzione nazionale armamenti
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Alla guida della Direzione nazionale degli armamenti arriva l’ammiraglio Giacinto Ottaviani, che lascerà il posto di sottocapo di Stato maggiore della Difesa. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri su proposta del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha così
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Anti-ransomware Day 2025: come mitigare gli attacchi non convenzionali e con l’AI
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Secondo il report "State of Ransomware Report 2025", ci si attende un'evoluzione della minaccia, pronta a sfruttare vulnerabilità in accessi trascurati e poco presidiati, come webcam e dispositivi IoT. Ecco le tendenze
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Giuseppe Lucci: “Le lezioni sulla sicurezza dal black out in Spagna e Portogallo”
Il maxi-blackout che ieri ha paralizzato per ore Spagna e Portogallo ha impressionato l’Europa intera e messo sotto stress non solo la capacità di reazione dei governi di Madrid e Lisbona, chiamati a gestire in condizioni d’incertezza i Paesi mentre le infrastrutture apparivano estremamente rallentate dall’interruzione dell’energia elettrica, ma anche l’elaborazione politica delle autorità di altri Paesi. Il blackout iberico mostra la necessità di sviluppare capacità di gestione delle infrastrutture critiche in grado di garantire sicurezza e resilienza anche in condizioni d’incertezza e mostrano la vulnerabilità delle reti alle operazioni asimmetriche e di guerra ibrida oggi sempre al centro del dibattito degli strateghi.
Di questi temi parliamo con l’ingegner Giuseppe Lucci, collaboratore di ricerca dell’Osservatorio per la Sicurezza del Sistema Industriale Strategico Nazionale (OSSISNa) costituito in seno al Centro Italiano di Strategia e Intelligence (Cisint) e specialista Grid Development di E-Distribuzione. Per OSSISNa e per Strategic Leadership Journal, la testata del Centro Altri Studi Difesa, Lucci ha di recente pubblicato interessanti studi sui temi di cui discute con InsideOver, centrali per la sicurezza strategica delle economie più avanzate in un’epoca incerta.
Cosa ci insegna la crisi del blackout iberico in materia di sicurezza e resilienza delle infrastrutture elettriche critiche?
“Il recente blackout che ha colpito la Penisola Iberica ci offre importanti spunti di riflessione sulla vulnerabilità dei nostri sistemi energetici, pur ricordando che le cause precise dell’evento non sono ancora state accertate. Osservando quanto accaduto, possiamo comunque trarre alcune considerazioni preliminari che meritano attenzione. Innanzitutto, l’isolamento energetico di Spagna e Portogallo si è rivelato un fattore critico. Questi Paesi, pur disponendo di capacità produttiva propria, quando si sono trovati in difficoltà non hanno potuto contare su sufficienti interconnessioni con il resto d’Europa. È come se vivessero in una casa ben riscaldata ma con pochissime porte e finestre: al primo problema interno, le vie d’uscita sono limitate. Inoltre, le reti di trasmissione ad alta tensione hanno mostrato la loro centralità strategica. Un sistema elettrico è forte quanto il suo anello più debole, e bastano criticità su poche linee principali per innescare effetti a catena su territori vastissimi. Immaginate un sistema stradale dove, bloccate poche autostrade chiave, tutto il traffico si paralizza senza alternative percorribili”.
Nelle crisi urge la possibilità di agire in maniera rapida e coordinata…
“Durante la crisi, la velocità di reazione e il coordinamento tra operatori si sono rivelati determinanti. Come in una squadra di emergenza ben addestrata, la capacità di agire rapidamente e in modo sincronizzato ha fatto la differenza, sebbene siano emerse anche difficoltà nel prendere decisioni tempestive in assenza di scenari preimpostati. Un altro aspetto emerso riguarda la nostra crescente dipendenza dai sistemi digitali per il controllo delle reti elettriche. Questi strumenti, fondamentali per la gestione quotidiana, potrebbero trasformarsi in punti di vulnerabilità in situazioni critiche, sia per malfunzionamenti tecnici che per possibili attacchi informatici”.
La generazione energetica di Spagna e Portogallo è fortemente basata sulle fondi rinnovabili. Che riflessioni impone questo dato di fatto?
“L’alta percentuale di energia rinnovabile nel mix iberico solleva interrogativi sulla gestione di queste fonti intermittenti in situazioni di emergenza. La transizione verde, pur necessaria, richiede adeguati sistemi di accumulo e backup per garantire stabilità anche nei momenti critici. Il blackout iberico ci ricorda che la resilienza energetica non si misura solo in megawatt disponibili, ma nella robustezza dell’intero ecosistema: qualità delle reti, prontezza operativa, integrazione sicura delle rinnovabili e capacità di risposta alle emergenze. È un campanello d’allarme per tutta l’Europa: anche sistemi apparentemente solidi possono rivelare fragilità inaspettate quando sottoposti a stress. Mentre aspettiamo di conoscere le cause precise dell’incidente, questa crisi ci invita già a ripensare i nostri paradigmi di sicurezza energetica con uno sguardo più integrato e previdente”.
In che misura questo problema è proprio del sistema di Spagna e Portogallo e quanto invece è potenzialmente estendibile anche al resto dell’Europa occidentale?
“La Penisola Iberica si trova attualmente in una condizione particolare di limitata integrazione energetica con il resto dell’Europa, una situazione che merita un’analisi approfondita. Spagna e Portogallo presentano una capacità di interconnessione con la rete elettrica continentale significativamente inferiore rispetto agli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea, circostanza che comporta ripercussioni sia in termini di sicurezza energetica che di efficienza economica. La conformazione geografica, con i Pirenei che costituiscono una barriera naturale, rappresenta un fattore oggettivo che ha limitato lo sviluppo di adeguate infrastrutture di connessione con la Francia. Questo aspetto, unito alla notevole penetrazione di energie rinnovabili non programmabili nel mix energetico iberico, genera una situazione in cui la gestione dei flussi energetici risulta particolarmente complessa, con conseguenti differenziali di prezzo rispetto al mercato continentale”.
Il problema è esclusivamente iberico o ci sono altri casi simili?
“È opportuno considerare come alcune di queste problematiche, sebbene con intensità differente, si manifestino anche in altre aree dell’Europa occidentale. Le reti di trasmissione di diversi Paesi europei mostrano crescenti segni di congestione, mentre l’evoluzione del panorama produttivo legato alla transizione energetica sta introducendo nuove sfide infrastrutturali. Regioni come l’Italia meridionale e insulare, così come l’Irlanda, presentano già situazioni di parziale isolamento energetico su scala regionale. La questione iberica può pertanto essere interpretata come un caso di studio rilevante per comprendere le potenziali criticità che potrebbero interessare altre aree europee qualora lo sviluppo delle infrastrutture di rete non procedesse di pari passo con la trasformazione del mix energetico. Il fenomeno suggerisce l’importanza di un approccio coordinato a livello continentale per garantire un’efficace integrazione dei mercati energetici europei, requisito essenziale per il successo della transizione verso un sistema energetico più sostenibile”.
Le cause restano da chiarire. Non ci sono prove della possibilità di un attacco ostile ma chiaramente casi del genere sarebbero le conseguenze di qualsiasi offensiva cybernetica. Chi studia operazioni di guerra asimmetrica contro le reti prende appunti da queste vulnerabilità?
“Il blackout che ha colpito la Penisola Iberica ci offre uno spaccato illuminante sulle fragilità dei nostri sistemi energetici moderni. Sebbene le cause precise dell’evento restino ancora da chiarire, ciò che emerge con evidenza è il potenziale che simili situazioni rappresentano per chi studia le operazioni di guerra asimmetrica. Immaginate le nostre reti elettriche come il sistema nervoso della società contemporanea. Un tempo robuste e relativamente semplici, oggi sono diventate incredibilmente sofisticate ma, paradossalmente, anche più vulnerabili. La digitalizzazione che le rende efficienti le trasforma simultaneamente in bersagli ideali per attori che cercano di colpire un avversario “di lato” anziché frontalmente”.
Perché le reti elettriche attirano così tanto l’attenzione degli strateghi militari non convenzionali?
“La risposta è nella loro architettura interconnessa. Un sistema elettrico moderno funziona come un delicato gioco di equilibri: quando questa armonia viene disturbata in punti strategici, l’effetto può propagarsi come onde in uno stagno, amplificandosi ben oltre il punto d’impatto iniziale. Gli esperti che analizzano questi scenari non sono necessariamente interessati alla distruzione fisica delle infrastrutture. Ciò che studiamo nel rapporto OSSISNa 2025 è la possibilità di provocare una “disfunzione sistemica” – un’incapacità temporanea ma estesa del sistema di svolgere le sue funzioni essenziali. Il caos sociale che ne consegue e la pressione politica sui governi possono ottenere risultati strategici significativi senza sparare un colpo”.
Quali sono i profili di minaccia da osservare con maggiore attenzione?
“Particolarmente preoccupante è la nuova frontiera delle vulnerabilità digitali. I sistemi di controllo computerizzati che gestiscono le reti elettriche sono come porte che, se forzate, permettono di manipolare l’intero edificio energetico. Un singolo malware ben posizionato può compromettere centri nevralgici di distribuzione o sistemi di monitoraggio remoto. Non serve più abbattere fisicamente i tralicci quando si può “sussurrare” istruzioni dannose ai computer che li controllano. Ciò che rende questi scenari ancora più inquietanti è l’effetto domino che può scaturirne. Il blackout iberico, qualunque ne sia la causa, ha mostrato come un problema inizialmente circoscritto possa propagarsi attraverso reti insufficientemente compartimentate. Per uno stratega di guerra asimmetrica, questa è una leva formidabile: investire risorse limitate per ottenere effetti sproporzionati”.
Quali sono le principali lezioni da trarre da questa situazione?
“La lezione più importante che possiamo trarre da questa vicenda è che la resilienza energetica è ormai una questione di sicurezza nazionale, non solo di efficienza tecnica. Le moderne strategie di conflitto non mirano necessariamente alla distruzione, ma alla destabilizzazione attraverso la disarticolare dei servizi essenziali. Mentre attendiamo di comprendere le reali cause del blackout iberico, una cosa è certa: gli strateghi di guerra asimmetrica stanno prendendo appunti, e le nostre società farebbero bene a fare lo stesso, ripensando profondamente come proteggere le arterie energetiche da cui dipende la nostra vita quotidiana”.
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EU-US tech: a changing of the guard
HERE'S A BONUS DIGITAL POLITICS to finish your week. I'm Mark Scott, and you find me on a train to York (in the north of England) on my way to a workshop to discuss social media data access. Oh, what a glamorous life.
Below are two analyses that I wrote for Tech Policy Press where I am a contributing editor. They build on this week's newsletter to drill down on different aspects of the transatlantic tech relationship.
Taken together, they offer dueling perspectives on what is going on in Washington and Brussels. The first places Donald Trump's administration in the global context. The second explains the European Union's vibe shift on tech.
Let's get started:
Triggering Lightning and Safely Guiding It Using a Drone
Every year lightning strikes cause a lot of damage — with the high-voltage discharges being a major risk to buildings, infrastructure, and the continued existence of squishy bags of mostly salty water. While some ways exist to reduce their impact such as lightning rods, these passive systems can only be deployed in select locations and cannot prevent the build-up of the charge that leads up to the plasma discharge event. But the drone-based system recently tested by Japan’s NTT, the world’s fourth largest telecommunications company, could provide a more proactive solution.
The idea is pretty simple: fly a drone that is protected by a specially designed metal cage close to a thundercloud with a conductive tether leading back to the ground. By providing a very short path to ground, the built-up charge in said cloud will readily discharge into this cage and from there back to the ground.
To test this idea, NTT researchers took commercial drones fitted with such a protective cage and exposed them to artificial lightning. The drones turned out to be fine up to 150 kA which is five times more than natural lightning. Afterwards the full system was tested with a real thunderstorm, during which the drone took a hit and kept flying, although the protective cage partially melted.
Expanding on this experiment, NTT imagines that a system like this could protect cities and sensitive areas, and possibly even use and store the thus captured energy rather than just leading it to ground. While this latter idea would need some seriously effective charging technologies, the idea of proactively discharging thunderclouds is perhaps not so crazy. We would need to see someone run the numbers on the potential effectiveness, of course, but we are all in favor of (safe) lightning experiments like this.
If you’re wondering why channeling lightning away from critical infrastructure is such a big deal, you may want to read up on Apollo 12.
misunderstandings (a theory of photography) / mel bochner. 1970
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STATI UNITI. L’esercito espelle i soldati transgender
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Con un nuovo ordine del Pentagono e l'avallo della Corte Suprema, migliaia di soldati vengono esclusi dalle forze armate per il solo fatto di essere transgender: una svolta che riaccende l'allarme sui diritti civili negli Stati Uniti.
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freezonemagazine.com/articoli/…
Uccidere il gatto sarebbe stato un errore, in generale e in particolare. L’ho pensato quando mi hai spiegato cosa intendevi farne del cadavere. Era aprile, ci eravamo trasferiti già da sei mesi. Le case appena costruite risplendevano sotto il sole umido di rugiada, i pannelli solari scintillavano sui tetti e il prato cresceva fitto ai […]
L'articolo Julia Deck – Proprietà privata proviene da
Ministero dell'Istruzione
Oggi è il Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo interno e internazionale e delle stragi di tale matrice, istituito nel 2007 e celebrato ogni anno il #9maggio, giorno dell’uccisione di Aldo Moro e di Peppino Impastato.Telegram
Scan Your Caliper for Physical Part Copies
We’ve certainly seen people take a photo of a part, bring it into CAD, and then scale it until some dimension on the screen is the same as a known dimension of the part. We like what [Scale Addition] shows in the video below. In addition to a picture of the part, he also takes a picture of a vernier caliper gripping the part. Now your scale is built into the picture, and you can edit out the caliper later.
He uses SketchUp, but this would work on any software that can import an image. Given the image with the correct scale, it is usually trivial to sketch over the image or even use an automatic tracing function. You still need some measurements, of course. The part in question has a vertical portion that doesn’t show up in a flat photograph. We’ve had good luck using a flatbed scanner before, and there’s no reason you couldn’t scan a part with a caliper for scale.
This is one case where a digital caliper probably isn’t as handy as an old-school one. But it would be possible to do the same trick with any measurement device. You could even take your picture on a grid of known dimensions. This would also allow you to check that the distances at the top and bottom are the same as the distances on the right and left.
Of course, you can get 3D scanners, but they have their own challenges.
youtube.com/embed/XSrSXhhsehk?…
India-Pakistan: accuse reciproche di attacchi lungo il confine
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Escalation militare dopo raid indiani in Kashmir: droni, artiglieria e vittime civili lungo la Linea di Controllo.
L'articolo India-Pakistan: accuse reciproche di attacchi lungo il confine proviene da pagineesteri.it/2025/05/09/asi…
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L’Italia può contare (e pesare) nel futuro dell’Indo-Pacifico. La riflessione di Volpi
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Indo-Pacifico. Da qualche anno è questa la parola chiave di ogni agenda strategica, il cuore di ogni esercitazione militare rilevante, il baricentro di ogni riflessione geopolitica con ambizione globale. Ma non si tratta solo di un concetto geografico allargato: è lo specchio dell’era multipolare che
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Bill Gates donerà 200 miliardi di dollari alla sua fondazione di beneficenza
La cifra che metterà a disposizione è pari al 99 per cento del suo patrimonio
Gates, che ha 69 anni, ha motivato il cambio di programmi dicendo che il mondo si trova ad affrontare molti problemi urgenti e che lui vuole finanziare, e incoraggiare altri a farlo, nuovi strumenti per cercare di risolverli: «Ci sono troppi problemi urgenti da risolvere perché io trattenga risorse che potrebbero essere usate per aiutare le persone»
Gates ha indicato tre priorità della sua fondazione per il futuro: la mortalità infantile, le malattie infettive, principalmente poliomielite, morbillo e malaria, e iniziative legate all’istruzione
In un’intervista al Financial Times Gates ha esplicitamente attaccato Musk dicendo che «non è una bella immagine quella dell’uomo più ricco del mondo che sta uccidendo i bambini più poveri del mondo», spiegando che lo smantellamento di USAID potrebbe portare a una nuova ondata di morti e che va «ben oltre qualsiasi eliminazione degli sprechi»
Miracolo papale papale di Starlink in Vaticano. Che diavolo succede?
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Starlink aggira le regole Agcom e conquista San Pietro: disparità di trattamento evidente. La lettera di Luigi Pereira.
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Di cosa si è discusso al Consiglio supremo di Difesa. Tutti i dettagli
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Si è concluso il Consiglio supremo di Difesa, convocato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella la scorsa settimana. Il massimo organo costituzionale responsabile per la sicurezza nazionale si è riunito per esaminare i più recenti sviluppi sullo scacchiere
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MASAFER YATTA. Le ruspe israeliane cancellano Khalet El Dabaa, 100 palestinesi in strada
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Distrutte 9 case, 6 grotte abitate, 10 cisterne d'acqua, 4 stalle, una cabina elettrica, l'impianto solare e il centro comunitario. Restano in piedi solo 3 strutture e la scuola
L'articolo MASAFER YATTA. Le ruspe israeliane
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freezonemagazine.com/articoli/…
Il potere della musica. Potere della musica, potere della parola ritmata dalla musica. Potere demonico, maieutico, che può essere, allo stesso tempo, violento e consolatorio, spaventoso e accogliente. Nella musica, i contrasti sembrano talvolta ricomporsi e la verità, le nostra verità, offrirsi in un breve lampo di illuminazione: si accende, e subito, non appena l’eco […]
L'articolo Nuvole, sogni
Il
Wow, un altro sistema proprietario!
Ne sentivamo il bisogno, vero? Mi chiedo perché non esista una big tech che investa seriamente su Linux, che come in questo caso avrebbe potuto essere un'alternativa già pronta (e soprattutto appetibile) a Windows.
Ah, già...il controllo! Dimenticavo.
Cosa ne pensate?
Già! Se le aziende statunitensi sono ben lontane da un paradigma più etico, figuriamoci poi una big tech cinese quanto può avere a cuore la democrazia!
“Tech e Privacy”, la newsletter di Claudia Giulia, è online!
Tecnologia, geopolitica e società si intrecciano sempre di più.
Questa settimana parliamo della supremazia della Cina, dei problemi di Tesla, e poi NVIDIA e DOGE.
La NL è uscita eccezionalmente oggi, e non perderla
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Watch an AI-Generated Recruiter Make a Job Interview Even Worse
“Vertical bar pilates."Samantha Cole (404 Media)
Un recente studio sulle modalità di comunicare informazioni sul cambiamento climatico, mostra come rendere più incisivo il messaggio: con visualizzazioni binarie dei dati invece che tramite dati continui.
Binary climate data visuals amplify perceived impact of climate change
Grace Liu, Jake C. Snell, …Rachit Dubey
Nature Human Behaviour (2025)
nature.com/articles/s41562-025…
Le visualizzazioni binarie dei dati climatici amplificano l'impatto percepito del cambiamento climatico
Per gran parte della popolazione mondiale, il cambiamento climatico appare come un lento e graduale cambiamento del tempo quotidiano.
Questo porta molti a percepire i suoi impatti come minori e a generare apatia (l'effetto "rana bollita"). Come possiamo trasmettere l'urgenza della crisi quando i suoi impatti appaiono così sottili?
Attraverso una serie di esperimenti cognitivi su larga scala (N = 799), abbiamo scoperto che presentare alle persone dati climatici binari (ad esempio, le immagini sulle differenze nelle date del congelamento dei laghi) aumenta significativamente l'impatto percepito del cambiamento climatico rispetto a fornire dei dati continui (ad esempio, la temperatura media).
...i dati binari aumentano l'impatto percepito, creando una "illusione" di cambiamenti improvvisi.
...
Questi risultati, replicati in modo robusto in più esperimenti, forniscono una base cognitiva per l'effetto "rana bollita" e offrono un approccio basato sulla psicologia ai politici e agli educatori per migliorare la comunicazione sui cambiamenti climatici, mantenendo l'accuratezza scientifica.
Perché infangare i verminai, paragonandoli alle cose che avvengono nel, vicino, intorno al Porto di Genova?
E meno male che ci sono ancora validi giornalisti a scoperchiarlo.
Un recente articolo su Nature cambiamento climatico esplora le diseguaglianze di emissione di gas serra derivati dai più ricchi
I gruppi ad alto reddito contribuiscono in modo sproporzionato agli estremi climatici in tutto il mondo
High-income groups disproportionately contribute to climate extremes worldwide
Sarah Schöngart, Zebedee Nicholls, …Carl-Friedrich Schleussner
Nature Climate Change (2025)
www.nature.com/articles/s41558-025-02325-x
L'ingiustizia climatica persiste e i meno responsabili spesso sopportano i maggiori impatti, sia tra i paesi che tra i singoli all'interno dei paesi.
Qui mostriamo come le emissioni da gas serra, attribuibili ai consumi e agli investimenti dei gruppi di popolazione più ricchi, hanno influenzato in modo sproporzionato gli attuali cambiamenti climatici.
Colleghiamo la disuguaglianza delle emissioni nel periodo 1990-2020 a estremi climatici regionali... due terzi cioè 66% del riscaldamento sono attribuibili al 10% più ricco nella popolazione (ben un quinto, cioè il 20%, è attribuibile all' 1% più ricco), il che significa che la responsabilità dei contributi individuali è 6,5 volte quella dei contributi pro capite medi (addirittura è di 20 volte per i più ricchi).
Quantificare il collegamento tra le disparità di ricchezza e gli impatti climatici può aiutare nel discorso sull'equità e la giustizia climatica.
👆🏻La toccano piano ma leggendo, ben tra le righe del testo dell' articolo, suggeriscono una tassazione globale internazionale, allineata ai consumi e alla finanza transfrontaliera. 🤯
👏🏻👏🏻👏🏻
marcolo reshared this.
SelfWelcome to Friendica!
Eccomi qui, già utente di livellosegreto.it a cui mancano i ''gruppi'' come nel social blu quindi...ci si prova!
Perennemente interessato alla ricerca di arte in tutte le sue forme che essa sia sonora, visiva od intellettuale.
Ora e sempre viva l'ozio, la voglia di ragionare e di crescere ed il divano (lo so, è collegato all'ozio ma volevo rimarcare il concetto) ♥
Signor Amministratore ⁂ likes this.
Ciao @depand456 e benvenuto!
Se vuoi sapere cosa succede qui, puoi iniziare da
1) Questo link poliverso.org/community che ti mostra i contenuti prodotti dagli utenti del solo server Poliverso
2) Questo link poliverso.org/community/global che ti mostra i contenuti prodotti dagli utenti di server diversi da Poliverso3) Questo link poliverso.org/network dove vedrai gli aggiornamenti dei tuoi contatti; e se anche non hai ancora contatti (e quindi non vedrai nulla nella pagina principale), puoi dare un'occhiata ai link a sinistra, dove troverai un filtro sui contenuti, in base alla tua lingua, gli ultimi contenuti pubblicati oppure tag come #Art #Socialmedia e #USA.
4) Questo link poliverso.org/calendar che ti mostra gli eventi federati condivisi da persone del tuo server o dai contatti dei tuoi contatti
Infine ti do il link di un promemoria utile per i nuovi utenti Friendica (ma anche per quelli meno nuovi)
depand456 likes this.
Signor Amministratore ⁂ likes this.
Prevost: la scheda redatta dalle persone sopravvissute ad abusi
Ecco la pagina che la rete delle persone sopravvissute ad abusi nella chiesa cattolica, in sigla SNAP, dedicava prima dell'elezione a Prevost . Se clicchiamo sul bottone rosso "Read Vos Estis report", ecco il carteggio della SNAP inviato in vaticano, perchè anche a Prevost fosse applicata la legge istituita da Bergoglio sugli abusi. Si legge di un caso di abusatore con 13 vittime conclamate non protette nell'Illinois, e di sentenze della giustizia civile peruviana che scrivono nero su bianco dell'inazione della diocesi guidata da Prevost nel contrastare altri casi di abusi su almeno tre persone. Peccato che lo stesso Bergoglio prenda un infrattore della legge da lui istituita, e lo metta - con potere crescente - in un ruolo chiave per la nomina di vescovi.
"Tutto apposto".
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As provincial of the Augustinians, Prevost allowed Father James Ray, a priest then accused of abusing minors whose ministry had been restricted since 1991, to reside at the Augustinians' St. John Stone Friary in Chicago in 2000, despite its proximity to a Catholic elementary school. When Prevost was Bishop of Chiclayo, three victims reported to civil authorities in 2022 after there was no movement on their canonical case filed through the diocese. Victims have since claimed Prevost failed to open an investigation, sent inadequate information to Rome, and that the diocese allowed the priest to continue saying mass.SNAP filed a complaint against Prevost under the pope’s 2023 decree Vos estis lux mundi on March 25, 2025
Vos estis lux mundi, Pope Francis’ 2023 decree, allows any bishop, cardinal, or religious superior to be reported and investigated for abuse or cover-up. These complaints, submitted to the Vatican, are not verdicts of guilt. They are evidence-based calls for investigation—each meeting the church’s own standard of “serious indications” that a violation occurred. In civil terms, this is equivalent to probable cause or reasonable grounds to investigate.
Every filing draws from a solid foundation of survivor and eyewitness testimony, public records and church statements, independent investigations by media and legal experts, official church documents and canonical proceedings, testimony, depositions, and court-ordered documents from criminal and civil cases.
Scuola di Liberalismo 2025: Gabriele Benedetto – Dalla Digital Transformation all’AI Transformation, come il mondo del business sta cambiando
@Politica interna, europea e internazionale
Già Amministratore delegato di Telepass, Gabriele Benedetto Benedetto è oggi chairman di Futura, società di gestione del
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
È in missione per conto di Dio!
È di Chicago, Illinois, come Jake ed Elwood!
Io come nome avrei scelto Blues I.
Papa Blues I... suona bene.
Le prime parole del papa
Salutando la folla riunita in piazza S. Pietro ha detto "Sono iscritto a un istanza Friendica del Fediverso".
È UN GRANDE PAPA!!!
😍😍😍
Il futuro della Difesa europea passa dall’Italia. La visita di Costa all’hub di Leonardo
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L’Europa non può più permettersi di restare indietro nella difesa come settore strategico-industriale. È questo il messaggio lanciato dal presidente del Consiglio europeo António Costa, che ha visitato lo stabilimento di Leonardo a Campi
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'I Loved That AI:' Judge Moved by AI-Generated Avatar of Man Killed in Road Rage Incident
How the sister of Christopher Pelkey made an avatar of him to testify in court.Matthew Gault (404 Media)
AI-generated outrage bait is the perfect artistic medium for a president who rules by trying to overwhelm the system.#News
SIRIA. Il presidente Sharaa conferma dialogo con Israele
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Secondo l'agenzia Reuters, gli Emirati avrebbero aperto un canale di comunicazione tra Damasco e Tel Aviv. Per alcuni potrebbe sfociare nella normalizzazione tra i due Paesi
L'articolo SIRIA.pagineesteri.it/2025/05/08/med…
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eutampieri
in reply to Informa Pirata • • •Eugenio
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