IA EUROPEA: SVILUPPO, ETICA E CONTESTO GLOBALE
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Non c’è dubbio che, tra etica, sicurezza e sovranità tecnologica, l’Europa sia di fronte alla sfida dell’intelligenza artificiale globale...
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#TECNOLOGIA
Il Kazakistan nella tela di Trump, gli USA sfidano Russia e Cina in Asia Centrale
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il Kazakistan aderisce agli accordi di Abramo. La Casa Bianca punta sull'Asia Centrale per accaparrarsi le terre rare e ridurre l'influenza nell'area di Cina e Russia
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Inside Out: perché la Tristezza è il tuo miglior firewall
Siamo ossessionati da firewall e crittografia. Investiamo miliardi in fortezze digitali, ma le statistiche sono inesorabili: la maggior parte degli attacchi cyber non inizia con un difetto nel codice, ma con un difetto nel carattere umano.
La verità è questa: l’unica vulnerabilità che conta davvero è quella psicologica.
Faremo un viaggio radicale. Prenderemo il manuale di istruzioni più efficace che esista per la nostra difesa personale: il capolavoro animato della Pixar, Inside Out (2015).
Come psicologo, filosofo e coach, mostrerò come le dinamiche interiori del film non siano solo una metafora della mente, ma una dottrina di resilienza cibernetica che affonda le radici in Aristotele, Freud e nelle scienze cognitive.
La nostra mente è la nostra ultima e più complessa linea di difesa.
La Console Emotiva: il quartier generale
Nel film, le cinque emozioni (Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura, Disgusto) sono gli operatori che lottano per il controllo della console, il nostro interfaccia decisionale.
In termini psicoanalitici, questo quartier generale corrisponde all’Io (Ego) di Sigmund Freud, l’istanza che media tra gli impulsi dell’Es e le richieste del Super-Io e della realtà esterna.
Il social engineering è il tentativo di hackerare questo Ego digitale, sfruttando le sue debolezze.
La console è il luogo della Phronesis (Prudenza) aristotelica, la virtù intellettuale che ci permette di deliberare bene su ciò che è buono e vantaggioso non solo in generale, ma in situazioni specifiche.
Quando le emozioni prendono il sopravvento, la Phronesis viene bypassata.
L’arma a doppio taglio delle emozioni (Paura, Rabbia, Gioia)
I cybercriminali non disattivano le nostre difese emotive; le manipolano per creare un cortocircuito cognitivo.
1. La Paura (IDS)
È il nostro Sistema di Rilevamento delle Intrusioni (IDS).
La sua funzione, riconosciuta anche da Aristotele come elemento essenziale della prudenza (eulabeia), è la prevenzione del danno. Tuttavia, quando i phishing attivano la paura della perdita (“Il tuo account verrà bloccato!”), essa paralizza il giudizio critico.
La Paura è un ottimo sensore, ma un pessimo decisore.
Strategia del Coach: eseguire il “Protocollo 3 Secondi”.
Mettiamo in pausa e respiriamo: inspiriamo lentamente, espiriamo lentamente. Questo attiva la corteccia prefrontale, l’area del cervello responsabile del ragionamento esecutivo, e disinnesca l’amigdala, il centro della paura. Riconoscere l’emozione ci aiuta a prendere le distanze.
2. Rabbia e Gioia (Impulso)
Queste emozioni sono i driver dell’impulsività.
La promessa esagerata di un guadagno facile (sfruttando la Gioia e la FOMO – Fear of Missing Out) o la comunicazione aggressiva che innesca la rabbia (il “breve delirio” condannato da Seneca) bypassano il filtro critico.
In termini di scienze cognitive, il cyberattacco mira a costringere la mente a operare in Sistema 1 (pensiero veloce, intuitivo, emotivo), eludendo il Sistema 2 (pensiero lento, logico, analitico).
Strategia del Coach: allenare il nostro “disgusto cognitivo”.
Ogni volta che proviamo un picco emotivo intenso (Gioia eccessiva, Rabbia improvvisa, Paura paralizzante) in risposta a un’interazione digitale, rifiutiamo di ingerire l’informazione o l’offerta sospetta e sospendiamo l’azione analizzando il contesto.
Nel momento in cui ci costringiamo a fare la verifica (Sistema 2) su un’informazione sospetta, stiamo rafforzando la nostra disciplina mentale contro la manipolazione.
L’Integrazione Emotiva: la potenza della Tristezza
La crisi di Riley inizia quando Gioia tenta di escludere la Tristezza.
Questo tentativo di negazione emotiva è, nel mondo digitale, il rifiuto della vulnerabilità.
- La Tristezza: non è un bug, ma una feature. Segnala la necessità di supporto dopo un errore. L’utente che, per negazione della Tristezza (paura del giudizio), non ammette l’errore digitale (“Ho cliccato sul link sbagliato”), mette a rischio l’intero sistema.
- Resilienza: l’accettazione della Tristezza è l’accettazione della vulnerabilità. La sicurezza, deriva dall’integrazione sinergica di tutte le emozioni: trasformare l’errore (Tristezza) in apprendimento (la complessa Memoria Centrale di Riley).
L’integrazione delle emozioni è la chiave per la maturità emotiva!
In conclusione
La nostra missione finale, come professionisti e individui, è superare la “tirannia della Gioia”: la convinzione ossessiva che si debba essere sempre impeccabili, sempre on-line e mai in errore.
La sicurezza non è perfezione; è resilienza!
L’autenticità emotiva, la capacità di sentire e integrare la Tristezza (l’errore) e la Paura (il rischio) è la nostra forma di self-ware più avanzata.
Solo imparando a fare debugging delle nostre reazioni emotive possiamo raggiungere l’eudaimonia digitale: uno stato di benessere in cui tutte le emozioni coesistono, producendo una vera armonia psicofisica.
La maturità cibernetica, proprio come per Riley, sta nell’integrare la Tristezza (l’ammissione dell’errore) per trasformare ogni fallimento in apprendimento e resilienza.
Il Cyber Coaching in 3 Passi
- Mappiamo la nostra Console Emotiva: dopo un’interazione digitale stressante o sospetta (un’email di phishing, un messaggio aggressivo), chiediamoci: “Chi è al comando della console in questo momento?” (Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto?). La consapevolezza è la prima linea di difesa contro la manipolazione.
- Trasformiamoci in Supervisori: insegniamo al nostro Ego (l’Io) a non agire immediatamente quando una singola emozione urla. Il nostro ruolo non è eliminare Paura o Rabbia, ma dare loro un posto al tavolo decisionale, gestito dalla Phronesis (Prudenza).
- Abbracciamo il Growth Mindset: quando si verifica un errore (abbiamo cliccato, siamo stati truffati, abbiamo dubbi), non neghiamo la Tristezza o la Vergogna. Riconosciamole e trasformiamo la memoria centrale da “errore inconfessabile” a “lezione appresa e condivisa”. Il nostro errore diventa un firewall per gli altri!
Coach’s Challenge
- Chi è al comando della nostra Console Emotiva in questo momento?”
- In che modo la Paura e il Disgusto possono essere re-ingegnerizzati dopo un data breach oppure dopo un phishing ?
- In che modo il raggiungimento della “maturità emotiva” di Riley si traduce concretamente in un comportamento digitale più sicuro e resiliente?
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Buddha
Vi sono momenti nella Storia in cui grandi anime che appartengono a mondi e universi apparentemente incomunicabili, per le circostanze della sorte o di quell’intenzione amorevole che noi cristiani chiamiamo «Provvidenza», entrano in contatto e dialogano tra loro. Appare così, come un rivolo nascosto tra i grandi eventi della Storia, un pensiero divergente, paradossale, al tempo stesso ingenuo e dirompente.
È ciò che è avvenuto tra il 1909 e il 1910, quando Lev Tolstoj e Gandhi – l’uno a Jasnaja Poljana, nella Russia europea, l’altro nel Transvaal sudafricano, colonia inglese – si scambiarono alcune lettere. Il futuro mahatma liberatore dell’India, all’epoca quarantenne, aveva letto il testo che l’autore di Guerra e Pace, Anna Karenina e Resurrezione aveva scritto per il giornale The Free Hindustan, su sollecitazione del suo direttore. Tale scritto, oggi conosciuto come Lettera a un indù, non venne pubblicato, forse perché il giornalista indiano, che pur l’aveva sollecitato, sperava in una risposta dai toni diversi, ma giunse tramite un amico nelle mani di Gandhi, che ne rimase molto colpito. In questa lettera Tolstoj teorizzò la lotta non violenta come via di liberazione non solo interiore, ma anche sociale e politica, e contribuì, a detta dello stesso Gandhi, a far maturare in lui la riflessione sul satyagraha, ossia sulla resistenza all’oppressione (coloniale inglese) tramite la disobbedienza civile.
Sono gli ultimi mesi di vita di Tolstoj, che morirà il 20 novembre 1910. Gandhi gli scrive per manifestargli la sua gratitudine. Contestualmente gli chiede se la versione inglese del testo, inizialmente composto in russo, corrisponde alle idee del suo autore, se vada integrato e se sia possibile pubblicarlo nel giornale fondato da Gandhi stesso, Indian opinion.
Tolstoj è divenuto un punto di riferimento intellettuale a livello internazionale. La sua opzione religiosa e per la pace è diventata irreversibile, e per le sue posizioni eterodosse è già stato scomunicato dalla Chiesa ortodossa. Egli sostiene che la legge dell’amore, affermata da Cristo, risponde alla natura profonda del cuore dell’uomo e si ritrova in ogni tradizione religiosa. Questa norma è stata tradita, schiacciata o elusa, manipolata o avvelenata sia dai «religiosi» sia dai pensatori del socialismo «scientifico», che la vogliono far valere nell’ambito della vita personale, ma la ritengono inadatta a quello delle relazioni politiche istituzionali e negli ambiti sociali.
La condanna da parte di Tolstoj è netta, e l’invito a non partecipare ad alcuna forma di violenza irriducibile. Il male si vince con il bene e con l’amore, mai con il male. Chi teorizza la sospensione della legge dell’amore, proponendo il ricorso alla violenza come inevitabile «in alcuni casi», lo fa per paura inconsapevole o consapevole ambizione di potere. D’altra parte, come spiegare che pochi possano dominare su moltitudini, se non per la complicità di queste ultime, che ritengono la violenza architrave dolorosa e necessaria del vivere comune?
Voce isolata, profetica o ingenua, Tolstoj chiede che l’India – come la Cina – non rinunci alla sua tradizione spirituale, di «pazienza» e mitezza, per abbracciare il modello economico e politico occidentale, considerato fallimentare e nel lungo periodo distruttivo. Nello slancio ideale dello scrittore, colpisce verificare l’acume di alcune sue considerazioni, che possiamo trovare applicabili in filigrana ai nodi ancora irrisolti delle tensioni dei nostri giorni, in termini militari e di sviluppo economico.
Lettera a un indù, Lettera a un cinese e Karma, insieme alla breve ma luminosa corrispondenza tra Gandhi e Tolstoj, sono contenute in questo piccolo e prezioso libro. Come ha scritto nell’Introduzione Davide Brullo, con questo testo ci si muove nell’ambito rarefatto delle parole ultime di una vita lunga, carica di parole, eventi e riflessioni.
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Polizeigesetz: Auch NRW will mit deinen Daten Überwachungs-Software füttern
Programming the 6581 Sound Interface Device (SID) with the 6502
Over on YouTube, [Ben Eater] pursues that classic 8-bit sound. In this video, [Ben] integrates the MOS Technology 6581 Sound Interface Device (SID) with his homegrown 6502. The 6581 SID was famously used in the Commodore line of computers, perhaps most notably in the Commodore 64.
The 6581 SID supports three independent voices, each consisting of a tone oscillator/waveform generator, an envelope generator, and an amplitude modulator. These voices are combined into an output filter along with a volume control. [Ben] goes into detail concerning how to configure each of these voices using the available facilities on the available pins, referencing the datasheet for the details.
[Ben]’s video finishes with an 8-bit hit from all the way back in October 1985: Monty on the Run by Rob Hubbard. We first heard about [Ben’s] musical explorations back in June. If you missed it, be sure to check it out. It seems hard to imagine that demand for these chips has been strong for decades and shows little sign of subsiding.
youtube.com/embed/LSMQ3U1Thzw?…
La schermata blu della morte di Windows 98 che cambiò i piani di Microsoft
Era il 20 aprile 1998. Microsoft rimase così imbarazzata dall’iconica schermata blu di errore di Windows 98 sul palco decise di cambiare i piani per la costruzione di una nuova sede nel suo campus di Redmond. L’obiettivo era garantire che un incidente del genere non si ripeta mai più durante le presentazioni pubbliche.
Questo momento memorabile si verificò alla grande fiera COMDEX, diversi mesi prima del rilascio ufficiale di Windows 98. Bill Gates stava tenendo la presentazione principale e il dipendente Microsoft Chris Caposselastava illustrando una nuova funzionalità: il supporto plug-and-play per i dispositivi USB.
Mentre collegava uno scanner, che avrebbe dovuto scaricare automaticamente i driver, il sistema mostrò una schermata blu della morte BSOD (Blue Screen Of Death), proprio di fronte al pubblico. Gates reagì con umorismo, scherzando sul fatto che questo spiegasse perché Windows 98 non fosse ancora stato rilasciato, ma all’interno dell’azienda l’incidente ebbe un impatto molto più grave.
Il veterano di Microsoft Raymond Chen ha recentemente scritto sul suo blog che i Microsoft Production Studios dedicati “erano stati progettati proprio all’epoca della schermata blu che compariva quando si collegava un cavo USB a Windows 98“.
In seguito all’incidente, la planimetria dell’edificio è stata modificata, aggiungendo una stanza accanto allo studio principale per preparare e testare tutte le apparecchiature informatiche prima delle trasmissioni in diretta. Le apparecchiature sono state quindi configurate e testate prima di essere consegnate ai conduttori del programma.
Chen ha anche spiegato la ragione tecnica del problema. Il team di sviluppo di Windows aveva testato lo scanner in laboratorio e ne aveva confermato la funzionalità, ma il team che preparava la demo utilizzava un dispositivo diverso: aveva semplicemente acquistato lo scanner in un negozio di elettronica locale.
Questo particolare scanner tentava di assorbire più energia dalla porta USB di quanto consentito dalle specifiche e il team di sviluppo non aveva ancora gestito questo errore. Il risultato è stata una schermata blu di errore di fronte all’intero pubblico.
L’aggiunta di una sala prove ai Microsoft Production Studios fu una conseguenza diretta di questo incidente.
L’azienda non voleva che si ripetesse il disastro della schermata blu durante una diretta streaming e, secondo Chen, la strategia funzionò: incidenti del genere non si sono mai più verificati. Per quanto riguarda lo sfortunato scanner, secondo un ex dipendente Microsoft, il dispositivo venne poi collegato a un elmetto da fante della Seconda Guerra Mondiale, indossato da Brad Carpenter nelle sale operative di Windows per il resto del ciclo di sviluppo del prodotto.
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Alla scoperta dell’HTTP Request Smuggling: cos’è e come difendersi
Immaginiamo una metropolitana notturna in cui le richieste sono vagoni che scorrono uno dopo l’altro. Il front end fa da bigliettaio e smista i vagoni, il back end è il deposito che li riceve e li lavora. Se il bigliettaio e il deposito non sono d’accordo su dove finisce un vagone e inizia quello successivo, si apre una fessura che qualcuno può sfruttare per infilare un vagone nascosto. Quel vagone nascosto è il contrabbando di richieste HTTP.
Nel mondo reale la cosa prende forma quando componenti diversi della catena di comunicazione interpretano in modo diverso la lunghezza del corpo di una richiesta. In HTTP versione uno ci sono due modi per dichiarare la lunghezza del corpo, uno è il content length e l’altro è la transfer encoding in modalità chunked. Quando i nodi intermedi o i server finali non concordano su quale metodo utilizzare, la stessa sequenza di byte può essere letta da un elemento come parte della richiesta corrente e da un altro come l’inizio della richiesta successiva.
Questo disaccordo non è una sottigliezza teorica ma una vera leva d’attacco. Le varianti che si incontrano più spesso sono quelle in cui il front end prende come riferimento il valore di lunghezza mentre il back end interpreta la codifica a blocchi, oppure il contrario, oppure ancora situazioni in cui entrambi supportano la codifica a blocchi ma uno dei due ignora l’intestazione perché leggermente deformata con spazi, tabulazioni o formattazioni non standard. In tutti i casi il risultato effettivo è lo stesso, una parte di dati che si ritrova dove non doveva essere e che può alterare il comportamento di richieste legittime successive.
Le conseguenze pratiche possono diventare molto serie. Una richiesta prepended può cambiare il contesto di una transazione e far credere al server che una chiamata autenticata appartenga a un utente diverso. Si possono rubare sessioni, bypassare filtri, avvelenare cache o inserire comandi nella sequenza di richieste che colpisce utenti successivi sulla stessa connessione. In ambienti moderni il rischio aumenta quando c’è il downgrade da HTTP due a HTTP uno perché la riscrittura o la traduzione dei messaggi introduce ulteriori punti di ambiguità, e quando le connessioni backend vengono riutilizzate per inviare più richieste una dopo l’altra perché il riuso moltiplica le possibilità che dati residui vengano interpretati come nuova richiesta.
Per capire dove guardare basta osservare i comportamenti divergenti tra front end e back end, le intestazioni duplicate o non conformi che emergono nei log e i casi in cui i log mostrano mismatch tra la lunghezza dichiarata e il contenuto reale. Questi segnali non sono la prova definitiva di una vulnerabilità ma sono la traccia che indica che la catena di elaborazione non è allineata e che vale la pena investigare. Dal punto di vista di chi progetta e mantiene l’infrastruttura la soluzione più robusta è eliminare l’ambiguità alla fonte.
La comunicazione end to end su HTTP due risolve il problema alla radice perché quel protocollo fornisce un unico, solido meccanismo per definire le dimensioni delle richieste. Quando non è possibile mantenere HTTP due su tutta la filiera la fase di traduzione verso HTTP uno deve essere trattata come un punto critico: la richiesta riscritta va verificata rispetto alla specifica e gli elementi della catena non devono tollerare deviazioni formattative che possano essere interpretate in modo diverso. Nei pezzi dell’infrastruttura che si occupano di accettare e inoltrare traffico è utile normalizzare le richieste e rilevare le ambiguità invece di tentare di correggerle in modo silente. Il back end, di norma, dovrebbe chiudere la connessione quando non è possibile risolvere un’ambiguità in modo certo, perché mantenere aperte connessioni impure è ciò che permette al contrabbando di propagarsi.
Limitare o controllare il riutilizzo delle connessioni backend riduce la finestra d’attacco anche se non la elimina del tutto. È importante anche uniformare la gestione delle intestazioni che determinano la lunghezza del corpo e non accettare varianti non standard che possono essere sfruttate per mascherare la codifica. A complemento di queste scelte architetturali, test specifici che replicano scenari di desincronizzazione e monitoraggio attento dei log aiutano a individuare regressioni e incidenti reali.
Da ultimo, vale la pena ricordare che le tecniche che permettono di generare desincronizzazione sono potenti e pericolose se usate senza autorizzazione, quindi la loro esplorazione va sempre confinata ad ambienti controllati e autorizzati e qualsiasi scoperta in sistemi di terzi va gestita con responsabilità e disclosure appropriata. Capire il meccanismo del contrabbando di richieste significa riconoscere che non stiamo parlando di bug isolati ma di disallineamenti di protocollo che emergono nelle catene complesse di servizi, ed è proprio per questo che la difesa efficace nasce dall’allineamento dei protocolli, dalla standardizzazione dei comportamenti e dalla capacità di osservare e reagire quando le cose non tornano.
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Roblox: la piattaforma che mette a rischio la sicurezza dei bambini
Con oltre 100 milioni di utenti attivi al giorno, Roblox attrae innumerevoli bambini in tutto il mondo. Quasi la metà del suo pubblico ha meno di 13 anni e, in Australia, i giovani giocatori trascorrono in media 137 minuti al giorno nel mondo virtuale. Tuttavia, dietro l’immagine vibrante di avatar squadrati e milioni di giochi generati dagli utenti si nasconde una realtà inquietante, come rivelato da una giornalista del Guardian che ha deciso di immergersi in questo mondo per una settimana, fingendosi una bambina di otto anni.
L’esperimento è iniziato con la registrazione, che si è rivelata estremamente semplice: bastava un nome utente, la data di nascita e una casella di controllo che indicava che i miei genitori mi avevano dato il permesso di creare un account.
Non è stata richiesta alcuna verifica aggiuntiva. La prima tappa è stata Dress to Impress, uno dei giochi più popolari, che ha ricevuto oltre sei miliardi di visite dal suo lancio nel novembre 2023. Vogue ha persino riferito che gli appassionati di moda adulti si sono uniti al pubblico dei bambini e che il gioco stesso viene promosso come un marchio di moda.
Tuttavia, dietro la facciata del gioco di moda, emersero elementi inquietanti. Gli avatar assomigliano a bambole Barbie grigie con proporzioni innaturali e corpi avvolti in abiti succinti. Il gioco presenta una “stanza della carne” nel seminterrato che ricorda le viscere umane, stanze segrete che alludono a una donna scomparsa e uno degli aggiornamenti precedenti includeva un dungeon con una donna in gabbia. Un aggiornamento recente permetteva ai giocatori di colpire altri giocatori con pomodori o escrementi virtuali, in cambio di denaro reale.
Nel corso di una settimana, la bambina virtuale ha subito cyberbullismo, diffamazioni aggressive, molestie sessuali e insulti, il tutto con i controlli parentali attivati.
In un gioco, un altro utente si è seduto sul volto dell’avatar di un giornalista e ha iniziato a fare movimenti inappropriati, ignorando le richieste di fermarlo. In un altro, un gruppo di giocatori ha insultato il personaggio, definendolo una “ragazza brutta e sporca”. L’accesso a casinò, giochi horror, dungeon e innumerevoli giochi di ruolo con interazioni libere con sconosciuti è rimasto aperto all’account della bambina.
Il professor Marcus Carter dell’Università di Sydney paragona gli acquisti in-game sulla piattaforma al “gioco d’azzardo infantile“. Sottolinea la crescente tendenza delle funzionalità “pay to troll” che monetizzano il desiderio dei giocatori di molestare gli altri. Roblox, un’azienda da 92 miliardi di dollari, ricava almeno il 30% di tutte le transazioni sulla piattaforma, basando di fatto il suo business sui giochi creati dagli utenti, molti dei quali sono bambini. Carter definisce questo fenomeno come sfruttamento del lavoro minorile attraverso il gaming.
Particolarmente preoccupante è il fatto che molti giochi popolari siano gestiti da adolescenti. La creatrice di Dress to Impress, conosciuta come Gigi, afferma di aver iniziato a sviluppare il gioco a 14 anni e di averlo lanciato a 16.
L’anno scorso, ha ammesso di aver fatto battute inappropriate sulla violenza e di aver gestito un server di contenuti per adulti su Discord quando era minorenne. Uno degli amministratori del gioco, ventenne, è stato licenziato dopo essere stato accusato di aver adescato una sedicenne.
La piattaforma è stata a lungo accusata di essere pericolosa per i bambini. Diverse cause legali sono state intentate contro l’azienda negli Stati Uniti , descrivendo casi di minori adescati online e poi abusati. Il Procuratore Generale della Louisiana ha dichiarato che le falle di sicurezza di Roblox hanno creato un terreno fertile per pedofili e terroristi .
La Commissaria australiana per la sicurezza informatica, Julie Inman Grant, è in trattativa con l’azienda per nuove misure di sicurezza.
Roblox si è impegnata a rendere privati per impostazione predefinita gli account degli utenti di età inferiore ai 16 anni e a introdurre strumenti per impedire agli adulti di contattare i minori senza il consenso dei genitori entro la fine dell’anno. Un portavoce dell’azienda ha dichiarato l’impegno per la sicurezza e oltre 100 miglioramenti in questo ambito quest’anno. Tuttavia, Carter, la cui carriera professionale riguarda i videogiochi, ammette di non avere intenzione di permettere al figlio di quattro anni di giocare a Roblox.
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Posticipo Tech Talk di Novembre 2025
pcofficina.org/posticipo-tech-…
Segnalato da PCOfficina in via Pimentel 5 a #Milano e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
ATTENZIONE!I prossimi Tech Talk che tutti
Dietro le quinte di Wikipedia: Il nostro incontro con Wikimedia Italia
pcofficina.org/dietro-le-quint…
Segnalato da PCOfficina in via Pimentel 5 a #Milano e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
Usiamo Wikipedia quasi ogni
La sicurezza del Louvre fa acqua da tutte le parti.
@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/louvre/
La sicurezza del Louvre fa acqua da tutte le parti. Dopo il clamoroso furto gioielli della Corona di Francia, le indagini stanno facendo emergere uno scenario decisamente inquietante. L'informatica è ostica, ma la situazione diventa facilmente comprensibile se si
Joe Vinegar reshared this.
Abbiamo esaminato 3 casi attuali che mostrano le dimensioni della crisi della libertà di stampa:
• lo scontro giuridico-politico (Assange),
• il contesto estremo della guerra (Gaza),
• la minaccia diretta al…
Turisti della guerra a Sarajevo, Procura di Milano apre inchiesta su presenza di cecchini italiani
La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta su presunti “turisti della guerra” italiani che negli anni ’90 avrebbero partecipato all’assedio di Sarajevo come cecchini, pagando per sparare sui civiliGiorgia Orlandi (Euronews.com)
A Bruxelles si decide di rinnegare la privacy dei cittadini per favorire la piccola oligarchia delle aziende IA europee (che poi finiranno in mano statunitense)
I funzionari dell'Unione Europea sono pronti a sacrificare alcune delle loro più preziose norme sulla privacy in favore dell'intelligenza artificiale, nel tentativo di dare una spinta al business in Europa riducendo la burocrazia.
La Commissione Europea presenterà un pacchetto "omnibus digitale" entro la fine del mese per semplificare molte delle sue leggi in materia di tecnologia. L'esecutivo ha insistito sul fatto che sta solo eliminando il superfluo attraverso emendamenti "mirati", ma le bozze di documenti ottenute da POLITICO mostrano che i funzionari stanno pianificando modifiche di vasta portata al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) a vantaggio degli sviluppatori di intelligenza artificiale.
La revisione proposta rappresenterà un vantaggio per le aziende che lavorano con l'intelligenza artificiale, mentre l'Europa si affanna per rimanere competitiva economicamente sulla scena mondiale.
politico.eu/article/brussels-k…
Brussels knifes privacy to feed the AI boom
Draft proposals obtained by POLITICO show EU is breaking sacred privacy regime to placate industry.Ellen O'Regan (POLITICO)
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Libertà di stampa sotto attacco:
≋3≋ allarmi che devono farci riflettere 1. L’arresto di Julian Assange L’11 aprile 2019 il giornalista d’inchiesta Julian Assange viene arrestato nell’ambasciata ecuadoriana a Londra, dopo quasi sette anni di asilo internazionale. euronews+2TechCrunch+2L’arresto segna l’avvio di una battaglia legale che coinvolge l’estradizione negli Stati Uniti e solleva questioni fondamentali sulla libertà di stampa e la […]
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Riunione operativa del 14/11/2025
firenze.linux.it/2025/11/riuni…
Segnalato dal LUG di Firenze e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
#Firenze
Venerdì 14 novembre 2025 alle 21:00 riunione operativa del FLUG, presso l’abitazione di uno dei nostri soci, vicino via Baracca. Ordine del giorno: trasloco del
Quale futuro (imminente) per l'hardware a 32 bit?
Pare che il team di sviluppo di Debian abbia deciso di sospendere il supporto al kernel 32 bit. Nella pagina di download infatti non figurano più le ISO a 32 bit.
Questo implica che tutte le distro basate su Debian non supporteranno più hardware a 32 bit entro poco tempo?
E mo' ?
Come facciamo a far funzionare il vecchio hardware? (Ero così felice che MX facesse funzionare il mio netbook del 2012, e ora...)
Quello che ci siamo raccontati fino ad oggi (che Linux è perfetto per il vecchio hardware) non è più così vero?
Sono curioso di sentire i vostri consigli e pensieri.
Grazie a chi vorrà partecipare alla discussione.
Una tantum reshared this.
Ministero dell'Istruzione
Il #MIM ha avviato una consultazione pubblica per raccogliere la voce dei cittadini sull’impatto, nella loro vita formativa, sociale e lavorativa, delle norme sugli ITS Academy.Telegram
This week we have a conversation between Sam and two of the leaders of the independent volunteer archiving project Save Our Signs, an effort to archive national park signs and monument placards.#Podcast #interview #saveoursigns #archiving #archives
Interne Dokumente: EU-Staaten wollen Chatkontrolle-Gesetz ohne weitere Änderungen
Ypsilanti, Michigan has officially decided to fight against the construction of a 'high-performance computing facility' that would service a nuclear weapons laboratory 1,500 miles away.
Ypsilanti, Michigan has officially decided to fight against the construction of a x27;high-performance computing facilityx27; that would service a nuclear weapons laboratory 1,500 miles away.#News
Breaking News Channel reshared this.
È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Ministero dell'Istruzione
#NotiziePerLaScuola È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.Telegram
„Trumpsche Gesetzgebungspraktiken“: Max Schrems kritisiert Grundrechte-Kahlschlag
Menschenrechte: Das Grundrecht auf digitale Integrität und sein Erfolg in der Schweiz
Ministero dell'Istruzione
#NoiSiamoLeScuole racconta di due interventi, grazie a un finanziamento #PNRR, nel comune di Monte San Giovanni Campano, in provincia di Frosinone: la nuova scuola dell’infanzia e primaria della frazione La Lucca e il nuovo nido comunale Ape Maia.Telegram
ASSOCIAZIONE DEI PALESTINESI IN ITALIA
Roma, 10 novembre 2025
Distruggere un patrimonio umano: Gaza sotto attacco
Appello politico-umanitario per la protezione della popolazione e del patrimonio culturale di Gaza
Negli ultimi due anni, la Striscia di Gaza è stata sottoposta a un’offensiva militare senza precedenti che ha colpito la popolazione civile e distrutto ogni aspetto della vita sociale palestinese.
L’aggressione ha assunto diverse forme, incidendo su tutti i settori: il genocidio dei cittadini gazawi, la distruzione totale delle infrastrutture civili, dell’istruzione, del sistema economico e industriale, dell’agricoltura, della vegetazione, dei luoghi religiosi e del patrimonio architettonico e culturale.
Moschee, chiese e siti storici — tra cui la Grande Moschea Omari e il bagno turco ottomano (Hamam al-Sammara) — sono stati gravemente danneggiati o distrutti.
Questa distruzione sistematica rappresenta una violazione della Convenzione dell’Aia del 1954 sulla protezione dei beni culturali nei conflitti armati e mina i principi fondamentali del diritto internazionale umanitario.
L’Associazione dei Palestinesi in Italia chiede:
1. Un cessate il fuoco immediato e l’apertura di corridoi umanitari sicuri.
2. La protezione internazionale dei siti culturali e religiosi di Gaza, sotto supervisione UNESCO.
3. L’attivazione di sanzioni e indagini internazionali contro i responsabili della distruzione di vite umane e del patrimonio culturale.
4. Il sostegno alla ricostruzione civile, educativa e culturale del popolo palestinese.
Difendere Gaza significa difendere l’umanità, la memoria e la cultura universale.
L’Italia e l’Unione Europea hanno il dovere morale e politico di agire.
Associazione dei Palestinese in Italia (API)
Fonti principali:
• UNESCO – Preliminary Assessment of Damage to Cultural Heritage in Gaza (2024)
• Human Rights Watch – Crimini contro l’umanità a Gaza (2024)
• The Art Newspaper – Oltre 100 siti culturali distrutti nella Striscia di Gaza (2023)
FREE ASSANGE Italia
ASSOCIAZIONE DEI PALESTINESI IN ITALIA Roma, 10 novembre 2025 Distruggere un patrimonio umano: Gaza sotto attacco Appello politico-umanitario per la protezione della popolazione e del patrimonio culturale di Gaza Negli ultimi due anni, la Striscia …Telegram
La bozza interna della Commissione europea demolisce i principi fondamentali del GDPR La Commissione europea ha segretamente avviato una riforma potenzialmente massiccia del GDPR. noybs offre una prima panoramica delle modifiche proposte. mr10 November 2025
Palantir in Baden-Württemberg: Polizei soll mit deinen Daten Software trainieren dürfen
Sulla separazione delle carriere
Credo che la separazione delle carriere sia un po' come i centri migranti in Albania: non servono a nulla ma sono utilissimi ai partiti di destra per eccitare il loro elettorato.
Detto questo...
La separazione delle carriere è una proposta di cui si era discusso anche nella bicamerale tra Berlusconi e D'Alema, e la sinistra mi sembra di poter dire fosse fondamentalmente d'accordo (gli interventi finali dei vari membri della Commissione Bicamerale sono qui: documenti.camera.it/leg16/doss…).
Del resto, l'utilità di evitare che chi ha lavorato anni a cercare indizi e prove di colpevolezza (il pubblico ministero) possa cambiare casacca e diventare quello che deve dare un giudizio terzo e imparziale su una persona rinviata a giudizio (il giudice) è una cosa talmente logica che non mi meraviglia si siano trovati d'accordo persino D'Alema e Berlusconi.
Poi le cose sono cambiate, Berlusconi ha iniziato la sua battaglia contro la magistratura, la riforma della giustizia (separazione delle carriere compresa) è diventato il suo randello politico, e il PD (allora PDS) ha dovuto fare marcia indietro e diventare contrario (questo per l'aurea regola che se piove e un fascista dice che piove, anche se sei bagnato fradicio tu devi dire che c'è il sole altrimenti stai dando ragione a un fascista).
Entrando nel merito, la critica secondo cui la separazione delle carriere porterebbe i PM sotto il controllo del governo a me sembra infondata. Non ho mai trovato nessuno che mi spiegasse COME potrebbe succedere nei fatti che evitando ad un PM di diventare giudice, e a un giudice di diventare PM, il PM passerebbe sotto il controllo dell'esecutivo. E nessuno riesce neanche a spiegarmi perché questa paura c'è solo per il PM; il provvedimento è perfettamente simmetrico, si vieta al giudice di diventare PM e al PM di diventare giudice, ma nella valutazione del rischio c'è una rottura di questa simmetria e l'unico rischio di cui si parla è la perdita di imparzialità del PM, il giudice ne sarebbe immune.
Altro elemento importante: la separazione delle carriere esiste già, è qui tra noi. La legge attuale prevede che un magistrato (PM o giudice) possa cambiare strada UNA VOLTA SOLA nella sua carriera e SOLO nei primi nove anni. Prima la legge era molto più permissiva ma poi Mario Draghi (anche qui... in un governo sostenuto dalla sinistra) ha ristretto le possibilità di questi cambi di carriera e da allora è possibile cambiare solo una volta e solo nei primi nove anni.
Infine, quanti magistrati ci sono ogni anno che fanno questo cambio di carriera? Una ventina su circa 10.000, ovvero circa un paio ogni mille magistrati.
Quindi in sostanza, abbiamo una parte politica che è partita lancia in resta per spostare la realtà di mezzo millimetro più in là, raccontando di chissà quali vantaggi, e una parte politica che è partita lancia in resta in direzione opposta per non fargliela spostare di mezzo millimetro più in là, paventando chissà quali disastri per la tenuta democratica del Paese.
Mi sembra tutto un po' surreale.
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[AF]2050
in reply to Informa Pirata • • •Vedo che il prossimo anno sarà meno rosea di questa merdata di anno.
Traditori...
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in reply to [AF]2050 • •danielatafani
in reply to Informa Pirata • • •Ne avevo scritto qui più di anno fa:
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in reply to Informa Pirata • • •@aitech
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