Ricercatrice Inaf premiata dalla Gruber Foundation
Sambatriniaina Hagiriche Aycha Rajohnson, ricercatrice originaria del Madagascar, oggi all’Inaf di Cagliari, a Selargius. Crediti P. Soletta/Inaf
Prestigioso riconoscimento per Sambatriniaina Hagiriche Aycha Rajohnson, ricercatrice dell’Inaf di Cagliari nel team di studio coordinato dall’astrofisico cagliaritano Paolo Serra dedicato all’osservazione dell’ammasso di galassie della Fornace con la rete di telescopi MeerKat, in Sudafrica. La dottoressa Rajohnson è stata dichiarata vincitrice di una borsa di studio messa in palio dalla statunitense Gruber Foundation, che ogni anno dal 2001, in collaborazione con l’Unione astronomica internazionale (Iau), finanzia un programma di borse di studio di 75mila dollari per valorizzare e incoraggiare il lavoro dei giovani astronomi più promettenti.
In linea con le scelte effettuate negli ultimi anni, il comitato di selezione – composto dalle vicepresidenti dello Iau Hyesung Kang (presidente del comitato), Monica Rubio e Gražina Tautvaisiene – ha deciso di assegnare anche quest’anno la borsa di studio a tre candidati i cui studi astronomici sono stati riconosciuti come eccellenti, conferendo loro l’importante cifra di 25mila dollari ciascuno per poter continuare ad approfondire le proprie ricerche. A far compagnia alla ricercatrice malgascia ci sono dunque altri due giovani ricercatori entrambi con interessi scientifici molto simili ai suoi. L’astronomo britannico Deaglan John Bartlett ha conseguito il dottorato di ricerca all’Università di Oxford nel 2022 ed è attualmente postdoc all’Institut d’Astrophysique di Parigi, dove si occupa di studi sull’intelligenza artificiale e machine learning applicato a livello cosmologico su materia oscura, energia oscura e processi di formazione galattica. Premiata anche l’astronoma indiana Akshara Viswanathan, che ha conseguito il dottorato di ricerca all’Università di Groningen (Paesi Bassi) nel 2024 e, da gennaio 2025, ha iniziato una borsa di studio all’Università di Victoria, in Canada. La sua ricerca mira a studiare la peculiare distribuzione delle stelle di piccola massa e bassa metallicità nell’alone esterno della Via Lattea, utili a comprendere la formazione primordiale della nostra galassia.
Nel caso della ricercatrice dell’Inaf di Cagliari, che per amici e colleghi è semplicemente Sambatra, lo studio continua nel solco galattico ma in modo ancora diverso, in quanto l’oggetto di ricerca consiste in un ammasso di galassie di piccola massa, quello appunto della Fornace, di cui viene studiata la distribuzione e il comportamento del mezzo interstellare e in particolare del gas di idrogeno freddo (HI) nell’ambito dei processi di quenching, ovvero di spegnimento della capacità di formare nuove stelle. Il percorso che ha portato Sambatra fino a Cagliari parte nel 2018, quando, dopo la triennale, consegue una laurea magistrale in astrofisica all’Università di Antananarivo (Madagascar), dove comincia da subito la sua attività di ricerca. La partecipazione, sempre nel 2018, al programma di formazione di base Development in Africa with Radio Astronomy (Dara) le suscita un forte interesse verso le scienze radioastronomiche – interesse che l’ha portata ad approfondire lo studio dell’idrogeno neutro nelle galassie al di fuori della Via Lattea, fondamentale per comprendere l’evoluzione galattica su larga scala. Dopo il dottorato di ricerca conseguito nel 2024 all’Università di Città del Capo, in Sudafrica, questo percorso l’ha fatta approdare, nel gennaio 2025, nello staff di ricerca del gruppo Fornax dell’Inaf di Cagliari, condotto dall’astrofisico cagliaritano Paolo Serra. Il potenziale di questo ambito scientifico è stato riconosciuto e premiato dal comitato della fondazione Gruber a fronte di una discreta concorrenza: le candidature valide alla Gruber Fellowship 2025 sono state ben 43 – 20 donne e 23 uomini.
«Sono profondamente onorata, grata e davvero felice di aver ricevuto una delle borse di studio della Gruber Foundation per il 2025», dice Sambatra Rajohnson. «Ricevere questo premio significa molto per me. È un potente promemoria del fatto che anni di dedizione e perseveranza, supportati dall’incrollabile incoraggiamento di chi mi circonda, sono stati proficui. Questo riconoscimento mi dà rinnovata speranza e motivazione: non mollare mai, puntare sempre in alto, a prescindere da quanto sia difficile il percorso della ricerca».
Il comitato The Gruber Foundation 2025 sottolinea infine l’eccezionale qualità di tutti i candidati che hanno presentato domanda. «Il comitato di selezione delle borse di studio della Gruber Foundation è rimasto profondamente colpito dall’eccezionale qualità e originalità delle candidature di quest’anno», dichiara infatti Hyesung Kang.«L’attuale generazione di astronomi all’inizio della carriera si distingue per intuizione e creatività straordinariamente profonde e la numerosità delle proposte di ricerca ha reso il processo di selezione estremamente stimolante e competitivo».
Il bando per il 2026 si aprirà il 1° dicembre 2025 e le candidature complete per la borsa di studio della Gruber Foundation dovranno essere presentate online entro la scadenza del 1° marzo 2026.
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