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— comunque papà


— comunque papà — dimmi terzogenita — in classe già dal primo giorno ci sono compagni omofobi — ah — due dietro di me che facevano battute, già il primo giorno di scuola — poveretti — perché poveretti? — perché se sei omofobo significa che vivi in un ambiente culturalmente povero, che sei pieno di pregiudizi. Che hai paura — in effetti questi due vanno male a scuola — eh — la settimana scorsa uno di questi due l'hanno interrogato, e non sapeva niente — eh — e allora si è messo a piangere — l'omofobo? — sì, si è messo a piangere perché non sapeva niente — terzogenita, dovevi alzarti e urlargli “femminuccia!” — ah ah — “stai frignando come una femminuccia!” — ah ah — così impara a giocare con gli stereotipi — comunque — eh — un sacco di miei compagni quando sono interrogati piangono — ah — tanti — ma quello perché la scuola è fatta male — sì — è costruita sulle ansie degli studenti—
in reply to La vita in famiglia è bellissima

io sono del 86 non ho mai visto nessuno piangere in classe a partire dalle elementari al liceo. Eravamo così contenti di andare a scuola, di stare assieme. Che è successo in questi anni? Forse da quando l'insegnamento è diventato un posto statale ambito da tutti sti laureati che hanno fatto l'università solo perché "la fanno tutti" e poi si sono ritrovati che nulla sapevano fare e nulla volevano fare e nessuna azienda se li prendeva?