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Oltre il brand reazionario della «Torino magica». Ripensare il mistero, reinventare la città

@marianotomatis è partito da una domanda:

quando ha cominciato ad affermarsi la narrazione, che oggi è un vero e proprio brand pro loco, della #Torino magica, esoterica, paranormale e quant’altro, immagine che non poche sub-narrazioni tossiche alimenta?

1a parte: wumingfoundation.com/giap/2025…

2a parte: wumingfoundation.com/giap/2025…

@torino

in reply to Gatta Cikova

IIRC di queste cose si è iniziato a parlarne verso fine anni '60 - inizio anni '70, ma probabilmente c'era già un retroterra fertile.

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in reply to rag. Gustavino Bevilacqua

@rag. Gustavino Bevilacqua @Gatta Cikova @Mariano Tomatis si può dire che la "Torino magica" mi ha rotto gli zebedei? Il mio papà che era un ingegnere, collaborava con il politecnico e che doveva avere una cultura scientifica era fissato con questa baggianata e aveva una passione religiosa per Rol.
Mia madre invece non lo sopportava, e lo chiamava Trol perché diceva che era solo un manipolatore che si divertiva a prendere in giro le persone e quindi in casa se ne parlava pochissimo.
Mio fratello invece era più cattivo e si era procurato una specie di medagliette di Rol che aveva comprato non so docve e gliele metteva nei posti più assurdi tipo dentro la cravatta, nel porta sigarette e una volta gliene ha legata una anche sulla corda del sol (una nota scelta di proposito perché centrava con Rol) nel pianoforte di casa.
E lui non ha detto mai niente perché probabilmente pensava che fossero segni magici 😂
Anche dopo la cosa del pianoforte mio papà non ha fatto una piega anche se era gelosissimo di quello strumento e a quel punto mio fratello ha smesso e ha detto che era preoccupato perché pensava che mio padre fosse proprio partito di cervello (e col senno di poi purtroppo non aveva tutti i torti)

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