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Politiche verdi in Ue e greenlash, di cosa si tratta


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Con il voto europeo dietro l’angolo, una delle maggiori incognite riguarda il futuro delle politiche climatiche dell’Unione e il conseguente greenlash, l’ondata di malcontento sociale verso le politiche verdi. I sondaggi prevedono una crescita nei consensi delle forze di destra. Uno sviluppo che con ogni

in reply to Antonella Ferrari

La crescita dei consensi della destra per il greenlash è inevitabile infatti io come tanti altri non andremo a votare perché mi sembra ingiusto che per la direttiva green dovrei ristrutturare casa senza motivo infatti la mia casa è in classe G ma i miei consumi di elettricità e gas sono molto bassi. Il cambiamento climatico non si affronta così.
in reply to Antonella Ferrari

E che cos'è che non conosco? Secondo quella porcata nei 2 anni successivi all'emanazione di tale legge i governi nazionali dovranno legiferare in merito alla ristrutturazione degli edifici non tenendo conto del consumo effettivo delle famiglie. C'è altro da sapere? Da parte mia mi auguro che non voti nessuno.
in reply to lovepeacejoy

@lovepeacejoy
Da quello che leggo la comunità europea lascia *largo* margine ai singoli stati per decidere quali immobili escludere dalla direttiva: ad esempio le case vacanza o gli edifici storici.
Inoltre parla di riduzione dell'utilizzo di fonti fossili, non c'entra un granché il fatto che le bollette siano basse. Sempre fonti fossili usano e si punta a ridurle.
Quindi no, "l'Europa™" non obbliga.
https://focus.namirial.it/direttiva-case-green/
in reply to Dún Piteog

Hai letto male: i singoli stati hanno 2 anni di tempo per recepire la direttiva e le case vacanza ed edifici storici non c'entrano nulla, parliamo di prime case. Se poi il mio consumo è irrilevante per il cambiamento climatico per cui posso collocarmi in classe A perché devo essere collocato in classe G ingiustamente? Perché invece non occuparsi delle 122 aziende e stati che producono il 78% delle emissioni di co2 nel mondo invece di rompere i coglioni a me ?
in reply to lovepeacejoy

@lovepeacejoy la direttiva di cui parli riguarda le case, quindi tratta delle case e non delle industrie:
Ogni Stato membro deve adottare un *proprio percorso nazionale* per ridurre il consumo medio di energia primaria degli edifici residenziali [...]. Gli Stati membri sono *liberi di scegliere quali edifici prendere in considerazione e quali misure adottare*.
[...]
Gli Stati membri avranno la possibilità di esentare da questi obblighi alcune categorie di edifici residenziali e non residenziali
in reply to Dún Piteog

@lovepeacejoy inoltre esistono alre direttive eurpee sulle emissioni industriali, stanno facendo anche quelle. Non colgo perché pensi se la stiano prendendo specificamente con te quando viene lasciata all'italia ampio margine di decisione e contemporaneamente chiedono anche alle aziende di ridurre l'uso delle fonti fossili.
https://www.europarl.europa.eu/topics/it/article/20180305STO99003/ridurre-le-emissioni-di-anidride-carbonica-obiettivi-e-azioni-dell-ue
in reply to Dún Piteog

Mi puoi spiegare perché l'Europa non fa una direttiva che tenga conto soltanto dell'effettivo consumo delle famiglie e delle aziende? Perché tirare in ballo la classificazione energetica degli edifici? A chi vogliono favorire con tutte queste inutili ristrutturazioni?
in reply to lovepeacejoy

L’Europa ha bisogno di 290 miliardi di € (436 miliardi di $) all’anno in finanziamenti aggiuntivi per raggiungere gli obiettivi Green, secondo l’esecutivo dell’UE. Inoltre...Il gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ha affermato che, a livello globale, ogni anno fino al 2050 sono necessari ulteriori 830 miliardi di dollari in spese legate all’energia per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi C...
in reply to Dún Piteog

Secondo l'attuale normativa italiana la mia casa è in classe G per cui sarei tenuto alla ristrutturazione, per cui prima di invitarmi a votare cambino le leggi cretine attualmente in vigore e mi facciano sapere con certezza che la mia casa non c'entra nulla con la direttiva green.
in reply to lovepeacejoy

@lovepeacejoy esattamente: "secondo l'attuale normativa italiana".
Se l'Italia (i.e. il governo italiano) ha recepito le normative Europee in maniera a te sgradita per qualunque ragione, la problematica risiede nel governo italiano.
Il governo italiano aveva la possibilità di stilare un elenco di normative differenti, ad esempio considerando il consumo effettivo di energia della singola abitazione, che per motivi di posizione potrebbe non consumare molto
È il governo italiano ad avere sbagliato