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Intel in crisi: pronta a licenziare il 15% della forza lavoro e vendere la fonderia


Intel Corp. sta valutando la vendita della sua attività di fonderia nel tentativo di consolidare la sua performance finanziaria, hanno riferito oggi numerose pubblicazioni.

CNBC ha citato fonti che affermano che un accordo del genere è una delle diverse opzioni che il produttore di chip sta prendendo in considerazione per affrontare i venti contrari che affliggono la sua attività.

Bloomberg, nel frattempo, ha riferito che Intel potrebbe anche valutare la possibilità di abbandonare alcuni progetti di costruzione.

Lo sviluppo arriva poche settimane dopo che l’azienda ha pubblicato i risultati trimestrali che sono stati inferiori alle aspettative del mercato. Le vendite di Intel nei tre mesi conclusi il 29 giugno sono scese dell’1%, a 12,8 miliardi di dollari, leggermente meno dei 12,9 miliardi di dollari che gli analisti avevano previsto. Gli utili rettificati dell’azienda di due centesimi per azione sono scesi ben al di sotto dei 10 centesimi che gli investitori si aspettavano.

In risposta ai risultati deludenti, Intel ha annunciato un’ampia iniziativa di ristrutturazione progettata per migliorare la sua redditività. Lo sforzo vedrà l’azienda licenziare circa il 15% della sua forza lavoro. Intel si è prefissata l’obiettivo di tagliare le sue spese annuali di 10 miliardi di dollari l’anno prossimo.

Una vendita dell’attività di fonderia di Intel, che utilizza le fabbriche dell’azienda per realizzare chip per altre organizzazioni, potrebbe potenzialmente contribuire a ridurre ulteriormente i costi operativi. L’unità ha registrato una perdita di 1,8 miliardi di dollari lo scorso trimestre. Gli analisti citati da Bloomberg prevedono che l’attività continuerà a operare in rosso per il prossimo futuro.

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