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Apple: iPhone 17 lineup and iPhone Air come with Memory Integrity Enforcement, which provides always-on memory safety protection


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Ecatepec, Mexico City's sprawling neighbor, sets a Guinness World Record for trash collection


Ecatepec in México state set a Guinness World Record on Sunday for the most participants in a one-day public trash-collection event.


Archived version: archive.is/newest/mexiconewsda…


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US | White House Threatens Brazil With 'Military Might' as Bolsonaro Faces Coup Plot Reckoning


"Instead of protecting absolute freedom of speech to shield groups like the Ku Klux Klan and the right of murderers to enter schools with rifles, our Constitution addresses issues relevant to our country," one leftist lawmaker retorted.


Archived version: archive.is/newest/commondreams…


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The Quakers held a silent protest outside the UK's largest arms fair


As people of faith stood in silent protest, arms companies inside DSEI continued to strike deals that fuel war, repression, and genocide


Archived version: archive.is/newest/thecanary.co…


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Ten Things

This year our Ten Things column each month is alternating between composers and artists a century at a time from pre-1500 to 20th century. As always, there’s no guarantee you will have heard of them all!

Ten Composers Born in 19th Century

  1. Bedrich Smetena
  2. Leoš Janacek
    Leoš Janacek
  3. Jean Sibelius
  4. Claude Debussy
  5. Sergei Prokofiev
  6. Carl Orff
  7. Richard Wagner
  8. Maurice Ravel
  9. Igor Stravinsky
  10. Erik Satie

#blog #Composers #music #tenthings #zenmischief


in reply to ThorrJo

Israel has already attacked at least five other countries in the region over the past two years, enjoying relative impunity as it lashes out against all of its neighbors.


I agree - the message is clear. The only countries that prevents peace in Middle East are Israel and US.

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La Luna e i falò: “Pavese e l’amara nostalgia di un’identità perduta”

Indice dei contenuti

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la luna e i falò

Title:
La luna e i falò

Author:
Cesare Pavese

Genre:
narrativa

Publisher:
Einaudi

Pages:
174

Source:
einaudi.it/catalogo-libri/narr…

Cesare Pavese (1908-1950) è stato un importante scrittore, poeta e traduttore italiano, considerato uno dei maggiori esponenti della letteratura del Novecento. Nato a Santo Stefano Belbo, in Piemonte, Pavese si laureò in lettere e iniziò la sua carriera come traduttore di opere americane.
La sua scrittura è caratterizzata da una profonda introspezione e una riflessione sulla solitudine e l’esistenza umana. Tra le sue opere più celebri ci sono “La luna e i falò”, “Il mestiere di vivere” e “Tra donne sole”. Pavese affrontò temi come l’amore, la morte e il legame con la propria terra.
Oltre alla narrativa, Pavese scrisse anche poesie e saggi. La sua opera fu influenzata dalle esperienze personali, tra cui la sua lotta contro la depressione. Morì nel 1950 a Torino, in circostanze tragiche, ma il suo lascito letterario continua a essere studiato e apprezzato.

Trama



La luna e i falò, pubblicato nel 1949 da Cesare Pavese, è un romanzo intenso che racconta il ritorno di Anguilla nel suo paese natale, dopo aver vissuto molti anni in California. Il romanzo intreccia memoria, territorio, storia e riflessioni sociali, descrivendo un Piemonte rurale nel dopoguerra e nel periodo successivo alla liberazione del 25 aprile.
La vicenda tocca la Resistenza, il periodo difficile della guerra e della ricostruzione, mostrando come i contadini abbiano vissuto la libertà conquistata con fatica e senso di responsabilità. Pavese descrive la povertà diffusa e le differenze tra contadini e signori: i primi lavorano duramente la terra, mentre i secondi godono di privilegi, controllano le proprietà e le gerarchie sociali.

La vendemmia



Un elemento centrale del romanzo è la vendemmia, raccontata come un vero rito collettivo: la raccolta dell’uva unisce i contadini in lavoro e socialità, ma è anche un momento di fatica e riflessione. La festa dopo la vendemmia celebra il raccolto, rafforzando i legami comunitari e offrendo un’occasione di gioia e condivisione. La luna illumina le notti di lavoro e le veglie dei falò, simboli della ciclicità della vita e della memoria della comunità. I falò rappresentano la comunione, la fatica collettiva e la continuità della tradizione contadina.

Significato del Falò


Ritualità e Tradizione: I falò rappresentano rituali legati alla tradizione contadina. Essi evocano una connessione con la terra e le origini, richiamando il calore e la comunità.
Illuminazione e Riflessione: Il falò simboleggia anche la luce in mezzo all’oscurità, una fonte di calore e conforto, ma al contempo può rappresentare la fragilità e l’effimero di certe esperienze di vita
Memoria e Nostalgia: Attraverso il falò, Pavese esprime nostalgia per un passato idealeizzato, un momento di riunione e di condivisione che contrasta con l’alienazione della vita moderna.
Trasformazione e Rinnovamento: Il falò può essere visto come un simbolo di trasformazione, dove il fuoco purifica e crea spazio per nuove esperienze, riflettendo il percorso di crescita personale del protagonista.

Significato della Luna


Simbolo di Nostalgia: La luna rappresenta il legame con il passato e i ricordi. Il protagonista, attraverso la sua visione della luna, riflette sulla sua infanzia e sulle esperienze vissute. La luna diventa quindi un simbolo di nostalgia e di una ricerca di un tempo perduto.

Contrasto tra Luce e Ombra: La luna illumina la notte, ma al contempo evidenzia le ombre e le parti oscure della vita. Questa dualità riflette le esperienze del protagonista, che si trova a confrontarsi con le bellezze e le difficoltà della vita.

Riflessione sull’Identità: La luna, nel suo ciclo di fasi, può simboleggiare anche i cambiamenti dell’individuo. Il protagonista cerca di comprendere la propria identità e il proprio posto nel mondo, e la luna diventa un elemento che accompagna questa ricerca interiore.

Collegamento con la Natura: La luna è anche un simbolo della connessione con la natura e il paesaggio piemontese, che fa da sfondo alla narrazione. Questa connessione rappresenta un ritorno alle origini e alle radici, temi molto cari a Pavese.

La luna non è solo un elemento descrittivo, ma un simbolo ricco di significati che accompagna il protagonista nella sua introspezione e nel suo viaggio esistenziale. La sua presenza sottolinea la bellezza e la complessità della vita, con tutte le sue luci e ombre.

La chiesa


Pavese inserisce anche aspetti legati alla Chiesa, alla politica e alla stampa, che influenzano l’opinione pubblica e i discorsi della comunità, sottolineando come i valori, le gerarchie e le credenze modellino la vita rurale nel dopoguerra. Il ritorno di Anguilla dalle terre lontane della California è uno strumento per confrontare esperienze diverse e per misurare il cambiamento nel tempo e nello spazio. La frase che riassume perfettamente uno dei temi principali del romanzo è: “L’ignorante non si conosce mica dal lavoro che fa, ma da come lo fa”, enfatizzando l’onestà e la dignità del lavoro al di là della posizione sociale.


Personaggi principali


Anguilla
Anguilla è il protagonista del romanzo, un giovane che dopo anni vissuti in California ritorna nel suo paese natale in Piemonte. Rappresenta il ritorno alle radici, la ricerca di un senso di appartenenza e l’elaborazione del passato. Attraverso i suoi occhi, Pavese mostra il contrasto tra il mondo rurale della povertà contadina e le esperienze all’estero. Anguilla incarna il viaggio interiore e fisico, la nostalgia, la riflessione sulla propria identità e la tensione tra il desiderio di progresso e la fedeltà alle tradizioni.



Nuto
Nuto è un personaggio emblematico del mondo contadino e delle gerarchie sociali locali. È il figlio di un piccolo proprietario terriero, benestante rispetto agli altri contadini. Nuto rappresenta il legame con il passato e con la comunità, ma anche le contraddizioni sociali: da una parte amico e confidente, dall’altra simbolo delle differenze di classe tra chi possiede la terra e chi la lavora.



Il legame tra Anguilla e Nuto



Il rapporto tra i due è complesso e ambivalente: Amicizia e complicità: Nuto conosce Anguilla sin dall’infanzia e rappresenta un ponte tra il passato e il presente. I loro dialoghi e momenti condivisi mostrano una profonda intesa, basata sulla conoscenza reciproca e sull’esperienza comune della vita contadina.
Contrasto sociale e morale: Nuto incarna anche il mondo dei signori e dei privilegi, pur non essendo completamente distante dalle difficoltà del lavoro contadino. Questo crea tensioni interiori in Anguilla, che riflette sulla giustizia sociale e sulle differenze tra persone.



Specchio dell’identità: Anguilla vede in Nuto un riflesso del paese che ha lasciato, un punto di riferimento per confrontare cambiamento e continuità. Nuto, a sua volta, rappresenta per Anguilla il legame con la comunità e la memoria delle tradizioni, senza le quali il ritorno perderebbe senso.
Simbolo della nostalgia e della memoria: Entrambi, nel loro legame, incarnano la tensione tra passato e presente, tra il desiderio di progresso e la forza delle radici. Nuto permette ad Anguilla di misurare quanto il paese sia cambiato e quanto lui stesso sia cambiato durante gli anni in California.

In sintesi, Anguilla e Nuto sono specchi l’uno dell’altro: Anguilla porta lo sguardo esterno e il viaggio interiore, Nuto rappresenta continuità, appartenenza e confronto con le strutture sociali locali. La loro amicizia è fondamentale per comprendere i temi del romanzo: memoria, radici, differenze sociali, povertà e il senso di identità nel dopoguerra.


Le letture che Nuto consiglia al protagonista


Nuto invita il narratore (Anguilla) a leggere libri che non siano “favole” ingenue, ma testi capaci di farlo riflettere sulla realtà sociale, sulla storia e sulle ingiustizie.
Mentre il protagonista da bambino si nutriva di racconti semplici, intrisi di immaginazione e stereotipi (come le favole del principe che salva la principessa), Nuto lo spinge verso una lettura adulta, concreta e critica, che serve a comprendere il mondo e non a illudersi.

Significato


Nuto rappresenta la voce della coscienza, della Resistenza e dell’impegno politico e sociale.
Le letture che propone diventano un contrappeso alle illusioni infantili: servono a “smascherare” lo stereotipo delle favole e a capire che la vera vita non ha un lieto fine scontato, ma va affrontata con consapevolezza e responsabilità.
Attraverso i libri, Nuto vuole formare l’amico a un pensiero più maturo, dove la libertà e la dignità non si aspettano da un salvatore esterno (un “principe”), ma si costruiscono con la propria lotta.
In pratica, le letture consigliate da Nuto sono lo strumento con cui Pavese mostra il passaggio dal mondo ingenuo delle favole alla realtà adulta della storia e della società.

Cinto


Cinto è un ragazzino poverissimo e storpio, che vive nella cascina della Mora insieme al padrone Valino, uomo duro e violento.
Il protagonista Anguilla lo incontra al suo ritorno dall’America e lo guarda quasi come un riflesso del sé bambino: anche lui è cresciuto in miseria, in una campagna piena di fatiche e ingiustizie.

Ruolo simbolico


Specchio del protagonista: Cinto rappresenta ciò che Anguilla era da piccolo: un orfano povero, senza protezione, costretto a subire la durezza della vita.
Il futuro negato: la sua deformità fisica e la condizione di sfruttamento mostrano come nei contadini non ci sia spazio per favole di riscatto o “principi salvatori”.
L’innocenza ferita: Pavese mette in lui la speranza di un riscatto (Anguilla vorrebbe portarlo via con sé), ma il destino lo colpisce tragicamente: Valino, in un gesto di disperazione, dà fuoco alla cascina e muore con la famiglia, mentre Cinto si salva per miracolo.

Stereotipi e rovesciamento


Nei racconti fiabeschi, il bambino povero o menomato viene spesso “salvato” e trova il lieto fine.
Pavese rovescia questo schema: Cinto non è salvato da un eroe, né diventa principe. Sopravvive, ma resta solo, ferito e senza garanzie per il futuro.

Significato nel romanzo


Cinto è la prova che la vita contadina non è una favola: non offre riscatto facile, ma solo fatica e dolore. Attraverso di lui, Pavese sottolinea la continuità della miseria: ciò che Anguilla ha sofferto da bambino si ripete identico nelle nuove generazioni.
È il personaggio che più mette in luce la disillusione del protagonista e la morale del romanzo: non ci sono principi né magie, ma solo memoria, radici e la consapevolezza della durezza del vivere.

Santina, un personaggi dalle molte sfaccettature


Santina è un personaggio chiave con molte sfaccettature, che rappresenta un legame profondo con il passato e con le radici del protagonista, Anguilla. Santina è descritta come una figura simbolica e carismatica, incarnando l’ideale di una bellezza e di una vita semplice, legata alla terra e alla tradizione.
Il suo personaggio evoca sentimenti di nostalgia e un forte desiderio di connessione con le origini. La sua presenza nel romanzo riflette i temi del ritorno, della ricerca di identità e della lotta tra il mondo moderno e quello tradizionale. Santina è quindi non solo una persona, ma un simbolo delle esperienze e delle emozioni che il protagonista vive durante il suo viaggio alla ricerca di sé stesso e del significato della sua esistenza.
Pavese utilizza Santina per esplorare la complessità dei legami umani e il modo in cui il passato influisce sul presente.

Santina e il fascismo


Santina incarna in un frammento del testo, il lato oscuro della femminilità: non più musa o sogno adolescenziale, ma figura corrotta e corruttrice, che usa il suo fascino per sopravvivere e dominare.
Rappresenta anche la disillusione politica e morale: la guerra ha distrutto ogni illusione di purezza, mostrando come la realtà sia complessa, fatta di compromessi e tradimenti.

Pavese mostra Santina come un personaggio ambiguo e contraddittorio

Santina e il passaggio ai partigiani


Dopo essere stata amante dei fascisti e delle brigate nere, Santina cerca di salvarsi a guerra quasi finita, passando dalla parte dei partigiani.
Non lo fa per convinzione politica, ma per opportunismo e paura: capisce che i fascisti stanno perdendo e tenta di cambiare bandiera per sopravvivere.
I partigiani però non si fidano: la considerano una traditrice e la condannano a morte.
Viene giustiziata come collaborazionista, esempio della durezza della giustizia sommaria della Resistenza.

Significato simbolico


Santina rappresenta la corruzione morale e l’egoismo di chi, invece di scegliere con coscienza, cambia campo solo per convenienza.
In lei Pavese denuncia la guerra civile come terreno di ambiguità e brutalità, dove non c’è spazio per le favole né per i lieti fini.

Analisi psicologica dei personaggi



Dal punto di vista psicologico, il romanzo può essere interpretato attraverso diverse teorie:


-Erik Erikson – sviluppo dell’identità: Anguilla attraversa una fase di crisi d’identità, cercando di conciliare il sé lontano (California) con le radici nel paese natale. Il ritorno alle origini rappresenta una ricerca di integrazione tra passato e presente.


-John Bowlby – teoria dell’attaccamento: Il legame con la terra, le persone e la comunità rappresenta una “base sicura”, mentre la lontananza genera ansia e senso di perdita.

-Sigmund e Anna Freud – psicologia del trauma: Gli eventi della Resistenza e il dopoguerra lasciano tracce nei personaggi, con memorie traumatiche che si manifestano in riflessioni e simboli (luna, falò, terre).


-Kurt Lewin – psicologia sociale: La differenza tra contadini e signori e i riti collettivi come la vendemmia evidenziano come norme sociali e dinamiche di gruppo, influenzino comportamento e decisioni individuali.

-Abraham Maslow – piramide dei bisogni: Anguilla e gli altri personaggi cercano di soddisfare bisogni primari di sopravvivenza, appartenenza e realizzazione personale, attraverso lavoro, comunità e riflessione sulla propria identità.


In questo modo, Pavese non descrive solo paesaggi e società, ma approfondisce la psicologia dei personaggi, i loro conflitti interiori e la tensione tra radici, memoria e aspirazioni personali.


Riflessioni personali


Leggere La luna e i falò significa immergersi in una dimensione di ritorno, memoria e perdita. Il narratore, Anguilla, torna nel suo paese d’infanzia sperando di ritrovare radici e senso dopo anni di lontananza, ma scopre che nulla è più come prima: i luoghi sono cambiati, le persone sono morte o trasformate, la guerra ha lasciato ferite insanabili.
La luna e i falò, due immagini forti che danno il titolo al romanzo, rappresentano poli opposti: la luna come desiderio di permanenza, ciclicità, sogno di un ordine universale; i falò come distruzione, violenza, roghi che cancellano corpi e storie. In mezzo a questo contrasto si muove l’uomo, che cerca un senso e un’appartenenza ma deve fare i conti con l’inevitabile disgregazione del tempo e della storia.
Ciò che colpisce è la tensione tra il bisogno umano di “ritornare a casa” e l’impossibilità reale di farlo. Non esiste un ritorno puro, perché il passato non torna: resta solo la memoria, spesso ingannevole, e l’impronta di ciò che si è vissuto. In questo senso, il romanzo parla non solo della Resistenza e di un’Italia spaccata, ma di una condizione umana universale: tutti noi cerchiamo un “nido”, un’origine, e tutti ci scontriamo con la consapevolezza che quel nido non può più accoglierci. La teoria di Bowlby, in psicologia, spiega scientificamente come la presenza di una base sicura sia fondamentale per lo sviluppo di una persona, il romanzo di Pavese ne offre una dolorosa e poetica rappresentazione attraverso la figura di Anguilla. Anguilla, il “senza nome”, è la prova che senza un luogo (fisico o affettivo) a cui poter tornare, l’esplorazione del mondo si trasforma in un vagabondare senza meta, e la ricerca di sé si conclude con l’amara consapevolezza di non appartenere a nessun luogo.

Forse la verità sta nell’accettare il movimento: come la luna che ritorna e come i falò che bruciano, anche l’esistenza alterna luce e perdita. Pavese ci ricorda che il senso non è nel recuperare il passato, ma nel saperlo guardare e trasformare in coscienza.

#einaudi #Pavese

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E' nata la figlia di Alessandra Amoroso si chiamerà Penelope Maria


Quando** Alessandra Amoroso** dà il benvenuto alla sua piccola Penelope Maria, lo fa con un post emozionante e attesissimo, pubblicato tre giorni dopo la nascita. "Quando sei nata c'era una luna bellissima. E anche lei era lì per te. Penelope Maria, 6/09/2025", scrive la cantante, condividendo uno scatto in controluce che ritrae madre e figlia insieme sul suo profilo Instagram.

Nel suo messaggio, Alessandra esprime gratitudine verso chi l'ha accompagnata durante la gravidanza: "Grazie a tutte le persone che in questi mesi ci sono state accanto con attenzione e che mi hanno fatto vivere con serenità questa esperienza." La decisione di mantenere la notizia privata per i primi giorni si è rivelata una scelta ponderata e condivisa con il compagno Valerio Pastore. L'annuncio ufficiale arriva nel momento in cui entrambi sentivano fosse giusto celebrare l'arrivo della loro bambina. Oltre alla gioia della maternità, la coppia è pronta a compiere un ulteriore passo importante, diventando presto marito e moglie.

Alessandra rivolge un ringraziamento speciale per i tanti messaggi di affetto ricevuti: "Grazie per i messaggi sinceri e pieni d'amore, per i pensieri non scontati che ci avete dedicato. Grazie alla nostra famiglia e ai nostri amici: si dice che per crescere un bambino ci voglia un villaggio, e il tuo villaggio, Penny, è già ricco d'amore."

Attraverso le storie di Instagram, la cantante salentina ha poi voluto riconoscere il ruolo fondamentale del personale dell'ospedale San Filippo Neri, dove è nata Penelope. "Un grazie di cuore al Direttore Generale Giuseppe Quintavalle e a tutta la Direzione Aziendale e Sanitaria, alla sala parto, al Reparto di Ostetricia-Ginecologia e Neonatologia: primari, coordinatrici, ostetriche, infermieri e Oss che mi hanno assistita. Un pensiero speciale inoltre va a Fabio Bechini, Alessandra Zannetti, Assunta Fabi, Eveline Campofiloni, Patrizia Magrini, Anna Troiano, Gennaro D'Agostino e Francesco Quagliariello."

Con queste parole piene di riconoscenza e emozione, la cantante condivide il primo capitolo della sua nuova avventura familiare.



Daniel Love sui sogni lucidi: miti e ricerca scientifica


Ringraziamo Daniel Love, uno dei massimi esperti internazionali di onirologia e studioso del sonno, per averci concesso questa intervista. Con un approccio rigorosamente scientifico, ha aiutato centinaia di migliaia di persone a scoprire i benefici dei sogni lucidi e a sviluppare una maggiore consapevolezza. Autore di best-seller come Are You Dreaming?: Exploring Lucid Dreams, fondatore dell’International Lucid Dreaming Day e divulgatore seguitissimo sul suo canale YouTube e sul sito ufficiale, Daniel Love è un punto di riferimento mondiale per chi cerca chiarezza in un campo spesso confuso da miti e false credenze.

In questa intervista parliamo di temi centrali: dalla distinzione tra sogno lucido e viaggio astrale o esperienze fuori dal corpo, al ruolo della ricerca scientifica e delle neuroscienze, fino all’impatto della mindfulness e delle nuove tecnologie come le mascherine per i sogni lucidi. Le sue risposte offrono spunti preziosi per chi vuole imparare tecniche affidabili per sognare lucido, evitando sensazionalismi e trovando un approccio autentico a questo affascinante mondo.
Daniel Love

Domanda. Esiste un dibattito acceso sulla distinzione tra sogni lucidi ed esperienze extracorporee, con alcuni ricercatori che sostengono che non ci sia una differenza sostanziale, ma solo terminologica (come nel caso di Raduga), mentre altri li considerano fenomeni distinti. Qual è la tua posizione su questo tema e perché la ricerca scientifica non ha ancora chiarito del tutto questa distinzione?


Risposta. La risposta breve è che sono diverse, ma solo se si tiene a essere precisi, cosa che, a mio parere, dovremmo fare. Il sogno lucido è uno stato psicologico ben documentato che si verifica nel sonno REM, in cui chi sogna si rende conto di stare sognando. La proiezione astrale, invece, è una credenza culturale e spirituale, essenzialmente una narrazione che viene applicata a certe esperienze mentali (spesso sogni lucidi mal interpretati, ipnagogia o paralisi del sonno). Il problema è che le persone spesso le confondono perché possono sembrare molto simili a livello soggettivo. Inoltre, c’è una tendenza a sperare che queste esperienze confermino le nostre convinzioni preesistenti.
Perché la scienza non ha “risolto” la questione? Principalmente perché la scienza non studia realmente la proiezione astrale: non si può facilmente misurare l’affermazione soggettiva di un’anima che vola per il cosmo. Inoltre, i pochi studi seri hanno confutato in modo definitivo le affermazioni fatte, quindi, una volta che la scienza ha avuto la sua risposta, si è dedicata a spiegazioni più ragionevoli.
Ciò che possiamo misurare è l’attività cerebrale durante i sogni, e tutte le prove affidabili indicano che il sogno lucido, o stati di sogno simili e meno consapevoli, sono la spiegazione più comune per il cosiddetto viaggio astrale. La spiegazione astrale è interessante dal punto di vista storico e culturale, ma scientificamente non è affatto supportata. Per me la distinzione è importante, altrimenti si cade in un caos di linguaggio vago in cui tutto è permesso (e diventa impossibile imparare o insegnare).

D. Ci sono stati alcuni studi che hanno suggerito la possibilità di comunicare tra sognatori lucidi in fase REM, seppur in modo rudimentale. Qual è il tuo punto di vista su queste ricerche? Hai mai avuto esperienze personali o testimonianze affidabili di comunicazione in sogno con altri sognatori lucidi?


R. Sì, nel corso degli anni sono state fatte alcune ricerche interessanti che dimostrano che chi fa sogni lucidi può rispondere a domande esterne mentre sogna, usando segnali oculari o addirittura risolvendo semplici problemi matematici. Penso che sia una cosa notevole e sono contento che la gente la stia esplorando. Ma non romanticizziamola troppo: non siamo ancora al punto in cui chi sogna può avere lunghe conversazioni nel sonno REM come se fosse al telefono. È più come ricevere qualche battito di codice Morse. È interessante, ma i media l’hanno gonfiata in modo esagerato.
Personalmente, non ho mai avuto un’esperienza che potrei definire una vera comunicazione “telepatica” a due vie con un altro sognatore (a parte i resoconti aneddotici di sogni, che sono notoriamente inaffidabili). La ricerca su una segnalazione più concreta è promettente, ma al momento siamo ancora agli inizi e, francamente, è limitata per principio e per design. Quasi sicuramente non avremo mai un “internet dei sogni”, a meno che strumenti come Neuralink non prendano piede.

D. Si parla spesso delle capacità del sogno lucido di attingere a conoscenze dell’inconscio personale, ma c’è anche chi sostiene che possa connettersi a un inconscio collettivo, come teorizzato da Jung. Ad esempio, alcuni sognatori raccontano di ricevere da un defunto informazioni che non conoscono e che si rivelano veritiere una volta svegli. Qual è il tuo punto di vista su questo fenomeno?


R. Jung aveva delle idee molto poetiche, ma le prove di un inconscio collettivo letterale sono praticamente inesistenti. Quando le persone dicono di aver sognato qualcosa che “non potevano sapere”, tendo a vederlo come una combinazione di coincidenza, stranezze della memoria e interpretazione successiva (la mente è un’esperta nel ricamare una narrazione convincente partendo da pochissimo. Lo vedevo sempre quando lavoravo come mago: le persone riferivano che avevo fatto miracoli che non erano mai avvenuti).
Detto questo, i sogni danno accesso ai processi inconsci, ma è il tuo inconscio. Intuizioni subconsce, ricordi dimenticati a metà, piccoli frammenti di informazioni che hai raccolto senza accorgertene. Questo è di per sé potente, senza dover invocare un database telepatico e mistico dell’umanità. E, francamente, l’idea è incredibilmente antropocentrica e un po’ priva di umiltà.

D. Nei tuoi video, mostri spesso una chiara distinzione tra la lucidità nel sogno e la ‘lucidità’ applicata alla vita di veglia. Come definiresti e quali sono i confini (o le intersezioni) tra la consapevolezza che si sviluppa nei sogni lucidi e la mindfulness o altre pratiche di lucidità nella vita reale? Perché è così importante, a tuo avviso, mantenere questa distinzione?


R. Questo è un punto fondamentale. Probabilmente il più grande. A mio avviso, il sogno lucido e la mindfulness vengono spesso confusi, ma non sono assolutamente la stessa cosa. Il sogno lucido è il riconoscimento di trovarsi in uno stato onirico, attraverso il pensiero critico e la conclusione logica. La mindfulness è prestare un’attenzione più vaga alla propria esperienza attuale. Si sovrappongono (la mindfulness può aiutarti a capire quando stai sognando), ma confonderle è un pensiero davvero superficiale, anche se incredibilmente comune negli angoli più new age della comunità del sogno lucido.
Se ti stai chiedendo perché la distinzione sia importante, la risposta è perché la lucidità nei sogni richiede un tipo molto specifico di metacognizione: la capacità di uscire dal proprio modello di realtà e dire “aspetta un attimo, forse questo non è come sembra”. Se lo confondi con la mindfulness generale, diluisci entrambe le pratiche. È come confondere l’astronomia con l’astrologia solo perché entrambe riguardano le stelle. Hanno temi simili, ma risultati molto diversi.

D. Quali sono, secondo te, le aree di ricerca più promettenti nel campo dei sogni lucidi nei prossimi 5-10 anni? Pensi che la neuroscienza possa un giorno sbloccare i misteri della coscienza onirica in modo definitivo, o ci sono limiti che rimarranno invalicabili?


D. Quali sono le aree più promettenti? Le neuroscienze stanno lentamente svelando come il cervello costruisce i sogni in primo luogo; i modelli di elaborazione predittiva sono particolarmente affascinanti. Sta emergendo anche la possibilità di mappare il contenuto dei sogni in tempo reale, anche se siamo ancora lontani.
La scienza risolverà ogni cosa? Probabilmente no. Ci sono dei limiti: dopotutto, l’esperienza soggettiva è privata e il linguaggio stesso è impacciato nel catturarla. Ma penso che avremo un quadro molto più chiaro dei meccanismi del sogno nel prossimo decennio.

R. Con l’emergere di nuove tecnologie come le mascherine per i sogni lucidi e dispositivi per il monitoraggio del sonno, si pone sempre più l’interrogativo su quale sia il ruolo degli strumenti esterni rispetto alle tecniche puramente mentali o psicologiche. Come valuti l’impatto di queste innovazioni sul futuro della pratica del sogno lucido, e qual è il tuo consiglio per chi cerca un approccio equilibrato?


D. La nuova ondata di maschere e gadget è più o meno una riproposizione dei principi che Hearne e LaBerge hanno sperimentato negli anni ’90. Stanno certamente migliorando rispetto alla tecnologia più vecchia (che era per lo più poco più che luci lampeggianti legate al viso). Ma il problema è questo: i gadget saranno sempre limitati dalla psicologia di chi sogna. Se non hai la mentalità e le competenze giuste, una maschera non ti renderà magicamente lucido, e chiunque le commercializzi in questo modo sta semplicemente ingannando i clienti.
Il mio consiglio è di trovare un equilibrio: sperimenta pure gli strumenti se ti va, ma non trascurare l’allenamento mentale. E di certo non spendere centinaia di euro per un dispositivo che fa promesse impossibili. Altrimenti ti ritroverai con un oggetto molto costoso che prende polvere e una lezione di vita sul discernimento.

R. Nei tuoi video, ti impegni spesso a sfatare miti e malintesi comuni sui sogni lucidi. Qual è, a tuo parere, la ‘falsa credenza’ più pericolosa o dannosa che hai incontrato nella comunità dei sognatori lucidi, e come cerchi di correggerla?


D. Che il sogno lucido sia facile, istantaneo o che si possa imparare in una notte. Questo vende libri e video su YouTube, ma lascia i principianti disillusi quando falliscono dopo pochi tentativi. Peggio ancora, mina la vera scienza dipingendo il sogno lucido come una sorta di trucco da salotto.
Allo stesso modo, c’è un termine assurdo in circolazione, “onnilucidità”, che è essenzialmente il concetto assolutamente ridicolo (e del tutto antiscientifico) che si possa essere lucidi in ogni sogno. È una parola inventata da persone che inventano cose. Se la senti, sai che sei finito nel lato oscuro e disinformativo del sogno lucido e dovresti prendere tutto non con un pizzico, ma con un pianeta intero di sale.
Cerco di correggere questi concetti essendo brutalmente onesto: il sogno lucido richiede pazienza, costanza e una mentalità critica. Non trasformerà ogni sogno, non ti renderà un maestro illuminato, né è la soluzione a tutti i tuoi problemi. Ma ne vale la pena, perché è un’affascinante incursione nel confine selvaggio della mente umana. E svilupperai abilità utili proprio perché non è istantaneo.

D. Come vedi l’evoluzione della comunità online dei sognatori lucidi nei prossimi anni? Quali sfide e quali opportunità si presenteranno per chi, come te, utilizza piattaforme come YouTube per educare e ispirare, e quali consigli daresti ai neofiti che si avvicinano a questo mondo attraverso i canali digitali?


R. Onestamente, al momento è un po’ un caos. Ci sono una manciata di persone valide, ma non saranno quelle di cui hai sentito parlare, perché vengono sopraffatte da sensazionalismo, iperboli e affermazioni allettanti. Purtroppo, c’è un’inondazione di disinformazione, inclusi (più di recente) sciocchezze generate dall’IA, e persone che si arricchiscono senza capire nulla dell’argomento.
Per gli educatori, la sfida è distinguersi senza banalizzare (e senza essere sopraffatti dalla frangia tossica). Per i nuovi arrivati, il mio consiglio è: scegliete con cura i vostri insegnanti. Se qualcuno promette risultati istantanei o mescola i sogni con un misticismo da quattro soldi, consideralo una bandiera rossa.
Per quanto riguarda il futuro, sospetto che vedremo una spaccatura ancora più grande tra gli educatori seri e coloro che cercano solo di fare clic. Dopotutto, questo è il mondo di internet.

D. Hai un pubblico che ti segue anche dall’Italia? E speri, in futuro, di tradurre i tuoi libri o i tuoi contenuti in lingua italiana per raggiungere una comunità più ampia?


R. Sì, ho alcuni spettatori italiani e mi piacerebbe raggiungerne di più. Tradurre i miei libri in italiano è sicuramente qualcosa che vorrei che accadesse (editori, se state leggendo questo, contattatemi). È una questione di tempo e risorse, ma sono fiducioso.

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Do you play an instrument? What's your favorite thing about it?


Or have you played something else in the past? What's your favorite piece to play?

Edit: thanks for everyone that has replied. This has been so heartwarming to read 😀

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in reply to FRYD

You can pick up used trumpets on Facebook Marketplace for cheap. The most common mutes are straight and cup mutes.

Jazz players use them a lot. It gives them a cool, quiet, strained sound. Miles Davis used a straight mute often. So did Dizzy.

Get a cheap trumpet, stick a mute in it, and stand in your closet door, and play into your clothes.

in reply to BarneyPiccolo

Yeah, they are a lot cheaper than I expected. I appreciate the push and I’m very tempted, but my final excuse is just that I’m hella ADHD. I’ve got a long history of picking things up only to quickly put them back down and I’ve grown to be very careful when I think of getting into anything new. It’s why I’ve mostly played small instruments, they’re cheap and easier to store. I gotta think about it and talk to some people.


Here’s the Name of Every Republican Who Voted to Kill Epstein Bill


Presenting the Group Of Pedophile-Lovers

in reply to IO 😇

I think western design is a result of aiming for the most realistic look possible. It limits the amount of artistic expression and results in less immediately attractive characters.

Eastern design is like 60% realistic 40% anime and that gives them enough room to create doll like characters that have exaggerated or unrealistic features that people naturally find attractive.

Questa voce è stata modificata (2 giorni fa)



Essential Steps to Launch Your Photography Business


Essential Steps to Launch Your Photography Business


Turn your passion for photography into a business with essential tips on equipment, branding, marketing, and managing your services effectively.

Nowadays, professional photographers are needed in multiple industries like journalism, real estate marketing, and travel. If you have a passion for photography and are interested in starting your own business, its valuable to look into integrating both.

If you are looking to start your photography business, first be prepared for the equipment of your studio with certain things like high-quality cameras and other accessories. After preparing this, you will also do marketing for your photography skills, which requires a website, accounting software, a logo, and other things.

Start your own photography business within your ability. Prepared with a detailed business plan, ready to manage your startup expenses and start sharing your innovative photography services with the world. Here are some tips for getting started with your own photography business.

Starting a Photography Business Without Experience: What You Need to Know

Photography Startup Plan
A great business plan helps to clarify your business strategy, recognise possible challenges, find necessary resources, and assess the market potential of your idea. First, take priority in launching your business, then plan to manage customers in appointment scheduling, the type of services you are providing and handling your invoice and payment process.

Next stage, you need to identify your business's targeted audience through research and plan to set up the price list for your services. Then buy quality cameras and accessories from brands that will ensure high picture quality, which will satisfy your customers.

Choose a Business Name
Every business needs a business name, and it is important to choose a unique one. While selecting a business, keep this in mind: it should be catchy, easy to remember, may reflect your niche, and relate to your business. Also, choose a name that not only reflects your speciality but also needs to leave a good, long-lasting impression with your clients.

Before finalising your business name, you need to check the domain availability for that name. For that, you need to verify with the business registry that no one else used this same name. After choosing the correct business name, you can create a logo and free business cards making using online software like Invoice Temple, etc.

Registration and Getting Licences
After finalizing your business name, you need to register your business as a limited liability company (LLC) or a corporation. You can also register with a less formal structure known as a sole proprietorship, which does not offer many protections. Also, having some specific rules for registering businesses, obtaining a business license, collecting and sending sales taxes and periodically reporting business information.

Getting a business license not only allows you to run your photography business legally but also you need to build trust with your clients, which leads to improving your business. To secure your business license, you need to get in touch with the license authorities and submit the required documents.

Creating Website and Establishing
With your business name, buy a domain and create a website for your business using online platforms like WordPress, Wix, GoDaddy, etc. Design and add posts, photos, videos, and blogs to your website. With this information, add a clear call to action and contact forms to convert the visitors into clients. In this crowded market, you need to create an individual name for you to run your business. Effective marketing strategies help you to promote your business in the business marketplace.

Create engaging contents that reveal your best works and offer valuable tips in the form of blogs. Use relevant hashtags, run targeted ads, and regularly engage with your followers to build relationships. Collaborating with other creatives or influencers may help you expand your business growth.

For photography, your business must be well equipped with essential features like a high-quality camera, editing software, a business licence, and marketing tools such as business cards, a website, flyer designs, and a unique logo.



Essential Steps to Launch Your Photography Business


Essential Steps to Launch Your Photography Business


Turn your passion for photography into a business with essential tips on equipment, branding, marketing, and managing your services effectively.

Nowadays, professional photographers are needed in multiple industries like journalism, real estate marketing, and travel. If you have a passion for photography and are interested in starting your own business, its valuable to look into integrating both.

If you are looking to start your photography business, first be prepared for the equipment of your studio with certain things like high-quality cameras and other accessories. After preparing this, you will also do marketing for your photography skills, which requires a website, accounting software, a logo, and other things.

Start your own photography business within your ability. Prepared with a detailed business plan, ready to manage your startup expenses and start sharing your innovative photography services with the world. Here are some tips for getting started with your own photography business.

Starting a Photography Business Without Experience: What You Need to Know

Photography Startup Plan
A great business plan helps to clarify your business strategy, recognise possible challenges, find necessary resources, and assess the market potential of your idea. First, take priority in launching your business, then plan to manage customers in appointment scheduling, the type of services you are providing and handling your invoice and payment process.

Next stage, you need to identify your business's targeted audience through research and plan to set up the price list for your services. Then buy quality cameras and accessories from brands that will ensure high picture quality, which will satisfy your customers.

Choose a Business Name
Every business needs a business name, and it is important to choose a unique one. While selecting a business, keep this in mind: it should be catchy, easy to remember, may reflect your niche, and relate to your business. Also, choose a name that not only reflects your speciality but also needs to leave a good, long-lasting impression with your clients.

Before finalising your business name, you need to check the domain availability for that name. For that, you need to verify with the business registry that no one else used this same name. After choosing the correct business name, you can create a logo and free business cards making using online software like Invoice Temple, etc.

Registration and Getting Licences
After finalizing your business name, you need to register your business as a limited liability company (LLC) or a corporation. You can also register with a less formal structure known as a sole proprietorship, which does not offer many protections. Also, having some specific rules for registering businesses, obtaining a business license, collecting and sending sales taxes and periodically reporting business information.

Getting a business license not only allows you to run your photography business legally but also you need to build trust with your clients, which leads to improving your business. To secure your business license, you need to get in touch with the license authorities and submit the required documents.

Creating Website and Establishing
With your business name, buy a domain and create a website for your business using online platforms like WordPress, Wix, GoDaddy, etc. Design and add posts, photos, videos, and blogs to your website. With this information, add a clear call to action and contact forms to convert the visitors into clients. In this crowded market, you need to create an individual name for you to run your business. Effective marketing strategies help you to promote your business in the business marketplace.

Create engaging contents that reveal your best works and offer valuable tips in the form of blogs. Use relevant hashtags, run targeted ads, and regularly engage with your followers to build relationships. Collaborating with other creatives or influencers may help you expand your business growth.

For photography, your business must be well equipped with essential features like a high-quality camera, editing software, a business licence, and marketing tools such as business cards, a website, flyer designs, and a unique logo.



Opinion: Can Latinos Ever Expect Justice in America?


If anyone thinks they are “saving the purity of the American race” by eradicating the Fourth Amendment, they are fools. They’re not saving America; they’re shredding it until there’s nothing of the American promise left worth protecting. Because there is no United States without freedom and the Constitution.

I’m sitting on the edge of fatalism, trying not to give in. Trying to be optimistic.

The United States Supreme Court just lifted a temporary restraining order that had protected Latinos in Los Angeles from what lower courts and several legal experts had already flagged as unconstitutional: detentions based solely on the color of our skin, the language we speak, or the kind of jobs we work.

In other words, ICE can once again roam our neighborhoods, grabbing “Latino looking” people without any cause.

And … shit. I don’t know what to say anymore. I’m trying to intellectualize it. Trying to sound like some kind of expert on what this means. Asking the chatbots to explain the ruling, as if logic will uncover a hidden fairness I just can’t see. But the truth is there’s something I don’t understand: what do Latinos have to do to get justice in this country?

I can’t help but think back to 2020, when the Supreme Court surprised almost everyone by protecting DACA. That morning, I was with Rodolfo Barrientos, the owner of Gracias Señor. His mom cried tears of joy when she saw the news that her son could stay in the only country he’s ever known.

At his taco truck in Pacific Palisades, customers of every race lined up. High school kids called him their hero. For one day, you could see Martin Luther King Jr.’s famous line — the moral arc of the universe bending toward justice—in real time, in the form of tacos and tears and relief.

It didn’t last, of course. Even Rudy knew it wouldn’t.

“Every action has an equal and opposite reaction,” he told me that day.

He was right. Four years later, here we are again, facing a decision that feels like the opposite reaction: ICE patrols empowered, Latinos left vulnerable, justice snatched back.

I want to be angry. To shout. To flip the switch. But I hear my mom’s voice in my head, the way she’d try to calm me down as a kid: “Es mejor que haya un loco y no dos.” Better one fool than two.

Just because someone is being cruel doesn’t mean you have to meet them at their level.

So instead, I’ll remind myself and anyone reading this: sometimes justice does arrive. Not often. Not long enough. But it shows up just enough to remind us that this country can be better than its worst instincts.

And here’s another thing: Latinos are here to stay. We’ve been here. We’ve tilled the fields, built the freeways, cooked the meals, cleaned the offices, run the businesses, paid the taxes, and raised the children who keep this country running. We’ve written the songs, created the art, and told the stories that shape American culture. Our blood, sweat, and joy are already woven into the fabric of this nation.

So if anyone thinks they are “saving the purity of the American race” by eradicating the Fourth Amendment, they are fools. They’re not saving America; they’re shredding it until there’s nothing of the American promise left worth protecting. Because there is no United States without freedom and the Constitution.

And there’s definitely no United States without Latinos. There never has been. What they call “purity” looks a lot like fear. And fear is a weak foundation for a country that claims to stand for freedom, that claims to be the greatest in the world.

I don’t care what your favorite conspiracy theorist podcaster has to say. But I do agree with the idea that facts don’t care about your feelings.

And here’s a fact: There is no “invasion” of this land by foreign-born insurrectionists trying to replace its native people. That already happened in 1620.

Let’s be clear: Latinos are not the threat. We aren’t the new kid in town. And we aren’t here to replace anybody. We are the descendants of the people who have lived and labored on these lands since the dawn of civilization. Many of us are U.S. citizens and proud of it. Most of us are young and upwardly mobile. And clearly, we can swing elections.

So maybe we don’t need optimism, we just need patience.


[Apologies for pasting in the entire op-ed but archive.is etc. isn't getting past the blurb and you need to create an account to see the article, which can be done for free (if you can successfully crack the code)]





Google appears poised to replace classic search with AI Mode, a move that could transform how users access information.


The change could have enormous consequences for how people find information online, and for the websites that rely on Google to send them traffic. Publishers have already reported declines due to Google’s AI Overviews, which often answer users’ questions directly without requiring them to click through to another site. If AI Mode becomes the default, those effects may only grow.

https://www.techradar.com/ai-platforms-assistants/gemini/google-may-soon-switch-to-ai-mode-for-search-and-youll-just-have-to-deal-with-it

#tech


2023 OIPA State Color Guard Championships – Collage Winter Guard Photos


Collage Winter Guard performing "DIS/connected" during the 2023 Ohio Indoor Performance Association State Color Guard Championships at Wapakoneta High School in Wapakoneta, Ohio. All of these photos are available under a Creative Commons license, free for

Collage Winter Guard performing “DIS/connected” during the 2023 Ohio Indoor Performance Association State Color Guard Championships at Wapakoneta High School in Wapakoneta, Ohio.

2023 OIPA State Championships - Collage Winter Guard

All of these photos are available under a Creative Commons license, free for you to use as long as you give me photography credit.
A performer dressed in a sparkling black and blue costume is looking upwards with an expressive face, while other performers are blurred in the background. The setting appears to be a gymnasium, with a logo visible on the wall.Collage Winter Guard
2023 OIPA State Color Guard Championships
Photo Credit: Kevin Gamin
You can find all of the edited photos from this and other events on my Flickr site.
A performer in a sparkling, colorful costume is posing with a phone, surrounded by fellow dancers. The focus is on her expressive appearance, enhanced with glitter makeup and unique attire featuring black and blue patterns.Collage Winter Guard
2023 OIPA State Color Guard Championships
Photo Credit: Kevin Gamin
You can find all of my photos on my Smugmug site.
A performer in a costume holds a green flag with the text “I'M DEST…” visible, displaying an emotional expression. Another performer in the background is partially visible. The setting appears to be a competition or performance venue.Collage Winter Guard
2023 OIPA State Color Guard Championships
Photo Credit: Kevin Gamin



[Announcement] The Third Edict Mystery Box Concept Art


We recently released the Third Edict Mystery Box! With 56 microtransactions inside (including variations), our artists put a lot of effort into making each one look great. Check out some of the concept art for this box below.

Doryani's Rare Finisher Effects



Fractured Dreamer Back Attachment



Fractured Dreamer Armour Pack



Fractured Dreamer Weapon Skins



Goblin Shaman Armour and Weapons



The Forgemaster's Map Device



Molten Portal Effects



Rhoa Mount Effects



Shifting Portal Effects



Can i sideload apps on my Roku TV


TV was a gift from my wife's dad. I wish he didnt. I already have a perfectly decent flat-screen I have hooked a computer up to.
Questa voce è stata modificata (2 giorni fa)
in reply to Wugmeister

Roku used to have something called "private" channels that you could add through the web, but it seems that they removed that functionality a few years ago: community.roku.com/discussions…

There used to be several porn apps/channels you could install this way, basically simple front-ends to pornhub, etc. I don't recall what else used to be available.




What are your coping mechanisms?


I listen to music, read about revolutionary movements, daydream about alternate timelines where the world is a utopia, play video games where I feel like I have power, and in control of stuff (like, for example, idk... fighting monsters and other evil things in open world games), sometimes write poetry (but I never share any of them lol, they just stay in Standard Notes).

Basically: escapism.

in reply to DeathByBigSad

Most days, drugs of some kind. I go for walks every Sunday with my camera though and take photos and spend the week editing them too. I also try to take short trips too. It’s pretty cheap if you sleep in your car and just explore the town looking for photos to take.

Things are looking really bad, but I try not to let it hold me back. I’ve already spent a good chunk of my life paralyzed by anxiety, so I’ve learned to push past it.




PeerTube 7.3 brings email translation, live stream scheduling, and admin UI upgrades





LIVE: Gaza Sumud Flotilla attacked again in Tunisia | Israel-Palestine conflict News | Al Jazeera


LIVE: Gaza Sumud Flotilla attacked again in Tunisia | Israel-Palestine conflict News | Al Jazeera
aljazeera.com/news/liveblog/20…

- Fire broke out on Alma boat: Journalist
- Another attack reported on flotilla in Tunisia
- UN experts express solidarity with Sumud flotilla after attack
- Flotilla says mission to Gaza will continue after suspected drone attack
- Attack on flotilla could constitute war crime: Legal expert

#Palestine #Gaza #Israel
#SumudFlotilla




Jeffrey Epstein’s 50th birthday book – in pictures


US Democrats have made public a 238-page scrapbook given to Jeffrey Epstein as a present on his 50th birthday. The letters repeatedly reference the sex offender’s lecherous reputation



Consigli per avviare una live con Owncast


Buongiorno a tutti,

negli ultimi giorni ho riscoperto la voglia di fare dirette streaming. Dopo aver provato Glimesh, ho iniziato a esplorare Owncast e mi chiedo quanto sia complesso configurare un server per trasmettere in modo stabile e tranquillo.

Potreste darmi qualche consiglio pratico su come impostare il servizio? Inoltre, se conoscete alternative interessanti a Owncast, sarei felice di valutarle.

Grazie mille per il vostro aiuto!

Cordiali saluti,

reshared this



AI Startup Flock Thinks It Can Eliminate All Crime In America


cross-posted from: sh.itjust.works/post/45730883

With more than 80,000 AI-powered cameras across the U.S., Flock Safety has become one of cops’ go-to surveillance tools and a $7.5 billion business. Now CEO Garrett Langley has both police tech giant Axon and Chinese drone maker DJI in his sights on the way to his noble (if Sisyphean) goal: Preventing all crime in the U.S.

In a windowless room inside Atlanta’s Dunwoody police department, Lieutenant Tim Fecht hits a button and an insectile DJI drone rises silently from the station rooftop. It already has its coordinates: a local mall where a 911 call has alerted the cops to a male shoplifter. From high above the complex, Fecht zooms in on a man checking his phone, then examines a group of people waiting for a train. They’re all hundreds of yards away, but crystal clear on the room-dominating display inside the department’s crime center, a classroom-sized space with walls covered in monitors flashing real- time crime data—surveillance and license plate reader camera feeds, gunshot detection reports, digital maps showing the location of cop cars across the city. As more 911 calls come in, AI transcribes them on another screen. Fecht can access any of it with a few clicks.

Twenty minutes down the road from Dunwoody, in an office where Flock Safety’s cameras and gunshot detectors are arrayed like museum pieces, 38-year-old CEO and cofoun­der Garrett Langley presides over the $300 million (estimated 2024 sales) company responsible for it all. Since its founding in 2017, Flock, which was valued at $7.5 billion in its most recent funding round, has quietly built a network of more than 80,000 cameras pointed at highways, thoroughfares and parking lots across the U.S. They record not just the license plate numbers of the cars that pass them, but their make and distinctive features—broken windows, dings, bumper stickers. Langley estimates its cameras help solve 1 million crimes a year. Soon they’ll help solve even more. In August, Flock’s cameras will take to the skies mounted on its own “made in Amer­ica” drones. Produced at a factory the company opened earlier this year near its Atlanta offices, they’ll add a new dimension to Flock’s business and aim to challenge Chinese drone giant DJI’s dominance.

Langley offers a prediction: In less than 10 years, Flock’s cameras, airborne and fixed, will eradicate almost all crime in the U.S. (He acknowledges that programs to boost youth employment and cut recidivism will help.) It sounds like a pipe dream from another AI-can-solve- everything tech bro, but Langley, in the face of a wave of opposition from privacy advocates and Flock’s archrival, the $2.1 billion (2024 revenue) police tech giant Axon Enterprise, is a true believer. He’s convinced that America can and should be a place where everyone feels safe. And once it’s draped in a vast net of U.S.-made Flock surveillance tech, it will be.

https://www.forbes.com/sites/thomasbrewster/2025/09/03/ai-startup-flock-thinks-it-can-eliminate-all-crime-in-america/

Pro doesn't like this.



A new way to read Wikisource [Wikipedia Signpost: Technology report]


The Wikisource reader app is now available for reading Wikisource books through mobile devices. Android users may get the app through the Google Play app store. For a book to be accessible through the app, it must comply with the data model at Wikidata:WikiProject Books, and have a Wikidata item which uses the Wikidata property Wikisource index page URL (P1957) to link a Wikisource book which the editorial community has certified as passing the proofreading and validation process.



La grande paura ecologica di Felix Guattari




Connection Timeout: A Cyberpunk Novella About Mesh Networks, Hacker Culture, and Fighting Surveillance Capitalism (DRM-FREE)


Author @rek2@lemmy.ml

Hello fellow hackers and cyberpunk enthusiasts,

After 12 months of writing and research, I'm excited (and honestly a bit nervous) to share my first tech-thriller novella "Connection Timeout: The PingStarved Chronicles" with this community. This is my first time publishing fiction, so I'm both shy and thrilled to finally put it out there.

Set in 2030 Barcelona, it follows Andrés "PingStarved" Reyes, a 56-year-old hacker who must choose between protecting his estranged son and surrendering a revolutionary mesh networking protocol that could liberate global communications from corporate control.

What makes this different from typical cyberpunk:
* Features real mesh networking protocols (Meshtastic, Reticulum)
* Based on actual security research and exploitation techniques
* Grounded in technologies currently in development
* Authentic hacker culture representation - written by someone who lives it
* NO DRM - All formats are DRM-free because information wants to be free

This has been a labor of love, combining my passion for privacy tech and resistance against surveillance capitalism into a narrative that I hope resonates with our community. As someone who's been hacking for years but never written fiction before, I poured everything I know and believe about our culture into these pages.

Details:
- 29,429 words (86 pages, 2-3 hour read)
- Available in PDF and EPUB formats
- Price: $4.99 USD / €4.99 EUR
- DRM-FREE on all platforms

Available at:
- Gumroad (DRM-FREE): rek2.gumroad.com/l/connection-…
- Amazon Kindle US: amazon.com/dp/B0FPZ18STC
- Amazon Kindle Spain: amazon.es/dp/B0FPZ18STC
- Also available on Amazon in UK, Germany, France, Italy, Japan, Canada, Australia, and many other countries

If you enjoyed Neuromancer, Little Brother, or Mr. Robot, this explores similar themes of surveillance capitalism, digital liberty, and technological resistance - but grounded in the real tech we're building today.

Any feedback from the community would mean the world to me. Thanks for reading!

P.S. - For those who prefer open platforms, the Gumroad version comes with both PDF and EPUB, completely DRM-free. Support indie publishing and digital freedom!

in reply to cm0002

Gumroad link is dead.

Edit: Looks like the correct link is https://rek2.gumroad.com/l/connection-timeout-cyberpunk.

Questa voce è stata modificata (3 giorni fa)