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In which what I assume to be an official #Audible support account on Reddit appears to recommend people remove #DRM:

reddit.com/r/audible/comments/…



Avec l’ #Omnibus #numérique la vie privée sacrifiée au nom des profits et de l’ #IA

La Commission européenne veut détricoter tout un pan des droits garantis par les règlements sur le numérique – RGPD en.wikipedia.org/wiki/General_… IA Act, DSA et DMA, qui encadrent les services et places des marchés numériques, au profit du #business et de la #surveillance sous la pression des États-Unis et de l’industrie du numérique. msn.com/fr-fr/technologie/cybe…

#ue #europe #etatsunis #tech #bigdata #gafam



globalist.it/tendenze/2025/12/…

Una riflessione di @antoniospadaro



The Daddy-Long-Legs spider has the most powerful venom on the planet but won't bite unless their partner gives clear consent and they've established a safe word in advance.


”A major brick-and-mortar store sold an Apple Gift Card that Apple seemingly took offence to, and locked out my entire Apple ID, effectively bricking my devices and my iCloud Account, Apple Developer ID, and everything associated with it, and I have no recourse.“

hey.paris/posts/appleid/

No company should have that power over people‘s lives.




sorry trotskyites, i'm only interested in marxist-stallmanist synthesis thought


Ultimamente non sono molto presente, purtroppo ci sono periodi in cui non si riesce ad essere costanti su tutto. Ma il bello di questa istanza è proprio questo: si è davvero una famiglia e nessuno viene abbandonato.
Grazie🙏
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La magia d'inverno dei Mumin, gli strani troll di Tove Jansson


Rileggere Tove Jansson con mio figlio mi ha risvegliato un senso di meraviglia: la neve, il weird, e l’inverno che dobbiamo ostinarci a proteggere.

Tempo fa, in biblioteca, ho proposto a mio figlio di prendere in prestito Magia d'inverno, un romanzo della serie dei Mumin di Tove Jansson.

Lo sguardo che mi ha rivolto quando gli ho mostrato la copertina non era affatto convinto. “A me piacevano molto questi libri alla tua età,” gli ho detto per incuriosirlo. Ha scrollato le spalle e mi ha risposto un “va bene” che somigliava più a un “fai un po’ come ti pare”.

Il suo scetticismo è durato quasi un mese. Poi, una sera, dopo aver finito tutti gli altri libri che avevamo preso in prestito insieme a Magia d’inverno, lo abbiamo finalmente iniziato.

Non era ancora autunno pieno, ma la sua camera era fredda. I termosifoni erano spenti, così come tutto l’impianto di riscaldamento del palazzo.

Prima di sederci ai piedi del suo letto, dove leggiamo di solito, ci siamo avvolti in una copertina. Abbiamo spento il lampadario e, tra di noi, abbiamo sistemato la luce che gli fa compagnia la notte.

A quel punto ho iniziato a leggere le prime parole:

Il cielo era oscuro, quasi nero, ma la neve brillava azzurra nella luce lunare.

Il mare dormiva sotto il ghiaccio, e giù nel profondo, alle radici della terra, non v’era bestiolina addormentata che non sognasse la primavera. Ma ci voleva ancora parecchio, perché la primavera arrivasse, infatti l’Anno Nuovo non aveva percorso che un brevissimo tratto del suo cammino.

Nel punto in cui la Valle cominciava a salire dolcemente verso le montagne, s’intravedeva una casa sepolta nella neve; sembrava disabitata e, più che una casa, assomigliava a una buffa montagnosa di neve. Accanto le scorreva l’ansa del fiume, nero come la pece tra le sue rive ghiacciate; la corrente, impetuosa, riusciva ad aprirsi una strada tra i ghiacci durante tutto l’inverno. Ma nessuna impronta attraversava il ponticello e da tempo la neve ammucchiata intorno alla casa non era stata rimossa.


Ti è mai capitato di amare tanto un libro da bambino che, a un certo punto, da adulto, ti viene voglia di rileggerlo e scopri che è, semplicemente, un capolavoro?

“Ma questo libro è un capolavoro!” è proprio quello che ho pensato leggendo i paragrafi che ho copiato qui sopra.

Jansson apre il libro con l’immagine del cielo notturno, quasi nero, contrapposto al bagliore azzurro della luce lunare riflessa dalla neve.

Poi ci porta sotto alla coltre di ghiaccio dove dorme il mare - davvero dorme, il mare d’inverno? - e più giù ancora, alle radici della terra, dove anche ogni bestiolina dorme, sognando la primavera.

A quel punto torniamo in superficie, nella valle dei Mumin.

La valle è descritta inanellando uno dopo l’altro una serie di riferimenti paesaggistici - la casa, il fiume, il ponticello - che al lettore già introdotto risultano familiari; a chi vi si avvicina per la prima volta offrono, invece, la mappa mentale per orientarsi nel mondo narrativo..

Quest’ultimo, se lo desidera, può verificarla sulla mappa riportata all’inizio del libro. Ho sempre pensato che fosse stata quella de Lo Hobbit la mia prima mappa fantastica. Invece dev’essere stata quella della valle dei Mumin.

Giusto il tempo di dirci che in quel paesaggio non v’è traccia di anima viva e la penna di Jansson ci porta dentro la casa dei Mumin, addormentati. Qui,

il silenzio regnava profondo, nell’attesa.

Ogni tanto qualcuno sospirava e si rannicchiava più comodamente nella conca del materasso.

Il raggio della luna vagò dalla sedia a dondolo alla tavola del salotto, si arrampicò sulle spalle d’ottone delle testiere dei letti e infine splendette proprio in faccia al troll Mumin.

E qui successe qualcosa di assolutamente nuovo, che mai si era verificato da quando il primo Mumin era caduto in letargo: il troll Mumin si svegliò senza riuscire più ad addormentarsi


Ti ricordi cosa significa svegliarti di notte, quando sei ancora un bambino? Nemmeno io, finché non ho letto questo passaggio e quelli immediatamente successivi, in cui il piccolo Mumin esplora la casa vuota, che gli trasmette estraneità e familiarità allo stesso tempo.

Mark Fisher lo chiama weird ed è la parola perfetta per descrivere quello che accade subito dopo. Mumin imbocca la porta di casa e scopre qualcosa che non aveva ancora mai visto: la neve.

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Una ventata di aria gelida lo accolse, togliendogli il respiro.

Scivolò rotolando fin sul cornicione del tetto e di qui il troll Mumin, solo e abbandonato, precipita in un mondo ignoto pieno di pericoli e sprofondò nel primo mucchio di neve della sua vita.

[...]

Una sorta di grigio chiarore avvolgeva la Valle; una Valle non più verde, ma bianca. Quanto un tempo vi si era mosso, s’era fatto immobile. Il brusio della vista era scomparso. Ogni punta era stata smussata.

“È la neve”, mormorò il troll Mumin. “La mamma ne aveva sentito parlare e la chiamava neve”.

[...]

Intanto il troll Mumin, procedendo a fatica nella neve, era giunto al fiume. Era lo stesso fiume che d’estate scorreva trasparente e allegro nel giardino dei Mumin, ma quant’era diverso ora! Le acque indifferenti e scure appartenevano a quello strano mondo dal quale il troll si sentiva escluso.

Per ritrovare qualcosa di familiare che lo rincuorasse, cercò con lo sguardo il ponte e la cassetta della posta. Quella non era mutata; sbirciò dalla fessura, ma non vi era altro che una foglia secca senza un solo rigo.

All’odore dell’inverno di era già abituato e non lo incuriosiva più.

Osservò allora il cespuglio di gelsomino, ch’era tutto un intrico di rami spogli, e pensò terrorizzato: “È morto. Tutto il mio mondo è morto mentre dormivo. Questo nuovo mondo appartiene a qualcuno che non conosco, forse a Morra. Non è un mondo da Mumin”.


È da quattro anni che a Bolzano non nevica. Non sono nemmeno sicuro di ricordarmi cosa si prova ad addormentarsi mentre fiocca e a risvegliarsi in un mondo avvolto dalla candida coperta della neve.

Un mondo che, ancora una volta, oscilla tra il sollievo di riconoscerlo come familiare e l’inquietudine che sia cambiato per sempre.

Un mondo “strano”, a cui Mumin non appartiene ma che appartiene alle altrettanto strane creature che lo abitano. La Piccola Mi e Too-Ticki, una sorta di spirito dell’inverno che abita nel capanno sulla spiaggia della famiglia Mumin.

È insieme a loro che il piccolo troll sopravviverà alla più strana, e letale, creatura dell’inverno:

Di lontano, camminando sul ghiaccio, si avvicinava la Signora del Gelo. Era bianca come di cera, ma se la si osservava attraverso il riquadro di destra della finestra sembrava rossa, attraverso quello di sinistra, verde pallido.

Improvvisamente il troll Mumin sentì che il vetro era diventato talmente ghiacciato da far male, e ritirò spaventatissimo il muso.

[...]

Ora la Signore dal Gelo passava proprio accanto al capanno. E dovette gettare uno sguardo attraverso la finestra, perché uno spiffero gelato attraversò improvvisamente la stanza e fece impallidire per un attimo la stufa arroventata. Poi passò oltre.

[...]

La Signora del Gelo era adesso tra i giunchi, voltando loro le spalle, e si chinava sulla neve.

“È lo scoiattolo” mormorò Too-Ticki: “si è dimenticato che doveva rimanere a casa”.

La Signora del Gelo volse il suo viso stupendo allo scoiattolo e lo solleticò distrattamente dietro un’orecchietta. Lui la guardava fissamente nei freddi occhi azzurri. Come stregato. La Signora del Gelo gli sorrise e passò oltre.

Ma si lasciò dietro quello sciocco di uno scoiattolo duro stecchito, con le sue quattro zampette in aria.


Il passaggio della Signora del Gelo è il momento più profondo e drammatico del romanzo. Arriva poco dopo l’inizio, più o meno a un quarto del libro.

n un certo senso è il punto che prepara e precede l’alba, quello in cui la notte appare più nera e priva di speranze.

Da lì in avanti, per il piccolo troll Mumin, sarà un crescendo di scoperte che lo porterà ad amare quella stagione sconosciuta che, oggi, nel mondo reale, siamo chiamati a proteggere, per non rischiare di perderla per sempre.

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Questa voce è stata modificata (5 giorni fa)



Mio figlio di due anni non ha chiesto dei nonni per la sua festa di compleanno. Non ha chiesto dei soliti amici che girano.

Ha chiesto del gruppo di giocatori di ruolo che frequentano casa nostra.

Orgoglio di papà 😍



Peace on Earth Goodwill Towards Men

Atlanta chef charged after shooting 2 suspected teen porch pirates outside his home
youtu.be/uU1Lv99G0-E

Atlanta chef charged after shooting 2 suspected teen porch pirates outside his home

nypost.com/2025/12/13/us-news/…

#USCrime



startmag.it/innovazione/xiaomi… startmag.it/innovazione/xiaomi…Per vedere altri post come questo, segui la comunità @Informatica (Italy e non Italy 😁) Tutti i dettagli sull'espansione di marchi cinesi come Tcl, Hisense, Xiaomi e Lenovo in Francia e non solo. (1/2)






This chart shows all objects in the Universe, arranged by mass (vertical) and radius (horizontal).

The edge of the upper left corner is the "Schwarzschild radius" - anything along this edge becomes a black hole, so we don't expect stuff above and to the left of that.

The edge of the lower left corner is the "Compton wavelength" - anything here has a size so small that measuring its position that accurately would require enough energy to create a new one.

These two corners intersect in a white dot. This would be a black hole so small that it's heavily affected by quantum mechanics. By definition its mass would be the Planck mass, and its radius the Planck length. Nobody has seen such a thing.

The black region to the left of that dot, labeled "QG", contains imaginary objects that are more compressed than black holes, yet also ruled out by the uncertainty principle. So they're doubly impossible - unless Quantum Gravity, which we don't understand, changes the rules.

The pink strips of slope 3 are lines of constant density. For example "QGP" is the density of quark-gluon plasma, "BBN" is the density of the universe when Big Bang nucleosynthesis was going on, and so on.

The Earth is only slightly more dense than a flea.

The black dot labeled "Hubble radius" is the whole observable universe.

I like this chart a lot. It's from here:

C. H. Lineweaver and V. M. Patel, “All objects and some questions”, American Journal of Physics 91 (2023), 819-825. Free at pubs.aip.org/aapt/ajp/article-…

A higher-resolution version is on Wikicommons:

commons.wikimedia.org/wiki/Fil…

See the alt text for more!

Questa voce è stata modificata (4 giorni fa)


Yuri, Bondage, Femdom

Sensitive content

in reply to Sapphire

re: Yuri, Bondage, Femdom

Sensitive content




Auch im "Weihnachtsstress" nicht vergessen:

Die elektronische Patientenakte, der feuchte Traum des Datenhändlers ...


in reply to Good Tidings We Bring To Euan Your Kin

Sea Between The Land And The War

Sensitive content

Questa voce è stata modificata (1 settimana fa)


#MiniReview #VideoGames The description of Haven Park (2021) promises 2-4 hours of exploration in a peaceful open world and it delivered exactly that for me. Cute, engaging, silly, it's a perfect video game nugget.


Happy New Year! I'm starting the 2026 railway year with my updated 🇦🇹 Austria long-distance rail diagram. Due to the opening of the #Koralmbahn, #ÖBB has reorganised its long-distance services on the Südbahn and in the Alps. #Westbahn will introduce new services between Vienna and Villach in April.

👉 larstransportmaps.com/2025/12/…




I won't tell anybody when I become a dad joke researcher but there will be science.


I'm sure some people bridge to bsky or whatever. I can't see or interact with them unless they actually crosspost to their mastodon accounts. That bridging stuff is madness. You're sitting on a centralised platform but want to be part of the decentralised network? Make up your damn mind.


Sulla home di Youtube mi capita una canzone natalizia di Ed Sheeran e Taylor Swift. "Sarà la solita cosa stucchevole di natale" penso. Clicco ma noto subito che è un video generato da AI ma il peggio è quando scopro che la canzone... NON ESISTE. O meglio il canale (tale "Worship Jesus") ha generato una canzone finta come se fosse dei due e ha creato il video con loro che cantano.
Quindi da una settimana in molti sono convinti che abbiano fatto una canzone "religiosa" per Natale.
in reply to eccoda

Io non trovo tracce della canzone in altri siti. Ma i due cantanti non dicono nulla sull'uso dell'immagine e voce?
La Swift è decisamente vendicativa su queste cose, sarà che è passata una sola settimana. Boh.



Pictured: Typical example of the most fecund elves.
in reply to UESP

Here's an alt-text description of the image:

The image depicts a digitally rendered character in a virtual environment. The character is standing facing toward the left, with a somewhat neutral expression. The character is wearing a dark, long-sleeved tunic with a v-neck and dark, baggy pants. Their hair is a bright, almost neon orange, and styled into a tall point. They are wearing brown shoes and have a dark item, possibly a weapon sheath, attached to a belt around their waist. The background appears to be an outdoor scene with stone pillars and a grassy area.

Provided by @altbot, generated privately and locally using Gemma3:27b

🌱 Energy used: 0.093 Wh



“Massa-Carrara sceglie l’autobus”
E' lo slogan scelto da Autolinee toscane per annunciare il potenziamento di linee e corse sul territorio apuano

noitv.it/2025/12/massa-carrara…



It's time to say that the first antisemitic terrorists' and antisemitic movements' ally is Benjamin Netaniahu and his genocidal policy against Gaza and all Palestinian population in the West Bank.
È tempo e ora di dire che il principale alleato del terrorismo antisemita e dei movimenti antisemiti è Benjamin Netaniahu e la sua politica genocida contro Gaza e contro la popolazione palestinese della Cisgiordania. edition.cnn.com/world/live-new…
Questa voce è stata modificata (5 giorni fa)



I need a palate cleanser for computing. Everything seems the same to me and I don't feel like I can do any of it. Memory issues compound that.
in reply to ⟅ June ⟆

thinking about nothing counts as thinking about something else too :neofox_hug:



Polar Bears are Rewiring Their Own Genetics to Survive a Warming Climate news.slashdot.org/story/25/12/…




Britische Grüne genauso irre: Kritikverbot an Frauen journalistenwatch.com/2025/12/… In Großbritannien wird gerade eine neue Dimension des Irrsinns durchgespielt – wieder einmal von den Grünen. Die Partei überlegt ernsthaft, Männer zu bestrafen, nur weil sie Frauen widersprechen oder korrigieren. Willkommen im Zeitalter der Gedankenpolizei 2.0, in dem jede normale Meinungsäußerung sofort als „Misogynie“ gewertet werden kann. Die