Salta al contenuto principale



Windows 11 supera Windows 10: ora è il più usato al mondo
#Aggiornamento #CopilotPlus #Laptop #Microsoft #PC #SistemaOperativo #Software #TechNews #TPM2 #Windows10 #Windows11

ceotech.it/windows-11-supera-w…




『平和』
トランプ米大統領をノーベル平和賞に推薦-イスラエル首相 - Bloomberg
bloomberg.co.jp/news/articles/…


I finally got around to doing a rough count of all the items in the museum collection and discovered it comes to over 1,200! The museum website itself now covers over 870 different media formats.

obsoletemedia.org/

reshared this

in reply to Museum of Obsolete Media

this is great. I clicked randomly and found the Hyperscan which I already love the form factor of these cards obsoletemedia.org/mattel-hyper…


Huthi greifen wieder Frachtschiffe im Roten Meer an

Die Huthi-Milizen im Jemen greifen wieder Frachtschiffe im Roten Meer an. An Bord eines Frachters gab es offenbar Tote und Verletzte. Im Mai hatten die Huthis mit den USA eigentlich eine Waffenruhe vereinbart.

➡️ tagesschau.de/ausland/asien/hu…

#Huthi #Nahost #RotesMeer

in reply to tagesschau

Mit anderen Worten, Lieferungen aus China werden teurer und dauern länger. Insbesondere für schwere Güter oder was man aus anderen Gründen nicht via Flugzeug transportieren kann (oder möchte) wie z.B. Akkus...


Mystery AI Hype Theater 3000 bonus episode: Our book launch!

buzzsprout.com/2126417/episode…

Travel back in time to May 8 and hear me and @alex at the start of our book tour, in conversation with Vauhini Vara.

Thanks to Christie Taylor for production!




Rivogliamo il pompino.


Ogni estate, la stampa italiana si trasforma in un gigantesco giornale di gossip. La scusa è sempre la stessa: “la gente vuole leggerezza sotto l’ombrellone”. Ma, sinceramente, non mi è chiaro il nesso. L’ombrellone rende stupidi i lettori, o sono già stupidi quelli che lo scelgono? Ad ogni modo, ho deciso di adeguarmi anch’io. Oggi parlerò di un tema frivolo: la scomparsa del pompino nel porno.

Chiunque segua, anche solo per studio sociologico — perché qui ci si finge tutti intellettuali — il meraviglioso circo del porno, avrà notato una mutazione non proprio irrilevante.

Il caro, vecchio pompino, pratica millenaria e, diciamolo, patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna (e io su queste cose ho un senso di appartenenza quasi folkloristico), è stato sostituito da un nuovo rituale. Una cosa che, con un certo aplomb clinico, mi sento di definire “intubazione”.

Sì, esatto: proprio come in terapia intensiva. Quando il paziente ha difficoltà respiratorie, si infila un bel tubo in gola fino alla trachea, precisamente all’altezza della glottide, per facilitare la respirazione e, teoricamente, salvargli la vita.

Nel porno contemporaneo, però, di salvare qualcuno non sembra fregare niente a nessuno.

È ovvio, il mio interesse per l’argomento è palese. Del resto, poiché NESSUNO — tranne il sottoscritto, naturalmente — ammette di guardare porno, è evidente che sono io l’unico a farlo.

Ne consegue, con impeccabile logica aristotelica, che io non sono semplicemente uno che guarda porno: sono quello che guarda TUTTO il porno del mondo. Da solo. In silenzio. Con spirito di sacrificio e un bloc-notes per le statistiche.

D’altronde, la mia è una vera missione d'osservazione antropologica.

Non come voi, che fate finta di scandalizzarvi e poi, con fare casto e vagamente bavoso, vi eccitate guardando repliche sgranate dell'ispettore Derrick, fingendo di apprezzarne la trama.


Ma torniamo a bomba. Anzi, a pompa. Il pompino, un tempo, era un’arte raffinata, un vero e proprio balletto orale che coinvolgeva ogni angolo della bocca. Non parliamo solo di suggerla meccanica, ma di una sinfonia di movimenti: labbra morbide e lingua agile, che danzavano in un’intimità calibrata. Certo, l’atto di suggere c’era, ma non era tutto. Anzi, non era nemmeno la parte più importante.

Oggi, invece, il porno contemporaneo ha deciso di trasformare tutto questo in un’operazione chirurgica degna di un reparto di terapia intensiva. L’obiettivo? La trivellazione della gola dell’attrice, un gesto che, osservato dall’esterno, ha lo stesso fascino estetico e delicato di un’intubazione su un malato terminale.

In sostanza, il pompino come lo conoscevamo è scomparso: rimpiazzato da una stravagante pratica pseudo-clinica, che non ha più nulla di erotico ma pare più una dimostrazione tecnica di resistenza faringea.

Le cause di questa trasformazione sono soprattutto storiche e culturali. Il pompino come arte si lega a due elementi fondamentali: l’igiene personale e la fantasia, entrambi strettamente connessi all’uso del bidet. Nei paesi dove l’igiene intima scarseggia, la fantasia latita e il bidet viene considerato poco più di un ornamento da bagno, la pratica era quasi sconosciuta nel mondo anglosassone fino agli anni ’60.

Non a caso, il termine “blowjob” significa letteralmente “soffiata” sul membro maschile. Se capite che l’americano medio dell’epoca, privo del bidet, ospitasse in realtà una coltivazione spontanea di funghi — è il caso di dirlo — capirete perché “soffiarci sopra” fosse la soluzione preferita dalle prostitute: non amavano i funghi, giustamente.

A complicare ulteriormente la situazione, c’era anche il quadro giuridico repressivo. Negli Stati Uniti, fino alla svolta degli ultimi decenni, molte leggi statali classificavano come “sodomia” qualsiasi rapporto sessuale non finalizzato alla riproduzione, inclusi il sesso orale e quello anale. Questo derivava da codici penali risalenti all’era vittoriana, come il “Buggery Act” inglese del 1533, da cui gli Stati Uniti avevano ereditato le leggi.

Per esempio, il Texas — che solo nel 2003 con la sentenza Lawrence v. Texas della Corte Suprema USA ha definitivamente abolito le leggi anti-sodomia — fino a quel momento considerava il sesso orale un crimine punibile. La stessa sorte toccava ad altri stati come Alabama e Florida, dove tali leggi sono state dichiarate incostituzionali solo con quella storica sentenza.

La Lawrence v. Texas è stata infatti un punto di svolta: la Corte Suprema ha sancito che le leggi anti-sodomia violavano il diritto alla privacy e alla libertà personale, invalidando così norme obsolete e moralistiche che ancora criminalizzavano comportamenti privati consensuali.


Su tutto questo si è abbattuto un evento catastrofico, degno di un film apocalittico, che molti hanno osannato come una “svolta culturale”, ma che in realtà si è rivelata la Chernobyl dell’educazione sessuale americana.

Sto parlando di Gola Profonda (Deep Throat), il celebre film porno del 1972, interpretato da Linda Lovelace e John Holmes, che ha fatto epoca — per motivi che vanno ben oltre il semplice intrattenimento. In questo capolavoro, qualcuno evidentemente digiuno di anatomia femminile ha immaginato che il famigerato punto G non si trovasse nel clitoride — come sarebbe almeno ragionevole, sebbene non del tutto esatto — bensì nell’ugola, quella piccola protuberanza che pende alla base della gola.

Di conseguenza, per raggiungere il piacere, l’attrice deve ingoiare tubi lunghi e rigidi fino a strofinare proprio lì, in fondo alla gola, come se fosse la zona erogena per eccellenza. Una rappresentazione che ha mandato in fumo qualsiasi idea di realtà anatomica, trasformando un atto intimo in una specie di esercizio da anestesista.

Critici e medici hanno ampiamente deriso questa visione distorta: la sessuologa estrosa e provocatoria Dr. Ruth Westheimer l’ha definita “una caricatura grottesca che confonde le giovani generazioni più di quanto le istruisca”, mentre il professor Vincenzo Puppo, urologo e sessuologo italiano, ha sottolineato piu' volte come il punto G non abbia nulla a che fare con la gola, che anzi è una zona altamente sensibile ma del tutto estranea al piacere sessuale diretto.

In poche parole, Gola Profonda non ha insegnato nulla, ma ha costruito un mito falso e duraturo, contribuendo a quella “educazione sessuale” da fumetto che ancora oggi, purtroppo, continua a circolare.


Ah, il famigerato gag reflex, quel meccanismo naturale che dovrebbe impedirci di soffocare, è diventato invece la nuova frontiera per gli specialisti del porno moderno — o meglio, per chi vuole sfoggiare la propria “madame le bitch” attitude con effetti speciali liquidi.

Negli ultimi tempi, spopolano sui social meme come “Hawk Tuah” — un nome che suona più come un maestro di arti marziali male interpretato che come una pratica sessuale — che celebrano questa nuova tendenza: sputare direttamente sul membro durante il pompino. Una performance che, a quanto pare, serve a dimostrare quanto sei hardcore, pronta a sfidare il riflesso della tua gola e a trasformare un gesto intimo in una scena degna di un film splatter.

Peccato che questa moda sia il perfetto connubio tra fastidio e poco igienico, una specie di “acquaticità” forzata che non fa altro che far scappare il vero piacere a gambe levate. Il riflesso faringeo, infatti, non si elimina così facilmente: la povera ragazza finisce per sputare aria, saliva o, peggio, quel che capita, con risultati spesso tragicomici. Sputare in faccia o, ancor peggio, a terra, diventa la nuova “mossa sexy”, lasciando tutti con la sensazione che la scena erotica sia stata diretta da un clown.

Insomma, questa moda “Hawk Tuah” è la perfetta metafora del porno contemporaneo: più esibizione estrema e acrobatica che vera arte del piacere, più show da circo che intimità condivisa. Madama le bitch, applaude — ma solo dietro un velo di sarcastico stupore.


Tutto molto bello e sofisticato, peccato che questo “Hawk Tuah” e tutte le sue esibizioni liquido-acrobatiche non abbiano nulla a che fare col pompino come lo intendiamo noi. Potete essere pure americanidi quanto vi pare, ma se una tizia vi fa un pompino in auto — sì, proprio lì, in quel minuscolo spazio senza lusso né pulizie industriali — non volete di certo ritrovarvi vomitati addosso o sommersi da quantità industriali di saliva da Gaviscon.

E qui sta il punto: oltre all’immenso disagio di dover passare mezz’ora a ripulirsi, che sarebbe pure il caso migliore, non è esattamente quello che definireste “una cosa che farei volentieri in auto”. Magari sognate di diventare star di TikTok con le vostre acrobazie Hawk Tuah, ma la realtà — quella sporca, appiccicosa e poco instagrammabile — dice altro. La verità è che certe mode porno-social sono come le ciliegie: belle da lontano, ma se provi ad assaggiarle ti ritrovi con un sapore amaro e qualche macchia da rimuovere.

Con l’avvento del porno interracial, la situazione ha raggiunto un nuovo livello di assurdità: il tubo è diventato decisamente troppo grande. Così ci ritroviamo a guardare maschi che, per quanto possano vantare un palo alto da far invidia, non riescono ad andare oltre la sola cappella — il famigerato “just the tip” che ormai è più cliché che tecnica. Dall’altra parte, ci sono tizie che effettivamente hanno la capacità di ingoiare tutto, ma che non sembrano per niente felici quando vengono costrette a mandare giù tutta quella roba come se fossero aspirapolveri umani.

Eppure, nonostante questa escalation titanica, lo ribadisco: tutto questo non ha davvero nulla a che vedere col pompino.

È, semmai, una pratica medica che definirei più propriamente “intubazione”. Solo che, contrariamente a quanto accade nei reparti di terapia intensiva, la povera ragazza non ha alcun problema a respirare, e l’attore non è certo lì per aiutarla a farlo. Anzi, l’unico scopo sembra essere quello di infilare il tubo più a fondo possibile, come se stessimo assistendo a una procedura d’emergenza piuttosto che a un atto di piacere condiviso.

E lo dimostra il fatto che, dopo pochi miseri secondi di questa tortura orofaringea, quando la poveretta non riesce più a respirare e deve tirare fuori quel tubo infernale, il risultato è un rigurgito nauseabondo che sembrerebbe uscito direttamente dalla cucina di Marilyn Manson. Sì, proprio quella roba lì: un miscuglio di schifezze liquefatte, acide e indecifrabili, a base di Gaviscon, che trasforma la ragazza — di solito abbastanza piacente — in una comparsa di un film horror a basso budget. Nel frattempo, l’attore sfoggia un sorriso da coccodrillo soddisfatto, come se avesse appena vinto il reality show “Hawk Tuah vs Kung Fu”.


Questa è la ragione per cui, approfittando della stagione estiva, lancio un appello accorato: fate tornare il pompino nel porno. Quello vero, quello autentico, come si vedeva negli anni ’80 e ’90, quando il pompino nel porno italiano — e spesso in quello francese — veniva eseguito con competenza da chi ne aveva visto uno vero prima, e soprattutto per chi ne aveva davvero voglia.

Non me ne può fregare di meno se gli americani — e quei popoli barbari che ancora non hanno il bidet in casa (in Italia il bidet è obbligatorio per legge dal Decreto Ministeriale n. 5 del 5 gennaio 1975, che stabilisce i requisiti igienico-sanitari degli edifici; requisito imprescindibile per il rilascio del certificato di abitabilità) — continuano a sfornare improbabili “intubazioni”. Ma davvero, non è possibile che gli ultimi pompini degni di questo nome si siano estinti con Moana Pozzi e Miss Pomodoro.


Ecco l’appello che vorrei lanciare, forte e chiaro:

  • Vorrei che i veri pompini tornassero nel porno. No, Valentina, ci sei anche tu, mi spiace dovertelo dire.
  • È possibile scrivere cose interessanti anche parlando di argomenti frivoli.

Il primo messaggio è per le pornodive pompinatrici, il secondo per i giornalisti.

Ammesso e non concesso che ci sia differenza.

Uriel Fanelli


Il blog e' visibile dal Fediverso facendo il follow a: @uriel@keinpfusch.net

Contatti:

Uriel Fanelli


Il blog e' visibile dal Fediverso facendo il follow a: @uriel@keinpfusch.net

Contatti:



keinpfusch.net/rivogliamo-il-p…


Rivogliamo il pompino.


Ogni estate, la stampa italiana si trasforma in un gigantesco giornale di gossip. La scusa è sempre la stessa: “la gente vuole leggerezza sotto l’ombrellone”. Ma, sinceramente, non mi è chiaro il nesso. L’ombrellone rende stupidi i lettori, o sono già stupidi quelli che lo scelgono? Ad ogni modo, ho deciso di adeguarmi anch’io. Oggi parlerò di un tema frivolo: la scomparsa del pompino nel porno.

Chiunque segua, anche solo per studio sociologico — perché qui ci si finge tutti intellettuali — il meraviglioso circo del porno, avrà notato una mutazione non proprio irrilevante.

Il caro, vecchio pompino, pratica millenaria e, diciamolo, patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna (e io su queste cose ho un senso di appartenenza quasi folkloristico), è stato sostituito da un nuovo rituale. Una cosa che, con un certo aplomb clinico, mi sento di definire “intubazione”.

Sì, esatto: proprio come in terapia intensiva. Quando il paziente ha difficoltà respiratorie, si infila un bel tubo in gola fino alla trachea, precisamente all’altezza della glottide, per facilitare la respirazione e, teoricamente, salvargli la vita.

Nel porno contemporaneo, però, di salvare qualcuno non sembra fregare niente a nessuno.

È ovvio, il mio interesse per l’argomento è palese. Del resto, poiché NESSUNO — tranne il sottoscritto, naturalmente — ammette di guardare porno, è evidente che sono io l’unico a farlo.

Ne consegue, con impeccabile logica aristotelica, che io non sono semplicemente uno che guarda porno: sono quello che guarda TUTTO il porno del mondo. Da solo. In silenzio. Con spirito di sacrificio e un bloc-notes per le statistiche.

D’altronde, la mia è una vera missione d'osservazione antropologica.

Non come voi, che fate finta di scandalizzarvi e poi, con fare casto e vagamente bavoso, vi eccitate guardando repliche sgranate dell'ispettore Derrick, fingendo di apprezzarne la trama.


Ma torniamo a bomba. Anzi, a pompa. Il pompino, un tempo, era un’arte raffinata, un vero e proprio balletto orale che coinvolgeva ogni angolo della bocca. Non parliamo solo di suggerla meccanica, ma di una sinfonia di movimenti: labbra morbide e lingua agile, che danzavano in un’intimità calibrata. Certo, l’atto di suggere c’era, ma non era tutto. Anzi, non era nemmeno la parte più importante.

Oggi, invece, il porno contemporaneo ha deciso di trasformare tutto questo in un’operazione chirurgica degna di un reparto di terapia intensiva. L’obiettivo? La trivellazione della gola dell’attrice, un gesto che, osservato dall’esterno, ha lo stesso fascino estetico e delicato di un’intubazione su un malato terminale.

In sostanza, il pompino come lo conoscevamo è scomparso: rimpiazzato da una stravagante pratica pseudo-clinica, che non ha più nulla di erotico ma pare più una dimostrazione tecnica di resistenza faringea.

Le cause di questa trasformazione sono soprattutto storiche e culturali. Il pompino come arte si lega a due elementi fondamentali: l’igiene personale e la fantasia, entrambi strettamente connessi all’uso del bidet. Nei paesi dove l’igiene intima scarseggia, la fantasia latita e il bidet viene considerato poco più di un ornamento da bagno, la pratica era quasi sconosciuta nel mondo anglosassone fino agli anni ’60.

Non a caso, il termine “blowjob” significa letteralmente “soffiata” sul membro maschile. Se capite che l’americano medio dell’epoca, privo del bidet, ospitasse in realtà una coltivazione spontanea di funghi — è il caso di dirlo — capirete perché “soffiarci sopra” fosse la soluzione preferita dalle prostitute: non amavano i funghi, giustamente.

A complicare ulteriormente la situazione, c’era anche il quadro giuridico repressivo. Negli Stati Uniti, fino alla svolta degli ultimi decenni, molte leggi statali classificavano come “sodomia” qualsiasi rapporto sessuale non finalizzato alla riproduzione, inclusi il sesso orale e quello anale. Questo derivava da codici penali risalenti all’era vittoriana, come il “Buggery Act” inglese del 1533, da cui gli Stati Uniti avevano ereditato le leggi.

Per esempio, il Texas — che solo nel 2003 con la sentenza Lawrence v. Texas della Corte Suprema USA ha definitivamente abolito le leggi anti-sodomia — fino a quel momento considerava il sesso orale un crimine punibile. La stessa sorte toccava ad altri stati come Alabama e Florida, dove tali leggi sono state dichiarate incostituzionali solo con quella storica sentenza.

La Lawrence v. Texas è stata infatti un punto di svolta: la Corte Suprema ha sancito che le leggi anti-sodomia violavano il diritto alla privacy e alla libertà personale, invalidando così norme obsolete e moralistiche che ancora criminalizzavano comportamenti privati consensuali.


Su tutto questo si è abbattuto un evento catastrofico, degno di un film apocalittico, che molti hanno osannato come una “svolta culturale”, ma che in realtà si è rivelata la Chernobyl dell’educazione sessuale americana.

Sto parlando di Gola Profonda (Deep Throat), il celebre film porno del 1972, interpretato da Linda Lovelace e John Holmes, che ha fatto epoca — per motivi che vanno ben oltre il semplice intrattenimento. In questo capolavoro, qualcuno evidentemente digiuno di anatomia femminile ha immaginato che il famigerato punto G non si trovasse nel clitoride — come sarebbe almeno ragionevole, sebbene non del tutto esatto — bensì nell’ugola, quella piccola protuberanza che pende alla base della gola.

Di conseguenza, per raggiungere il piacere, l’attrice deve ingoiare tubi lunghi e rigidi fino a strofinare proprio lì, in fondo alla gola, come se fosse la zona erogena per eccellenza. Una rappresentazione che ha mandato in fumo qualsiasi idea di realtà anatomica, trasformando un atto intimo in una specie di esercizio da anestesista.

Critici e medici hanno ampiamente deriso questa visione distorta: la sessuologa estrosa e provocatoria Dr. Ruth Westheimer l’ha definita “una caricatura grottesca che confonde le giovani generazioni più di quanto le istruisca”, mentre il professor Vincenzo Puppo, urologo e sessuologo italiano, ha sottolineato piu' volte come il punto G non abbia nulla a che fare con la gola, che anzi è una zona altamente sensibile ma del tutto estranea al piacere sessuale diretto.

In poche parole, Gola Profonda non ha insegnato nulla, ma ha costruito un mito falso e duraturo, contribuendo a quella “educazione sessuale” da fumetto che ancora oggi, purtroppo, continua a circolare.


Ah, il famigerato gag reflex, quel meccanismo naturale che dovrebbe impedirci di soffocare, è diventato invece la nuova frontiera per gli specialisti del porno moderno — o meglio, per chi vuole sfoggiare la propria “madame le bitch” attitude con effetti speciali liquidi.

Negli ultimi tempi, spopolano sui social meme come “Hawk Tuah” — un nome che suona più come un maestro di arti marziali male interpretato che come una pratica sessuale — che celebrano questa nuova tendenza: sputare direttamente sul membro durante il pompino. Una performance che, a quanto pare, serve a dimostrare quanto sei hardcore, pronta a sfidare il riflesso della tua gola e a trasformare un gesto intimo in una scena degna di un film splatter.

Peccato che questa moda sia il perfetto connubio tra fastidio e poco igienico, una specie di “acquaticità” forzata che non fa altro che far scappare il vero piacere a gambe levate. Il riflesso faringeo, infatti, non si elimina così facilmente: la povera ragazza finisce per sputare aria, saliva o, peggio, quel che capita, con risultati spesso tragicomici. Sputare in faccia o, ancor peggio, a terra, diventa la nuova “mossa sexy”, lasciando tutti con la sensazione che la scena erotica sia stata diretta da un clown.

Insomma, questa moda “Hawk Tuah” è la perfetta metafora del porno contemporaneo: più esibizione estrema e acrobatica che vera arte del piacere, più show da circo che intimità condivisa. Madama le bitch, applaude — ma solo dietro un velo di sarcastico stupore.


Tutto molto bello e sofisticato, peccato che questo “Hawk Tuah” e tutte le sue esibizioni liquido-acrobatiche non abbiano nulla a che fare col pompino come lo intendiamo noi. Potete essere pure americanidi quanto vi pare, ma se una tizia vi fa un pompino in auto — sì, proprio lì, in quel minuscolo spazio senza lusso né pulizie industriali — non volete di certo ritrovarvi vomitati addosso o sommersi da quantità industriali di saliva da Gaviscon.

E qui sta il punto: oltre all’immenso disagio di dover passare mezz’ora a ripulirsi, che sarebbe pure il caso migliore, non è esattamente quello che definireste “una cosa che farei volentieri in auto”. Magari sognate di diventare star di TikTok con le vostre acrobazie Hawk Tuah, ma la realtà — quella sporca, appiccicosa e poco instagrammabile — dice altro. La verità è che certe mode porno-social sono come le ciliegie: belle da lontano, ma se provi ad assaggiarle ti ritrovi con un sapore amaro e qualche macchia da rimuovere.

Con l’avvento del porno interracial, la situazione ha raggiunto un nuovo livello di assurdità: il tubo è diventato decisamente troppo grande. Così ci ritroviamo a guardare maschi che, per quanto possano vantare un palo alto da far invidia, non riescono ad andare oltre la sola cappella — il famigerato “just the tip” che ormai è più cliché che tecnica. Dall’altra parte, ci sono tizie che effettivamente hanno la capacità di ingoiare tutto, ma che non sembrano per niente felici quando vengono costrette a mandare giù tutta quella roba come se fossero aspirapolveri umani.

Eppure, nonostante questa escalation titanica, lo ribadisco: tutto questo non ha davvero nulla a che vedere col pompino.

È, semmai, una pratica medica che definirei più propriamente “intubazione”. Solo che, contrariamente a quanto accade nei reparti di terapia intensiva, la povera ragazza non ha alcun problema a respirare, e l’attore non è certo lì per aiutarla a farlo. Anzi, l’unico scopo sembra essere quello di infilare il tubo più a fondo possibile, come se stessimo assistendo a una procedura d’emergenza piuttosto che a un atto di piacere condiviso.

E lo dimostra il fatto che, dopo pochi miseri secondi di questa tortura orofaringea, quando la poveretta non riesce più a respirare e deve tirare fuori quel tubo infernale, il risultato è un rigurgito nauseabondo che sembrerebbe uscito direttamente dalla cucina di Marilyn Manson. Sì, proprio quella roba lì: un miscuglio di schifezze liquefatte, acide e indecifrabili, a base di Gaviscon, che trasforma la ragazza — di solito abbastanza piacente — in una comparsa di un film horror a basso budget. Nel frattempo, l’attore sfoggia un sorriso da coccodrillo soddisfatto, come se avesse appena vinto il reality show “Hawk Tuah vs Kung Fu”.


Questa è la ragione per cui, approfittando della stagione estiva, lancio un appello accorato: fate tornare il pompino nel porno. Quello vero, quello autentico, come si vedeva negli anni ’80 e ’90, quando il pompino nel porno italiano — e spesso in quello francese — veniva eseguito con competenza da chi ne aveva visto uno vero prima, e soprattutto per chi ne aveva davvero voglia.

Non me ne può fregare di meno se gli americani — e quei popoli barbari che ancora non hanno il bidet in casa (in Italia il bidet è obbligatorio per legge dal Decreto Ministeriale n. 5 del 5 gennaio 1975, che stabilisce i requisiti igienico-sanitari degli edifici; requisito imprescindibile per il rilascio del certificato di abitabilità) — continuano a sfornare improbabili “intubazioni”. Ma davvero, non è possibile che gli ultimi pompini degni di questo nome si siano estinti con Moana Pozzi e Miss Pomodoro.


Ecco l’appello che vorrei lanciare, forte e chiaro:

  • Vorrei che i veri pompini tornassero nel porno. No, Valentina, ci sei anche tu, mi spiace dovertelo dire.
  • È possibile scrivere cose interessanti anche parlando di argomenti frivoli.

Il primo messaggio è per le pornodive pompinatrici, il secondo per i giornalisti.

Ammesso e non concesso che ci sia differenza.

Uriel Fanelli


Il blog e' visibile dal Fediverso facendo il follow a: @uriel@keinpfusch.net

Contatti:

Uriel Fanelli


Il blog e' visibile dal Fediverso facendo il follow a: @uriel@keinpfusch.net

Contatti:






Con il servizio "S.O.S. Laicità", gratuito e aperto a tutti, l'Uaar fornisce supporto a tantissime persone in ambiti come la scuola o lo sbattezzo. 👇
uaar.it/laicita/sos/
Sostieni l'Uaar con il 5x1000: indica il C.F. 92051440284 👇
uaar.it/5x1000/




Wel ja:
Plan voor een fonkelnieuwe Gaza-Rivièra ligt al klaar, en denktank Tony Blair dacht mee. In het plan, Great Trust genoemd, stelt het consultancykantoor voor een half miljoen Palestijnen af te schepen met $ 9000,-- om het gebied te verlaten.

trouw.nl/buitenland/ft-plan-vo…

Archive: archive.is/trouw.nl/buitenland…

#Gaza #BostonConsultingGroup #Israel #Genocide #Trump #Blair #GreatTrust



My pal Mike Lux provides some solutions, not just the usual kvetching about the atrocities that we all know and kvetch about.

"After passage of Trump’s bill, our side has to do 3 big things

..tell story about bill, not just recite facts. Voters need to understand the kinds of good ppl who are being fucked over by this legis..need to hear those stories, from cred people, over & over"

souloftheparty.com/p/telling-s…

in reply to Laffy

2/ Via @thetnholler.bsky.social .. How you tell a story:

"Move twd automation” shd raise eyebrows

+they want u to think “34 Mil able-bodied on Medicaid” means ppl are LAZY..rlly means ppl UNDERPAID

Oligarchy thinks we're all idiots. They are stealing from you, laughing at u"

(re: Brooke Rollins on farm laborers: "..no amnsty. Mass deportatns cont but in strategc way. Move wrkforce twd automatn, 100% Amer particip, which w 34 mil able-bodied on Medicaid able to do fairly quickly"

in reply to Laffy

@thetnholler.bsky.social

Picking produce isn't an unskilled labor type of occupation. To pick it quickly, pack it, and send it on its way UNDAMAGED, is a learned skill and it's effing back breaking work. Try "pick your own strawberries" some time if you doubt me.
Automation will automatically eff up tender produce; mark my words.

in reply to Oregon Wine Woman

@NorCalWineLady
Automation will get there, but will require a lot of involvement by the farmer that they currently don't need to do, and for most farmers, isn't an option for many years yet

@GottaLaff @thetnholler.bsky.social

Unknown parent

mastodon - Collegamento all'originale
Oregon Wine Woman
@JessTheUnstill @mloxton @thetnholler.bsky.social
Hmmm🤔. But if SkyNet wins, there will be no food or necessity for such. 😁 Ya know, AI and all.



Zehn Prozent, also ca. 25 000 Studienplätze sollen berlinweit dauerhaft verloren gehen – das bestätigte Wissenschaftssenatorin Ina Czyborra (SPD). Bis 2028 soll die Entscheidung fallen, welche Fächer betroffen sind. Hintergrund des in diesem Umfang in der Berliner Nachkriegsgeschichte einmaligen Rückbaus sind Sparmaßnahmen im Berliner Landeshaushalt. Die Mittel für die Wissenschaft wurden um etwa 200 Millionen Euro gekürzt. 👉 nd-aktuell.de/artikel/1192429.…

reshared this



Hey masto admins! The era of AI-powered spammers has arrived.

I had 2 registrations a few minutes apart, from adjacent IPs in a netblock famous for forum spammers, with improbably ideal introductions.

They’re not coming. They’re here.

reshared this



Man, Austin was full of hippies even back in the day! Look at the haircuts on these guys from the 1893 football team. #ATX
#atx
in reply to Lou Plummer 💖

The image is a black and white photograph of a group of nine men, likely a sports team, posing for a formal portrait. The men are dressed in early 20th-century athletic attire, with some wearing long-sleeved shirts and others in sweaters. The men in the front row are seated on a carpeted floor, while those in the back row are standing. The man in the center of the front row is wearing a suit and bow tie, suggesting he may be a coach or team official. The men are holding sports balls, with one ball labeled "UT 93" and another labeled "Champion." The background is plain and nondescript, focusing attention on the group. The overall composition and attire suggest this is a historical photograph, possibly from the 1900s.

Provided by @altbot, generated privately and locally using Ovis2-8B

🌱 Energy used: 0.185 Wh



First neon beam collisions in the LHC makes things better 💝


Handling it. (by u/auroraaaaborealis)
(AI Alt-Text)


Saturación en el mercado del 'ransomware'. Un negocio de extorsión mediante el secuestro de datos decide cerrar ofreciendo a sus víctimas la recuperación de su información sin coste

europapress.es/portaltic/ciber…



"Was Julia Klöckner in ihrem Amt als Bundestagspräsidentin tut, ist nichts anderes als eine politische Aktion gegen Minderheiten."
queer.de/detail.php?article_id…

reshared this



08/07/2025 – Canicules et centrales nucléaires : un équilibre sous pression
criirad.org/08-07-2025-canicul…
"🕒 Lecture 2 min. Le changement climatique et les périodes de canicule représentent un défi majeur pour les centrales nucléaires, qui […]"



Georgia court throws out earlier ruling that relied on fake cases made up by AI

'We are troubled by the citation of bogus cases in the trial court’s order' The Georgia Court of Appeals has tossed a state trial court's order because it relied on court cases that do not exist, presumably generated by an AI model.…
#theregister #IT
go.theregister.com/feed/www.th…

reshared this



It is possible Musk wants to take Tesla private (hard at 946B market cap) or at least thinking of increasing his ownership. Dropping share price helps either way.

us.cnn.com/2025/07/08/business…

#Musk #Tesla




Non tutti gli uomini , vol.❓

Patriarca imbecille appicca fuoco all'appartamento della sua ex mentre lei è in vacanza, causando la morte di un povero ragazzo e il ferimento di cinque persone tra cui una bambina di sei anni.

"Ossessionato dalla ex, geloso, incapace di accettare la fine di una relazione che sembrava non riuscire a lasciarsi alle spalle. Sarebbe stato proprio questo dolore, forse unito al rancore, a trasformarsi in follia distruttiva."

Andate in terapia e magari da unə psichiatra, perdio.

fanpage.it/attualita/chi-e-il-…

Oblomov reshared this.

in reply to Queen of Argyll

la figlia di una mia inquilina è la compagna di classe della ragazzina rimasta ferita, le andranno diversi abiti e materiale scolastico, ha perso molto se non tutto con l'incendio .. io direi che i maschi avendo cromosomi Xy dovrebbero almeno valutare di ammettere di avere un pezzo di codice genetico in meno, o di dire di essere donne x un 50%..


We are having a Demoscene Village at Why 2025 in the Netherlands! wiki.why2025.org/Village:Demos…

We don't have a tent yet but we have an offer for a 5x5 tent for 650 euros. If you are going to why and would like help towards the cost of the tent could you get in touch with @zeno4ever

#why2025 #demoscene #demoparty #hackercamp

Questa voce è stata modificata (2 mesi fa)


15 juillet – Antibes – Pour wiki, Keijo et les dauphins ni Japon, ni Ténérife
paroledanimaux.fr/15-juillet-a…
"18h30 20HWIKIE, KEIJO ET LES DAUPHINS NE DOIVENT PAS ÊTRE CONDAMNÉS À MOURIR À PETIT FEU NI AU JAPON NI À TENERIFE !Plus de sept mois après la fermeture définitive
The post 15 juillet – Antibes – Pour wiki, Keijo et les dauphins ni Japon, ni Ténérife appeared first on Parole d Animaux."




AirGarage, whose platform collects and analyzes parking facilities' data to improve efficiency, raised a $23M Series B, bringing its total funding to $41M (Chris Metinko/Axios)

axios.com/pro/enterprise-softw…
techmeme.com/250708/p15#a25070…



ONLY TODAY: For every Kenney Game Assets All-in-1 sold 1 free copy becomes available for someone to claim (see bottom of page)

kenney.itch.io/kenney-game-ass…

#gamedev #gameassets




Le maire est très clair quant aux raisons de l'augmentation du nombre et de l'intensité des incendies tels que celui qui s'est déclaré dans sa ville de Pennes-Mirabeau : "c'est dû au changement climatique, auquel il est complètement stupide de ne pas croire" tf1info.fr/justice-faits-diver…


LIPU Rimini: Sicurezza idraulica e tutela della naturalità
pressenza.com/it/2025/07/lipu-…
Lunedì 30 giugno, al Ponte dello Scout, abbiamo avuto un incontro con l’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, il Comune di Rimini (nella persona dell’Assessora Anna Montini), WWF Rimini e Fondazione Cetacea. L’incontro, promosso dall’ingegner Sormani…
Redazione Romagna


#Dollar is collapsing
The worst performance in 52 years sparks terror in the markets.

Shock and awe is being caused by the new plunge in the dollar, which has recorded its worst first-half performance in 52 years, bringing back memories of the Nixon era and the end of #BrettonWoods.
By June, the #US currency plunged 10.7% against its major rivals and sparking scenarios of dramatic upheavals in the global economic order.



Successo per il debutto 2025 a Palazzo Re Rebaudengo. Prossimo appuntamento il 2 agosto in piazza della SS. Annunziata

📌 LEGGI QUI: gazzettadalba.it/?p=426607



EYE (2002)
Oil on Linen - 72" x 36"

Painted almost exactly as I envisioned it in a dream.

michaelwhelan.com/galleries/ey…

#personalvisions #imaginativerealism #fineart



AMD Hardware Feedback Driver Destined For Linux 6.17 To Benefit Heterogeneous CPUs

The AMD Hardware Feedback Driver has been queued up via a TIP branch for expected merging during the upcoming Linux 6.17 kernel cycle. This new open-source AMD driver is designed to help make the kernel's scheduler make better decisions around task placement for heterogeneous processor designs with a mix of the "classic" and "dense" cores...
phoronix.com/news/AMD-Hardware…



Welp. At least when it all collapses in on itself, it will ALL collapse. IRS says churches can endorse political candidates without losing tax-exempt status#politics #Religion cnbc.com/2025/07/08/irs-church…


Tclet vs JavaScript, 1997


#Tcl would’ve overtaken JavaScript, Flash, and other technologies if Sun Microsystems hadn’t sidelined the project.

Source: youtu.be/PYh6D1NhatY

#TCL
Questa voce è stata modificata (2 mesi fa)


@grimm #Cleantech 626 Tonnen #CO2 im Meer versenkt – mit Nachweis. Das war eine Weltpremiere. cleantech.ing/p/626-tonnen-co-…



A69 : La député Arrighi réitère ses accusations contre Atosca
mediacites.fr/breve/toulouse/2…
"Dans un premier signalement au parquet de Paris, la députée Christine Arrighi accusait Atosca d'avoir minimisé ses besoins en granulat pour construire l'A69. L'élue écologiste a apporté une nouvelle preuve accablante pour le concessionnaire."