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Il difficile ritorno dei legumi nei campi elvetici
Sono eccellenti per la salute e per l’ambiente, ma - nonostante i loro numerosi vantaggi - la loro produzione in Svizzera fatica a decollare, poiché è più conveniente importarli
rsi.ch/s/3150213


hklabourrights.org/news/%e4%b8…


Rina: Satuday Sentence – Alle Jahre wieder mit Elvis flashtaig.wordpress.com/2025/0…

#Blog

#blog


Britain’s Keir Starmer, under friendly fire, tries to hoist his flag
https://www.politico.eu/article/britain-keir-starmer-labour-party-conference/?utm_source=flipboard&utm_medium=activitypub

Posted into POLITICO Migration @politico-migration-POLITICOEurope




Quando cominci a vedere il faccione di Putin anche in un busto di Giulio Cesare, vuole dire che stai esagerando coi telegiornali.
in reply to vonblubba

The image features a marble bust of Julius Caesar, prominently displayed on a gray pedestal. The bust is intricately detailed, showcasing Caesar's facial features, short hair, and a stern expression. He is depicted wearing a toga with a lion's head emblem on the chest, symbolizing his power and authority. The background includes ornate architectural elements, such as a decorative wall with balustrades and a framed panel, enhancing the historical ambiance. To the left, another bust is partially visible, adding context to the setting. A label on the pedestal identifies the sculpture as "Sculpture Anonymo Unknown Sceptror Julius Caesar."

Provided by @altbot, generated privately and locally using Ovis2-8B

🌱 Energy used: 0.167 Wh



... wünsche ich mir mehr Grün in der Stadt. Nachdem die Amsel ihre Scheu vorm Menschen überwunden hat, ist sie heute aus unseren Städten nicht mehr wegzudenken. 🌳Gib ihr jetzt deine Stimme: www.vogeldesjahres.de


Zukunft wird nicht mit Instrumenten von gestern gemacht, liebe Agrarminister*innen. Ideen für die AMK-Agenda:
👉Wiederherstellung der Natur mutig angehen
👉Agrarförderung an klare Umwelt- & Klimaziele binden
👉Weitere Pestizidreduktion
So stärken wir den gesellschaftlichen Rückhalt der Landwirtschaft!


went to the event space at Kitamura Camera in Shinjuku to see an exhibition of the photography of Sumida Kazuki

#photography #exhibition #shinjuku #tokyo



Ok another one!! This is a lovely project for kids’ handicrafts and no one ever gives to it. It’d mean income for Ibtihal (to buy food) & joy for Palestinian kids. No support in three weeks.

@shantini gave €34, and I matched with €5. Can you match one of us? Can you text a family member to match you? Can you click “monthly”?

gofundme.com/f/rebuilding-my-p…

@mutualaid
#MutualAid #MutualAidRequest #Gaza #Palestine



Taipei Times: China uses AI as cognitive warfare tool, official says . “China is stepping up its use of artificial intelligence (AI) in cognitive warfare operations against Taiwan, a national security official said on Saturday. Speaking on condition of anonymity, the official said the national security apparatus is investigating a YouTube channel called AI Shared Destiny (AI命運共同體), […]

rbfirehose.com/2025/09/27/taip…



La Scienza Illumina l'Italia. La Notte Europea dei Ricercatori si conferma anche per il 2025 come uno degli appuntamenti più attesi per appassionati di scienza, famiglie e curiosi di ogni età. L’iniziativa, promossa dalla Commissione Europea, trasforma per alcuni giorni le città in veri e propri laboratori a cielo aperto, offrendo a tutti l’opportunità di incontrare.....

#conferenze #dibattiti #esperimenti #laboratori #Nottedeiricercatori #spetttacoliscientifici

scienzamagia.eu/scienza-tecnol…



#News #UN #Truth #Finland
youtube.com/watch?v=NLzUhjf7XQ…

in reply to Manuel 🦡🦡 ⚾

Anticipazioni vecchie di vent'anni

Sensitive content

in reply to Ed

Anticipazioni vecchie di vent'anni

Sensitive content

@Ed


negli ultimi tempi lascio che il mio cervello se ne esca con esclamazioni innocenti senza pensarci troppo, a flusso di pensiero libero. Se mi piacciono li adotto. Mio ultimo preferito è aver sostituito "oh god" con "oh gold.. come la tuta !"


*How come Mastodon doesn't have "Relevant People" who are declared relevant by some mysterious LLM Mastodon Entity


"Fox News did to our parents what our parents were afraid video games would do to us." -- Quoted by Stephen King without attribution.

(Attribution edited after lebout2canap's[0] comment pointing at the research done on the Snopes site[1])

[0] mathstodon.xyz/@lebout2canap@m…

[1] snopes.com/fact-check/stephen-…

Questa voce è stata modificata (1 settimana fa)

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in reply to Colin the Mathmo

Good research. I'm also impressed that Snopes is still a thing! First came across them when I was a regular on alt.folklore.urban in the mid-90s!
in reply to Bytebro 🇬🇧 🇺🇦

@bytebro It was @lebout2canap who found the Snopes article, so they deserve the credit.

And yes ... it's surprising that Snopes is still going, although it has its detractors.

[0] mathstodon.xyz/@lebout2canap@m…



Slovakia passes law to recognise only two sexes and restrict adoption


Slovakia has changed its constitution, enshrining into law recognition of only two sexes – male and female.


NSFW 18+ Nudity
  • Sensitive content
  • Parola filtrata: nsfw




I miss when techbros were just annoying and not straight up advocating for fascism

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L'accordo Acea - Mekorot ondarossa.info/redazionali/202…


Interferenze costuttive: presentiamo "Sopravvivere al mainstream" ondarossa.info/redazionali/202…



📹Entrevista | Milisuthando Bongela: “Los blancos no reflexionan acerca de su blanquitud”

Hija del apartheid que sacudió Sudáfrica, Bongela ha estado ocho años trabajando en un documental para conocer la percepción de los descendientes de quienes perpetraron las masacres.

elsal.to/42909



Λονδίνο, σαφές το μήνυμα



Always nice to spend a morning at a "Mind and Body Experience" at City Hall in #Cork.
#cork


Salvo Lombardo, direttore artistico, presenta la 5^ edizione di
INTERAZIONI FESTIVAL
Roma, 30 settembre > 05 ottobre 2025

tuttascena1.wordpress.com/2025…

la_r_go* reshared this.



Il mondo GL escludeva al suo interno ogni forma di rigidità


Tutta l’organizzazione del Partito d’Azione [a Firenze] faceva capo a Tristano Codignola (detto Pippo) e si basava su cellule di cinque membri al massimo, dipendenti direttamente dal centro. Solo più tardi se ne aggiunsero altre di secondo livello, dipendenti cioè da un’altra cellula gerarchicamente superiore. Si oscillò tra i centocinquanta e i trecento aderenti. Le riunioni avvenivano in case private, sempre diverse. I collegamenti d’urgenza venivano realizzati attraverso staffette. Il quartier generale era in Borgo Pinti. <221 In seguito, per sopperire ai compagni arrestati, furono aggiunti all’esecutivo Edoardo Fallaci e Margherita Fasolo.
Mi sembra interessante inserire qui alcune osservazioni di Giovanni De Luna a proposito delle formazioni GL del Partito d’Azione. Le loro perdite ammontarono, alla fine, a 4500 uomini. Di questi il numero dei caduti fra i quadri medio-alti fu molto superiore rispetto alle formazioni Garibaldi.
“E’ questo un nodo statistico che sottolinea, però un “nodo” di immediata rilevanza storiografica. Allora, nel vivo della Resistenza, le dimensioni quantitativamente e qualitativamente vistose di un olocausto che sottrasse al PdA e alle GL insostituibili energie intellettuali e giovanili… furono attribuite, soprattutto dai comunisti, alla “leggerezza cospirativa” degli azionisti; il fenomeno veniva ricondotto, cioè, all’assenza di vere e proprie tradizioni di clandestinità, alle improvvisazioni e alle ingenuità di chi non poteva giovarsi di collaudati “modelli” di cospirazione. Si trattava di un’analisi sommaria che, oggi, può essere riconsiderata in un’ottica più complessiva, proprio a partire da quella diversità che era il vero dato di partenza del giudizio avanzato dai comunisti. Una diversità che affonda le sue radici nelle “storie” dei due movimenti. Durante il ventennio, all’interno … di Giustizia e Libertà valevano alcune regole comuni a tutti i gruppi clandestini: l’uso dei nomi di battaglia, la consueta struttura per compartimenti stagni, le ovvie precauzioni nei contatti e negli spostamenti, l’abitudine alla sorveglianza occhiuta e perseverante della polizia fascista. Altrettanto tipiche erano alcune dinamiche interne, che finivano per determinare i singoli comportamenti individuali (l’emulazione, l’ostentazione di un coraggio anche fisico, una forte determinazione, l’obbligo alla coerenza morale), suggerendo atteggiamenti “di sfida” analoghi a quelli che si ripetono in tutti i gruppi “iniziatici”, specialmente quelli giovanili. Ma a queste regole e a questi comportamenti mancavano quelle caratteristiche che – in modelli cospirativi maturati in ambiti sociali e con diversi riferimenti ideologici – figurano sempre come un loro indispensabile corollario politico: il settarismo, l’ostinata chiusura verso l’esterno, il “sospetto” assunto come norma anche nei rapporti umani e affettivi, una rappresentazione di sé stessi legata all’interpretazione totalizzante della propria militanza politica… [I] giovani di GL, rifiutando la professionalizzazione della politica… finivano per viverla tutta all’interno del proprio universo quotidiano, in una dimensione che ignorava gli effetti dirompenti della scissione fra pubblico e privato. Gli stessi canali del proselitismo si snodavano all’interno di piccoli mondi conosciuti e frequentati da sempre (l’università, le case editrici, le riviste, gli studi professionali, qualche volta le stesse istituzioni culturali fasciste e, soprattutto, i sistemi di relazioni familiari e amicali), aderendovi senza usargli violenza, ma rispettandone codici di comportamento e antiche consuetudini… Quella di Giustizia e Libertà… fu una tipica cospirazione “alla luce del sole”, modellata, in questo, direttamente sulla formula crociana della “cospirazione aperta della cultura”; la pratica di un doppio binario clandestino e legale nello stesso tempo puntava su un dibattito libero e aperto, in grado di coinvolgere, al di là del gruppo ristretto dei cospiratori, un pubblico più vasto, un prezioso serbatoio di energie intellettuali alle quali attingere per evitare le ristrettezze recriminatorie delle polemiche tra “iniziati”.” <222
Aldo Garosci ha affermato a questo proposito, dice De Luna, che il percorso di GL va dalla libertà intesa in senso generico alle libertà intese come risposte ai singoli bisogni spirituali e materiali degli uomini. Lo Stato è visto come organo delle libertà politiche e garante delle libertà civili e individuali in opposizione alla immagine di uno Stato “paterno”; l’autogoverno si oppone allo Stato “etico”; i liberi sindacati sono preferiti allo Stato “sindacale”; la libera scuola deve essere cercata più che uno Stato “educatore”; la dialettica delle classi sarà più produttiva di uno Stato che nega e annulla le classi sociali. I cospiratori di GL non si sentivano “depositari di grandi certezze o verità” e non c’era “nessuna fede da testimoniare, se non quella che scaturiva dai principi morali annidati nelle singole coscienze”. Essendo la libertà un valore in ogni caso, ne conseguiva che “un avversario non era un nemico”.
“Rivendicare le libertà voleva dire anzitutto praticarle, comportarsi da uomini liberi; e questo era possibile solo a partire da una concezione della politica assunta come “imperativo categorico”, come impegno morale: “Noi siamo giunti alla politica per natura, ma quasi a malincuore, per il dovere dei tempi”, era scritto sul numero 7 dei “Quaderni di Giustizia e Libertà”. La stessa frase avrebbe potuto essere sottoscritta da quanti, dieci anni dopo, sulla base dello stesso “imperativo categorico”, avrebbero scelto di militare nelle formazioni partigiane GL. Nella Resistenza infatti, le caratteristiche salienti del modello cospirativo sperimentato negli anni Trenta si ritrovarono tutte intatte. Il “tipo” politico e umano del partigiano GL si muoveva all’interno delle stesse coordinate che avevano segnato gli orizzonti dei cospiratori: un irriducibile nesso fra morale e politica; l’affermazione della libertà direttamente all’interno della pratica dei propri comportamenti quotidiani; la diffidenza verso tutti i sistemi dottrinari”. <223
Dalla rivendicazione della libertà mai disgiunta dalla pratica diretta della libertà scaturiva “… un modello di banda per molti versi originale e atipica nel mondo della resistenza, in cui coesistevano, accanto ai motivi di un rigoroso impegno militare, intenti più decisamente didascalici e pedagogici… Il mondo delle GL escludeva al suo interno ogni forma di rigidità e l’insofferenza per i vincoli gerarchici accomunava comandanti e partigiani…. La tolleranza, questa virtù così tipicamente laica, portava gli uomini delle GL a comprendere ogni differenza, ad accettare serenamente le “eresie”, a non avere alcuna indulgenza verso l’ossessione di raggiungere un’”uniformità” rigidamente imposta”. <224

[NOTE]221 “Il Ponte”, anno X, n. 9, set. 1954, p. 78.
222 Le formazioni GL nella Resistenza. Documenti, a cura di GIOVANNI DE LUNA, PIERO CAMILLA, DANILO CAPPELLI, STEFANO VITALI, Milano, Franco Angeli, 1985, pp. 17-31, da cui sono tratte anche le due brevi citazioni che seguono.
223 Ivi, p. 20.
224 Ivi, p. 25.
Eleonora Giaquinto, L’Archivio di Nello Traquandi (1926-1968). Inventario, Tesi di Laurea Magistrale, Università degli Studi di Firenze, Anno accademico 2009-2010

#1944 #anni #clandestinità #cospirazione #EleonoraGiaquinto #fascisti #GL #partigiani #PdA #regole #Resistenza #tedeschi #Trenta




Il mondo GL escludeva al suo interno ogni forma di rigidità condamina.wordpress.com/2025/0…


Il mondo GL escludeva al suo interno ogni forma di rigidità


Tutta l’organizzazione del Partito d’Azione [a Firenze] faceva capo a Tristano Codignola (detto Pippo) e si basava su cellule di cinque membri al massimo, dipendenti direttamente dal centro. Solo più tardi se ne aggiunsero altre di secondo livello, dipendenti cioè da un’altra cellula gerarchicamente superiore. Si oscillò tra i centocinquanta e i trecento aderenti. Le riunioni avvenivano in case private, sempre diverse. I collegamenti d’urgenza venivano realizzati attraverso staffette. Il quartier generale era in Borgo Pinti. <221 In seguito, per sopperire ai compagni arrestati, furono aggiunti all’esecutivo Edoardo Fallaci e Margherita Fasolo.
Mi sembra interessante inserire qui alcune osservazioni di Giovanni De Luna a proposito delle formazioni GL del Partito d’Azione. Le loro perdite ammontarono, alla fine, a 4500 uomini. Di questi il numero dei caduti fra i quadri medio-alti fu molto superiore rispetto alle formazioni Garibaldi.
“E’ questo un nodo statistico che sottolinea, però un “nodo” di immediata rilevanza storiografica. Allora, nel vivo della Resistenza, le dimensioni quantitativamente e qualitativamente vistose di un olocausto che sottrasse al PdA e alle GL insostituibili energie intellettuali e giovanili… furono attribuite, soprattutto dai comunisti, alla “leggerezza cospirativa” degli azionisti; il fenomeno veniva ricondotto, cioè, all’assenza di vere e proprie tradizioni di clandestinità, alle improvvisazioni e alle ingenuità di chi non poteva giovarsi di collaudati “modelli” di cospirazione. Si trattava di un’analisi sommaria che, oggi, può essere riconsiderata in un’ottica più complessiva, proprio a partire da quella diversità che era il vero dato di partenza del giudizio avanzato dai comunisti. Una diversità che affonda le sue radici nelle “storie” dei due movimenti. Durante il ventennio, all’interno … di Giustizia e Libertà valevano alcune regole comuni a tutti i gruppi clandestini: l’uso dei nomi di battaglia, la consueta struttura per compartimenti stagni, le ovvie precauzioni nei contatti e negli spostamenti, l’abitudine alla sorveglianza occhiuta e perseverante della polizia fascista. Altrettanto tipiche erano alcune dinamiche interne, che finivano per determinare i singoli comportamenti individuali (l’emulazione, l’ostentazione di un coraggio anche fisico, una forte determinazione, l’obbligo alla coerenza morale), suggerendo atteggiamenti “di sfida” analoghi a quelli che si ripetono in tutti i gruppi “iniziatici”, specialmente quelli giovanili. Ma a queste regole e a questi comportamenti mancavano quelle caratteristiche che – in modelli cospirativi maturati in ambiti sociali e con diversi riferimenti ideologici – figurano sempre come un loro indispensabile corollario politico: il settarismo, l’ostinata chiusura verso l’esterno, il “sospetto” assunto come norma anche nei rapporti umani e affettivi, una rappresentazione di sé stessi legata all’interpretazione totalizzante della propria militanza politica… [I] giovani di GL, rifiutando la professionalizzazione della politica… finivano per viverla tutta all’interno del proprio universo quotidiano, in una dimensione che ignorava gli effetti dirompenti della scissione fra pubblico e privato. Gli stessi canali del proselitismo si snodavano all’interno di piccoli mondi conosciuti e frequentati da sempre (l’università, le case editrici, le riviste, gli studi professionali, qualche volta le stesse istituzioni culturali fasciste e, soprattutto, i sistemi di relazioni familiari e amicali), aderendovi senza usargli violenza, ma rispettandone codici di comportamento e antiche consuetudini… Quella di Giustizia e Libertà… fu una tipica cospirazione “alla luce del sole”, modellata, in questo, direttamente sulla formula crociana della “cospirazione aperta della cultura”; la pratica di un doppio binario clandestino e legale nello stesso tempo puntava su un dibattito libero e aperto, in grado di coinvolgere, al di là del gruppo ristretto dei cospiratori, un pubblico più vasto, un prezioso serbatoio di energie intellettuali alle quali attingere per evitare le ristrettezze recriminatorie delle polemiche tra “iniziati”.” <222
Aldo Garosci ha affermato a questo proposito, dice De Luna, che il percorso di GL va dalla libertà intesa in senso generico alle libertà intese come risposte ai singoli bisogni spirituali e materiali degli uomini. Lo Stato è visto come organo delle libertà politiche e garante delle libertà civili e individuali in opposizione alla immagine di uno Stato “paterno”; l’autogoverno si oppone allo Stato “etico”; i liberi sindacati sono preferiti allo Stato “sindacale”; la libera scuola deve essere cercata più che uno Stato “educatore”; la dialettica delle classi sarà più produttiva di uno Stato che nega e annulla le classi sociali. I cospiratori di GL non si sentivano “depositari di grandi certezze o verità” e non c’era “nessuna fede da testimoniare, se non quella che scaturiva dai principi morali annidati nelle singole coscienze”. Essendo la libertà un valore in ogni caso, ne conseguiva che “un avversario non era un nemico”.
“Rivendicare le libertà voleva dire anzitutto praticarle, comportarsi da uomini liberi; e questo era possibile solo a partire da una concezione della politica assunta come “imperativo categorico”, come impegno morale: “Noi siamo giunti alla politica per natura, ma quasi a malincuore, per il dovere dei tempi”, era scritto sul numero 7 dei “Quaderni di Giustizia e Libertà”. La stessa frase avrebbe potuto essere sottoscritta da quanti, dieci anni dopo, sulla base dello stesso “imperativo categorico”, avrebbero scelto di militare nelle formazioni partigiane GL. Nella Resistenza infatti, le caratteristiche salienti del modello cospirativo sperimentato negli anni Trenta si ritrovarono tutte intatte. Il “tipo” politico e umano del partigiano GL si muoveva all’interno delle stesse coordinate che avevano segnato gli orizzonti dei cospiratori: un irriducibile nesso fra morale e politica; l’affermazione della libertà direttamente all’interno della pratica dei propri comportamenti quotidiani; la diffidenza verso tutti i sistemi dottrinari”. <223
Dalla rivendicazione della libertà mai disgiunta dalla pratica diretta della libertà scaturiva “… un modello di banda per molti versi originale e atipica nel mondo della resistenza, in cui coesistevano, accanto ai motivi di un rigoroso impegno militare, intenti più decisamente didascalici e pedagogici… Il mondo delle GL escludeva al suo interno ogni forma di rigidità e l’insofferenza per i vincoli gerarchici accomunava comandanti e partigiani…. La tolleranza, questa virtù così tipicamente laica, portava gli uomini delle GL a comprendere ogni differenza, ad accettare serenamente le “eresie”, a non avere alcuna indulgenza verso l’ossessione di raggiungere un’”uniformità” rigidamente imposta”. <224

[NOTE]221 “Il Ponte”, anno X, n. 9, set. 1954, p. 78.
222 Le formazioni GL nella Resistenza. Documenti, a cura di GIOVANNI DE LUNA, PIERO CAMILLA, DANILO CAPPELLI, STEFANO VITALI, Milano, Franco Angeli, 1985, pp. 17-31, da cui sono tratte anche le due brevi citazioni che seguono.
223 Ivi, p. 20.
224 Ivi, p. 25.
Eleonora Giaquinto, L’Archivio di Nello Traquandi (1926-1968). Inventario, Tesi di Laurea Magistrale, Università degli Studi di Firenze, Anno accademico 2009-2010

#1944 #anni #clandestinità #cospirazione #EleonoraGiaquinto #fascisti #GL #partigiani #PdA #regole #Resistenza #tedeschi #Trenta






2 women die attempting to cross the English Channel from #France to the #UK
apnews.com/article/migrants-fr…

French authorities report that two women have died while trying to cross the English Channel from France to the U.K. on a makeshift boat carrying other #migrants.

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Antwoord op vragen van de leden @barbarakathmann en Six Dijkstra over hoe het demissionaire kabinet omgaat met de keuze voor mailcommunicatie in eigen beheer. "Wel heeft de Belastingdienst in het Jaarplan 2025 aangegeven dat de Belastingdienst voornemens is om in 2025 de kantoorautomatisering naar Microsoft365 te migreren"
berthub.eu/tkconv/document.htm…

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Today I fixed a television out of spite.

One of the most common faults with modern TVs is a backlight failing. These are cheap to replace, and the tools to test them are cheap to obtain.

But the effort to get to the backlights? Oh my!

A TV that was made to be repaired would have a separate pane for backlights you could slide out, or some other access mechanism.

But today's consumer TVs require you to disassemble practically everything to get to the backlights. That means getting to them is a huge investment in time (for self-repair) or money (if you go to a repair shop and pay for labour). TV companies know that most people will just buy a whole new TV.

So today I fixed the TV out of spite. Not because it was rewarding, or for environmental or financial concerns (although all of these are valid). I fixed it because the company that made it did not want it to be easily fixed.

in reply to Paul Fenwick

I have seen this trend not only in TVs but in all kinds of consumer electronics. While devices that can be repaired easily still exist, most have become unnecessarily hard to take apart and to put back together.
in reply to Paul Fenwick

be careful not to put video tutorial online. they might sue you for releasing the proprietary info or some legal bullshit . it is that stupid even big like apple tried to take down youtbers for showing those videos.




Propaganda di guerra in una scuola ebraica di Milano con soldato IDF: chiediamo spiegazioni al Governo e al ministro Valditara l Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università

osservatorionomilscuola.com/20…