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Nunzia De Girolamo conduce la finale di Miss Italia - Tv - Ansa.it
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Gli ideatori di Techetechetè sulle tracce del 'Cantastampa' - Musica - Ansa.it
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Favole moderne: quando il rapper regala alla principessa un anello da oltre 1 milione di dollari
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Holocaust memorial in Lyon vandalised with Free Gaza inscription in 'intolerable act'
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Ukraine’s Defence Intelligence has revealed that UralVagonZavod, Russia’s top tank producer, relies heavily on over 260 foreign-made CNC machines and high-tech tools—many sourced before 2022. Despite sanctions, the plant continues to expand, now using European equipment rerouted through third countries.


C’era poi una terza corrente che faceva riferimento al pensatore Julius Evola collasgarba.wordpress.com/2025…
C’era poi una terza corrente che faceva riferimento al pensatore Julius Evola Non è possibile utilizzare la categoria di destra nell’Italia del secondo dopoguerra senza fare i conti con «“l’invasione” del concetto di destra da parte del fascismo» <1. È quella che è stata più volte rilevata come


C’era poi una terza corrente che faceva riferimento al pensatore Julius Evola


Non è possibile utilizzare la categoria di destra nell’Italia del secondo dopoguerra senza fare i conti con «“l’invasione” del concetto di destra da parte del fascismo» <1. È quella che è stata più volte rilevata come l’anomalia della destra italiana: antiliberale, antisistema e antimoderna, tanto che essa stessa è arrivata a rifiutare l’etichetta di destra, che dall’evento fondativo della modernità – la rivoluzione francese – aveva tratto origine <2. L’accostamento di destra e (neo) fascismo ha avuto l’effetto di rimuovere la destra dal circuito della legittimità politica. Una riprova in questo senso è la mancata separazione di destra ed estrema destra ❤. Condannati nel ghetto dell’illegittimità, missini e monarchici stentavano a sopravvivere agli albori dell’Italia repubblicana e antifascista. La condanna, però, lungi dall’essere meramente imposta dal sistema, era paradossalmente cercata. Il rapporto tra identità e legittimità costituisce un’utile cartina di tornasole per comprendere le ragioni degli esclusi. È stata la stessa identità a generare illegittimità, che a sua volta li ha relegati ai margini della competizione politica. Tale marginalità ha rilanciato l’orgoglio della diversità e ha alimentato la spirale dell’identità illegittima <4.
Nel 1948 le urne non avevano dato grandi soddisfazioni ai partiti di destra, se si esclude l’effimero successo dell’Uomo Qualunque <5. Tuttavia, alla trascurabile rappresentanza parlamentare non corrispondeva la medesima diffusione nella società. Solo in parte, infatti, la presenza della destra in parlamento rendeva ragione dell’ampiezza della destra nella società e nel mondo imprenditoriale e culturale in senso lato.
Alla luce di queste considerazioni, la riduzione della categoria di destra a neofascismo non è esaustiva. Sia perché il neofascismo aveva ancoraggi culturali e ideologici anche a sinistra e sia, soprattutto, perché non permette di capire l’Italia degli anni Cinquanta, periodo privilegiato per indagare la consistenza e il seguito della destra – sia in Parlamento che nella società – nel nostro Paese.
È necessario, a questo proposito, non cedere alla tentazione di identificare la destra con il fascismo né con il neofascismo. E allargare l’orizzonte a quella che è stata felicemente definita destra “impolitica” o “carsica”. Una destra, cioè, che non solo non si identificava coi due terminali partitici all’estremità dello schieramento politico – Pnm e Msi – ma era anzi assai critica nei loro confronti. Distanziandosi dalla “iper-politicità” delle due formazioni, presentava non di rado spiccate venature di antipolitica e di scetticismo nei confronti del sistema parlamentare in quanto tale. Ciò premesso, il riferimento al fascismo di questa seconda declinazione della destra si presentava piuttosto sfumato. La nostalgia dei “bei tempi andati”, siano essi identificati col Duce o con la Corona, rimaneva nell’alveo di un generico conservatorismo, piuttosto distante da Salò e da contenuti programmatici aggressivi. Era un fronte sociale eterogeneo «sempre pronto a palpitare per generiche cause nobili ma restio a mobilitarsi davvero nell’agone politico» <6. Alla critica per certi versi acuta e formidabile nei confronti del sistema politico non seguiva mai un programma organico e credibile. Tanto era profonda la distanza dai missini, quanto era generica l’attesa delle “forze sane” che avrebbero dovuto soppiantare il tanto vituperato “ciellenismo”. Si trattava di un’attesa che univa industriali di vari settori a intellettuali come Indro Montanelli. Accomunati dal rifiuto del nascente sistema partitocratrico, avevano individuato distorsioni che si sarebbero approfondite nel tempo. Con ogni probabilità, le più preoccupanti erano l’eccessivo potere dei partiti e lo sconvolgimento di credenze consolidate. Ma erano uniti più contro qualcosa che per un progetto comune, eccezion fatta per l’esperienza di Edgardo Sogno. In altri termini, il collante delle varie famiglie e personalità della destra nell’Italia degli anni Cinquanta era l’avversione al comunismo <7. Oltre a dover sopportare, a volte giustamente e altre meno, il fardello del fascismo, l’altro dato strutturale delle destre era, appunto, l’anticomunismo.
È utile passare in rassegna più nel dettaglio le destre in Italia all’indomani del conflitto mondiale, tenendo ben presente anche il contesto internazionale. Fin dalla fondazione, nel dicembre ’46, vari furono i problemi che dovette affrontare il Movimento sociale italiano. Il partito riunì numerosi gruppi e associazioni che erano sorti spontaneamente dopo la guerra. Già durante il conflitto, stando all’attento lavoro di Parlato, si erano poste le basi, con la collaborazione dell’Oss (Office of strategic services) e di alcuni settori del Vaticano <8, per la nascita di un soggetto politico del genere. Dopo la guerra, e in particolare in occasione del referendum del ’46, anche Pci e Dc, con interessi e finalità diverse, si impegnarono a trattare col neofascismo <9. Inoltre, i missini cavalcarono le proteste sorte in seguito alle condizioni di pace e si presentarono come gli unici veri interpreti della nazione italiana <10.
Risolto il problema della sopravvivenza, anche grazie all’amnistia <11, l’altra battaglia era quella della scelta legalitaria rispetto alla clandestinità. Tale scelta, tutt’altro che unanime, suscitò i malumori dei giovani e dei reduci che avevano attivamente partecipato alla Rsi. Era, in termini più generali, la spia della presenza di due anime: una di “sinistra”, repubblicana, antioccidentale e terzaforzista che intendeva combattere il regime ciellenista traditore dello spirito di Salò, e l’altra, più pragmatica, nazional-conservatrice in campo sociale e religioso, filomonarchica e filoatlantica, che voleva inserirsi nel sistema politico parlamentare <12. Principali interpreti della tendenza legalitaria erano Romualdi e Michelini. Per estendere l’area di influenza del partito e far fronte alla sfida comunista, puntavano a trasformare il neofascismo «da fenomeno di conventicole perdenti in forza politica in grado di parlare a molti, se non a tutti» <13. Tuttavia, la strategia del “Senato” missino era destinata a rimanere sulla carta e ad essere soppiantata dall’attivismo di Almirante. Da gennaio ’47 alla vigilia delle elezioni politiche del ’48, la struttura del Msi venne modificata sia a causa di una serie di eventi – arresti, uccisioni e allontanamenti – che misero fuori gioco esponenti del “partito di Romualdi”, sia per la strategia almirantiana. L’approccio di Almirante comportava un radicamento sul territorio prima sconosciuto. Dai comizi nelle piazze al “giornale parlato”, il Msi acquisiva un metodo e una visibilità completamente nuovi <14.
Alla decisiva scadenza elettorale del 18 aprile 1948 il partito si presentava con un programma comprendente la critica serrata alla Costituzione, il rilancio di alcuni nodi irrisolti della politica estera, la socializzazione del lavoro e la valorizzazione della necessaria opposizione nazionale al governo e ai socialcomunisti <15. Il Msi, sulla base di un programma decisamente “sociale”, raccolse però voti soprattutto tra i notabili e i grandi proprietari terrieri del Sud. Eleggendo sei deputati e un senatore, tutti nelle circoscrizioni meridionali, il partito della Fiamma concludeva la fase della clandestinità ma non poteva evitare di fare i conti con l’inattesa geografia dei consensi e con la difformità tra elettori potenziali ed effettivi. Si trattava della forbice tra dirigenti e militanti da una parte ed elettori dall’altra. Una forbice la cui presenza era fisiologica in ogni partito, ma che nel Msi assurgeva a vero e proprio carattere distintivo a causa della grande distanza – nello stesso tempo geografica, storica e ideale – tra attivisti ed elettori. Tale aspetto, ampiamente rilevato dalla storiografia, ha obbligato i dirigenti a retrocedere dalle «originarie velleità barricadiere e ribellistiche» <16, pena la scomparsa del partito stesso. Come ha efficacemente sottolineato Tarchi, «per il Mezzogiorno il fascismo aveva rappresentato un fenomeno di promozione e di accelerazione della mobilità sociale verso l’alto, che non aveva avuto riscontro nella parte più sviluppata del Paese» <17.
Non era certo sufficiente la rappresentanza parlamentare a garantire il crisma della legittimità. Da parte sua, il Msi continuava ad agire in maniera quasi schizofrenica: da un lato riaffermava la propria identità di partito di nicchia, dall’altro si poneva come partito-nazione e «accreditandosi come titolare di una investitura quasi sacrale» <18 si contrapponeva agli altri partiti. In cima all’agenda politica dei missini c’erano battaglie <19. Dal punto di vista interno costituivano una priorità la collocazione del partito nello spazio politico e la conseguente strategia di alleanze, la battaglia contro l’epurazione, i diritti dei combattenti della Rsi e la politica sociale. Da quello internazionale l’adesione al Patto Atlantico, il ruolo dell’Italia come potenza coloniale e la questione di Trieste erano gli argomenti principali.
Questi temi furono oggetto di discussione al secondo congresso, che ebbe luogo a Roma nel 1949 e vide consolidarsi la presenza delle due anime antitetiche su pressoché tutte le questioni sollevate. C’era poi una terza corrente, più culturale e meno politica, che faceva riferimento al pensatore Julius Evola, tradizionalista, antililiberale, antimoderno, anticristiano e fautore di un “razzismo spirituale”. <20 Tale confronto, con diverse sfumature, incontri e scontri più o meno decisivi, ha scandito tutte le fasi della storia del Movimento sociale italiano. <21

[NOTE]1 G. Parlato, La cultura internazionale della destra tra isolamento e atlantismo (1946-1954), in G. Petracchi (a cura di), Uomini e nazioni. Cultura e politica estera nell’Italia del Novecento, Gaspari editore, Udine, 2005, p. 134. Si vedano anche: E. Galli della Loggia, Intervista sulla destra, Laterza, Roma-Bari, 1994, pp. 134-135; R. Chiarini, La destra italiana. Il paradosso di una identità illegittima, «Italia contemporanea», n. 185, dicembre 1991, p. 585.
2 M. Revelli, La destra nazionale. Un manuale per capire, un saggio per riflettere, Il Saggiatore, Milano, 1996, p. 63.
3 A titolo di esempio, Ginsborg ha scritto che «le perdite democristiane del 1953 erano andate a vantaggio dell’estrema destra», P. Ginsborg, Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi, Einaudi, Torino, 2006, p. 192. Tra gli altri autori che associano la destra all’estremismo si segnalano F. Ferraresi (a cura di), La destra radicale, Feltrinelli, Milano, 1984, p. 13 e P. Di Loreto, La difficile transizione. Dalla fine del centrismo al centrosinistra 1953-1960, Il Mulino, Bologna, 1993, p. 55 n. Anche Bobbio ha espresso le sue perplessità su una distinzione semantica che non è secondaria. Distinguendo «una destra eversiva da una destra moderata, cui dall’altra parte corrisponderebbero una sinistra moderata e una eversiva, si otterrebbe il duplice vantaggio di non forzare il linguaggio e di non usare un criterio di distinzione sbilanciato», N. Bobbio, Destra e sinistra. Ragioni e significati di una distinzione politica, Donzelli, Roma, 1994, p. 63.
4 R. Chiarini, Destra italiana. Dall’Unità d’Italia a Alleanza Nazionale, Marsilio, Venezia, 1995, p. 12.
5 Sull’Uomo Qualunque si vedano: S. Setta, L’Uomo Qualunque 1944-1948, Laterza, Roma-Bari, 1975; S. Setta, La Destra nell’Italia del dopoguerra, Laterza, Roma-Bari, 1995, pp. 13-18; G. Parlato, La nazione qualunque. Riformismo amministrativo ed europeismo in Guglielmo Giannini, «Storia contemporanea», a. XXV, n. 6, dicembre 1994.
6 R. Chiarini, Destra italiana, cit., pp. 64-65 e 76-77.
7 Si veda soprattutto D. Cofrancesco, Destra e sinistra. Per un uso critico di due termini chiave, Bertani, Verona, 1984, p. 47.
8 G. Parlato, Fascisti senza Mussolini. Le origini del neofascismo in Italia, 1943-1948, Il Mulino, Bologna, 2006. Il ruolo della Chiesa cattolica non va però esagerato. Parlato ritiene infatti (p. 304) «sbrigativa – e, soprattutto, indimostrata – l’affermazione di Murgia secondo la quale “il Movimento Sociale Italiano nasce con la benedizione del Vaticano”», si veda P.G. Murgia, Il vento del Nord, Storia e cronaca del fascismo dopo la Resistenza (1945-1950), Sugarco, Milano, 1975, p. 295.
9 Si vedano P. Buchignani, Fascisti rossi. Da Salò al Pci, la storia sconosciuta di una migrazione politica 1943-1953, Mondadori, Milano, 2007; P. Ignazi, Il polo escluso. Profilo del Movimento Sociale Italiano, Il Mulino, Bologna, 1989,
p. 24.
10 Utile in proposito la riflessione di Neglie: «La Nazione diventò così il terreno eletto per giocare la partita della propria sopravvivenza politica, in un paese ancora preda di fremiti rivoluzionari, di desideri di vendetta, bisognoso di chiarezza e unità di intenti», P. Neglie, Il Movimento Sociale Italiano tra terzaforzismo e atlantismo, «Storia contemporanea», a. XXV, n. 6, dicembre 1994, p. 1170. Si vedano anche M. Revelli, La destra nazionale, cit., pp. 70-71; P. Rosenbaum, Il nuovo fascismo. Da Salò ad Almirante. Storia del Msi, Feltrinelli, Milano, 1975, p. 39.
11 Si veda M. Franzinelli, L’amnistia Togliatti. 22 giugno 1946. Colpo di spugna sui crimini fascisti, Mondadori, Milano, 2006.
12 Si vedano S. Finotti, Difesa occidentale e Patto Atlantico: la scelta internazionale del Msi (1948-1952), «Storia delle relazioni internazionali», a. VI, n. 1, 1988, p. 88; M. Tarchi, Cinquant’anni di nostalgia. La destra italiana dopo il fascismo, Intervista di A. Carioti, Rizzoli, Milano, 1995, p. 32; P.G. Murgia, Ritorneremo! Storia e cronaca del fascismo dopo la Resistenza (1950-1953), Sugarco, Milano, 1976, p. 98. Per una dettagliata analisi dei vari movimenti, tra cui i Far, e personaggi che rifiutarono l’opzione moderata si veda G. Parlato, Fascisti senza Mussolini, cit., pp. 255-269.
13 G. Parlato, Fascisti senza Mussolini, cit., p. 250.
14 Sulla nuova strategia missina si veda G. Parlato, Fascisti senza Mussolini, cit., pp. 269-280; P.G. Murgia, Ritorneremo!, cit., p. 88-92.
15 Sul programma del ’48 si vedano M. Revelli, La destra nazionale, cit., p. 23; G. Roberti, L’opposizione di destra in Italia 1946-1979, Gallina, Napoli, 1988, p. 40. Ignazi lo ha definito un «programma orientato a sinistra», P. Ignazi, Il polo escluso, cit., p. 46.
16 M. Tarchi, Cinquant’anni di nostalgia, cit., p. 32. Si veda anche P. Neglie, Il Movimento Sociale Italiano tra terzaforzismo e atlantismo, cit., p. 1174.
17 M. Tarchi, ibidem, p. 33.
18 R. Chiarini, «Sacro egoismo» e «missione civilizzatrice». La politica estera del Msi dalla fondazione alla metà degli anni Cinquanta, «Storia contemporanea», a. XXI, n. 3, giugno 1990, p. 457.
19 Per un’analisi delle sfide che deve fronteggiare il Msi dal 1949 si veda P. Ignazi, Il polo escluso, cit., pp. 54-59; M. Tarchi, Cinquant’anni di nostalgia, cit., pp. 48-50; P. Rosenbaum, Il nuovo fascismo, cit., p. 197. Sulla situazione dei giovani missini si veda A. Carioti, Gli orfani di Salò. Il “sessantotto nero” dei giovani neofascisti nel dopoguerra 1945-1951, Mursia, Milano, 2008, cap. 4, pp. 118-150.
20 M. Revelli, La destra nazionale, cit., p. 20. Si veda anche D. Lembo, Fascisti dopo la liberazione. Storia del fascismo e dei fascisti nel dopoguerra, dalla Repubblica Sociale al Movimento Sociale Italiano 1945-1956, MA.RO. Editrice,
Copiano (Pv), 2007, pp. 113-116, e A. Jellamo, J. Evola, il pensatore della tradizione, in F. Ferraresi, (a cura di), La destra radicale, cit., pp. 215-252.
21 Si veda P. Ignazi, Il polo escluso, cit., p. 59.
Federico Robbe, Gli Stati Uniti e la Destra italiana negli anni Cinquanta, Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano, Anno accademico 2009-2010

#1947 #1948 #1949 #amnistia #anticomunismo #antipolitica #Congresso #destra #elezioni #FedericoRobbe #GiorgioAlmirante #JuliusEvola #legalitaria #Meridione #MSI #neofascismo #OSS #Sociale #StatiUniti #tendenza #Vaticano





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Now Hold A Mirror – NHAM Mixtape 15


It’s been a busy month, so busy I’ve not had time for artist discovery or to reach out to artists for consent. Therefore this month’s mixtape takes a pause and reflects on some tunes from the journey so far. The 12 tracks come from 10 nations. Five with female vocalists, five with male and two instrumental. Enjoy.

As always there is also a radio show version of this mixtape with some chat about the tracks. That can be found on Audio Interface (@audiointerface) from the first Monday of the month as well as featuring in NHAM Radio‘s Mixtape Mondays and Thursdays slots.

⬇️ Click below to begin playing, and keep the page open to hear the mix in full.

[If viewing from the Fediverse you need to click here to listen to the mixtape on NHAM]

1. Haunted by BENDY
All Rights Reserved
”a haunting vibe which is pretty dark lyrically and darkly pretty sonically” – Mixtape 2
@bendineliot

2. Lost Dream by Digits
All Rights Reserved
“soft yet authoritative vocal … jittery electronic beeps and beats” – Mixtape 3
@digits

3. Dazzler by Doctor Popular
CC BY-NC-SA 3.0
“you know exactly who you are: A star” – Mixtape 4
@docpop

4. Just Beyond Your Fear by TEACOZY
All Rights Reserved
”It’s neurotic folk that stays with you long after” – Mixtape 9
@Teacozy

5. Leave the Light On by Futzle featuring Aelyth from sideSister
All Rights Reserved
“ethereal vocals, captivating chord changes and a swinging beat” – Mixtape 10
@futzle, @elsemusic, @jimbob

6. Freezing Rain by Mans1
CC BY-NC-ND 4.0
“bringing the smooth French rap” – Mixtape 7
@mans1

7. How rich will i make the soil by wallamide
CC BY-NC-SA 3.0
“to contemplate our place in the natural order of the universe” – Mixtape 11
@walladiethylamide

8. Whep? ..yrgn… samoreee. by Default Media Transmitter
CC BY-NC-SA 4.0
“between the plain planes of calm to the epic epicentre of some heavenly acid dreamworld” – Mixtape 8
@defaultmediatransmitter

9. Holy Grail by Kydia
All Rights Reserved
“a masterpiece, made even more remarkable when Kydia’s story is told” – Mixtape 1
@KydiaMusic

10. Cultivate by Unwoman
CC BY-NC-SA 3.0
“a strong connection to the soul” – Mixtape 6
@unwoman

11. out-of-body-like by Sgrow
All Rights Reserved
“remain the glitch” – Mixtape 5
@lislegaard

12. Information Array by Roberta Fidora
All Rights Reserved
“one of my absolute faves” – Mixtape 12
@RobertaFidora

#Bandcamp #Bandwagon #Faircamp #FediMusic #Hot #Mirlo #mixtape #music #NHAM #NHAMmixtapes #playlist


[Read in full on NHAM]

Nature Holds Awe, Man – NHAM Mixtape 11


This nature-inspired mixtape has been slowly building over the last 6 months or so. Finally complete with 12 tracks it is now ready to burst in to the scene in perfect harmony with the natural world outside my window, which is flourishing with foliage, blossom and bird song.

The radio show version of this mixtape (where you have to put up with me talking a bit too) can be found on Audio Interface (@audiointerface) from the first Monday of the month.

[If viewing from the Fediverse you need to click here to listen to the mixtape on NHAM]

1. Mistrise by gribbles
CC BY-NC-ND 3.0
@gribbles

Opening up with the serenity of a waking morning in pure, clean air surrounded by nothing but nature. The beauty of the day beginning as the mist rises. Captured perfectly by the talented gribbles, who has some live dates coming up later this year. If you’re in the UK see if you’re near enough to make it.

2. How rich will i make the soil by wallamide
CC BY-NC-SA 3.0
@walladiethylamide

“We come from nature, to nature we one day return. Life is a wild accumulation of circumstances that are the products of tons of factors.” The EP of the same name that this song comes from is music to contemplate our place in the natural order of the universe. Some serious textures here.

3. gorse yellow by kel.audio
All Rights Reserved
@kel

Speaking of textures. Mmmmmm. I’m imagining these are some of the sounds gorse makes when plugged in to an amp! kel has very kindly offered up some first-come-first-serve free download codes for the album this song features on. Copy and paste one of them here to download 13 tracks for free. t3y3-hnpv, v76y-yzy4, 7m3n-76nm, xrvm-v6v6, qvb6-6yzy.

4. The River by me:she
All Rights Reserved
@meshe

Michelle Dumond makes beautiful music, some with accompanying videos. Many of her videos already feature in the WATCH area of NHAM. This one comes from quite deep in her back catalogue – the final song on the 2010 album, ‘The Moondrops’. All of her music is well worth checking out and flowing through … like a river.

5. Sequoia by MOULE
All Rights Reserved
@MOULE

Possibly the most prolific artist I’ve encountered yet, MOULE is represented in Sequoia as an adventurous, easy-going individual who appreciates nature, and knows that because life is short we need to make the most of it.

6. Flares by Lehto
All Rights Reserved
@lehto

David Hanke aka Lehto released an album called Northbound in 2023 that focuses on his love for nature and the northern hemisphere. Flares is the penultimate track from the album and for me it manages to capture both the stillness and the epic greatness of nature in one hit.

7. The Waterfall by Kydia
All Rights Reserved
@KydiaMusic

I love listening to Kydia. She has a beautiful voice. She also has some beautiful cats who are a joy to receive updates from on her Mastodon feed. The slow beat in The Waterfall is reminiscent of Active Child.

8. Dew by Clément Bertine
All Rights Reserved
@cbertine

French-speaking Clément Bertine makes improvised music that is free-minded, lively, for the heart, full of melancholy or joy, spiritual and radical. Dew is part of a ten-track journey in the album, ‘Inwards’: A walk exploring new horizons, with the dew redefining the journey and enabling the traveller to pause and breathe.

9. Jackdaw by Helen Bell
All Rights Reserved
@helenbellmusic

A nature themed mix wouldn’t be complete without a track from the wonderful Helen Bell. I’ve purposefully picked songs in this mix that communicate the positivity of nature. This has meant passing on many great tracks which lament the destruction of it. Here is the exception for it would be remiss of me not to leave some kind of reminder as to how precious nature is for all of us.

10. Growing up is for trees by Jenny Berger Myhre
All Rights Reserved
@jennybm

A wonderful title. And wonderful words throughout. Norwegian multidisciplinary artist Jenny Berger Mhyre creates intimate soundscapes of everyday life from field recordings, fragments of songs, conversations, granular and modular synths. The conversation in this track speaks to the importance of holding on to our obtained maturity and wisdom whilst still being connected to our inner child.

11. Solarised by Bedlam Steps
CC BY-SA 4.0
@bedlamsteps

We’re all affected by exposure to the light and heat of the sun. Bedlam Steps is Bradford-based Simon Greenwood, and this sumptuous offering comes from his debut EP Patterns and Shades, released this year.

12. Sunset Shore by Ordos Mk.0
All Rights Reserved
@ordosmarkzero

Closing out in as serene a manner as we came in. Ordos Mk.0 is on the shore watching the sun set on another NHAM mixtape. This song was specifically created to match an image of the sun setting and reflecting on a calm shore. Success.

I hope you’ve enjoyed this journey through nature: NHAM’s ode to the most wonderful source of inspiration, the thing that connects us all and gives us everything we cherish. It’s too easy to take it for granted so this mixtape is our little pause for reflection and respect.

#FediMusic #Hot #mixtape #music #NHAM #NHAMmixtapes #playlist


Roberta Fidora reshared this.




in reply to Pro

Do AI music creators actually have any success? I'm gonna need some numbers on that.
in reply to Thorry

McCann, 37, who has a background as a visual designer, started experimenting with AI to see if it could boost his creativity and “bring some of my lyrics to life.” Last month, he signed with independent record label Hallwood Media after one of his tracks racked up 3 million streams, in what’s billed as the first time a music label has inked a contract with an AI music creator.



As of today, I am officially retired! I expect my life to change, well, not at all, at least for now (I was already not teaching because it was summer, I’d already long since moved to the place we chose to live out the next phase of our lives, I still have my research group, and my last grad student will still be at it for a while), but it’s the beginning of the end, anyway.


Es gibt ja kaum was nervigeres als "Stadion-VLogger". Zum Glück waren die in meiner GG-Ecke nicht (und vermutlich würden die da auch nicht viel Spaß haben).

Aber VLOGger die den Fans der gegnerischen Mannschaft auf den Sack gehen während sie verlieren, das kann ich mir anschauen ;)



“Profondamente rattristato dall'ingente perdita di vite causata dal terremoto nell’area orientale dell’Afghanistan”, il Papa “offre ferventi preghiere per le anime dei defunti, per i feriti e per coloro ancora dispersi”.



Shifting Sands of Asian Geopolitics journal-neo.su/2025/08/31/shif…


I almost never see Exception Filters in real projects… but they’re such a clean way to handle errors.
Do you use them?

mathiashove.com/blog/2025/exce…

#CSharp #DotNet




« Whistleblower: DOGE copied data on all people in the USA to the cloud
According to a whistleblower complaint, DOGE employees copied a highly sensitive database into the cloud at the US Social Security Fund. The risk is enormous. »

heise.de/en/news/Whistleblower…



TRE-SP define que Barueri vai julgar Pablo Marçal por uso de laudo falso contra Boulos
A denúncia do Ministério Público Eleitoral pede a condenação de Marçal e outros envolvidos por crimes previstos no Código Penal

#JB #JornalDeBarueri #Barueri #Política
jornaldebarueri.com.br/politic…



Marktbericht: Müssen Anleger den September fürchten?

Dem September eilt an der Börse ein schlechter Ruf voraus. Im historischen Schnitt müssen Anleger für diesen Monat hohe Abschläge einkalkulieren. Doch nach dem guten Jahresverlauf bisher besteht etwas Hoffnung.

➡️ tagesschau.de/wirtschaft/finan…

#Marktbericht #DAX #Börse #Trump #Zölle #Gericht #Gold #Rekordhoch #Öl #VW #Aktien #WallStreet

in reply to tagesschau

Anleger fürchten gar nix, schon gar nicht den September. Fallen die Kurse, wird nachgekauft. Steigen sie, ist alles gut. Spekulanten fürchten sich davor, ihre Wetten zu verlieren.


Kunde kommt zum Brillerichten ins Geschäft. Ich entdecke eine beginnende Schichtablösung auf den Gläsern und biete an, sie einzuschicken, was der Kunde annimmt. Nach 6Tagen hat er nagelneue hoch individualisierte Gleitsichtgläser für umme. -Der Kunde meckert, weil ihm das zu lang gedauert hat.
Ich hätte auch die Klappe halten und die Gläser verrotten lassen können…
Einem geschenktem Barsch guckt man nicht hinter die Kiemen!
#Augenoptik
in reply to Augenstern

schaaaade
Den hatte ich gefunden .....
Du kennst nicht zufãllig .....


New Comic found: Wallace the Brave - 2025-09-01 gocomics.com/wallace-the-brave…

#comicstrip #wallacethebrave



Il leghista Pillon inveisce contro fantomatici "comunisti", ma Foa lo sbugiarda gayburg.com/2025/09/il-leghist…


😔 L'attesissimo lancio della nuova esclusiva PS5 non ha brillato come previsto. Difficile risalire la china ma non impossibile. #PS5Flop #RiscattoInVista

🔗 tomshw.it/videogioco/playstati…




Doug Ford’s political nihilism
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@guiscardo la meta’ dei miei follower sono account di gino haha
@gino

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Genova, muore dopo una lite con il fidanzato. L'ipotesi della caduta dalle scale, ma le indagini proseguono
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A Liberal by the same name is not necessarily the same Liberal
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Istat, cresce l'occupazione a luglio: +0,1 nell'ultimo mese e +0,9 nell'ultimo anno
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The more data, the more precise the operations.

#business #tech

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Poll end: 1 settimana fa



Financial Times: «Interferenze russe sull'aereo di von der Leyen, il pilota costretto ad atterrare manualmente»
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Oh I’ll tell you about my pencil Apple.

I hate when companies ask for feedback with zero incentive for doing so. 🗑️

in reply to Davey Craney

The image shows a smartphone screen displaying an email from Apple Market Research. The email is addressed to "David Crane" and is dated 12:33. The subject line reads "Tell us about your Apple Pencil." The email body invites the recipient to take a survey about their experience with the Apple Pencil, emphasizing that responses will remain confidential and results will be reported in aggregate. A blue "Take the survey" button is prominently displayed. The email also includes a link for help or comments about the survey, Apple's copyright information, and a privacy policy link. The email is from insideapple.apple.com, and the sender's name is Apple Market Research. The phone's status bar shows the time as 12:36, the battery level at 66%, and the carrier signal strength.

The image shows a smartphone screen displaying a survey feedback form. The top of the screen shows the time as 12:35, with a battery icon indicating 66% charge, and a Wi-Fi signal. The form is titled "Report an issue with the survey" and includes several pre-defined options: "Survey is not responding," "Survey is unavailable message," "Survey for product I didn't purchase," and "Unable to complete the survey." The "Other" option is selected, and a text box is provided for additional comments. Below the text box, there are two buttons: "Cancel" and "Submit." At the bottom of the screen, the URL "surveyfeedback.apple.com" is visible, indicating the source of the form. The background of the form is white, and the text is in black, with the "Submit" button highlighted in blue.

Provided by @altbot, generated privately and locally using Ovis2-8B

🌱 Energy used: 0.727 Wh



Vertice volenterosi in via di definizione, Meloni ci sarà - Notizie - Ansa.it
https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2025/09/01/vertice-volenterosi-in-via-di-definizione-meloni-ci-sara_b6f0f7a8-ece7-4dc0-b090-278217511a2c.html?utm_source=flipboard&utm_medium=activitypub

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