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Print in Place Pump Pushes Limits of Printing


Print in place pump being used next to ladder

3D printing has taken off into the hands of almost anyone with a knack for wanting something quick and easy. No more messing around with machining or complex assembly. However, with the general hands-off nature of most 3D prints, what could be possible with a little more intervention during the printing process? [Ben] from Designed to Make represents this perfectly with an entire centrifugal pump printed as one.

This project may not entirely fit into the most strict sense of “print in place”; however, the entire pump is printed as one print file. The catch is the steps taken during printing, where a bearing is placed and a couple of filament changes are made to allow dissolvable supports to be printed. Once these supports are dissolved away, the body is coated with epoxy to prevent any leakage.

Testing done by [Ben] showed more than impressive numbers from the experimental device. Compared to previous designs made to test impeller features, the all in one pump could stand its own against in most categories.

If you want to check out the project yourself, check out the Hackaday project here. One of the greatest parts of the open source 3D printing world is the absolute freedom and ingenuity that comes out of it, and this project is no exception. For more innovations, check out this DIY full color 3D printing!

youtube.com/embed/HDBhGS5r62c?…


hackaday.com/2025/11/04/print-…



Droni sull’aeroporto di Bruxelles e sulle basi militari. La sicurezza è a rischio


Martedì sera, a causa della presenza di un drone nello spazio aereo, il controllore del traffico aereo Skeyes ha disposto la sospensione temporanea dei voli in partenza e in arrivo all’aeroporto di Bruxelles, dalle 20:00 alle 21:30.

Successivamente, intorno alle 22:00, sono state ricevute le prime segnalazioni secondo le quali lo spazio aereo è stato nuovamente chiuso.

Diversi aerei stono stati dirottati verso altri aeroporti, come Maastricht e persino l’aeroporto di Schiphol (Amsterdam). È la prima volta che il traffico aereo all’aeroporto di Bruxelles viene interrotto a causa di un drone, ma incidenti simili si sono verificati anche in parti in Europa.

Infatti i droni hanno costretto gli aeroporti di Copenaghen, Oslo e Aalborg a chiudere temporaneamente a settembre, mentre l’aeroporto di Monaco ha dovuto sospendere le operazioni due volte in 24 ore a ottobre.

Gli aerei che non sono riusciti ad atterrare all’aeroporto di Bruxelles sono stati inizialmente dirottati verso l’aeroporto di Liegi, ma anche lì sono stati segnalati droni. I voli diretti a entrambi gli aeroporti sono stati successivamente dirottati verso gli aeroporti di Maastricht e Colonia, secondo l’emittente francese RTBF. “Non ci sono ancora prove di un collegamento tra le segnalazioni di Bruxelles e Liegi”, ha affermato Skeyes.

Dopo una breve riapertura intorno alle 21.30, anche lo spazio aereo sopra l’aeroporto di Liegi è stato nuovamente chiuso in seguito ai nuovi avvistamenti di droni, riporta l’agenzia di stampa Belga. Anche l’organizzazione europea per il controllo del traffico aereo Eurocontrol ha segnalato interruzioni del traffico aereo negli aeroporti regionali di Anversa, Ostenda, Liegi e Charleroi.

I cittadini hanno chiamato la polizia locale, che si è immediatamente recata sul posto ed è riuscita a confermare visivamente la presenza di due droni, ha confermato martedì sera il sindaco Steven Matheï (CD&V) all’agenzia di stampa Belga. I tentativi di intercettare o bloccare i droni sarebbero falliti.

“Non è ancora tutto chiaro, perché il Ministero della Difesa non è stato in grado di rilevare alcun drone. L’elicottero della polizia federale è stato chiamato per rintracciare il velivolo, se necessario”, ha detto Matheï. Non sarebbe stato rilevato nulla nella base aerea stessa.

Lo scorso fine settimana, i droni sono stati avvistati tre volte sopra la base aerea di Kleine-Brogel e di recente sono stati effettuati altri avvistamenti anche sopra altri siti militari.

Lunedì, all’esercito belga è stato ordinato di abbattere i droni che sorvolavano il territorio militare, a condizione che ciò potesse essere fatto in sicurezza: senza danni collaterali, ma questo non è scontato. Inoltre, dato che questi droni sono oggetti piccoli, veloci e molto manovrabili, non c’è alcuna certezza che possano essere colpiti.

Chi o cosa si nasconda dietro i numerosi droni avvistati di recente rimane per il momento poco chiaro. Il Ministro della Difesa Theo Francken (N-VA) ha ipotizzato che la Russia potrebbe essere il colpevole, ma finora non sono state trovate prove a conferma di tale affermazione.

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