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LA NEBBIA SUL PIAN D'ERBA


Silenzio.
L'orgoglioso rio,
largo e placido di sé
pure tace, e si contenta nel letto suo di perle
che ‘l primo mattino,
qual dono inatteso dal petroso ponte
Spirito gli dona
e tutt’intorno infonde.
Verde e sana, madida
tremula lieve l'erba del Piano
La raganella celata
nella sodaglia che le fa corona
dà due sillabe di voce
e inascoltata
alla fine poi desiste.
Strie paffute di vapore
nel quadro freddo del Dio Pittore
evolvono, salgono
mano nella mano
salutan liete ‘l giorno
mentre seguon lor cammino
contese strette
tra l'Alserio e l'Eupilino.
Dall’anima
all'aria opaca
un istante di foto sgranata
svapa sul verde prato:
ombra d’antico pueril sentor
disperso, e nel tempo
mai più trovato