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Rapporto Politico e Umanitario sulle Barriere e i Checkpoint nella Cisgiordania Occupata
A cura dell’Unità di Monitoraggio per i Diritti Umani – Associazione dei Palestinesi in Italia
Nel cuore della Cisgiordania occupata, oltre 1274 cancelli metallici e checkpoint militari israeliani bloccano quotidianamente la vita dei palestinesi. Queste barriere, installate agli ingressi delle città, tra i villaggi e lungo le strade riservate esclusivamente ai coloni israeliani, costituiscono un sistema di separazione forzata e un vero e proprio regime di apartheid moderno.
Ogni giorno, studenti, lavoratori, impiegati, malati, donne incinte e anziani sono costretti ad attendere ore intere sotto il sole cocente o il freddo solo per attraversare queste barriere per andare al lavoro, a scuola o in ospedale.
Situazione attuale:
• Alcuni checkpoint sono aperti solo in orari specifici: chi arriva tardi deve passare la notte fuori casa.
• I soldati israeliani esercitano forme sistematiche di umiliazione, attraverso controlli minuziosi, domande provocatorie e ritardi intenzionali.
• In posti come il checkpoint di Qalandiya, i cittadini sono costretti a scendere dai mezzi, passare per tunnel e subire controlli corporei estenuanti, come se stessero attraversando una frontiera internazionale.
• L’accesso ai territori del 1948 (Israele) richiede permessi complessi, più difficili di un visto turistico, concessi in modo arbitrario, rendendo la vita palestinese un mosaico di enclavi isolate (bantustan) senza connessione geografica.
Implicazioni umanitarie e politiche:
• Frammentazione del tessuto sociale e territoriale palestinese.
• Impossibilità di creare uno Stato palestinese contiguo e sovrano.
• Violazioni gravi del diritto internazionale, in particolare del diritto alla libertà di movimento.
• Rafforzamento di un sistema di apartheid riconosciuto da numerose organizzazioni internazionali.
Chiediamo alla comunità internazionale, alle organizzazioni per i diritti umani e alla coscienza globale di:
• Agire per la rimozione delle barriere.
• Fermare il regime di permessi arbitrari.
• Garantire la libertà di movimento per il popolo palestinese.

14/10/2025
Associazione dei Palestinesi in Italia (API)

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