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ChatGpt è addestrata grazie a miliardi di dati di miliardi di persone. Ecco perché l’abbiamo bloccata


L’innovazione non può essere fatta a spese dei diritti delle persone. Credo sia questo il senso più profondo del provvedimento con il quale, come Garante per la protezione dei dati personali, abbiamo ordinato a OpenAi, la società che gestisce ChatGPT di sospendere, almeno temporaneamente, ogni trattamento dei dati personali raccolti in Italia e degli utenti... Continue reading →
in reply to Informa Pirata

la domanda è: perché non si è fatto nulla in 20 anni di raccolta selvaggia di dati per rendere la rete un luogo più partecipato e rispettoso della privacy. Se consenti a società private di accumulare dati poi non ti puoi stupire che ne facciano ciò che vogliono. Gli algoritmi di AI impiegati da OpenAI sono quelli che più o meno usavo io negli anni ‘90, era prevedibile che stavamo preparando i presupposti per una AI proprietaria addestrata con dati e conoscenze pubbliche. Oltretutto, non sappiamo (e non sapremo mai) se già negli anni passati, con o senza AI, quei dati (nostri) siano stati impiegati o “venduti” a organizzazioni politiche in qualche modo compiacenti con gli interessi delle aziende che li avevano accumulati, o se quelle aziende ne abbiamo in qualche modo favorito le vicende per interesse personale impiegando quei dati.

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