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Grazie a #UniversitàDiBologna, che NON accetta corso Filosofia per #militari

NON si tratta di disprezzare militari,si tratta di difendere il confine invalicabile tra libertà di pensiero-fondamento della conoscenza - e dovere di OBBEDIRE ACRITICAMENTE gli ordini-fondamento della vita militare

in reply to stefania maurizi

La filosofia non può essere militare senza smettere di essere filosofia. Kant spiegò bene perché nell'articolo segreto della Pace perpetua (testo: btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/a… e commento: btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/a…)

Chi tiene in mano la bilancia della giustizia e la spada della forza è esposto alla tentazione di usare la spada per truccare la bilancia, alla maniera di Brenno.

Le ragioni della ragione possono essere fatte valere solo se non si impugna la spada e si è indipendenti - cioè non soggetti ai suoi ordini, - da chi impugna la spada.

Chi obietta che la guerra può essere giusta - quando mandiamo la gente al massacro per "i nostri valori - dimentica che ci pretende che la forza possa essere usata per far valere ragioni, non ragioni fa valere, bensì la legge del più forte. A meno di non credere che un qualche "dio" - peraltro superfluo - dimostri il suo favore identificando la prevalenza della forza con il trionfo della giustizia (btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/a…).

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in reply to Maria Chiara Pievatolo

Interessanti i commenti di bot umani e no alla notizia come data da @Nico_Piro@mastodon.uno

xcancel.com/_Nico_Piro_/status…

che presuppongono l'abitudine alla dipendenza dell'università e alla sua riduzione a servizio allo stato.

Una cosa è accogliere studenti che sono anche militari, che si troveranno però di fronte docenti indipendenti, un'altra creare un corso su misura per i militari, secondo le loro richieste.

Perché gli umani fra i bot fanno fatica a capire la differenza?

Perché, da quando è stata introdotta la valutazione di stato della ricerca, si è fatto credere che l'università non deve essere autoreferenziale, ma rispondere ad esigenza esterne. Cioè non deve essere indipendente, ma lavorare su ordinazione, cioè ubbidire agli ordini. E i rettori e i professori si sono per lo più piegati. Per questo, il sussulto d'indipendenza di #UniBo stupisce.

Questa voce è stata modificata (2 giorni fa)

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in reply to stefania maurizi

sicura che la segregazione sia una buona idea? Un militare non può ampliare i propri orizzonti? Non può studiare? Informarsi? Criticare? Ragionare? I militari sono esseri umani, non fredde macchine.