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Con le ultimissime cose che mi stanno succedendo, comunque, cercando in generale di non essere inutilmente rassegnata negativamente alle mie difficoltà, vorrei cercare il più possibile di riflettere su queste, per capirle e capirmi... e boh, potenzialmente acquisire dunque poteri ancora più superiori grazie al ragionamento imperante, cosa in cui scrivere ha ovviamente un ruolo importante... 🤫 Ebbene, all'ordine del giorno in questo senso, ora che ho voglia di scrivere, c'è sicuramente 1 riflessione che mi gira da qualche giorno... che forse non farà piacere sentire a coloro che semplicemente moralizzano senza davvero comprendere i miei problemi, ma oggi non ho voglia di gestire i problemi di skill non miei, quindi _adesso parlo io_: **Pensandoci un po' più a fondo, senza farmi trascinare da alcune ansie, io in realtà non riesco a trovare alcuna motivazione davvero razionalmente convincente, e intrinsecamente oggettiva, per la quale non dovrei in assoluto fare autolesionismo.** 😳 (Precisando che il mio è in qualsiasi caso sempre stato fisicamente leggero e senza alcun intento suicidario.) Nel senso... riconosco che ci sono svariati punti potenzialmente sfavorevoli, alcuni soggettivi e altri oggettivi, ma nessuno che sia consistentemente valido sempre e senza dipendere da tante altre variabili, che potrebbero determinare pure la completa invalidità di quei tali punti. Per questo consiglierei comunque caldamente a chiunque di NON iniziare a farlo a cuor leggero, per chi non lo ha mai fatto, però ecco... la situazione, per quanto mi riguarda, è questa: ☝️ Se per certi altri vizi credo si possano vedere dei lati negativi oggettivi, che possono valere sempre e per tutti, a qualsiasi livello — poi, qualcuno può scegliere di fregarsene, ma intanto la cosa è riconoscibile — in questo caso io personalmente non ne trovo. 😶 Per esempio, a me non interessa minimamente fumare, perché non mi ispira lo sminchiamento permanente oggettivo dei polmoni e altre cose, che è praticamente un fatto se la cosa diventa abitudine, e soggettivamente la puzza e i suoi effetti mi disgustano. Allo stesso modo, non vado appresso al gioco d'azzardo (esempio che faccio perché, come l'autolesionismo, è un comportamento e non una sostanza) sì perché sono io tirchia, ma perché è un fatto oggettivo che si buttano i soldi; e ciò vale sia giocando 1 volta all'anno, sia essendo dipendenti. L'autolesionismo, a confronto, non comporta nemmeno danni permanenti ai tessuti, se tenuto su certi metodi (spoiler per chi non ne sa niente: non esistono solo i tagli) e/o livelli. Non è questa la norma, ma resta un fatto. Potremmo dire che, se altre cose hanno o una certezza e basta, o la certezza di un rischio, l'autolesionismo ha solo il rischio di un rischio; di nuovo, almeno rimanendo sull'assoluto... poi è chiaro che, nello specifico, si può finire per parlare di certezza di rischi, per via di quelle tante variabili. 🤯 (Continua... quando ho voglia di dire il resto.)


Mia onesta reazione 10 minuti dopo il momento epico... 😳