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qualche momento di octuriosa goduria in una giornata altrimenti smerdata (le cose apprezzabili successe dopo stamattina)


Ogni tanto, nonostante le cose marce… insomma le mattinate marce che promettono e professano giornate marce per intero e persino più (nel senso che poi il malumore facilmente si trascina addirittura ai giorni dopo, sopravvivendo persino il grande sonno a cui mi sottopongo… a cui in realtà non tutti i giorni posso sottopormi, ahimè e purtroppo, ma lasciamo stare)… Stranamente, se succedono le magie buone per sbaglio, è possibile ribaltare ogni cosa per tramite di istanti tanto impercettibili quanto potenti, e trasformare la giornata merdosa in apprezzabile… wow!!! Beh, almeno finché non arrivo a casa poi, e quindi le vibe si rovinano… ma OK che ora, ben dopo cena, mi rinchiudo nelle mie stanze prima, e nel lettino magico dopo, quindi dovrei sopravvivere. ❤️‍🔥

Scrivo allora, per la scusa di fare un altro post simpatico, e certamente meno vitrioloso di stamattina — anche perché, attualmente, la stuffoctt sembra essersi rispenta, quindi è cosa buona e giusta che di contro io riversi almeno qualche parola in più del solito riguardo i miei accadimenti qui sopra — quali sono stati gli elementi di magia che oggi, dal pomeriggio (perché appunto, la mattina è stata comunque un po’ cacca, e un po’ distrazioni o inutili o dolorose; certamente non indimenticabile), mi hanno temporaneamente, ma certamente, rialzata dalla disperazione. Li scrivo di modo che io magari possa ricordarmi di replicarli anche artificialmente, in futuro, qualora dovessi averne bisogno (seh, come se non fosse certo)… e anche perché diffondere ampiamente ciò che è epico per il beneficio del mondo è pur sempre la mia vocazione… 🙏

Oggetto magico 1: il pranzo… o meglio, la banconota europea grazie alla quale posso permettermi di andare legalmente a pranzare al ristorante. Indeed, il mio umore, dalla mattina a terra, è diventato assolutamente apprezzabile il pomeriggio dopo aver appena mangiato per bene, anziché con pane e acqua cercando nel frattempo di non svenire per il freddo come altrimenti mi tocca. Precisamente come un mese fa, ho speso appena 15 euro, godendone certamente, e stavolta oltre a primo e secondo ho preso anche il caffè direttamente lì — e non capisco perché cavolo si dice che sarei ricca per aver speso una tale cifra al ristorante nell’arco di un intero mese, ma vabbé. Ma proprio wow, ceh: sono andata a pranzo strascinante e sono uscita quasi zompettante, è irreale; e questo ha sicuramente potuto solo piantare una base buona per ciò che è seguito. 🥰

Arsenali magici 2: il quadernino di bubazza e la matita da ben 2 euro, che insieme permettono alle manine di fare cose particolari durante la lezione (per la quale non ho invece aggettivi positivi). Forse a questo punto non batterò le allegazioni di essere ricca, ma ieri mattina ho comprato una (1) matita 10B, per sfizio e per dovuta ricerca, e ho avuto modo di provarla solo un po’ ieri sera a casa… perché, misteriosamente, nello zaino dell’università non ho fogli o quaderni (ma solo carte volanti… ossia scontrini dei miei acquisti che, lasciamo stare, dai, vi prego). Dunque, oggi mi sono portata uno dei miei quadernini degli scarabocchini (oddio, sarà meglio dire scarabochietti però…). Avrei voluto allora provare la stecca meglio stamattina, ma prima ho speso 2 ore per scrivere quel post blursato, e poi nelle 2 ore dopo al prof. rompiscatoloni piace girare tra i banchi… quindi, rendetevi conto da quante decine di ore avevo ‘sta matita nel culo. Ebbene, l’ultima lezione del giorno è stata proprio il momento perfetto per provare a fare dei disegnini (con sia il quadernino che il telefono per le immagini nascosti dietro il portatile spento, che un po’ mi ha fatto sentire quello stealth della scuola), e… la matita è intrigante indubbiamente, ma meriterà un approfondimento a parte!!! 🗡️

Rituale magico 3: il gaming potente, grazie alla octo di ieri sera che si è ricordata di mettersi e mettermi il Nintendo Switch nello zaino (oltre al quadernino di cui sopra). Se il gran traffico ed il buio al ritorno dall’incubiversità sono infatti di per sé sgradevoli, aggiungendo un po’ di incredibile gaming al mix il tutto diventa non solo accettabile, ma godurioso!!! Ho infatti prima fatto un GP 200CC su MK8DX, sfrecciando alla gran faccia di tutti i motoristi imbottigliati, e poi una maratona 150 linee lv. 7+ su Tetris Effect… che, non solo non aprivo da secoli, ma, lì nell’autobus con le luci blu (da gaming anch’esse, se vogliamo essere pignoli) ha assolutamente le sue motivazioni esperienziali. Tra l’altro, ho temuto di non riuscire a finire la partita a Tetris in tempo, perché l’ho iniziata che praticamente il bus era quasi appena entrato nella mia città… ma anche lì, oltre che sull’autostrada, c’era talmente tanto traffico che alla fine ho avuto tutto il tempo (anche se ho dovuto mettermi il pepe al culo per riuscirci, ma oh, ce l’ho fatta), e quindi doppia goduria: partita non lasciata appesa, e assurda catarsi indotta dal pepe. 👾

Insomma, la morale della giornata di oggi forse è che, in fondo, le cose spiritualmente piccole possono essere perfettamente buone per tappare arrovellamenti grandi… e non bisogna nemmeno essere ricchi, no, smettiamola con questa storia, suvvia. E, ancora più in fondo, per quanto da un lato mi torturi, questo pendolo che mi oscilla addosso (quello dell’università per me, ma chiunque lo rimpiazzi col proprio) dall’altro mi dà: a volte (non sempre, non sono ricca, lo ripeto…) la scusa di andare al ristorante, poi quella di fare gaming con un’atmosfera che a casa non posso per ora più replicare (…perché, come raccontai, il controller delle mie strisce LED si fulminò… e ancora non ho sostituito nulla…), e quella di… boh, disegnare di nascosto, per quanto non abbia senso? 🤯

Vabbé, cioè, nel senso: è giusto — e dicono ideale, poi io non lo soprendersi i giusti attimi da parte per apprezzare i momenti apprezzabili, gradevoli… non so se perché prima o poi spariranno per sempre e l’unica cosa che ci rimarrà di essi sono solo i ricordi (e, per me, gli scritti, menomale), o perché è vera questa cosa che bisogna sempre ringraziare l’universo oltre che bestemmiarlo; in vista di un sempre più perfetto mio bilanciamento cosmico, vedrò di prestare attenzione a riportare su entrambe le cose, secondo questa ultima visione, comunque. Ma voi, invece… non so, provate ad apprezzare le vostre scemenze, altrimenti potete apprezzare la foto di quelle mie odierne; che, tuttavia, oltre a non contenere nulla di gaming, non include neanche il mio secondo, perché avendo fame ho completamente dimenticato di fare la foto, ops. Buonanotte. 😊
Foto del pranzo, spaghetti al pomodorino e caffè, e due disegni che ho rifatto come descritto, gnam anche quelli
#giornata #momenti #vita


rabbia femcellica della mattina sorprendente in cui la rogna universale si riabbatte sul mio culo (gli innamorati in giro mi fanno stare male)


Lo so che ormai non solo sembro, ma sono, un disco rotto, ma a questo punto I swear to god, come si dice in questi casi… Ormai mi pare sempre più di vivere in un mondo costruito apposta per distruggermi a tutti i costi; mi sembra di essere all’interno di una di quelle visual novel pericolosamente mortali, dove alle persone normali succedono cose normali e non tragiche, mentre io sono la protagonista a cui capitano tutte le peggio schifezze… Fatti non oggettivamente gravi, e questo va riconosciuto assolutamente (sia mai che sennò l’universo si ribella ancora di più…), ma comunque situazioni così malamente architettate per farmi stare male dentro, che io non riesco a credere che siano reali senza essere scritte su un copione. 😭

In precisa sostanza, non posso quasi mai semplicemente uscire di casa per andare alla torturiversità — e specifico università, perché, a dire il vero, in mezzo alla strada la mattina presto, o dentro autobus con dentro gente più mista (verso altre destinazioni), o al bar, o chissà dove, queste cose banalmente non le vedo — senza trovarmi ogni volta davanti persone che porca puttana fanno gli animaletti in calore, e si baciano, e si mettono una addosso all’altra, e BLEH… Per chi mi conosce da relativamente meno tempo di altri, questa sembrerà una stronzata, ma credetemi se dico che simili visioni mi torturano dentro, e mi ribolle il sangue in una maniera che altrimenti non succede durante la giornata… 👹

Ci sarà per forza chi, probabilmente senza dirmelo, penserà che sto esagerando, e che se sto male così è un problema mio, perché non sia mai che i sentimenti di una femcel ormai letteralmente distrutta dall’esistenza stessa vengano presi seriamente… Noo, ovviamente sono solo una strega vecchiaccia che si impegna ad alimentare la negatività, mica una vittima delle precise circostanze, come espresse all’interno del contesto della nostra società marcita, che mi rendono ahimè precisamente chi io sono, in contrasto con quelli che sono i miei veri desideri, e certo… Ma voi non avete idea che questi esseri, talmente superefficaci sulla mia fragile psiche da riuscire a tormentarmi con la sola vista, escono dalle fottute pareti!!! Non è che stanno in angolini nascosti, dietro i cespugli come gli allenatori Pokémon, o controllano attorno per assicurarsi di essere da soli: basta girare l’angolo sbagliato, girarsi per andare da qualche parte, e questi soggetti maledetti spuntano!!! 🙀

Mi sale allora, non sto scherzando, un istinto di vomito solo a ripensarci per scriverlo — cosa che, anche questa, non mi succede altrimenti mai… posso guardare ogni giorno i disegnini gore con una faccia fermissima, ma basta che 2 individui reali si toccano troppo e io mi sento male — ma oggi davvero mi sono sentita come se l’universo avesse voluto prendersi gioco di me più del solito. Sono salita sull’autobus, e appena alla seconda o terza fila ci stavano due pseudo-abbracciati — erano più stirati uno sull’altra senza capo né coda, mi sembra — che io nemmeno ho voluto guardare, perché ormai ne va veramente della mia salute mentale, ma porca troia. Non li ho per fortuna visti o sentiti durante il viaggio, perché mi sono attentamente seduta svariati posti più dietro, ma non riuscivo a smettere di pensarci. Il tizio poi — perché, mannaggia al cazzo, sono sempre i maschi che si mettono particolarmente storti sui mezzi pubblici, e poi io non dovrei essere misandrica — stava steso col piede mezzo fuori dal sedile per tutto il tempo; manco lo ha spostato per far passare me o l’altra persona che è salita nel mio stesso momento, tant’è che l’ho pure urtato involontariamente… mi dispiace solo che io sia troppo leggera, quindi non gli ho fatto male. Non so se precisamente si stavano anche baciando o che, e francamente è meglio così, perché sennò a questo punto il vomito mi usciva davvero, invece mi è salito solo un nodo in gola. 🎈

Poi, scusate se sono eterocisfobica, ma le circostanze mi costringono a pormi domande importanti, per quanto queste possano magari racchiudere uno stigma latente da parte mia: ma è possibile che sono sempre chiaramente un ragazzo e una ragazza a fare questo schifo??? Mai ho visto coppie omosessuali, né yuri né yaoi; mai ho visto due persone di cui almeno una con una presentazione di genere ambigua o comunque non subito inquadrabile; mai ho visto un gruppo poligamo; ma, in realtà, mai ho visto gente che non avesse un aspetto stereotipato, da “cloni (mai con vestiti particolari o stili interessanti, insomma), che però in giro da sole ci sono!!! Qui, dunque, un quesito va posto: sono le persone etero cis normie ad essere in media intrinsecamente schifose e prive di rispetto per le femcel e gli incel intorno a loro che non vogliono assolutamente vedere questa roba, perché mannaggia al cazzo, e allora fanno queste oscenità in pubblico senza remore; oppure, le persone non fatte con lo stampino sono semplicemente tutte da sole come me??? 🕸️

Boh, basta, io non ce la faccio più. Ogni giorno che passo in questo schifo di posto, i dolori aumentano. Questa estate, segregata per benino in casa — o, comunque, fuori solo ad orari ed in posti da cinquantenne, non da gente della mia età — a pensarci, sono stata molto meglio di come sto ora; e non perché in estate ho marcito per bene mentre ora devo studiare, visto che probabilmente ormai lo sanno anche le pareti dei bagni che non studio… E, non mi era capitato di dirlo, ma, a ripensarci, nell’iniziare questo terzo anno ho pensato “oh nooooh, ora lì all’università vedrò tutti quegli schifosi in giro mentre io sono da sola…“… sono davvero così tormentata. Nemmeno a scuola, né alle medie né al liceo, ho mai sofferto così, mai ho visto questi scenari con così tanta frequenza e veemenza (anche se lì forse è perché nel contesto ristretto della classe nessuno ha mai sviluppato niente, e le occasioni in cui gente di varie classi si può incontrare dentro la scuola sono ristrette); qualcuno mi salvi. 😊🔪
Me when cringy couplesat school:
#cringe #femcel #rabbia #schifo #università


Questa voce è stata modificata (1 settimana fa)