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Mi date un buon motivo per cui Checco Zalone non dovrebbe starmi sul ca**o?
Questa voce è stata modificata (19 ore fa)

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in reply to bubu

sta sul cazzo perché prende per il culo il perbenismo di sinistra e lo fa con la consapevolezza di una persona di sinistra che piace anche alle persone di sinistra. Quindi non c'è nessun motivo per cui non dovrebbe starti sul cazzo, ma dovresti riconoscere che la sua satira sociale è molto più sofisticata di quanto non sembri.

Checco Zalone è l'Ugo Fantozzi del tempo attuale:

1) Paolo Villaggio smascherava il finto progressismo della classe dirigente e la complicità obbligata delle vittime
2) Luca Medici smaschera il politicamente corretto delle élites e l'adesione pigra ad esso da parte di chi non ne capisce più il significato profondo eooriginario, ma lo professa lostesso per non sembrare stupido e rozzo.

Se ti sta sul cazzo, allora significa che puoi essere ancora salvato

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in reply to Giorgio Sarto

@giorgiosarto non so se hai ragione tu, ma non hai tutti i torti sul paragone con Villaggio. Io per un paragone avrei pensato più a Sordi, ma Checco Zalone è molto più surreale e in questo somiglia molto a Fantozzi (o al Fracchia dei libri)

"Fantozzi continuerà col sorriso sulle labbra a correre di catastrofe in catastrofe perché non ha altra scelta: vivere in una società invivibile."

youtu.be/XdutpgzxMkE

@booboo

Giorgio Sarto reshared this.

in reply to informapirata ⁂

@informapirata Sordi è comico ma è anche profondo e drammatico. I suoi personaggi sono sempre sull'orlo dell'abisso morale. Una grandezza ancora superiore

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in reply to informapirata ⁂

@informapirata Checco Zalone lo ritengo bravo, lo ricordo soprattutto a Zelig. I suoi film si possono vedere, ma non sono capolavori. Quelli di Sordi sono capolavori, ma Sordi era un Artista con la A maiuscala a tutto tondo.
Prendiamo il Marchese del Grillo, il personaggio è molto più profondo di un qualsiasi protagonista di Zalone.
Un film come un Borghese Piccolo Piccolo non lo potrà mai fare Zalone. Quindi per me è più vicino a Villaggio (che per me è più bravo).

@giorgiosarto @booboo

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in reply to Giorgio Sarto

@giorgiosarto @informapirata Zalone antipatico? Punge, è questa la verità. Non posso parlare per gli altri ma la sensazione mia personale è quell'antipatia (fastidio?) che si prova quando ti togli via qualcosa dal corpo, che apparentemente non ti fa male ma che lasciato lì è pericoloso (tipo un nodulo di quelli che possono degenerare in qualcosa di cattivo).
Anche la falsa vicinanza alle idee progressiste fatta solo per convenienza, è come un foruncolo di quelli che ti scavano dentro. Pensi che ti stiano vicini e invece ti stanno usando. BISOGNA smuovere le radici, di questa pustola qua. E Zalone prova a farlo. A modo suo.

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in reply to Elena Brescacin

@elettrona @informapirata lui è una persona simpaticissima ma la sua comicità e il suo personaggio di punta sono antipatici, offensivi. Lui ti fa morire dal ridere ma ti lascia quel senso di rabbia di chi ti ha offeso ma in realtà non riesci a capire neanche bene perché e come ci è riuscito. Perché è un vero e proprio pezzo di 💩 non so se mi spiego
in reply to Giorgio Sarto

@giorgiosarto @informapirata Conosco la situazione. Quando un personaggio ti offende perché, evidentemente, sta mettendo in discussione qualcosa che dai per scontato. E che non vorresti esser messo in gioco proprio in uno spettacolo o film comico.
Io invece più di Zalone trovo antipatico Angelo Duro. Lì non percepisco comicità, è volgare. Sporco. Cerca la risata di pancia senza poi arrivare alla riflessione. Poi oh, se tipo a qualcuno fosse piaciuto sentir dare della putt... a una bimba piccola che urla...
in reply to Elena Brescacin

@elettrona @giorgiosarto @informapirata

Che orrore! Ma chi è questo Angelo Duro? (La scelta dello pseudonimo è anche di cattivo gusto...)

in reply to bubu

@giorgiosarto @informapirata Angelo Duro, non so se è un cognome o un nome d'arte. Fra l'altro mi colpì la curiosità su Luca Medici. Checco Zalone pensavo si chiamasse Francesco e invece è un gioco di parole pugliese il cui significato sarebbe "che tamarro" o qualcosa del genere. Come se dicessi "Checco Lione" praticamente.

Angelo Duro, l'avevo sentito già nominare ma lo vidi la prima volta in un Sanremo in cui in mezzo alle volgarità, si mise in mutande e disse "io sono trasgressivo. Io, che non porto tatuaggi. Guardatemi"... Poi ha fatto di recente un film "io sono la fine del mondo". La trama è, figlio maschio cinico che si prende cura dei genitori anziani. Ma qua è tutta un'accozzaglia di stereotipi, cinismo e volgarità mascherata da "irriverenza, politicamente scorretto" e tutte le supercazzole che si inventa la propaganda politica di ogni colore.
Umorismo nero, satira, irriverenza, sono cose che vanno sapute fare

in reply to Elena Brescacin

@elettrona @informapirata Angelo Duro sicuramente non è tra i miei artisti preferiti, ma lui fa standup comedy ed è un mestiere diverso, più vicino al performer che al comico. Il gioco sta nel creare un'intesa con il tuo pubblico e giocare con i dialoghi e le pause a sorprenderlo. A sorprenderlo lì su quel palco, in quel teatro. I video su YouTube non rendono neanche la metà di quello che succede sul palco.
Essere scorretti e la normalità nella stand up comedy, come ci hanno insegnato gli americani. Non devi stupirti che dia della putt*** a una bambina che piange, visto che quella trovata fa ridere proprio perché è un qualcosa che non si fa, è sbagliato sotto tutti i punti di vista e nessuna persona normale lo farebbe mai

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in reply to Giorgio Sarto

Per me ci sono dei limiti che non si dovrebbero oltrepassare. Neanche nella comedy. Bambini e disabili cognitivi (insomma chi non si può difendere) anche nella comedy più irriverente, non dovrebbero essere toccati.
Puoi prendere in giro la morte, la malattia, tutte le cose negative di 'sto mondo, e prendere in giro LA MORTE non significa ridere di chi è morto. Sono cose diverse.
Ma dare della pu... a una neonata in un film al cinema che viene visto da giovanissimi, è una vigliaccata. E no, non si può neanche dire "lui sta esagerando e prende in giro la pedofilia". Quello è un film al cinema, la stand-up comedy è diversa.
Io da persona con disabilità sensoriale che ama la satira e l'ironia anche pesante, quando parlo di "limiti" non parlo di politicamente corretto o stronzate. Ma di parità nel trattamento fra comico e pubblico.
Un genitore di un bambino non riderà mai se gli dai della pu a sua figlia/o.
Una persona con disabilità cognitiva grave che ha bisogno di tutto, non riderà.
Un cieco non riderà se pubblichi UN MEME quindi UNA VIGNETTA sui ciechi. Però magari sulla stessa cosa raccontata come battuta o barzelletta, magari ride. E se non ride, ti risponde comunque a tono. C'è una differenza sostanziale tra "ridere di me" e "ridere CON me". E l'humor di Checco Zalone, possa piacere o no, secondo me questo lo ha capito.
Questa voce è stata modificata (8 ore fa)
in reply to Elena Brescacin

@elettrona non sono d'accordo. Si può ridere di tutto, ma dipende se lo sai fare e dipende dal pubblico. Tutti i limiti sono superabili, ma bisogna avere il fisico e l'allenamento tecnico per farlo.

Angelo Duro si prova a superare il limite, ma non ha né il fisico né la tecnica per farlo e quindi può far ridere un teatro pieno di gente che viene là appositamente per ridere, ma non è un grande standup comedian

@giorgiosarto @booboo

in reply to informapirata ⁂

@informapirata @giorgiosarto Infatti secondo me non è il ridere di, il problema, ma il COME lo fai. Di battute e barzellette sui neonati è pieno. Sui bambini, sui "matti", poi dipende anche da chi le racconta. Capisco anche il punto di vista di Giorgio quando dice, "fa ridere perché è proibito, sbagliato" - però "proibito e sbagliato" è anche "trallallero trallallà, por ... dio e allah". Ma mentre se parli male di dio e allah stai dicendo parolacce a due entità invisibili, un bambino non lo è.

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in reply to Giorgio Sarto

Che poi la sinistra italiana è quella, che parla di poveri ma gira in auto di lusso, abita nei quartieri più alti della città, guadagna quanto 10 impiegati ed ha un conto in banca enorme, spesso sono anche imprenditori con aiuti statali.
In Italia la sinistra politica non esiste. Ci sono alcune cose che un uomo di sinistra non dovrebbe fare per questioni morali, di principio, vedi Pepe Mujica...

@booboo

@bubu
Questa voce è stata modificata (8 ore fa)
in reply to bubu

non so, sinceramente quel che ho visto non mi fa ridere, mi risulta piatto, non molto intelligente, mi dà l'impressione come se prendesse in giro qualcosa che scarto in automatico, che ho già scartato dalla mia attenzione perché troppo stupido, e quindi colpisce qualcosa che non vale la pena di colpire, troppo facile bersaglio.
Ma è un'impressione, proprio non ci trovo niente e non ho mai approfondito, di fatto ho scartato anche lui dalla mia attenzione.
E, mi risulta un po' antipatico
in reply to filobus

@filobus

Tendo a concordare. Un suo film che ho visto (lui era mi pare in Svezia) mi è sembrato piuttosto sciatto e pieno di luoghi comuni sul "terrone al nord". Se poi qualcuno riesce a leggerci dentro della satira alla Paolo Villaggio, non so che dire: è sicuramente un mio limite, ma io non ce ne vedo.

Ma è cosa risaputa: sono ottuso.

in reply to bubu

e allora siamo in due, ma non me ne farei un cruccio 😉
Aggiungo che l'antipatia mi potrebbe venire dal fatto che mi dà l'impressione che a volte abbia fatto la battuta e guardi il pubblico, come a dire, guarda che bella battuta che ho fatto, sorride, adesso ridete che sono bravo e simpatico
Non so, quei trucchi da comici di bassa lega
Però bho, non mi ha mai fatto impressione, mi vien proprio voglia di guardare qualcosa di meglio e non mi interessa approfondire
in reply to filobus

@filobus

La domanda iniziale (e sono assolutamente sorpreso dalla discussione che ha acceso!) mi era venuta perché il sito del Corriere della Sera metteva un nuovo capolavoro del nostro, intitolato "Ho la prostata infiammata", in bella mostra. Come se fosse una notizia di rilevanza nazionale.

in reply to bubu

si ma non mi stupisce, i giornali oggi sono carta straccia
C'è chi riabilita i Vanzina come raffinati critici di costume...
A me una persona che bolla una cosa minimamente di sinistra come "comunista", si veste solo firmato pur essendo un poveraccio per profonda insicurezza, mi citava cose di Zalone come se mi dovessero colpire, in bene o in male e io lo guardavo così...
Questa voce è stata modificata (9 ore fa)
in reply to bubu

Laggente™ dice che prende in giro l'italiano medio. Ma se il tuo pubblico di maggior successo è quello stesso italiano medio che cerchi di criticare, vuol dire che fai una satira e/o comicità talmente spiccia da risultare nulla, insapore, che non provoca alcun disturbo in chi dovrebbe invece farsi due domande.
in reply to bubu

Perché grazie alla sua canzone abbiamo vinto in Mondiali di Calcio 😆😆😆😆

Scherzi a parte, io sono napoletano e sono cresciuto con i De Filippo, Totò e Troisi, capisci che qualsiasi comico odierno sta 10 gradini sotto.
Tra i comici pugliesi, penso che Zalone sia il migliore, anche di Lino Banfi, che se non fosse stato per Nonno Libero, lo ricoderemmo affianco alle tette della Fenech. Quelli che proprio non sopporto sono Pio ed Amedeo, la loro comicità è troppo scontata.

in reply to bubu

, io devo darti un motivo? Non ne ho. Per me é bravo. Tu non guardarlo. Passiamo ad un altro argomento?
in reply to bubu

non c'è un buon motivo, l'umorismo di Zalone spopola Perché L'Italia è un paese culturalmente e socialmente arretrato, abbandonato a sé stesso ed in cui gli intellettuali per un bel posto al sole ben pagato hanno preferito discorrerre di banalità senza mai fornire argomenti di crescita culturale e sociale. Siamo il prodotto della nostra Storia, ma non siamo solI; ora con la propaganda di guerra da Istituto Luce tutta l'Europa ci segue