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Algoritmi creativi: l'IA trasforma autorialità e mercato dell'arte digitale


in reply to Antonio

@Antonio Credo che la creatività umana abbia ancora qualcosa di unico che l'IA non può replicare completamente. Forse per prevenire un impoverimento e appiattimento della creatività, ci possono essere delle misure da adottare? Non saprei.

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in reply to Nicola Pizzamiglio

Tutti gli artisti che ho conosciuto nel mio campo fanno molto di più che produrre un'immagine da un prompt...

quindi come dire, non sono in competizione col deep learning, come in tutti gli altri campi di cui si sente dire "AI sostituirà X figura lavoratova"

in reply to mattreb

@mattreb Assolutamente sì, io stesso non sento la competizione con l'intelligenza artificiale nel mio processo artistico e creativo, però bisogna farne i conti con questa cosa, stanno nascendo e anche in un certo modo affermando, figure che producono immagini e vengono chiamate artisti e le immagini definite opere d'arte AI, quindi non c'è dubbio che non sostituirà, ma l'intenzione è chiaramente di farne parte, di questo mondo. Mi chiedevo se lasciarsi "contaminare" potesse essere una via per averne più il controllo, senza restare a guardare. Poi ovviamente il mondo cambia e vedremo come andrà!

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in reply to Nicola Pizzamiglio

Credo che la creatività umana abbia ancora qualcosa di unico che l’IA non può replicare completamente. Forse per prevenire un impoverimento e appiattimento della creatività, ci possono essere delle misure da adottare?


La tua riflessione è molto interessante! La creatività umana è frutto di emozioni, intuizioni e contesto culturale, elementi difficili da replicare per l’IA. Per tutelarla, potremmo valorizzare il pensiero critico, incentivare la sperimentazione artistica e introdurre regolamenti che bilancino l’uso dell’IA nei processi creativi. L’innovazione non deve sostituire l’unicità umana, ma affiancarla per ampliare le possibilità espressive.