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La Polizia di Stato e U.S.Secret Service indagano su frode milionaria tra Italia ed USA


La Polizia di Stato e il U.S.Secret Service statunitense hanno individuato i responsabili di una frode milionaria intercorsa tra una azienda italiana e una statunitense, recuperando parte del maltolto.

Le attività sono state avviate dopo una segnalazione ricevuta dal Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica da parte di una società italiana, coinvolta in un importante progetto insieme ad una società statunitense, inerente la fornitura di lavorati in travertino per la ristrutturazione di un tempio a New York, per un valore totale di circa 1.4 milioni di dollari.

La societa’ statunitense aveva proceduto al versamento di circa il 50% del valore totale del progetto (circa 700 mila dollari) su quello che pensava fosse il conto bancario della societa’ italiana. In realtà, erano stati oggetto di un attacco BEC (Busines Email Compromise), attraverso il quale i cybercriminali avevano preso possesso dell’account di posta elettronica della società presa di mira, acquisendo le informazioni relative a transazioni finanziarie, e sostituendo gli IBAN di destinazione dei pagamenti.

La societa’ statunitense era stata sostanzialmente indotta ad effettuare il pagamento da un’e-mail che apparentemente proveniva dall’account di posta elettronica aziendale della societa’ italiana. La societa’ statunitense, resasi conto dell’attacco, informava la società italiana che i fondi che avevano trasferito erano stati dirottati in modo fraudolento su un altro conto bancario che non apparteneva alla società italiana.

Personale della Polizia di Postale ha contattato l’ufficio di Roma dello United States Secret Service (USSS), Agenzia federale USA con la quale sussiste un rapporto di collaborazione internazionale pluridecennale.

L’ufficio USSS di Roma, sulla scorta delle informazioni fornite dalle prime investigazioni italiane, ha proceduto a svolgere ulteriori accertamenti in USA, interrogare il "money mule" destinatario dei fondi rubati, che aveva concorso nel truffare la società italiana. Il money mule ha dichiarato di aver già distribuito la maggior parte dei fondi rubati attraverso altri conti, come le era stato ordinato dai truffatori. Lo USSS, tuttavia, è riuscito a recuperare alcuni fondi ottenuti illecitamente insieme a diversi dispositivi elettronici.

Ulteriori indagini sono in corso da parte dello USSS, che nella speranza di recuperare altri fondi, compresi altri wallet in criptovalute, sta lavorando per cercare di identificare altri individui coinvolti in questa frode.

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Questa voce è stata modificata (2 settimane fa)