Cosa ci racconta il DNA di Hitler?
Un articolo di History Extra (BBC History Magazine) svela i risultati di una ricerca unica: per la prima volta, è stato analizzato il DNA di Adolf Hitler, prelevato dal sangue su un pezzo di tessuto del divano dove si suicidò nel 1945. Una ricerca effettuata da Turi King (genetista) e Alex J Kay (storico), che hanno sposato la genetica con la storia. A 80 anni dalla sua morte, Hitler's DNA: Blueprint of a Dictator, un documentario innovativo prodotto da Blink Films e attualmente in onda su Channel 4, ha svelato una nuova fonte presentando i risultati dell'analisi.
Ecco le scoperte più sorprendenti:
- Nessuna origine ebraica: il mito che circolava dagli anni ’20 è stato definitivamente smentito.
- Una rara mutazione genetica: Hitler aveva la sindrome di Kallmann, che può causare bassa produzione di testosterone, anomalie nello sviluppo sessuale e ridotta libido. Questo spiegherebbe il suo apparente disinteresse per le relazioni intime e la vita privata, a differenza di altri leader nazisti.
- Punteggi genetici eccezionali: il suo DNA lo collocava nell’1% più alto per predisposizione a schizofrenia, autismo e disturbo bipolare. Ma attenzione: non significa che avesse queste condizioni, solo che il suo profilo genetico era estremamente raro.
La genetica non giustifica le azioni di una persona, ma può aiutare a comprendere aspetti della sua vita che la storia ha lasciato in ombra.
Il link all'articolo (che è in inglese e leggibile dietro accettazione di condizioni)
historyextra.com/period/second…