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Il CISA Avverte che un bug critico nei treni USA potrebbe portare all’arresto improvviso


Negli ultimi anni, la digitalizzazione crescente del settore ferroviario ha portato all’introduzione di dispositivi sempre più complessi per la gestione dei treni, migliorando l’efficienza operativa ma, al tempo stesso, ampliando la superficie di attacco potenziale per minacce informatiche.

Nello specifico i ricercatori Neil Smith ed Eric Reuter hanno segnalato una vulnerabilità di CWE-1390: Weak Authentication, monitorata con il codice CVE-2025-1727, che riguarda i protocolli di collegamento remoto End-of-Train e Head-of-Train utilizzati nell’infrastruttura di trasporto degli Stati Uniti. Lo sfruttamento di questa vulnerabilità potrebbe consentire a un aggressore di inviare i propri comandi di controllo dei freni al dispositivo di fine treno, provocando un arresto improvviso del treno che potrebbe causare un’interruzione delle operazioni o un guasto dei freni.

Il bollettino pubblicato da CISA il 10 luglio 2025 richiama l’attenzione sulle vulnerabilità individuate nei protocolli ferroviari gestiti dal Comitato per gli Standard Elettronici Ferroviari (RESC) dell’AAR, coinvolgendo fornitori del calibro di Hitachi Rail STS USA, Wabtec e Siemens.

Sebbene non siano stati segnalati exploit pubblici o casi concreti di compromissione, il documento fornisce raccomandazioni pratiche per ridurre i rischi, invitando le organizzazioni ferroviarie a rafforzare le misure difensive, limitare l’esposizione dei dispositivi alle reti pubbliche e adottare strategie di sicurezza proattive.

L’Associazione delle Ferrovie Americane (AAR) sta sviluppando nuove apparecchiature e protocolli che dovrebbero sostituire i tradizionali dispositivi di fine treno e di testa treno. I comitati di standardizzazione coinvolti in questi aggiornamenti sono consapevoli della vulnerabilità e stanno studiando soluzioni per mitigarla. CISA consiglia agli utenti di dispositivi EoT/HoT di contattare i rispettivi produttori per eventuali domande.

La CISA raccomanda agli utenti di adottare misure difensive per ridurre al minimo il rischio di sfruttamento di questa vulnerabilità, come ad esempio:

  • Ridurre al minimo l’esposizione alla rete per tutti i dispositivi e/o sistemi del sistema di controllo, assicurandosi che non siano accessibili da Internet .
  • Individuare le reti dei sistemi di controllo e i dispositivi remoti dietro i firewall e isolarli dalle reti aziendali.
  • Quando è necessario l’accesso remoto, utilizzare metodi più sicuri, come le reti private virtuali (VPN), tenendo presente che le VPN potrebbero presentare vulnerabilità e dovrebbero essere aggiornate alla versione più recente disponibile. È inoltre importante ricordare che una VPN è sicura quanto lo sono i dispositivi connessi.

CISA incoraggia le organizzazioni a implementare le strategie di sicurezza informatica consigliate per la difesa proattiva delle risorse ICS. Le organizzazioni che osservano sospette attività dannose devono seguire le procedure interne stabilite e segnalare i risultati alla CISA affinché possano essere monitorati e correlati ad altri incidenti.

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