Google Chrome, fix in emergenza per un bug critico che porta ad una sandbox escape
Google ha rilasciato un aggiornamento di emergenza per il browser Chrome, eliminando sei vulnerabilità contemporaneamente, una delle quali è già attivamente sfruttata in attacchi reali. Il problema riguarda componenti critici associati al motore grafico del browser e può portare all’uscita dalla sandbox, un meccanismo di protezione che isola i processi di Chrome dal resto del sistema.
La vulnerabilità più grave tra quelle risolte è stata il CVE-2025-6558, con un punteggio CVSS di 8,8. Riguarda la gestione non corretta di dati non attendibili nei componenti ANGLE e GPU. ANGLE, o Almost Native Graphics Layer Engine, che fungono da livello tra il browser e i driver dell’hardware grafico. È attraverso di esso che una pagina web dannosa può avviare una cosiddetta “sandbox escape” e interagire con il resto del sistema a un livello inferiore.
Questo metodo è particolarmente pericoloso in caso di attacchi mirati: è sufficiente aprire una pagina per ricevere un’infezione impercettibile, senza clic o download di file. Gli sviluppatori di Google hanno osservato che l’exploit per questa vulnerabilità è già utilizzato in attacchi reali, sebbene i dettagli e gli obiettivi specifici non siano stati divulgati. La scoperta del problema è attribuita agli specialisti del Threat Analysis Group, Clement Lesin e Vlad Stolyarov, che hanno segnalato la vulnerabilità il 23 giugno 2025.
Il fatto che la vulnerabilità venga sfruttata in attacchi reali ed è stata scoperta da un team di esperti in minacce di uno Stato nazionale indica il possibile coinvolgimento di attori informatici di livello nazionale. L’aggiornamento di Chrome risolve altre cinque vulnerabilità, tra cui il CVE-2025-6554, scoperto anch’esso da Lesin il 25 giugno. Questa è la quinta volta quest’anno che Google corregge vulnerabilità proof-of-concept attivamente sfruttate. L’elenco include anche CVE-2025-2783 , CVE-2025-4664 e CVE-2025-5419 .
Per proteggere gli utenti, si consiglia di aggiornare Chrome alla versione 138.0.7204.157 o 138.0.7204.158 per Windows e macOS, e alla 138.0.7204.157 per Linux. La versione più recente può essere installata tramite la sezione “Informazioni” nelle impostazioni. Anche i possessori di browser basati su Chromium come Edge, Brave, Opera e Vivaldi dovrebbero tenere d’occhio il rilascio degli aggiornamenti.
Le vulnerabilità relative ai componenti grafici e ai meccanismi di isolamento dei processi non sempre fanno notizia, ma vengono spesso sfruttate nelle catene di attacco. Particolarmente degni di nota sono i bypass dei limiti di privilegio, i bug di GPU e WebGL e la corruzione della memoria durante il rendering: queste sono le aree che spesso diventano la base per successive vulnerabilità critiche.
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