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Far-right populists top polls in Germany, France and Britain for the first time


Alternative for Germany has joined France's National Rally and Reform U.K. in becoming the most popular party in its country, according to polls.

A poll Tuesday showed Alternative for Germany — which is under surveillance by the country’s intelligence services over suspected extremism — is now the most favored by voters. The survey by broadcaster RTL put the AfD at 26%, ahead of the ruling Christian Democrats at 24%.

This is a high watermark for the European far right, a once fringe movement whose virulently anti-immigration, anti-Islam and culture-war politics were shunned by the mainstream just a decade ago.

Today, these parties have developed deep ties with President Donald Trump and his Republican allies, who openly cite nationalists such as Hungarian Prime Minister Viktor Orbán as inspirations on policy and tactics.

in reply to ExLisper

As an American, thank you for explaining this. It's still not great because it echoes what happened here. We are also stuck in a duopoly that was slowly being cranked to the right over decades. A lot of people were initially drawn to Trump because of his ideas of "draining the swamp" and sounding anti-establishment. I think the duopoly and the sense of anti-establishment under a capitalist economy (that turned into hypercapitalism) is where fascism really dug it's claws in and when things really started to accelerate. I have hope that this will result in something better after whatever happens happens, but I'm deeply worried about my family, my friends, my self with whatever comes next. I don't want people to die and suffer but that's already happening and has been happening. I feel powerless and it's awful.
in reply to aly_gurrl

Everyone everywhere is worried now. I really hope EU as a whole will survive and guard basic human rights (at least internally) but who knows?

in reply to mesa

Also switched to Linux (popos) this month. It's been fine. Games work. Browser works. No complaints, really.
in reply to mesa

I installed Bazzite last June. That the local account is just a fact of life made the installation process easier than Windows. KDE (the interface) feels snappier than Windows. Also, the auto-hide Start menu doesn't get stuck anymore. The Win 11 Start menu won't hide when you want them to, and hides when you didn't want it to every single time you accidentally move the mouse cursor to the bottom. I hate that I had to reach for the keyboard every time, while watching videos and such. That drove me nuts. When your wi-fi or bluetooth is not working, Win10 and 11 love to pretend they don't exist, so you can't fix them unless you reboot. So many things they can fix, but most of their project teams are probably focused on adding new bullshit or integrating Office/Teams/Copilot into everything, because the OS is no longer the product.


ICJ vice-president: 'The Lord is counting on me to stand on the side of Israel'


in reply to Saleh

I suppose she wouldn't mind going to meet this Lord a little early then? Seriously every single person that espouses something like this, should be immediately expelled from any government position.

I am at the point where if someone is openly religious, I OPENLY avoid them. I don't want anything to do with these delusional psychopaths.



Maria Sole 04: Bulsara


Maria Sole partorisce in casa, con l’aiuto del suo virus. Adrian prende una inaspettata decisione…

MONDO REALE: negli anni 80 i casi di HIV per trasmissione verticale (da madre a figlio tramite parto spontaneo), erano frequentissimi e non esistevano cure molto efficaci anche se al mondo ci sono persone nate con HIV in quel periodo, specie dall’86 in poi, ancora in vita.

FANTASIA: 1987. Maria Sole partorisce a casa, con l’aiuto del suo virus…


Che fatica venire al mondo!


“In caso di pericolo sarò costretto a scegliere se salvare te o lei”, le parole del virus mi continuarono a frullare nella mente e io di nuovo pensai a come gli avevo risposto d’impulso: “Lei, lei! Se rischiamo la morte entrambe, salva prima la mia bambina!”

Una contrazione più forte delle altre mi fece accasciare sul divano, piegata in due dal male. Uno, due, tre, respira. Il mantra che mi aveva sempre aiutato nei momenti peggiori, diventò a dir poco indispensabile.

Era notte inoltrata e sentivo mio marito russare, l’unico suono a rompere quel silenzio irreale. Vladimir, l’uomo ricco che mi aveva resa schiava ubriaco fradicio un giorno sì e uno anche, non mi pareva certo la persona più affidabile per occuparsi di me e la mia piccola. Dovevo farcela da sola a ogni costo.

“Dai, respira, Sunshine,” la solita voce mi fece eco a ricordarmi che non ero esattamente sola; c’era lui, HIV, il mio virus senziente sempre al mio fianco, spesso alleato e a volte antagonista.

“Dai, forza, segui me, è il momento. La piccola ha deciso di uscire.”

“Non posso farcela,” sussurrai disperata. “Nessuno mi aiuta!”

“Avanti, umana, ci sono io!” rispose HIV, sicuro di sé. “Da quando ho iniziato a vivere in questo mondo ho visto nascere migliaia di cuccioli come la nostra, e il tuo corpo sa benissimo come muoversi. Ne sono certo.”

“Nostra”, dissi a bassa voce; “tu sei un virus… Non puoi…” L’ennesima contrazione mi strappò un grido strozzato e istintivamente iniziai a spingere.

“Eccola,” mi incoraggiò HIV. “Adesso! Spingi, spingi forte! La vedo! La testa è quasi fuori!”

“Sì, come no”, pensai tra me; “un virus ostetrico.” Ma non ebbi tempo di preoccuparmene perché la piccola aveva fretta, e venne al mondo sul divano in cui di solito Vladimir si sdraiava sfinito dalla Vodka.

Piangeva, era calda, era viva. Bagnata e grinzosa, non certo come mostrano nei film. Bruttissima… ma era mia!

“Prendila,” disse il mio virus; pareva commosso, come fosse lui il padre. “Devi tenerla al sicuro.”

Seppure sfinita, raccolsi la piccola che si dimenava fra le mie gambe. La sollevai e me la appoggiai sulla pancia, dove continuò a piangere con una forza sorprendente.

“”È perfetta,” sussurrai, guardando la sua pelle arrossata, i pugnetti stretti, il visino contratto nello sforzo di urlare la sua presenza al mondo”Almeno sta bene”, dissi tra le lacrime; “e ha già un bel caratterino!”

“Benvenuta, piccola Bulsara”, sussurrai baciandole la fronte umida. “Stesso sangue, stesso virus. Siamo una cosa sola.”

Mia figlia aveva ancora il cordone attaccato e io mi sentivo esausta; “l’ho visto tagliare migliaia di volte”, HIV cercò di incoraggiarmi a fare da sola ma non potevo permettermi un rischio. Nessuna forbice da cucina era sterilizzata.

Soccorso provvidenziale


Mi accorsi che stavo perdendo sangue, ma non ebbi il tempo di preoccuparmene perché la porta d’ingresso si aprì all’improvviso e Adrian entrò coi soliti giornali sotto il braccio, ma si bloccò sulla soglia.

Sgranò gli occhi dallo stupore o forse lo spavento quando mi vide: nuda, con la bambina appena nata e tutta piena di fluidi corporei e sangue ovunque.

“Oh signore Gesù,” esclamò, lasciando cadere i quotidiani. “Hai… hai partorito? Da sola?”

“Adrian,” supplicai con un filo di voce. “Per favore, aiutami.”

“Lo zio dorme come sempre, vero? Merda!”

Lui tese l’orecchio e udì Vladimir che russava ancora, era chiaro che neanche mi avesse sentito urlare; “quando beve non c’è verso, se nel sonno smettesse di respirare non farebbe alcuna differenza… Ma ora pensiamo a te, a voi! Andiamo in ospedale!”

“Non posso muovermi,” protestai debolmente ma lui ci avvolse in una coperta presa dal divano e, sollevandoci fra le braccia, ci portò in auto.

“Attenta! Non toccare quel negativo,” mi avvertì il virus, ma era troppo tardi: Adrian mi aveva già posizionato sul sedile posteriore con la mia piccola.

Dottori e giudizi


Il viaggio fino all’ospedale mi sembrò non finire mai, con HIV silenzioso e apparentemente ostile nei miei confronti, e la piccola che piangeva ancora. “Falla smettere, virus”, sussurrai quasi piangendo anch’io, ma lui si limitò solo a dirmi: “finché c’è quel negativo, fatti aiutare da lui!”

“Le hai già dato un nome?” chiese Adrian mentre guidava veloce, preoccupato, commettendo più di un’infrazione. Guardai il piccolo volto della neonata che mostrava già i lineamenti caratteristici del suo vero padre. “Bulsara,” risposi senza esitazione. “E avrà il mio cognome, si chiamerà Bulsara Solari.”

“Bulsara? È un nome insolito,” commentò lui, e decisi di non nascondergli la verità. “Il suo papà si chiama Bulsara di cognome, e io per onorarlo ho deciso di darglielo come nome.”

Lui non disse altro, si limitò ad annuire e proseguì per la strada, fino al parcheggio dell’ospedale.

Quando entrammo e Adrian urlò agitato davanti all’accettazione, medici e infermieri ci circondarono, separandomi dalla bambina nonostante le mie proteste. Fui portata in una stanza, dove venni pulita da mani guantate e prive di empatia che mi infilarono aghi su aghi. “Prelievi di routine”, spiegò una voce, ma gli sguardi significavano solo “la straniera povera che ha partorito in casa.” A nulla valse la mia spiegazione in russo stentato, “sono la moglie dell’imprenditore Vladimir Sokolov.” Nessuno ci credette.

“Sei malnutrita,” esordì un medico cercando di parlarmi in inglese, coi risultati delle mie analisi in mano. “E hai perso molto sangue.”

Feci finta di non sentire, in quel momento l’unico mio interesse era vedere di nuovo mia figlia e stringerla tra le braccia; il dottore annuì lanciandomi uno sguardo di disgustosa compassione e si allontanò.

Riapparve un quarto d’ora dopo, con la bimba avvolta in una coperta dell’ospedale, ma quando si sedette sul letto accanto a me vidi in lui un’espressione grave. Funesta.

“Signora,” iniziò con voce falsamente gentile, “abbiamo svolto tutti gli esami obbligatori per sua figlia e… non so come dirglielo… risulta positiva all’HIV.”

“Questo ci fa la predica sicuramente”, il virus mi parlò allarmato; “preparati a una infinita rottura di coglioni… Non reagire, Sunshine. Peggioreresti la situazione. Digli tutta la verità!”

“Ma quale verità”, pensai, mai avrei potuto raccontargli di avere in corpo un virus senziente e che la bambina lo stava ereditando. Un miracolo per me, una condanna secondo gli ospedali.

“Lo sono anch’io,” mi limitai a rispondergli, stringendo Bulsara al seno. “Gliel’ho dato io.”

Il dottore mi squadrò dall’alto al basso, scandalizzato dalla mia eccessiva compostezza. “Lei comprende la gravità di ciò che ha fatto, vero?”

“Lei non sa nulla di me, dottore! Io comprendo solo che Bulsara è mia figlia,” gli urlai dietro. “Doppio legame biologico! Parte di me, in ogni modo possibile.”

L’uomo si schiarì la gola. “E il padre? Da quanto capisco Lei è una ragazza madre… Signora, devo avvisarla che in questi casi… c’è un protocollo. I bambini sieropositivi spesso vengono affidati a strutture specializzate…”

“Specializzate un cazzo!” Lo guardai negli occhi, pronta a difendere la mia creatura, con le unghie e i denti. “No. Lei resta con me.”

“Non è così semplice,” il medico continuò per la sua strada. “Anche Lei è malata, Maria Sole; se ne rende conto? Come può prendersi cura di un bambino in queste condizioni? Non parliamo poi di come è messa economicamente… Nessuno partorisce più in casa! Solo i poveri!”

Un padre per Bulsara


“Dottore del cazzo! Non si azzardi più a parlare così di me”, gridai ancora; le lacrime iniziarono a farsi largo sui miei occhi e io, determinata, le ricacciai indietro. Non dovevo offrire il fianco a chi tentava di umiliarmi. “Bulsara è mia, e verrà a casa con me!”

“Lei è anche mia,” intervenne una voce dalla porta; sentii dei passi veloci e Adrian entrò nella stanza, lo sguardo battagliero mentre si avvicinava al letto e mi posava una mano forte su una spalla.

“Sono il padre,” dichiarò con sicurezza, guardando dritto negli occhi il dottore. “E ho i mezzi per prendermi cura di entrambe.”

Il medico ci guardò con sospetto. “Lei è consapevole della situazione? L’AIDS non perdona, moriranno nel giro di qualche anno!”

“Lo so perfettamente,” replicò Adrian senza alcuna incertezza. “E non ha importanza. Sono la mia famiglia, e non le abbandonerò, anche fosse solo per due dannati mesi.”

Rimasi senza parole di fronte a quella menzogna detta con una tale naturalezza e convinzione. Adrian Sokolov, il nipote dell’uomo che mi aveva sempre usata come una serva, ora si dichiarava padre di mia figlia per proteggerci entrambe.

“Verrà fatta una valutazione coi servizi sociali,” ci informò il dottore, uscendo dalla stanza. “Considerate le… circostanze.”

“Io ho i soldi, Sole”, Adrian mi parlò sottovoce appena restammo soli con la piccola; “nessun assistente sociale romperà i coglioni di fronte a 500 rubli tondi tondi. Me li procuro senza troppa fatica.”

Mi tornarono in mente le parole di HIV: “attenta, Adrian è negativo, è pericoloso…” In effetti, per quanto l’azienda di Vladimir guadagnasse e Adrian ne fosse dirigente, quella era una cifra che non si poteva certo permettere. Non regolarmente, almeno. Io però evitai di fargli troppe domande.

“Perché ti metti così in gioco per me”, gli chiesi soltanto; “stai rischiando troppo,Adrian!”

“Io sono dalla tua parte, tesoro,” rispose semplicemente. “Vladimir non è un uomo. Quello è un mostro e io non permetterò che tu soffra ancora per colpa sua o delle assistenti sociali. Né tu, né Bulsara.”

Non fidarti di lui!


La sincerità di Adrian mi commosse fino alle lacrime ma qualcuno non la pensava allo stesso modo. HIV, discreto osservatore fino a quel momento, colse l’occasione per mettermi di nuovo in guardia.

“Te l’ho detto mille cazzo di volte,” sibilò furioso. “I negativi non sono affidabili, e tu vuoi seriamente contare su quello lì? Stai giocando col fuoco, Sunshine!”

“HIV! Perché dici questo sul mio unico amico, lui è la sola persona che mi sta dando una mano da quando vivo qui in Russia…”

“Adesso lui pare tranquillo,” precisò il virus. “Ma te lo ripeto per l’ennesima volta: se la situazione cambia, sarò costretto a scegliere fra te e la bambina.”

“Quale pericolo vuoi che ci sia,” cercai di rassicurarlo, ma il virus non volle sentire ragioni.

“Certo che sei testarda, Sunshine! Io lo conosco! Adrian è molto diverso da come lo immagini. Devi stargli lontana.”

“Sarà un limite, ma io sono umana! Ho due occhi, due orecchie, un cuore, che non vedono all’orizzonte motivi per allarmarsi così tanto.”

“Ben detto. Hai dei limiti. Io invece sono un virus, con una memoria storica di millenni e una capacità di guardare avanti. Molto avanti!”

Osservai Adrian che mi sorrideva, e la sua mano accarezzava la manina di Bulsara; lei non piangeva, nessun segno di disagio nel suo piccolo corpo; mia figlia stava ricevendo da un mezzo sconosciuto un amore paterno che a me fin dall’infanzia era stato sempre negato.

HIV però teneva alta la guardia, come un guerriero pronto a difendere le mura da un attacco su più fronti; lui vedeva il pericolo da lontano? Eppure a me dava tutt’altra sensazione.

“Dai, HIV,” sussurrai, senza più nascondere l’affetto che provavo per il mio virus malgrado i nostri conflitti. “Non essere geloso. Quell’uomo è solo tanto buono e gentile con me. E se non è positivo, pazienza. L’importante è che voglia bene a me e alla piccola.”

“Basta! Ti prego Sunshine mandalo via,” il virus perse la pazienza e mi sentii tremare le spalle. “Se non gli togli Bulsara dalle braccia, finiremo tutti nella merda.”

“Va bene”, sospirai, e dolcemente presi mia figlia dalle mani di Adrian. “Quant’è assurdo”, esclamai a bassa voce; “diffidare di un uomo gentile e fidarmi di un virus letale? Perché dovrei?” Decisamente avevo partorito in un mondo al contrario.

“Ti proteggerò,” giurai a Bulsara e a me stessa. “Qualunque cosa accada, ti difenderò fino alla morte.”

“Anch’io”, aggiunse HIV; “sarò il tuo guardiano per tutta la vita, piccola. Anche se la tua mamma ha la testa dura!”

Questa voce è stata modificata (2 settimane fa)


“Tutto bene grazie? Sono soddisfatto.” (laipad la pazzia…)


…No, ok, ovviamente non ce la posso proprio fare a non commentare, figurarsi. Eppure è difficile anche dire qualcosa, perché i boomer (e pre-boomer?) su Internet, e più nello specifico sui negozi online, in casi come questo… semplicemente lasciano senza parole. 😭 Ho trovato un iPad vecchio come il cucco, di tipo 11 anni fa, […]

octospacc.altervista.org/2025/…


“Tutto bene grazie? Sono soddisfatto.” (laipad la pazzia…)

tony canu⭐⭐⭐⭐⭐ Verified PurchaseTutto okReviewed in Italy on 31 May 2024Style Name: 16gb | Colour Name: BlackTutto bene grazie? Sono soddisfatto.amazon.it - Apple iPad Air 2 16GB Wi-FiPost muto.
…No, ok, ovviamente non ce la posso proprio fare a non commentare, figurarsi. Eppure è difficile anche dire qualcosa, perché i boomer (e pre-boomer?) su Internet, e più nello specifico sui negozi online, in casi come questo… semplicemente lasciano senza parole. 😭

Ho trovato un iPad vecchio come il cucco, di tipo 11 anni fa, ricondizionato su Amazon a circa 70 euro e, se a qualcuno è arrivato spaccato (ops, ma gnam), a qualcuno più anziano è arrivato “Tutto ok, tanto da meritarsi 5 stelle nonostante il vecchiume. (Seriamente, cosa ci fai con un iPad credo non più supportato e solo 16 GB di archiviazione nel 2025? Boh.) E, mentre dice “Sono soddisfatto“, pone anche una domanda esistenziale: “Tutto bene grazie?“… allegando un proprio selfie. Non ho capito. ☠️

La foto, per di più, non capisco se è messa come dimostrazione della fotocamera del tablet, visto che non lo dice, o se è un suo vizio… visto che sul profilo ha un’altra recensione simile… per una tuta, che probabilmente indossava, ma solo da sotto, perché nemmeno si vede in foto… A-i-u-t-o. 🥴

#Amazon #anziani #iPad #recensioni




La nuova era del commercio è già qui. E non passa più da Amazon


Secondo il Financial Times, OpenAI punta a generare un nuovo flusso di reddito trattenendo una percentuale sulle transazioni avviate dalla chat. (Fonte opentools. ai)

OpenAI sta integrando sistemi di checkout direttamente dentro ChatGPT, in collaborazione con Shopify. Non si tratta più solo di ricevere consigli o confrontare prodotti: si potrà acquistare direttamente dalla chat, senza dover visitare il sito del venditore.
Ma la cosa impressionante è che chatGPT è già il quinto sito più visitato al mondo. (Fonte Ansa. it)

E Google ? Pur restando primo, è minacciato da un’interfaccia conversazionale che capisce cosa vuoi, ti consiglia e ti fa comprare, senza perdere tempo a cercare sul web. Internet come lo conosciamo sta velocemente cambiando.

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in reply to emanuelegori

beh almeno l'IA servirà a qualcosa, a spezzare il dominio di google e amazon nelle ricerche e nell'ecommerce.
Il problema sarà l'enshittification, perchè se metti pubblicità nelle risposte tenderai a dare risposte che ti fanno guadagnare di più...



Konsum srl partecipa al progetto europeo Il Cammino delle Identità


Da fine agosto 2025 Borghi d’Europa promuove la seconda edizione de Il Cammino delle Identità, I Percorsi Internazionali,

“Borghi d’Europa – commenta Valentino De Faveri, ceo di Konsum srl-, riparte dallo straordinario intervento del Poeta Andrea Zanzotto, che , nel 1976, donava ai giornalisti fondatori della rete europea di informazione, un testo profetico, destinato al libro Treviso, l’Altra.

” Conoscere il passato e il presente per meglio preparare il futuro ” : da qui si snoda l’itinerario di conoscenza che Borghi d’Europa allarga alla riflessione di oltre cento delegati, per approfondire le ‘parole’ chiave di tante storie raccolte in questi anni.

Il 2025 celebra anche il 25° Anniversario della nascita della IAI (Iniziativa adriatico ionica,Forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica), che Patrocina il Progetto L’Europa delle scienze e della cultura.

Konsum srl è partner d’informazione dei progetti europei da diversi anni.

Il suo intervento di esplica sia nel sostegno alle campagne di informazione sui temi della sostenibilità,sia nel delicato progetto di conoscenza e valorizzazione delle comunità locali.

” A fine agosto prende il via il Percorso di riflessione sulle parole chiave dei progetti europei.Abbiamo chiesto a Konsum srl di partecipare ai quattro appuntamenti del programma, con il peso delle proprie esperienze “

La scheda

Konsum s.r.l. opera su tutto il territorio del Centro-Nord nei settori della segnaletica stradale e della commercializzazione di prodotti di antinfortunistica e pulizia industriale.

La sede legale e operativa si trova a Cornuda in provincia di Treviso. Konsum s.r.l. si sviluppa su una superficie utile di 3500 mq dove tutto trova la propria specifica collocazione: gli uffici organizzati su due piani, un vasto e assortito magazzino affiancato da una zona espositiva di tutti i prodotti destinati alla vendita all’ingrosso e un’area interamente dedicata alla segnaletica stradale: produzione della cartellonistica, officina, deposito macchinari e parcheggio automezzi.

Konsum s.r.l. svolge in modo costante la sua attività nell’ambito del miglioramento continuo, garantito e attestato da due importanti certificazioni:

CERTIFICATO DI COSTANZA DELLA PRESTAZIONE / CERTIFICATE OF CONSTANCY OF PERFORMANCE N./No. 0474-CPR-0704

ATTESTAZIONE DI QUALIFICAZIONE ALLA ESECUZIONE DI LAVORI PUBBLICI (ai sensi del D.P.R. 207/2010)

Azienda consolidata e affermata nel mercato del Centro-Nord Italia, Konsum s.r.l. si presenta come una seria realtà imprenditoriale proiettata alla soddisfazione del cliente attraverso un’organizzazione tecnica e commerciale di comprovata esperienza, prodotti all’avanguardia di alta qualità offerti da un servizio puntuale ed efficiente.

L’apertura verso la conoscenza e l’utilizzo di nuove tecnologie nel rispetto dell’ambiente e delle normative vigenti costituisce il punto di forza di Konsum s.r.l. che, motivata e determinata a fornire risposte adeguate e al passo con i tempi, si propone di essere sempre pronta ad affrontare le sfide del futuro.



UK Live Sports Piracy Sets New Record, Movie Piracy Returns to 2019 Peak


A new edition of the UK's Online Copyright Infringement Tracker has landed after taking a year off. The headline figure indicates a small decrease in the overall piracy rate, down from 32% in 2022 to 29% in 2024. In the movies, music and live sports categories, pirate consumption increased in 2024, with live sports increasing to a new high at the same time as legal subscriptions fall.



Istantanee: frammenti di vita tra memoria e sguardo interiore

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Istantanee

Title:
Istantanee

Author:
Piera Caivano

Publisher:
GD Edizionei

Release Date:
2025

Source:
gdedizioni.it/prodotto/istanta…

Illustrazioni di Cristina Desideri

Introduzione


Istantanee è un’opera che nasce dall’urgenza di custodire e trasmettere memorie, voci e paesaggi interiori. Le parole di Donato Verrastro nella presentazione, ci conducono all’origine del percorso dell’autrice: dai banchi universitari alla costruzione di una voce letteraria radicata nella sua terra, la Basilicata, ma capace di elevarsi a dimensione universale. Nei racconti che compongono questo volume, l’intreccio fra storia personale, memorie collettive e riflessione sul tempo, diventa spazio di incontro tra psicologia e antropologia, letteratura e testimonianza.

Biografia dell’autrice


Piera Caivano è scrittrice, poetessa ed educatrice. La sua formazione universitaria a Salerno ha rappresentato il primo terreno in cui ha coltivato la vocazione all’insegnamento e alla narrazione. La sua produzione letteraria si è consolidata attraverso poesie, racconti e opere in cui la parola si fa strumento di resistenza e di appartenenza. Nei suoi testi è costante il legame con le radici, con la memoria dei luoghi del Sud, con la voce delle donne e con le tracce di una storia che si intreccia alla vita quotidiana. La Caivano appare, così, come “sentinella del tempo”, capace di restituire dignità a frammenti dimenticati, trasformandoli in narrazione esemplare.

Biografia dell’illustratrice


Ad accompagnare le parole, i disegni e la copertina sono affidati a Cristina Desideri, illustratrice e psicologa, che porta nel suo tratto una sensibilità duplice: estetica e conoscitiva. Le sue illustrazioni non sono meri ornamenti, ma aperture di senso. Con linee essenziali e suggestioni minimaliste, gli elementi grafici traducono le parole di Caivano in immagini interiori, restituendo al lettore uno spazio di riflessione visiva. La copertina, in particolare, diventa una soglia, un invito a entrare in un mondo di memorie intime e collettive: una figura femminile, voltata di spalle, avvolta in un abito che non è stoffa ma costellazione di punte di matite colorate. Ogni punta è una voce, ogni colore un’anima: insieme si intrecciano come fili di un coro silenzioso, dove l’arte diventa veste e la pluralità si fa poesia.

I racconti: memoria, psicologia e antropologia


I racconti di Istantanee sono fotografie dell’anima. Si muovono tra eventi della storia lucana – dal terremoto del 1980 alle migrazioni, dalle condizioni femminili alle difficoltà sociali – e riflessioni esistenziali, in cui il dolore, la perdita, la nostalgia e la speranza si intrecciano. La dimensione psicologica emerge nella rappresentazione degli stati emotivi che accompagnano la vita comunitaria: la malinconia come sentimento fondante, il bisogno di appartenenza, la resilienza delle donne, la forza dei legami familiari.
Dal punto di vista antropologico, i testi restituiscono la Basilicata come luogo simbolico: non solo contesto geografico, ma matrice culturale e identitaria. I riti domestici, gli oggetti, i paesaggi e le pratiche del mondo contadino diventano archetipi, che rimandano a dinamiche universali di sopravvivenza, resistenza e migrazione. La casa, costantemente evocata, rappresenta un porto sicuro, ma anche una metafora della memoria collettiva che custodisce radici e tradizioni.

Temi centrali della sua scrittura


1. Radici e appartenenza
Forte legame con la Basilicata: paesaggi, case, luoghi marginali diventano metafore di identità e resistenza.
Le radici come forza contro corrente che trattiene anche l’incontenibile.

2. Memoria e Storia collettiva
La scrittura intreccia la vita personale con gli eventi storici: terremoto del 1980, emigrazione, disastri ferroviari, condizione femminile, povertà.
Narrazione che unisce microstorie e macrostoria, trasformando eventi locali in esperienze universali.

3. Il gioco degli opposti
Presenza/assenza, pace/violenza, pazienza/rivolta.
Contrasti che producono emozione, nostalgia e riflessione.

4. Dimensione domestica
La casa come simbolo di sicurezza e continuità, legata alla famiglia.
Oggetti e simboli domestici evocano un tempo ancestrale, diventando porti sicuri della memoria.

5. Emigrazione e transnazionalità
Il migrare non è mai isolamento: esiste sempre un filo con la terra d’origine.
Lingua e memoria collettiva come eredità intergenerazionale.

6. Stile e tono emotivo
Scrittura segnata da malinconia e nostalgia.
Trasforma le vicende individuali in topoi universali, con un valore formativo ed educativo.
Il tempo del narrare diventa al tempo stesso strumento e metodo didattico.

Visione psicologica e simbolica


Ukeireru (accettazione): nel testo emerge la capacità di accogliere il dolore storico e personale trasformandolo in memoria condivisa.
Resilienza narrativa: la scrittura diventa strumento di elaborazione del lutto e di ricomposizione identitaria.
Nostalgia creativa: il filo nostalgico non paralizza, ma cuce insieme frammenti sparsi, trasformando il passato in occasione di crescita.
Casa come base sicura (in senso bowlbiano): luogo reale e simbolico che permette l’apertura al mondo senza perdere le radici.

Le illustrazioni: psicologia dello sguardo


I disegni di Cristina Desideri si collocano come veri e propri specchi emotivi: non cercano di riprodurre il reale, ma di evocarlo, restituendone l’essenza. La linearità delle forme e la scelta di un tratto sobrio e nitido creano spazi vuoti che il lettore riempie con il proprio vissuto. Psicologicamente, questa scelta grafica invita all’introspezione: il non detto e il non rappresentato diventano luoghi di proiezione personale, permettendo a chi legge di dialogare con la propria memoria. La copertina stessa, con il suo carattere evocativo, si pone come sintesi tra parola e immagine, memoria e identità.

Riflessione finale


Istantanee è più di una raccolta di racconti: è un’esperienza di attraversamento. La scrittura di Caivano, intrecciata alle illustrazioni di Desideri, costruisce un ponte tra memoria personale e collettiva, tra psicologia del ricordo e antropologia della cultura. Ogni pagina, ogni immagine, diventa un tassello di un mosaico che racconta non solo la Basilicata, ma l’umano universale: la fragilità, la resilienza, la nostalgia e la forza delle radici.
Il libro si configura dunque come un’opera di resistenza poetica, che invita il lettore a riflettere su cosa significhi appartenere, ricordare e tramandare.

Questa voce è stata modificata (2 settimane fa)



I suggest changing the crosspost template.


I originally posted this in !Lemmy@lemmy.ml , but was told it's a client based. So here is my suggestion to Summit for Lemmy.

I suggest changing it to

"[Crossposted](Hyperlinked to the post), Via !Lemmy@lemmy.ml (Original post community)

The post content.(Unquoted if It's own post, quoted if other person post)
"

This is a more human readable Template and it gives more info about the crosspost.

Questa voce è stata modificata (2 settimane fa)



Melting 12VHPWR Connector Claims its First AMD RX 9070 XT Victim


It appears as though AMD has also fallen prey to the melting 12VHPWR connector issues that plagued the NVIDIA RTX 4000 and 5000-series cards. Although very few AMD graphics card makers used the 12VHPWR connector for the Radeon RX 7000 series, adoption rates for the new connection standard increased with the release of the RX 9070 and 9070 XT. What appears to be first recorded instance of a melted 12VHPWR connector on an AMD Radeon RX 9070 XT has been posted to the r/Radeon subreddit by a user who goes by u/Savings_Opportunity3.
#amd
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I suggest changing the crosspost template.


I suggest changing it to

"[Crossposted](Hyperlink to the post), Via !Lemmy@lemmy.ml (Original post community)

The post content.(Unquoted if It's own post, quoted if other person post)
"

This is a more human readable Template and it gives more info about the crosspost.

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in reply to Pro

It's client based. The web UI doesn't have the text.

Summit removed it and then brought it back because PieFed kept shitting the bed. Yay, degraded user experience for everyone!

in reply to sabreW4K3

Wait a second, are you sure about the web client not adding text?


All managers make mistakes; good managers acknowledge and repair


::: spoiler Comments
- Hackernews.
:::

"There is a crack in everything. That’s how the light gets in.” — Leonard Cohen

Let me tell you something that will happen after you become a manager: you’re going to mess up. A lot. You’ll give feedback that lands wrong and crushes someone’s confidence. You’ll make a decision that seems logical but turns out to be completely misguided. You’ll forget that important thing you promised to do for someone on your team. You’ll lose your temper in a meeting when you should have stayed calm.

The real question isn’t whether you’ll make mistakes; it’s what you do after.

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La verità a volte si dimentica come i fazzoletti in tasca


La testimonianza. Massimo Giannini, giornalista:
"Al tempo del Covid, ho passato tre settimane in terapia intensiva, attaccato a una bombola d’ossigeno. Ho visto l’inferno nei pronto soccorso. Ho visto decine di ambulanze ferme nelle piazzole con i contagiati più gravi a bordo perché non c’erano più posti letto. Ho visto medici e infermieri combattere a mani nude contro un nemico ignoto e invisibile, con anticoagulanti e antivirali della Sars. Ho visto morire in solitudine vecchi, adulti della mia età, ragazzi più giovani. Ho visto pazienti in coma e intubati per giorni, alcuni volati via così, altri tornati alla vita con occhi allucinati.
Ricordo lo sgomento di quei giorni: già allora, mentre crescevano orrore e dolore, c’era chi dalla fogna social vaneggiava di grandi congiure, chi considerava farlocche le immagini dei camion militari che nella notte spettrale di Bergamo portavano via centinaia di bare."

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Have you changed you youtube pfp to clippy ?


This community usually discusses consumer rights, but nobody is discussing this initiative. Is it maybe cuz Lemmy's majority ain't American?
in reply to zaknenou

Changing your profile picture to Clippy to me seems the same as boomers posting "I DO NOT GIVE PERMISSION TO FACEBOOK".

Just delete your account and stop using it.

in reply to zaknenou

Those businesses give no flying fucks about signals you're angry; they only care about money. So unless you use the Clippy avatars to mobilise people and to hurt those businesses' revenues, it'll do nothing.

(For YouTube, this means to stop or at least reduce platform usage. After all its revenue comes from ads.)

Where's that mobilisation? *cricket noises*



L'archivio attrezzato per intrappolare il vento sopra l'ultima scogliera della Tasmania - Il blog di Jacopo Ranieri




Toxic politics and TikTok engagement in the 2024 U.S. election


What kinds of political content thrive on TikTok during an election year? Our analysis of 51,680 political videos from the 2024 U.S. presidential cycle reveals that toxic and partisan content consistently attracts more user engagement—despite ongoing moderation efforts. Posts about immigration and election fraud, in particular, draw high levels of toxicity and attention. While Republican-leaning videos tend to reach more viewers, Democratic-leaning ones generate more active interactions like comments and shares. As TikTok becomes an important news source for many young voters, these patterns raise questions about how algorithmic curation might amplify divisive narratives and reshape political discourse.
  • This study offers one of the first empirical examinations of how partisanship, political toxicity, and topical focus—such as immigration, racism, and election fraud—shaped user engagement with TikTok videos during the 2024 U.S. presidential election.
  • The analysis was drawn from 51,680 political videos on TikTok, using models adjusted for feed ranking, user behavior (author, music, posting time), and platform engagement metrics.
  • The majority of videos analyzed (77%) were explicitly partisan and were associated with approximately twice the engagement of nonpartisan content. Republican-leaning videos received more views, while Democratic-leaning ones showed more interactions—measured by total likes, comments, and shares.
  • Toxic videos were associated with 2.3% more interactions. Partisan content also tended to show higher engagement, with Democratic-leaning toxic videos linked to even higher interactions.
  • Racism, antisemitism, and election fraud were among the most toxic topics, with toxicity defined as rude or disrespectful language. Toxic videos on elections (+1.3%) and immigration (+3.5%) received higher engagement.
  • Toxicity and engagement levels changed after major political events. Following Trump’s conviction, videos with severe toxicity and sexual attacks saw an approximate 2% surge in interactions.
  • Captions alone were weak predictors of partisanship and toxicity, but transcripts of the audio from the videos improved alignment with manual labels (68.2%) and had significantly more (56.2%) toxic content. These results highlight the limitations of surface-level text features and the need for multimodal analysis in political content detection.


in reply to Pro

who needs the web?


Anybody who cares enough to confirm whatever stupid bullshit the AI probabilistically regurgitated without actual understanding.

in reply to Baron Von J

Seriously, in my experience AI generated results are only actually correct maybe 10% of the time
in reply to AlphaOmega

What I really don't get is that there are in fact models that you can feed a document too and they will directly copy/paste quote relevant parts of that document in their reply complete with a little reference to the correct page. Basically a smarter ctrl-F function that can take sentences as input.

When that exists why is google using the probabilistic shit in their search?

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in reply to Pro

LLM: Something like what somebody might say.

Website: What somebody did say. (Depending on the site.)




Bluesky Goes Dark in Mississippi Over Age Verification Law


::: spoiler Comments
- Hackernews.
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U.S. government takes 10% stake in Intel


::: spoiler Comments
- Hackernews;
- Reddit.
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Intel Corporation today announced an agreement with the Trump Administration to support the continued expansion of American technology and manufacturing leadership. Under terms of the agreement, the United States government will make an $8.9 billion investment in Intel common stock, reflecting the confidence the Administration has in Intel to advance key national priorities and the critically important role the company plays in expanding the domestic semiconductor industry.

The government’s equity stake will be funded by the remaining $5.7 billion in grants previously awarded, but not yet paid, to Intel under the U.S. CHIPS and Science Act and $3.2 billion awarded to the company as part of the Secure Enclave program. Intel will continue to deliver on its Secure Enclave obligations and reaffirmed its commitment to delivering trusted and secure semiconductors to the U.S. Department of Defense. The $8.9 billion investment is in addition to the $2.2 billion in CHIPS grants Intel has received to date, making for a total investment of $11.1 billion.

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70% of Japan smartphone games bypass in-app payments to avoid IT giants