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Donne in Cybersecurity: da Outsider a Cornerstone


La scena è sempre quella: monitor accesi, dashboard piene di alert, log che scorrono troppo in fretta, un cliente in ansia dall’altra parte della call. Ti siedi, ti guardi intorno e ti rendi conto che, ancora una volta, sei l’unica donna nella stanza. Quando dico che lavoro come Cyber Threat Intelligence Analyst, la reazione è spesso un misto tra stupore e curiosità:

“Ma quindi è come essere un hacker?”, “Non è un lavoro un po’ troppo tecnico?”, “Non è spaventoso questo mondo?”.

Siamo nel 2025 e certe domande fanno quasi sorridere, ma raccontano bene la realtà: la cybersecurity è ancora percepita come un territorio maschile, dove le donne vengono viste come eccezioni statistiche, anomalie. E i numeri, purtroppo, non smentiscono del tutto questa sensazione.

A livello globale, le donne rappresentano ancora una netta minoranza nella forza lavoro della cybersecurity e non sono rari i team in cui non è presente nemmeno una professionista. Proprio per colmare questo divario, Red Hot Cyber ha dato vita a RHC Cyber Angels, un gruppo interamente al femminile nato con l’obiettivo di rafforzare le connessioni tra le donne nel settore cyber e promuovere una cultura più inclusiva.

Il caso Italia: Terreno fragile ma fertile


Nel 2025, il settore della cybersecurity è in crescita ma sotto pressione a causa dell’aumento degli attacchi e dell’allargamento della superficie d’attacco. Nonostante la crescita del numero di professionisti, la domanda supera l’offerta, con un deficit di quasi cinque milioni di ruoli. La presenza femminile nel settore è ancora minoritaria, con un divario retributivo rispetto agli uomini. Non è solo una questione di numeri: è una questione di opportunità mancate e di inefficienza strutturale. Si sta combattendo una guerra digitale usando metà dell’esercito disponibile.

L’Italia, storicamente indietro per la presenza femminile nel digitale, mostra un dato sorprendente: è tra i Paesi con la più alta percentuale di donne nella cybersecurity, quasi un terzo dei professionisti del settore, un aumento significativo rispetto al passato.

Cosa significa?

Significa che l’Italia sta recuperando terreno, forse proprio perché partiva da lontano. Le donne che sono riuscite a entrare in questo mondo hanno spesso dovuto costruirsi il percorso passo dopo passo navigando controcorrente, inventandosi strade alternative. Non è stato un cambiamento spontaneo: è stato spinto da scelte individuali coraggiose e da alcune iniziative collettive.

Allo stesso tempo, se allarghiamo lo sguardo all’intero digitale, il quadro resta fragile. In Italia meno della metà delle persone tra i 16 e i 74 anni ha competenze digitali almeno di base, e siamo sotto la media europea. Questo significa che il bacino di potenziali talenti è già ristretto in partenza, e dentro a questo bacino le donne sono quelle che più frequentemente vengono orientate verso altri percorsi, spesso lontani dall’IT e dalla sicurezza.

In pratica: da un lato emergono segnali positivi, dall’altro restano barriere culturali, scolastiche e sociali che pesano in modo particolare sulle ragazze.

Il lato invisibile del Gender Gap


Quando si parla di discriminazione di genere, si tende a pensare agli episodi estremi: commenti apertamente misogini, esclusioni deliberate, casi di molestie. Esistono, purtroppo, anche nel nostro settore, ma non sono l’unica forma di disparità. Quello che logora, spesso, sono le silenziose ferite quotidiane.

La prima è lo stereotipo: se si è una donna in un contesto tecnico, bisogna costantemente dimostrare qualcosa. L’obiettivo marcato da un giudizio implicito è: controllare se la competenza è reale. Un collega uomo, con lo stesso livello di esperienza, si prende molto più spesso un beneficio del dubbio: se sbaglia, “capita”. Se sbaglia la collega donna, diventa una conferma del pregiudizio.

La seconda è la sottovalutazione wordless: viene presentata un’analisi dettagliata su un incidente, con collegamenti di IoCs, tecniche di attacco, impatti di business, raccomandazioni. Nessuno obietta. Poi, più tardi, un collega ripete un concetto che era stato già detto precedentemente, con parole leggermente diverse, e all’improvviso quella stessa cosa viene percepita come brillante. Non succede sempre, ma abbastanza spesso da non poter parlare solo di coincidenze.

La terza è la messa in discussione del proprio merito. Quando una donna viene invitata come speaker a un convegno, quando le viene proposto un ruolo visibile o una promozione, si chiede se sia stata scelta per le proprie competenze o perché cercavano una donna da mettere in foto per dimostrare inclusività. Il confine tra valorizzazione reale e tokenismo è sottile. E a volte è la donna a interiorizzare questo dubbio, anche quando non ha motivo di esistere.

Poi ci sono le disparità meno visibili ma altrettanto concrete: quelle di stipendio, di accesso a determinati progetti, di possibilità di crescita verticale. In diversi casi, a parità di ruolo e responsabilità, le donne guadagnano meno dei colleghi uomini.

L’Unione Europea ha riconosciuto il problema a livello sistemico e ha varato una direttiva sulla trasparenza retributiva che gli Stati membri, inclusa l’Italia, dovranno attuare entro il 2026.

Non sarà la bacchetta magica che risolve tutto, ma è un passo.

E ogni passo verso la trasparenza, in un settore ancora poco regolato come la cyber, conta moltissimo.

Un Paese poco digitale che non può permettersi di scartare talenti


C’è un altro pezzo di realtà che non possiamo ignorare: in Italia, le competenze digitali nella popolazione sono ancora basse.

Meno della metà delle persone ha competenze di base, e la distanza dalla media europea è significativa. Questo si traduce in un ecosistema in cui: aziende faticano a trovare profili tecnici, molte persone non si sentono all’altezza di intraprendere percorsi IT, la cultura digitale è percepita come per pochi.

Se unito a decenni di stereotipi di genere (“le ragazze sono più portate per il linguistico, per l’umanistico, per il sociale”), il risultato è un imbuto strettissimo: pochi studenti scelgono l’ambito informatico, e tra questi le donne sono ancora una minoranza.

In un contesto così fragile, ogni donna che decide di entrare in cybersecurity compie un atto di rottura rispetto alle aspettative.

Non si parla solo di carriera individuale, ma di impatto collettivo: ogni percorso aperto da qualcuna rende il terreno un po’ più calpestabile per chi verrà dopo.

E, soprattutto, il settore non può permettersi di continuare a pescare sempre dallo stesso bacino ristretto di profili maschili, spesso con lo stesso tipo di background. È inefficiente, rischioso e miope.

Non si tratta solo di ‘’quote rosa’’


A volte il discorso viene semplificato: “Bisogna avere più donne per arrivare al 50 e 50”. Ma il punto non è solo l’estetica delle percentuali. La cybersecurity moderna è complessa. Richiede capacità di vedere connessioni tra tecnologia, persone, processi, contesto geopolitico, dinamiche economiche. Non è più solo “chiudere porte e configurare firewall”, ma gestire rischio, comunicare crisi, costruire strategie di lungo periodo.

In questo tipo di scenario, la diversità di prospettive non è un accessorio: è una forma di ridondanza intelligente. Un team composto da persone tutte simili tra loro tenderà a vedere gli stessi problemi, sempre dalla medesima prospettiva e ad ignorarne altri.

Un team eterogeneo per genere, età, background di studi, esperienze di vita ha molte più possibilità di cogliere segnali deboli, leggere i comportamenti umani legati alle minacce, intuire le implicazioni di una scelta tecnica sulle persone che la subiranno.

Le donne, in tutto questo, non sono “migliori per definizione”, ma portano spesso competenze e sensibilità preziose: attenzione alla comunicazione con il business, capacità di gestione relazionale dei conflitti, sensibilità rispetto alle implicazioni umane delle crisi di sicurezza, approccio sistemico che va oltre il singolo tool. Più donne in cybersecurity significa più modi diversi di difendere, non solo più statistiche da esibire nei report aziendali.

Le community che investono nel cambiamento


Negli ultimi anni, diverse community hanno supportato la presenza femminile nella cybersecurity. Tra queste, Cyber Angels, all’interno di Red Hot Cyber, offre uno spazio informale per condividere esperienze e creare una rete di supporto.

A livello europeo, Women4Cyber Foundation promuove la partecipazione femminile con programmi di mentorship e networking, mentre Women4Cyber Italia organizza eventi e percorsi di mentoring.

Il Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del CINI coordina progetti formativi come CyberChallenge.IT, rivolti anche alle studentesse.

A livello globale, WiCyS offre programmi simili.

Queste community offrono opportunità concrete e, soprattutto, il messaggio che non si è mai sole in questo percorso. Il valore di queste community non è solo nelle opportunità concrete (borse di studio, workshop, contatti lavorativi), ma nel messaggio implicito che portano: non si è mai da sole. Qualcun’altra ha già affrontato quegli stessi dubbi, le stesse paure, le stesse frustrazioni. E ce l’ha fatta!

Essere una donna in Cyber Threat Intelligence


La Cyber Threat Intelligence è una di quelle aree che stanno a metà tra il mondo iper-tecnico e quello strategico. È un lavoro che richiede di entrare nella testa degli attaccanti, studiare campagne, analizzare infrastrutture, correlare indicatori tecnici e contesto geopolitico, per poi tradurre tutto questo in informazioni comprensibili per il business.

Essere una donna in questo ambito, significa vivere in modo amplificato questa dimensione “di confine”.

Da una parte ci sono i colleghi che amano parlare di TTP, di log, di sandbox, di memoria volatile. Dall’altra i manager, i board, i clienti che chiedono: “Che cosa significa tutto questo per noi? Quanto rischio corriamo? Cosa dovremmo fare domani?”.

Stare nel mezzo vuol dire allenare sia il linguaggio tecnico che quello umano.

Vuol dire imparare a cambiare registro a seconda dell’interlocutore, senza perdere precisione.

Vuol dire, soprattutto, sviluppare una grande capacità di ascolto: dell’organizzazione che si difende, del contesto in cui si opera, delle persone che si hanno intorno.

Il fatto di essere donna, in un ruolo come questo, significa talvolta essere vista istintivamente come “la persona che sa comunicare bene” prima che come “quella che sa analizzare un’infrastruttura di C2”. All’inizio può dare fastidio, perché sembra ridurre una competenza a una soft skill. Con il tempo, però, se si affianca alla capacità comunicativa una solidissima base tecnica, quella percezione si trasforma: si arriva ad essere la persona che riesce a fare da ponte tra due mondi che spesso non si parlano.

Non è sempre facile. Ci saranno momenti in cui ci si potrebbe sentire sottovalutate, situazioni in cui il proprio contributo verrà dato per scontato, ruoli in cui alzare la voce (anche metaforicamente) per non farsi schiacciare ai margini, potrebbe diventare una necessità.

Ma ci saranno anche momenti in cui prenderà il sopravvento la consapevolezza che il proprio sguardo ha fatto la differenza: un rischio che nessuno aveva visto, un segnale debole riconosciuto, un consiglio strategico che ha evitato a un’azienda un impatto serio. E quei momenti ripagano moltissimo.

Quando la paura di iniziare è il primo ostacolo


Ciò che va tenuto a mente è che nessuno nasce tecnico.

Chi oggi sembra muoversi con naturalezza tra protocolli, exploit e log, un tempo non aveva idea di che cosa fosse un pacchetto TCP o un SIEM.

Tutto si impara, non c’è un gene segreto della cybersecurity.

Non esiste soprattutto una “età giusta” o un percorso “perfetto”. Ci sono persone che sono arrivate alla sicurezza passando da lingue, psicologia, giurisprudenza, relazioni internazionali. Hanno portato con sé competenze fondamentali per domini come governance, risk management, privacy, awareness, social engineering, policy.

La cybersecurity non è solo exploit e reverse engineering: è anche processi, norme, persone, educazione, cultura aziendale. Se a mancare è la fiducia, l’importante è non guardare mai tutta la scala che si dovrà salire, ma iniziare ad affrontarla un gradino alla volta.

La verità è che nessuno si sente davvero pronto quando inizia. Si entra titubanti, si rimane per convinzione. La paura non è un segnale di inadeguatezza, è il segnale che si sta varcando un confine. La differenza la fa ciò che succede subito dopo: arretrare o fare un passo avanti.

Conclusioni: non esiste un “posto giusto”, esiste il posto che si decide di occupare


La cybersecurity è un’infrastruttura invisibile che tiene in piedi aziende grandi e piccole e persino una parte della vita quotidiana più semplice.

Ogni volta che un attacco viene fermato, che un incidente viene gestito, che una vulnerabilità viene chiusa, c’è qualcuno che ha scelto di stare dall’altra parte dello schermo.

Quel “qualcuno” non ha né volto né genere prestabilito. Può essere chiunque decida di esserci.

Dire che non è un mondo per donne significa, in realtà, accettare in silenzio che la sicurezza di tutti venga progettata e gestita da uno sguardo solo. È una rinuncia. È una forma di resa culturale. È lasciare che metà delle voci resti fuori dalla stanza in cui si prendono decisioni importanti. Ogni donna che sceglie la cybersecurity manda un messaggio potente, anche se non se ne accorge subito:

“Questo spazio mi appartiene tanto quanto a chiunque altro.”

Non è una dichiarazione contro qualcuno, non è una guerra di genere. È un atto di riequilibrio.

È dire ad alta voce ciò che dovrebbe essere ovvio: la competenza, il talento, la capacità di analisi, di gestione della crisi, di lettura del rischio non hanno sesso. Il settore, oggi, ha bisogno di menti lucide, di sguardi diversi, di persone che sappiano restare in piedi in mezzo al caos.

Ogni barriera culturale che scoraggia una ragazza dal provarci non è solo un’ingiustizia individuale, è un pezzo di difesa in meno per tutti.

In un Paese in cui il digitale fatica ancora a trovare spazio, ogni donna che decide di investire in competenze tecniche rompe un pezzo di narrativa vecchia: quella che relega le donne lontano dalle console, dagli alert, dai log, dalle scelte strategiche. Ogni ingresso rende quello successivo un po’ meno faticoso, è così che cambiano i settori: non con una rivoluzione improvvisa, ma con una serie di persone che, una dopo l’altra, si rifiutano di restare fuori.

Non si tratta di essere “più brave degli uomini”. Si tratta di essere sé stesse in un campo che, per troppo tempo, ha fatto finta che esistesse un solo modo “giusto” di essere professionisti IT.

Il posto a quella scrivania, davanti a quei monitor, in quelle riunioni, non è riservato a qualcun altro.

È lì, in attesa di chi decide di occuparlo. Non è il momento di farsi piccole per entrare negli spazi già esistenti, è il momento di allargare quegli spazi finché nessuno si sentirà di troppo.

Chi oggi decide di iniziare un percorso in cybersecurity sta scegliendo di stare dalla parte di chi difende, protegge, costruisce sicurezza dove prima c’era solo vulnerabilità e non c’è ruolo più potente, né per un professionista, né per una donna.

L'articolo Donne in Cybersecurity: da Outsider a Cornerstone proviene da Red Hot Cyber.




Petto di cappone farcito con tartufo nero e radicchio al Marsala
https://www.lacucinaitaliana.it/ricetta/secondi/petto-di-cappone-farcito/?utm_source=flipboard&utm_medium=activitypub

Pubblicato su FESTIVITA' & NATALE 2024: A TAVOLA! @festivita-natale-2024-a-tavola-CucinaItaliana





📺La Televisión de Galicia aumenta a 2,1 millones el presupuesto del programa que coronó mediáticamente a Feijóo

✍️Javier H. Rodríguez
elsal.to/45477



Consiglio Agrifish, ridotto il taglio delle giornate di pesca. Zucconi (Fdi): “Un risultato concreto per i pescatori”
L'onorevole plaude al lavoro del ministro Lollobrigida e al confronto del governo con le associazioni di categoria

luccaindiretta.it/politica/202…



Pezzi di maggioranza con l’opposizione e viceversa, l’ultima plenaria del 2025 a geometrie variabili eunews.it/2025/12/12/pezzi-di-…



"It is clear Israel is killing inncocent civilians, in order to radicalize the surviving ones, so they (Israel) can claim that every innocent person they kill is a terrorist. But you know, thats not the worst of it, the people that shouted 'never again' just stand there and let it happen, again..."

[Eliyahu Friedman*]

*family friend of my grandmother.



Es ist ein Privileg nicht im deutschen Bundestag zu arbeiten weil Ich habe soeben einen Brief von Julia Klöckner bekommen mit einem Rezept für Plätzchen und einem Video wie sie diese backt.

„Der Kuppelkeks” — falls sich jemand selbst dran probieren will, Ich kann sicherlich das Rezept leaken.

in reply to Erik Uden 🍑

endlich werden die wirklich wichtigen Dinge in diesem Land angesprochen. Da geht das Kreuz ja direkt zur CDU 🥳🎉
in reply to Erik Uden 🍑

So ein Rezept ist folgerichtig da sie allen auf den selbigen geht. 🧐


Le mie piccoline dopo il bagnetto!☺️😅
Unknown parent

pixelfed - Collegamento all'originale
Marty
Pensavo di aver risposto! Ultimamente sono un po' nel caos 🙏chiedo scusa 😅🙏


In Villa aufgefunden: "Harry und Sally"-Regisseur Rob Reiner tot

Er wurde durch Filme wie "Stand By Me" und "Harry und Sally" bekannt. Nun ist Hollywood-Regisseur Rob Reiner tot in seiner Villa in Los Angeles aufgefunden worden. Auch die Leiche seiner Frau wurde gefunden.

➡️ tagesschau.de/ausland/amerika/…

#RobReiner



"È ora di dare «una mano di bianco» a quest'anima nostra così usurata.". ˝Ultimo Banco˝, la rubrica di Alessandro D'Avenia sul Corriere della Sera di oggi:


Russian sources admit a deteriorating situation for their forces in Kupyansk. According to them, Ukrainian forces, using elements of multiple brigades, assault units, and SSO/GUR operators, have pushed deeper into the city, liberating new areas. Russians acknowledge growing logistical problems and drone setbacks after being pushed back across the Oskil River.


Dove apprendo che, per un evento promozionale a Ōsaka, Prada ha servito come catering i takoyaki di questo negozio, wow. (たこ八 岡山店 北区本町6-40 (@ 岡山高島屋B1F), 岡山市, 岡山県, 700-0901, JP) app.foursquare.com/share/check…
Questa voce è stata modificata (2 settimane fa)


The journal "Monde(s)" organised a DEBATE around my book "Catholicism and the making of politics in central Mozamique" -- with Profs Elizabeth A. Foster, Samuël Coghe, Markku Hokkanen and myself. Here: shs.cairn.info/revue-mondes-20… #Mozambique #Africa #Catholic #History #Politics #Church #Diocese #Sociology


Kein „Tag der Ehre“ in Budapest

Antifa-Proteste in Budapest 2025: Als Kampagne „NS-Verherrlichung stoppen!“ stehen wir seit 2019 mit den Genoss*innen in Kontakt und beteiligen uns seitdem an den Gegenprotesten.

antifainfoblatt.de/aib147/kein…

Gastbeitrag: afaeurope.noblogs.org
Foto/Screenshot: @pixelarchiv1 / 444.hu

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Dalla parte del diritto all’abitare: presidio all’aler a bergamo, manifestazione a roma e famiglie al freddo a brescia
@anarchia
Dalla parte del diritto all’abitare, trasmissione quindicinale di Radio onda d’urto di informazione e approfondimento sulle lotte per la casa, contro sfratti, sgomberi e pignoramenti. In questa

Anarchia - Gruppo Forum reshared this.



Amazon porta l’AI su Kindle per iOS con "Ask this Book"
#AI #Amazon #AmazonKindle #Android #eBook #eReader #IntelligenzaArtificiale #iOS #Lettura #Novità #TechNews #Tecnologia

ceotech.it/amazon-porta-lai-su…



- Ci serve l'indirizzo email per la spedizione
- Certo, via Umberto primo numero 6
:blobfacepalm:

Buon inizio di settimana a tutti.

#Mastocartolaio

in reply to Yaku 🐗

secondo me era viaUmbertoprimonumero6@gmail.com ma il resto l'ha dato per scontato

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Ichsagmal.com: Die stille Supermacht: Was passiert, wenn Stuart Parkin recht behält – und Europa plötzlich die Physik der KI kontrolliert? ichsagmal.com/die-stille-super…

#Blog

#blog


Il parco della Pace era molto suggestivo questa mattina, anche se faceva un po’ freschetto 😅

@foto



This is your annual corporate reminder not to fall for phishing scams.

Click here to learn about common forms of phishing scam.




El 15 de diciembre de 1966, Donald Davies presentó el concepto de "conmutación de paquetes", clave para el desarrollo de Internet.

Nota: imagen generada con IA generativa.




Consigli per gli acquisti 🎁
Il primo libro in assoluto che racconta il fenomeno Valanga Rosa, con le testimonianze di oltre venti protagonisti tra atlete e tecnici, comprese le medagliate olimpiche degli anni ‘70 e ‘80 Claudia Giordani e Paola Magoni e le campionesse della Storia più recente: Deborah Compagnoni, Federica Brignone, Sofia Goggia e Marta Bassino.

👉🏻 amzn.eu/d/69Tyh91



#Misskey 2025.12.0 引入了一個重大變更,在設定檔加入了 trustProxy 的設定,預設值為 false。這個值決定伺服器是否會相信前面傳遞的 X-Real-IP 標頭,這跟呼叫 API 的速率限制有關。

在這之前預設是 true,但是有人回報可能有偽造標頭的問題,導致速率限制失效,所以把這個設定從寫死的參數改成可變更的設置。但是預設值對於有設置反向 Proxy/CDN 的人來說,就只會看到 Proxy 或 CDN 的 IP,可能導致速率限制或無法登入。

syuilo 也提到這個問題,正在尋求大家的意見
github.com/misskey-dev/misskey…

就我的看法這不是後端軟體能夠自行解決的問題,我記得 #Mastodon 也沒有提到相關的設置,因為大家的伺服器建置環境都不一樣。不過大家應該都有額外設置反向 Proxy 如 Nginx 去增加安全性,所以理論上應該要去信任 X-Real-IP 傳入的值(如果正確設置的話)。



Moin ☕️, sobald #GEAS in Kraft tritt, will die #Bundesregierung die #Grenzkontrollen einstellen. Kein Grund zur Freude. Nationales Unrecht wird dann halt zum Markenzeichen der gesamten #EU. Incl. Internierung in Drittstaaten - Ruanda-Modell. taz.de/Europaeische... Habt einen schönen Montag

Europäisches Asylsystem (Geas)...


in reply to Antanicus

chissà se lo hanno eletto o se ha avuto una "spintarella" a stelle e strisce...
Meme di qualità comunque


#accaddeoggi - Milano 15 dicembre 1969: Una finestra aperta in questura… l’omicidio di Pinelli

osservatoriorepressione.info/1…

CheGuevaraRoma reshared this.



Eccomunque io pensavo che oggi fosse il 16 (=scadenze) MA INVECE E' SOLO IL 15!!! Ho già aperto 14 link di notizie assolutamente inutili da leggere da Fima a Ciondo (CITAZIONE ALTISSIMISSIMA)

Rapita dagli alieni reshared this.



IL VELENO NEL PIATTO.

È quello che si rischia, in certe occasioni che la cultura ha trasformato in un esercizio di stile e tecnica.

lucysuimondi.com/quanto-ci-pia…

RFanciola reshared this.



Chillies


A basket of chillies at Borough Market in London.

Found In: Return to Borough Market




Rina: Montagsherz flashtaig.wordpress.com/2025/1…

#Blog

#blog


wacoca.com/news/2720207/ ユーログループ、新議長にギリシャ財務相 – NNA EUROPE・EU・マクロ・統計・その他経済 #EU #Europe #EuropeanUnion #ヨーロッパ #欧州 #欧州連合


Ecco a sorpresa un'altra stronzata colossale di #YouTube (non nuova, in realtà, ma è credo la prima volta che mi capita come oggi) che ho dovuto subire stamattina, come se il solito mio carico non bastasse... 👹 Ho visto che NewPipe sul tablet mi dava errore ad estrarre i video, e allora boh... _sarà marcio lui_, ho pensato, _provo ad usare il browser_... e YouTube sul browser ben pensato di fare la stessa identica stronzata, però qui l'errore è chiaro ed insultante: "_ACCEDI PER CONFERMARE DI NON ESSERE UN ROBOT!!!_"... 🗡️🤬💣 GOOGLE, MA COME CAZZO SI FA??? Ma vi sembra una cosa normale pretendere di accedere per guardare qualsiasi video (non si tratta di video limitati ai minori o cose del genere), perché il vostro server di merda ha deciso che il mio indirizzo IP è marcio o qualcosa del genere? AOOOO, io la mattina mentre faccio colazione mi devo guardare YouTube, e voi vi dovete fare gli stracazzacci dei vostri!!! 🤮 Tra l'altro questo errore, è incredibile, ma è persistente... sia sul sito mobile che quello desktop di YouTube... addirittura negli iframe embeddati su altri siti, cosa che per me supera davvero l'assurdo, perché neanche le altre Big Tech fanno questo schifo! (E quindi no, usare Proxatore o Bing non è stato possibile.) 😵 Ancora più stranamente, però, di tutti i browser che ho sul tablet, su Firefox e solo su Firefox ha funzionato pur senza login... quindi lì ho potuto guardare un video alla fine... anche se è molto scomodo, perché il PiP è rotto lì, e la modalità split screen di Android è un troiaio, e io dovevo scrivere una nota nel mentre, e quindi è stato brutto, aaaa... 😭


Intanto, come se non fosse mai abbastanza, Google negli ultimi pochi giorni ha fatto l'ennesima stronzata... che non so se colpisce solo il mio indirizzo IP, ma temo di no, perché prima già lo faceva ad altri: 4 volte su 5, la pagina HTML dei video di YouTube è COMPLETAMENTE PRIVA DI METADATI UTILI... restituisce un'immagine generica, nessuna descrizione utile, e un titolo vuoto. 😐
...Cioè, che cazzo? Nemmeno Meta fa questa porcheria, vaffanculo!!! Questo significa che è praticamente impossibile condividere un video qui in un post su Sharkey ed avere l'anteprima funzionante, ma così come è impossibile salvarmeli in un gestore di segnalibri, come faccio ormai da mesi e mesi. 😭
Qui in foto è come appaiono 'sti maledetti video su Shiori, quando il server restituisce i dati stronzi... e io devo stare lì a fare refresh del link finché non me la da buona! Oh miseria, oh Alphabeth di merda... sto davvero con le pezze nel culo ora, che manco posso catalogarmi in pace i video che consumo!!! 🤬
#YouTube
Questa voce è stata modificata (2 settimane fa)


167 – Il mercato nascosto dei robot umanoidi camisanicalzolari.it/167-il-me…

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大法官們終於要醒了嗎

獨家/停擺1年憲法法庭要復活!本週五開會「確認裁判文本」後宣判 料劍指緊箍咒《憲訴法》

憲法法庭因《憲法訴訟法》修正案公告後,將違憲判決的門檻提高到10人開會、9人同意,導致目前8位大法官1年來無法做出任何判決,不過司法院今日公布的本週行事曆卻出現不尋常的訊息。根據行事曆顯示,大法官預計在本週五19日召開「憲法法庭確認裁判文本評議」。有司法圈人士透露,憲法法庭即將大復活,大法官針對涉己的《憲法訴訟法》做出違憲與否判決的可能性極高,且預計在週五下午公布判決結果

mirrordaily.news/story/34949

in reply to 笹木アカリ Sasaki Akari

看到別人解釋

threads.com/@zeuschimera/post/…





in reply to Pedro Fonseca

A silhouette of a city skyline is visible against a vibrant, fiery orange and red sunset. The foreground consists of the dark roofs of buildings, with some trees and structures also appearing as dark shapes. A plane is flying in the upper portion of the image, appearing as a dark silhouette against the bright sky. The sunset sky features a dramatic gradient of colors, with darker reds at the top transitioning to brighter oranges near the horizon. There is no visible text in the image.

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chez les amateurs de viande, Noël est une fête cardinale

Steven Klein

tags : réveillon viandard, massacre à la disqueuse (Tobe Hooper), #christmas #food #DIY #photography




I am an ordinary person, but circumstances have turned my life into a daily battle.
Cold, hunger, and fear have become part of our days.
My children need safety… they need a roof to protect us and warmth so they can sleep without tears.
Any donation, no matter how small, can change our lives and ease our pain.
Please help us live with dignity. May God reward you 💔


Overnight, the Astrakhan gas processing plant in Russia was reportedly struck, triggering a large fire. Russian Defence Ministry claims it shot down 38 drones over Astrakhan Oblast during the same period.

FIRMS data confirms a large fire is ongoing.