Washington Post paperback bestsellers
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Merck spends $10 billion for Verona, gaining access to its COPD medication
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L’intelligenza artificiale usata per impersonare il Segretario di Stato Americano Marco Rubio
Secondo due alti funzionari e un cablogramma inviato la scorsa settimana a tutte le ambasciate e i consolati, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti D’America sta mettendo in guardia i diplomatici statunitensi dai tentativi di impersonare il Segretario di Stato Marco Rubio e forse altri funzionari utilizzando tecnologie basate sull’intelligenza artificiale.
Non è la prima volta che Rubio viene impersonato in un deepfake. Questa primavera, è stato creato dai malintenzionati un video falso in cui affermava di voler interrompere l’accesso dell’Ucraina al servizio internet Starlink di Elon Musk. Il governo ucraino ha successivamente smentito la falsa affermazione.
L’avvertimento è arrivato dopo che il dipartimento ha scoperto che un impostore che si spacciava per Rubio aveva tentato di contattare almeno tre ministri degli esteri, un senatore degli Stati Uniti e un governatore, secondo il cablogramma del 3 luglio, riportato per primo dal Washington Post.
I destinatari dei messaggi truffa, inviati tramite SMS, Signal e posta vocale, non sono stati identificati nel cablogramma, una copia del quale è stata condivisa con l’Associated Press. “Il Dipartimento di Stato è a conoscenza di questo incidente e sta attualmente monitorando e affrontando la questione”, ha dichiarato ai giornalisti la portavoce del dipartimento, Tammy Bruce. “Il dipartimento prende sul serio la propria responsabilità di salvaguardare le proprie informazioni e adotta costantemente misure per migliorare la propria strategia di sicurezza informatica e prevenire futuri incidenti”.
Si tratta dell’ultimo caso in cui un personaggio di alto livello dell’amministrazione Trump è stato preso di mira da un sosia, dopo un episodio simile rivelato a maggio che ha coinvolto il capo dello staff del presidente Donald Trump, Susie Wiles. L’uso improprio dell’intelligenza artificiale per ingannare le persone è destinato a crescere con il miglioramento e la diffusione della tecnologia, e l’FBI ha lanciato l’allarme la scorsa primavera riguardo a “attori malintenzionati” che si spacciavano per alti funzionari del governo statunitense in una campagna di messaggi di testo e vocali.
Le bufale che coinvolgono Rubio si sono rivelate infruttuose e “poco sofisticate”, ha affermato uno dei funzionari. Ciononostante, il secondo funzionario ha affermato che il dipartimento ha ritenuto “prudente” avvisare tutti i dipendenti e i governi stranieri, soprattutto in considerazione dell’aumento dei tentativi da parte di attori stranieri di compromettere la sicurezza informatica.
I funzionari non erano autorizzati a discutere pubblicamente la questione e hanno parlato a condizione di mantenere l’anonimato. “Questa campagna non rappresenta una minaccia informatica diretta per il dipartimento, ma le informazioni condivise con terze parti potrebbero essere divulgate se gli individui presi di mira venissero compromessi”, si legge nel cablogramma.
L’FBI ha lanciato l’allarme in un annuncio di pubblica utilità riguardo a una campagna “dannosa” basata su messaggi di testo e messaggi vocali generati dall’intelligenza artificiale che sembrano provenire da un alto funzionario degli Stati Uniti e che mirano a ingannare altri funzionari governativi, nonché i soci e i contatti della vittima.
L'articolo L’intelligenza artificiale usata per impersonare il Segretario di Stato Americano Marco Rubio proviene da il blog della sicurezza informatica.
ilfoglio.it/politica/2025/07/0…
La giravolta di Tajani: "Ius scholae? Neanche per me è una priorità. Sintonia con Pier Silvio Berlusconi"
Il ministro degli Esteri commenta le parole dell'amministratore delegato di Mediaset. Salvini: "Tema archiviato. Se ne occuperà la sinistra tra trent'anni". La replica: "Non sono gli altri partiti a decidere quando, come e dove parlare"www.ilfoglio.it
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#Mastodon #Statistics 2025-07-09 14:00 CEST
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Help me keep stats and server running! 💻📊 Even a small monthly contribution makes a big difference. Support here: patreon.com/FediverseStatistic… 🙏
In crises like natural disasters, conflicts, or pandemics, essentials must stay accessible.
Two key components of the Preparedness Union agenda will strengthen our readiness for the unexpected.
EU Stockpiling Strategy to:
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Medical Countermeasures Strategy to:
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#Today 09
Good day!
A milestone of sorts…
When perform my targeted edits on a book, I always begin with the chapters most in need. I’m now through those for Book-4.
I’m 17% of the way. The process is slow, but works.
It was hot yesterday, cool weather expected tomorrow.
Be everwell.
#WritingLife #AmWriting #WritingCommunity #Aging #HealthyLiving #HealthyLifestyle #GetOutside #Hiking #Trails #HikingAdventures #Nature #NaturePhotography #NatureLover #Photography #LandscapePhotography
ilfattoalimentare.it/punti-ess…
Punti Esselunga: la raccolta premi si annuncia molto più cara
Punti Esselunga: i premi diventano sempre più "cari". Dallo scorso maggio Esselunga ha rivoluzionato il proprio sistema di raccolta punti.Valeria Nardi (Il Fatto Alimentare)
It's not surprising, but sobering and alarming:
After members of the new German gvmt cast doubts on 🇩🇪's climate target, claiming it is too strict, chancellor Merz was asked today in the Parliament's Questioning Time (by the Greens) whether he can unequivocally declare that 🇩🇪 stands by it constitutionally mandated target of climate neutrality in 2045. Merz absolutely could not get himself to say that. Instead he gave answers that I cannot find satisfactory:
(cont'd)
1/2
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Trump’s immigration policy is taking a toll on more than farms":
politico.com/news/2025/07/08/e…
"Businesses are scrambling to replace workers after recent administration actions have taken immigrants, both legal and illegal, out of the labor force ... Economic growth is slowing due to a shrinking labor force."
#Trump #HumanRights #immigration #politics copy: @renewedresistance
MV Agusta riparte dopo l’addio di Ktm
https://www.ilsole24ore.com/art/mv-agusta-riparte-l-addio-ktm-AHo2GjcB?utm_source=flipboard&utm_medium=activitypub
Pubblicato su Economia - Il Sole 24 ORE @economia-il-sole-24-ore-IlSole24Ore
MV Agusta riparte dopo l’addio di Ktm
Esce Ktm, Timur Sardarov torna al 100% del capitale di MV Agusta. Formalizzato il closing dell’operazione che riporta la totalità della della ...Luca Orlando (Il Sole 24 ORE)
You Aren't Going to Believe This
Donald Trump's latest Justice Department appointee? Someone who called for cops to be beaten and killed. Seriously.Sen. Adam Schiff (The Schiff Notes)
I manager italiani deludono la metà dei lavoratori: il voto complessivo è inferiore a 6
https://www.ilsole24ore.com/art/i-manager-italiani-deludono-meta-lavoratori-voto-complessivo-e-inferiore-6-AHsCDhbB?utm_source=flipboard&utm_medium=activitypub
Pubblicato su Economia - Il Sole 24 ORE @economia-il-sole-24-ore-IlSole24Ore
I manager italiani deludono la metà dei lavoratori: il voto complessivo è inferiore a 6
Hays ha ricostruito le caratteristiche del capo ideale sondando 500 lavoratori: deve essere empatico, autorevole e onesto. In realtà nelle valutazioni i manager sono poco chiari e non favoriscono la crescitaIl Sole 24 Ore (Il Sole 24 ORE)
"[DJ Jazzy] Joyce slowed it down for a second and she said; do you know why the bass is so important?
... the bass replicates your mother's heartbeat. Which is the very first beat that we all ever hear.
And that stuck with me ..."
#DJSirDaniel, 2023
queuepoints.com/channel/queue-…
#podcasts #QueuePoints #bass #beats
The Power of the Drop: Trip Hop and Drum & Bass Shook The World | Queue Points - Black Music Podcast
There was a rumble coming out of the UK in the early-1990s. With the heavy influence of hip-hop came new styles that changed the way many experienced the music...Queue Points - Black Music Podcast
While internshipping at the Institute of Network Cultures, I was tasked to study print-on-demand. There, I had an epiphany: publishing was more about distribution than production. The point was not too much the published thing itself, but the way it travels.
Now, after almost 15 years, the INC, together with Aksioma, Nero and Echo Chamber, keep their thematic commitment to publishing, with a new experimental book/website made with a custom tool called Etherport. The book includes excellent essays (like the one on Slop Publishing I've talked about some days ago) and interviews with a pool of very diverse practitioners in publishing, from Kenneth Goldsmith (Ubuweb) to Clusterduck.
In my interview, I talked about the difficulties of publishing in a traditional way as a means to be taken seriously for one's work and ideas. So, I reversed the famous André Breton's statement into "One finds comrades to publish".
The full interview in online here: etherport.org/publications/inc…
I also distilled in an article published here: networkcultures.org/entrepreca…
Finally, you won't believe it but since this is a public funded project you can get the printed book *for free*, shipping included! Link: networkcultures.org/publicatio…
Congratulations to the editors Tommaso Campagna, Marta Ceccarelli and Carolina Pinto, and all the people involved.
One Finds Comrades to Publish | ENTREPRECARIAT
Everyone is an entrepreneur. Nobody is safe.networkcultures.org
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🔔 Update Juli 2025 🔔
Alle 31.203 begründeten Entscheidungen des Bundespatentgerichts (BPatG) seit 2000 jetzt als Datensatz verfügbar!
✅ #OpenAccess
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✅ Formate: PDF, TXT, CSV
Das Corpus der Entscheidungen des Bundespatentgerichts (CE-BPatG) ist der bislang größte, frei verfügbare Datensatz von Entscheidungen des Bundespatentgerichts. Er ist eine Zusammenstellung aller Entscheidungen die in der amtlichen Datenbank des Bundespatentgerichts am jeweiligen Stichtag veröffentlicht waren.
Bitte beachten Sie das beiliegende Codebook! Es enthält wichtige Informationen zur korrekten Nutzung des Datensatzes. Es hilft auch bei der Entscheidung, welche Variante für Sie am besten geeignet ist. In der Regel empfehle ich für quantitative Forschung die CSV-Dateien und für traditionelle Forschung die PDF-Sammlung.
Für Praktiker:innen stelle ich zusätzlich nach Senat sortierte PDF-Sammlungen aller Leitsatzentscheidungen zur Verfügung.
Dokumentation: zenodo.org/records/15754093/fi…
Alle Download-Optionen: doi.org/10.5281/zenodo.3954850
Alle Datensätze: seanfobbe.de/data
#BPatG #Rechtsstaaat #Patentrecht #Markenrecht #Law #DigitalHumanities #OpenScience #OpenData #OpenSource #OpenAccess #LawFedi @rstats @law @politicalscience
Corpus der Entscheidungen des Bundespatentgerichts (CE-BPatG)
Überblick Das Corpus der Entscheidungen des Bundespatentgerichts (CE-BPatG) ist der bislang größte, frei verfügbare Datensatz von Entscheidungen des Bundespatentgerichts.Zenodo
Divorced, but still sharing the family home
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Posted into Lifestyle @lifestyle-WashPost
Hier eine neue Folge von: "Warum Heiße-Luft-(in Social Media-)Produzieren manchmal ins Auge gehen kann."
If I was to fight #bigtech in the courts I'd introduce one question.
"Do we have the right to not patronise the companies? Do we have the right to say no?".
#recaptcha and #cloudflare are an infection on the internet. They are everywhere and know where most people go and what they do.
Almost every #google #amazon and #apple device is harvesting the location of all of your #bluetooth and #wifi devices and reporting it.
This should not be happening. I don't use their devices but they use mine.
Why can't the Trump regime be toppled? These aren't even human beings, building death camps and denying aid to people in need.
#US #America #Corruption #Greed #Autocracy #Tyranny #DeposeKingTrump #DirtyPoliticians #Dictatorship #KingOfAmerica #NeoNazi
#django hat sich für heute abgemeldet und ich werde es ihm gleich tun
#GuteNachtTrööt #dogs #MastodonDogs #dogsofmastodon #Mastodonrudel #hunde #Leonberger #hund #dog #lovemydog #lebenmithund #großehunde #bigdogs #älterehunde #Fellnasen #bigdog #olddogs #OldDog #schlafendehunde
#Wir werden alle sterben #Netzfund
Geblitzt vor der Schule in Chemnitz: Gilt Tempo 30 auch am Feiertag?
Gilt ein Tempolimit von Montag bis Freitag, sind auch die Feiertage betroffen. Doch offenbar ist das vielen nicht bewusst.Sebastian Gogol (TAG24 NEWS Deutschland GmbH)
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"Ich denke, also bin ich hier falsch." (frei nach René Descartes)
Sulla burocrazia detta "scuola".
Ho più volte sostenuto che il vero nodo irrisolto della nascita dell’Italia risieda nel momento in cui i piemontesi, di fatto, invasero il resto della penisola e si accinsero a costruire il nuovo Stato come si amministra una terra conquistata. Con diffidenza sistematica verso gli abitanti, considerati a priori come potenziali rivoltosi, sabotatori o comunque sospetti da tenere sotto sorveglianza.
Se applichiamo questa logica al sistema scolastico, il risultato diventa piuttosto sgradevole. Me ne sono accorto con chiarezza quando, trasferitomi in Germania, ho iscritto mia figlia a una scuola Montessori/Dalton. Sia chiaro: il confronto che propongo non è tra la scuola italiana e quella tedesca — che, a ben vedere, resta anch’essa ancorata a concezioni tutt’altro che moderne — bensì tra la scuola italiana e una scuola Montessori/Dalton, una versione contemporanea del metodo Montessori. Paradossalmente, un modello educativo che, per storia e origine, dovrebbe appartenere all’Italia, visto che Maria Montessori, appunto, era italiana.
Ma, come ho già detto, l’obiettivo — o forse sarebbe meglio dire l’ossessione — dei piemontesi, nel costruire lo Stato, era uno solo: impedire che i fraudolenti italiani, con la loro proverbiale astuzia, potessero fregare o sabotare le istituzioni a fini personali. E se mi volto indietro, osservando la scuola che ho frequentato — e quella frequentata da molti altri italiani — il risultato appare chiaro. Ho passato gran parte degli anni delle superiori a portare ai professori le prove concrete che, invece di andare in camporella o copiare da qualcuno, avevo davvero studiato.
Tutto, in quella scuola italiana (Il Liceo Roiti di Ferrara, per essere esatti) , era pensato e costruito intorno al sospetto. Ricordo ancora lo stupore quando, nella scuola di mia figlia, ho scoperto che non esistevano i “compiti” come li intendiamo noi. Sì, c’erano attività da svolgere dopo l’orario regolare, ma questo presupponeva che la scuola restasse aperta anche nel pomeriggio, con docenti disponibili — a turno — per supportare i ragazzi. Erano compiti? Formalmente sì. Ma se li svolgi a scuola, scegliendo tu stesso il professore a cui rivolgerti per ricevere spiegazioni mentre li fai — in pratica ogni docente “specializzato” resta in un’aula, e sei tu a decidere se andarci o meno, altrimenti puoi optare per un’aula con un docente “pastore”, che si limita a garantire il silenzio — allora il confine diventa sfumato.
Questo è il metodo Montessori/Dalton: responsabilizzare il ragazzo, metterlo al centro. Se ti accorgi di non aver capito qualcosa, sei tu a scegliere di tornare a scuola nel pomeriggio, per rifare i compiti con l’aiuto di chi può spiegarti meglio, mentre lavori sul problema.
Il metodo piemontese, invece, è di tutt’altra natura: un metodo poliziesco. Devi dimostrare. Devi portare prove. Da qui nasce l’interrogazione, un vero e proprio rito inquisitorio, concepito per coglierti in fallo. Del resto, per quale motivo un professore, che ti ha davanti per ore ogni settimana, dovrebbe avere bisogno di un’interrogazione per sapere se hai studiato? Questo mistero lo conoscono forse solo Vittorio Emanuele chissà-quale-numero o, più probabilmente, Giovanni Gentile. Ma il motivo e' semplice: e' una perquisizione del tuo sapere.
Eppure, nel sistema che ho visto qui, le cose funzionano in modo diverso. Non esistono le interrogazioni nel senso italiano. Esiste invece la “partecipazione”. Il docente fa domande a tutta la classe, in modo continuo, e sta a te alzare la mano per intervenire. Se vuole capire quanto hai compreso, tanti alzano la mano ma lui ti chiama direttamente e ti chiede di rispondere. Così, semplicemente, si fa un’idea di quello che sai.
Ovviamente, esistono anche le prove scritte. Ma i compiti in classe, qui, mi hanno davvero spiazzato. A parte il fatto che si presentano sotto forma di questionari con decine di domande aperte — non test a scelta multipla, ma risposte brevi e mirate — ciò che colpisce è il diverso approccio quando si richiede allo studente di produrre un elaborato più complesso. In quel caso, si parla di una ricerca o di un progetto creativo, non del solito tema scolastico alla maniera italiana.
Qui cambia proprio il senso della parola “prova”. In Italia, la “prova” è un atto di difesa: serve a discolparti dall’accusa di fancazzismo, a dimostrare che non hai passato il tempo a bighellonare. Qui, invece, la “prova” è più simile a una sfida: ti si chiede di realizzare qualcosa di interessante, di valore, e poi di presentarlo alla classe.
Non so in che misura questo derivi dal sistema scolastico tedesco e in quale parte sia invece merito (o colpa) del metodo Montessori/Dalton. Va detto, per onestà, che quello di mia figlia era un liceo di provincia — il Liceo di Neandertal, per l’esattezza.
(Precisazione, qui nelle valli di Neandertal tutto si chiama “Neander-qualcosa”, dalla macelleria, alla birreria, alla salsiccia, quindi anche i licei non fanno eccezione.)
Quando sento racconti sui licei tedeschi di città o sulle scuole internazionali, frequentate perlopiù dai figli degli expat, non so mai quanto la differenza dipenda dal metodo Montessori o dal semplice contesto tedesco.
Il nodo centrale, però, è un altro: la scuola italiana si fonda sul professore come controllore, come figura incaricata di verificare che tu abbia faticato abbastanza. Altrimenti non si spiegherebbero i 213 — sì, duecentrotredici: li ricordo ancora, dopo quasi quarant’anni — esercizi di trigonometria che ci assegnarono un lunedì per il fine settimana. Un carico tale da costringerci a restare svegli ogni notte fino a tardi, oppure a organizzarci in cordate per risolverli in parallelo e poi copiarceli a vicenda. Fu la soluzione attuata dalla classe.
Ma cosa si voleva davvero accertare con questa sorta di ordalia matematica? Nulla, in realtà. L’unico scopo era verificare che fossimo disposti al sacrificio, anziche' dei peccatori fancazzisti. Un test che, più che a un percorso scolastico, somigliava a una prova di iniziazione per chi si appresta a immolarsi con una cintura esplosiva carica di coseni e tangenti.
Questa visione burocratica della scuola, dove ogni prova ha lo stesso valore di un atto processuale — ossia serve soltanto a liberarsi dall’accusa implicita di essere dei fannulloni — resta, a mio avviso, una delle principali fonti di disagio del sistema educativo italiano. Non eravamo studenti: eravamo indagati per fancazzismo.
L’iscrizione scolastica non rappresentava altro che l’equivalente di un avviso di garanzia: da quel momento in poi, si apriva ufficialmente un’indagine su di noi. L'accusa era il fancazzismo.
Chi conosce il metodo Montessori avrà già riconosciuto, in ciò che ho raccontato, la componente montessoriana nell’esperienza di mia figlia. A dire il vero, con il carattere “autonomo e piuttosto assertivo “che si ritrova – non capisco proprio da chi abbia preso – dubito che qualsiasi altro approccio scolastico le sarebbe davvero andato a genio. Non ho nulla da ridire sul metodo Montessori/Dalton, quindi.
Ex post, uno dei motivi per cui, ai miei tempi, mi sono ritrovato per anni a essere quel “secchione” che i professori si guardavano bene dal prendere come esempio era proprio l’atteggiamento inquisitorio che regnava nelle aule. Un approccio che, lo ammetto, mi irritava al punto da spingermi verso un ribellismo piuttosto deciso. Quei compiti in classe, più che valutazioni, erano vere e proprie perquisizioni mentali.
Darei ancora oggi un braccio per poter scrivere, su un tema di italiano, una frase simile a questa: «In questo capitolo, Manzoni allunga il brodo solo per vendere più pagine. Non serve assolutamente a nulla quello che scrive, né ha un senso particolare.» Ma, naturalmente, non si poteva. E Manzoni – sia chiaro – continuava ad allungare il brodo — più di una qualsiasi serie Netflix senza idee.
In termini moderni, potremmo riassumere così: I Promessi Sposi potevano tranquillamente essere un’email.
Ma, appunto, che senso ha trascorrere due anni a sezionare un libro? La risposta è semplice: si tratta, ancora una volta, di un sistema costruito per essere facilmente verificabile. Se mandassi gli studenti in biblioteca a scegliere liberamente un libro da analizzare, il professore sarebbe costretto a conoscerli tutti quei libri e, peggio ancora, a valutare con attenzione se l’analisi dello studente abbia un senso. Lo studente SA analizzare un testo qualsiasi, e non solo i Promessi Sposi? Troppa fatica, evidentemente.
Al contrario, imponendo a tutti lo stesso testo, il docente può limitarsi a controllare se l’alunno abbia studiato e ripetuto l’analisi che lui stesso ha sciorinato in classe. Una verifica meccanica, ovvero una burocrazia, di quelle che si fanno per quieto vivere, senza il rischio che qualcuno pensi davvero in autonomia. Non si tratta di stimolare il pensiero critico: si tratta, ancora una volta, di accertare che lo studente abbia sgobbato — e, ovviamente, si parte sempre dal sospetto opposto, cioè che non lo abbia fatto.
Non sorprende, dunque, che il metodo Montessori — ideato in Italia proprio per coltivare l’autonomia, la responsabilità personale e l’apprendimento attivo — abbia trovato terreno più fertile altrove. In Germania, ad esempio, si contano oggi oltre 600 scuole superiori Montessori riconosciute, frequentate da circa 85.000 studenti, secondo il Deutscher Montessori Dachverband (2024). In Italia, invece, le scuole Montessori accreditate sono una sessantina appena, e quasi tutte limitate alla fascia della scuola dell’infanzia o primaria, con una presenza quasi nulla nella scuola secondaria (fonte: MIUR, 2024).
Del resto, in Italia tutto ciò che sfugge al controllo viene sempre visto con sospetto. Qui non interessa davvero ciò che impari, ma quanto ti sei piegato sotto il peso dello sforzo richiesto.
Ma in fondo, era tutto prevedibile. In Italia, qualsiasi cosa sfugga al controllo viene ancora percepita come una minaccia, un’insidia da neutralizzare con metodi rigidi e sospettosi. L’autonomia fa paura, la libertà educativa è vista come un cavallo imbizzarrito da domare.
In Germania, intanto, il metodo Montessori cresce e prospera; in Italia resta confinato a poche oasi, quasi fosse un vizio da colpevolizzare. Ma, in fondo, cosa altro aspettarsi? È come se da qualche remoto angolo del tempo Vittorio Emanuele II ti osservasse, severo, con lo sguardo di chi si aspetta di coglierti in fallo.
Tutti a dimostrare d’essere abbastanza domati, abbastanza sacrificati, abbastanza piegati. Ewwiwa il Re! Ewwiwa i Savoia!Ah! La Tauromachia!
Non mi stupisce affatto, dunque, leggere di quello studente che, pochi giorni fa, ha deciso di rifiutare l’orale di maturità, avendo già accumulato il punteggio necessario per essere promosso. La notizia, rimbalzata sui giornali, ha generato un certo scalpore: “Studente rifiuta l’orale” titolavano alcuni, con toni a metà tra l’indignato e il perplesso.
Ma la logica, a ben vedere, era ineccepibile: in fondo, l’imputato si è semplicemente avvalso della facoltà di non rispondere. Se il tribunale — pardon, la scuola — ritiene di avere in mano le prove del suo fancazzismo, spetta alla corte produrle, non certo all’imputato dimostrare la propria innocenza.
Ecco l’essenza del sistema scolastico italiano: non un luogo di apprendimento, ma una specie di tribunale permanente, dove ogni esame si trasforma in un processo inquisitorio e ogni studente, più che un allievo, è un sospettato in attesa di giudizio. Da noi l’iscrizione scolastica non è altro che un avviso di garanzia mascherato, e l’orale finale è semplicemente l’udienza di chiusura.
Certo, se le prove scritte non fossero state concepite come un’occasione di sgamo — un agguato per smascherare il furbetto — e fossero state davvero delle prove nel senso nobile del termine, cioè un’occasione per chiedere allo studente di produrre qualcosa di significativo, dopo cinque anni di scuola, il discorso sarebbe stato diverso.
Se, anziché limitarsi a sciorinare pedissequamente il programma — quell'elenco sacro e inviolabile di nozioni da recitare come un rosario laico — si fosse chiesto agli studenti di creare, elaborare, costruire qualcosa di originale, magari la discussione orale avrebbe assunto un altro sapore. Sarebbe potuta diventare davvero una riflessione su un percorso, non la solita ordalia.
Del resto, per quale motivo dare un tema di greco su un preciso autore, quando potreste chiedere agli studenti quale autore greco preferiscono, quale non gli piace, e chiedere di spiegare il motivo? Davvero il secondo metodo mostrerebbe meno le competenze dello studente?
Non so, onestamente, se io mi sarei comportato come quello studente di cui si è tanto discusso. A quel tempo non ero ancora capace di dare un nome preciso al fastidio che provavo per quell’essere costantemente considerato un imputato sotto indagine per fancazzismo. Ma se avessi avuto la lucidità di scrivere ciò che sto scrivendo adesso, forse sì, lo avrei fatto. E forse mi sarei anche tolto qualche soddisfazione.
Ma tant’è: non credo davvero che lo Stato italiano — costruito come forza di occupazione dai Savoia, trasformato in apparato fascista da Mussolini e mai realmente riformato — possa accettare, né tantomeno comprendere, una critica di questo tipo.
D’altronde, come direbbero i latini: lupa magistra.
Uriel Fanelli
Il blog e' visibile dal Fediverso facendo il follow a: @uriel@keinpfusch.net
Contatti:
- Fediverse: @uriel@x.keinpfusch.net
- XMPP/Jabber: uriel@mtrx.keinpfusch.net
- GNU JAMI: ufanelli
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#dogsofpixelfed #dogs #chiens #hunde #jura #balanod #nature #dogsonvacation #chiensenvacances #france
Do it!
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RE: bsky.app/profile/did:plc:le3sn…
Zaak van stichting die farmaceut Abbvie daagde om ‘buitensporige winst’ niet ontvankelijk verklaard
Humira: Farmaceut Abbvie werd voor de rechter gedaagd omdat het een miljard euro ‘buitensporige winst’ zou hebben gemaakt met het reumamedicijn Humira. De rechtbank in Amsterdam doet geen uitspraak in de zaak, oordeelt het woensdag.Karlijn Saris (NRC)
How the Wall Street Journal fell for the trap of the Hebron ‘emirate’
The Wall Street Journal would have you believe its report on a “sheikh” who wants to form a Hebron “emirate” under Israeli control is a groundbreaking political revelation. But anyone with basic knowledge of Palestine will tell a different story.Qassam Muaddi (Mondoweiss)
LE BON PLAISIR
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"Source : Graffiti Art On Trains"
LE BON PLAISIR
Belgian train graffiti and street art pictures #graffitiartontrainsgraffiti-art-on-trains.blogspot.com
#Struppi und eins meiner Mädchen sind echt drollig miteinander. Im Moment tut es alles, um seine Aufmerksamkeit zu bekommen, kommt auch mit auf #Hunderunde. Er so: 🏃♂️
Il ghiaccio svanisce a poco a poco
#marte
Questa è l'ultima di una serie di foto che monitorano il ghiaccio esposto da un nuovo cratere da impatto formatosi prima del 2012. Le macchie luminose e relativamente blu si sono continuamente ridotte nel corso del tempo
umbertogaetani.substack.com/p/…
Il ghiaccio svanisce a poco a poco
Questa è l'ultima di una serie di immagini che monitorano il ghiaccio esposto da un nuovo cratere da impatto formatosi prima del 2012.umberto gaetani (La macchina del tempo)
Se la jouer casse-cou sur le sentier côtier, et passer le petit pont de bois pour profiter de l'écrin préservé, presque à l'abri des regards
#belleileenmer #apothicairerie #dogs #dogsofmastodon #dogsofpixelfed #happyfamillek #starkshaggydogdupaysdesmillelacs #suomenlapinkoira #viedechiensfamillek #chienfinnoisdelaponie
Vulnerabilità critica nel boot Linux: quando il male entra dalla porta principale
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
È stata scoperta una vulnerabilità critica nel componente Shim, uno dei pilastri su cui poggia il meccanismo di avvio sicuro (Secure Boot) di moltissime distribuzioni Linux: se sfruttata, permette di aggirare completamente le difese del sistema
Informatica (Italy e non Italy 😁) reshared this.
It always makes me really happy when Foxy chooses to hang out in my bed. She is a pro-chiller!
#dogs #dogsofmastodon #fedidogs #dogsofthefediverse #adoptdontshop #rescuelife #mixedbreed #sighthound #lurcher #podenco #galgoespanol #freethegalgo
Altbot
in reply to Müller • • •Das Bild zeigt eine köstliche Portion Erdbeereis in einem ovalen, weißen Schüssel mit einem schwarzen Rand. Der Eisbecher ist mit roten Erdbeeren und einer roten Erdbeersauce bedeckt, die den Rand der Schüssel bedeckt. Oben auf dem Eis sind feine Schichten von weißen Schokoladenscheiben verteilt, die einen kontrastierenden Farb- und Texturreiz bieten. Ein einzelner, goldbrauner Waffelring steckt in der Schüssel, der die Präsentation ergänzt. Ein Löffel liegt in der Schüssel, bereit zum Servieren. Die Schüssel steht auf einer glänzenden, silbernen Oberfläche, die den Fokus auf das Dessert lenkt.
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