Un bug critico in FortiDDoS-F porta all’esecuzione di comandi non autorizzati
Una falla di sicurezza è stata scoperta nella linea di prodotti FortiDDoS-F di Fortinet, che potrebbe permettere ad un attaccante con privilegi di eseguire comandi proibiti. La vulnerabilità, catalogata come CVE-2024-45325, rappresenta un problema di iniezione di comandi nel sistema operativo, localizzato nell’interfaccia a riga di comando (CLI) del prodotto.
Nonostante i requisiti di privilegi elevati, il potenziale impatto su riservatezza, integrità e disponibilità è elevato. Il problema è stato scoperto internamente e segnalato da Théo Leleu del team Product Security di Fortinet.
La vulnerabilità, identificata come CWE-78, deriva da una neutralizzazione impropria di elementi speciali utilizzati in un comando del sistema operativo. Un aggressore con privilegi elevati e accesso locale al sistema potrebbe sfruttare questa debolezza inviando richieste appositamente predisposte alla CLI.
Fortinet ha confermato che diverse versioni di FortiDDoS-F sono interessate da questa vulnerabilità. L’avviso FG-IR-24-344, pubblicato il 9 settembre 2025, descrive le versioni specifiche e le azioni consigliate per gli amministratori.
Un exploit riuscito consentirebbe all’aggressore di eseguire codice o comandi arbitrari con le autorizzazioni dell’applicazione, portando potenzialmente alla compromissione dell’intero sistema. Alla vulnerabilità è stato assegnato un punteggio CVSSv3 pari a 6,5, classificandola come di gravità media.
Si consiglia vivamente agli amministratori che utilizzano versioni vulnerabili di applicare gli aggiornamenti consigliati o di migrare a una versione con patch per prevenire potenziali sfruttamenti.
Le organizzazioni che utilizzano FortiDDoS-F 7.0 devono effettuare immediatamente l’aggiornamento alla versione 7.0.3, mentre quelle che utilizzano rami più vecchi (da 6.1 a 6.6) devono pianificare una migrazione a una versione sicura.
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