Dopo le elezioni, il Senegal volta pagina?
Avviso contenuto: Lo scrutinio non è ancora terminato, ma i risultati provvisori indicano chiaramente il vincitore. Dopo il voto del 24 marzo, Bassirou Diomaye Faye è destinato a diventare il prossimo presidente del Senegal. ll candidato dell’opposizione ha avuto la meglio
Lo scrutinio non è ancora terminato, ma i risultati provvisori indicano chiaramente il vincitore. Dopo il voto del 24 marzo, Bassirou Diomaye Faye è destinato a diventare il prossimo presidente del Senegal. ll candidato dell’opposizione ha avuto la meglio sull’ex Primo ministro e volto della coalizione al governo nel Paese, Amadou Ba.
Le elezioni, un percorso tormentato
La tornata elettorale avrebbe dovuto inizialmente svolgersi il 25 febbraio. Tuttavia, il 3 febbraio l’ormai ex presidente Macky Sall ha annullato il voto. Un unicum, in quanto dal raggiungimento dell’indipendenza nel 1960, il Senegal non ha mai posticipato un’elezione presidenziale. Sall ha giustificato la decisione con la necessità di risolvere in conflitto a suo dire in corso tra il Consiglio costituzionale e il Parlamento. Il primo aveva escluso alcuni candidati di punta per non aver soddisfatto i requisiti, il secondo ha reagito aprendo un’indagine per corruzione di due giudici del Consiglio
Due giorni dopo la decisione, il Parlamento ha votato la proposta del partito di Sall, Alleanza per la Repubblica, volta a rimandare il voto alla fine del 2024. Ma le proteste non si sono fatte attendere, anche all’interno della coalizione di governo. Diversi esponenti si sono dimessi, i parlamentari dell’opposizione hanno cercato di interrompere il voto del 5 febbraio per poi essere bloccati fuori dall’aula dalla polizia. A loro volta, le piazze di tante città sono insorte, manifestando lo scontento trasversale nei confronti della maggioranza e del suo leader.
A distanza di un mese, il 6 marzo, il Consiglio costituzionale ha stabilito che l’elezione per il successore di Sall avrebbe dovuto svolgersi prima della fine del suo mandato, il 2 aprile. Sempre più isolato, il presidente ha rispettato la sentenza, annunciando che il primo turno della tornata si sarebbe tenuto il 24 marzo.
Il conflitto politico in Senegal
Per decenni, gli osservatori internazionali hanno sempre visto nel Senegal “una delle pietre angolari della stabilità democratica” nell’Africa occidentale. Gli ultimi anni, però, hanno visto un forte aumento del conflitto politico tra il governo e l’opposizione guidata da Ousmane Sonko.
Ousmane Sonko e, in misura minore, il suo braccio destro e nuovo presidente Bassirou Diomaye Faye, sono diventati in questo periodo i volti di una lotta anti-sistema. Sonko ha saputo intercettare in particolare le frustrazioni delle generazioni più giovani, che scontano ancora grosse difficoltà sociali ed economiche. Nel Paese, che presenta un’età media di 19 anni e il 60% della popolazione meno di 25, quattro persone su dieci vivono sotto la soglia di povertà.
Contro i seguaci di Sonko e del suo partito, il Pastef, il presidente Sall ha scelto la via della repressione, comprimendo i diritti civili dei manifestanti e legittimando l’uso della violenza da parte delle forze di polizia. Sia Sonko che Faye sono finiti in prigione, il primo con l’accusa di avere incitato all’insurrezione, il secondo per diversi reati tra cui oltraggio alla corte. Per i loro sostenitori, le accuse erano volte a escluderli dalla competizione elettorale. Cosa che, nel caso di Sonko – giù condannato – è effettivamente successa. Il Codice elettorale senegalese infatti impedisce a chi ha condanne a carico di candidarsi.
Dieci giorni prima delle elezioni, Sonko e Faye sono stati rilasciati. La loro liberazione, e così la successiva vittoria, è stata accolta da grandi manifestazioni a Dakar.
Il cambiamento sta arrivando?
La vittoria di Faye segna la fine di un’era politica controversa, in cui il governo di Sall ha messo a dura a prova la tenuta delle istituzioni democratiche. Le quali, però, hanno saputo resistere e reagire, rivelando una forza non scontata in un’area che ha registrato sei colpi di Stato in tre anni.
Faye ora è chiamato alla prova più difficile, risollevare una popolazione che negli ultimi anni ha maturato tante aspettative sul proprio futuro. La lotta alla corruzione e alle disuguaglianze è in cima ai pensieri dell’ex ispettore fiscale da quando si è lanciato in questa avventura politica. Ora i cittadini si aspettano che le sue proposte diventino realtà.
Fonti e approfondimenti
Akinpelu, Y.,“Ousmane Sonko: Senegalese youth hero or rabble-rouser?”, BCC, 31/07/2023
Melly, P., “Democracy in West Africa: Why Senegal’s election crisis matters”, Chatham House, 21/03/024
Nyang, A., “2024 Senegal election crisis points to deeper issues with Macky Sall and his preferred successor”, The Conversation, 18/03/2024
Shamim, S., “Senegal election results: Who is Diomaye Faye, tipped to be next president?”, al Jazeera, 25/03/2024
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