La passeggiata di @Christian Bernieri in #FieraMilano è un'occasione per parlare della frequente tentazione, da parte di chi gestisce gli esercizi commerciali o le fiere, di catturare i segnali bluetooth e wi-fi dei nostri cellulari
"una INFORMATIVA PRIVACY, non un semplice caretello, ci avvisa della presenza di un sistema di acquisizione dei segnali wifi presenti nell'area. Un sistema invisibile, posizionato ovunque, capace di ascoltare i segnali wifi e registrare le informazioni che riesce a captare.
Ogni cellulare, se il wifi è acceso, cerca in continuazione altre reti wifi e segnala la propria presenza lampeggiando come un faro, e come un faro ha un lampeggio tipico, dice che è lui, proprio lui, non un altro cellulare qualsiasi. Lampeggia dicendo il proprio nome / codice univoco / identificativo."
Di @Christian Bernieri sul suo blog
bernieri.blogspot.com/2022/11/…
Andiamo a divertirci un po'.
Andiamo a divertirci... e vediamo cosa succede. Ieri, in occasione del Milan Games Week, come decine di migliaia di altre persone (ragazzi,...bernieri.blogspot.com
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Michele
in reply to The Privacy Post • • •@The Privacy Post @Christian Bernieri Attenzione però a non invertire le parti. Sono i nostri cellulari che provano ossessivamente ad agganciare ogni rete Wi-Fi che incontrano. Vengono rilevati non perché qualcuno ne intercetta il segnale, ma perché provano continuamente a collegarsi a reti Wi-Fi sconosciute.
In altre parole è chi sviluppa i sistemi operativi dei nostri smartphone a divulgare costantemente la nostra presenza.
The Privacy Post
in reply to Michele • •@Michele NO! (ma anche sì...😁)
Mi spiego: il fatto che la motorizzazione permetta ai costruttori di auto di fare serbatoi che perdano continuativamente un filo di benzina è un problema, certamente. Ma questo non rende meno colpevole il municipio gestore dell'illuminazione stradale quando i suoi lampioni rilasciano scintille.
Perché se l'auto prende fuoco, sarà pure colpa del costruttore, ma la responsabilità principale è proprio del comune che, conoscendo bene quali siano i problemi del parco circolante, trasforma ogni automobile in un potenziale ordigno.
Fuor di metafora, è chiaro che noi andiamo in giro con dei radiofari portatili, ma questo non solo non giustifica, ma rende ancora più colpevoli coloro che se ne approfittano per catturare dati!
@Christian Bernieri
Michele
in reply to The Privacy Post • • •@The Privacy Post @Christian Bernieri Dipende da che punto guardi. Persino il mio banalissimo router domestico può segnalare i tentativi di accesso non autorizzati. Ma io non vado mica a cercarli, sono gli smartphone che passano in zona a tentare di collegarsi. A me da privato non frega nulla di registrare quei dati, ma una attività commerciale potrebbe avere buoni motivi per farlo.
Il punto è che l'hot spot è un elemento passivo, non intercetta nulla se non i dispositivi che provano a collegarsi. L'esempio che proponi non è calzante, non sono i serbatoi che perdono a chiedere al lampione se ha una scintilla da offrirgli.
Sinceramente più che montare una polemica ogni volta, vedrei più utile un po' di educazione alle nuove tecnologie: Il Wi-Fi si imposta in modo che non provi ad agganciare automaticamente qualsiasi segnale incontri; e se non si è in grado di fare questa configurazione, semplicemente lo si spegne.