Salta al contenuto principale


Così l’Europa può diventare colonna portante della Nato. Cos’ha detto Crosetto a Pavia


Secondo Guido Crosetto, ministro della Difesa, “in una futura difesa europea può esserci un esercito, una marina e un’aeronautica europea. Potrebbe esserci se selezionassimo le persone, tra 20 anni, ma non abbiamo 20 anni davanti, siamo in ritardo; quindi

Secondo Guido Crosetto, ministro della Difesa, “in una futura difesa europea può esserci un esercito, una marina e un’aeronautica europea. Potrebbe esserci se selezionassimo le persone, tra 20 anni, ma non abbiamo 20 anni davanti, siamo in ritardo; quindi, l’unica possibilità è mettere insieme le difese dei vari Paesi, rendendole interoperabili. In questo percorso siamo facilitati perché lo abbiamo iniziato nella Nato”. Nel suo videomessaggio alla conferenza Aspen di Pavia il ministro ha aggiunto che così l’Europa può diventare “colonna portante della Nato”, dotandosi poi “di forze armate europee a tutti gli effetti”. “È la sfida che abbiamo davanti: l’Europa deve trovare un linguaggio comune, una strategia comune, che ancora non esiste”, ha proseguito.

LA SVOLTA DI CINQUE SECOLI FA

“La battaglia di Pavia del 25 febbraio 1525 è stata la prima battaglia europea”, ha evidenziato il ministro. “Combattuta in modo rivoluzionario, per la prima volta con armi da fuoco”, una “battaglia che segnò un momento decisivo del predominio spagnolo in Italia e dimostrò la schiacciante predominanza della fanteria e della cavalleria”, “il passaggio alle più moderne strategie militari” e il “mutamento della composizione delle truppe, un rinascimento militare” e oggi “viviamo anni che richiedono l’idea di rivoluzione, perché l’idea di un esercito europeo è sicuramente una nuova rivoluzione nel campo della difesa e dell’Ue”, ha spiegato ancora.

INVESTIMENTI E PATTO DI STABILITÀ

“Soltanto quattro anni fa non avremmo parlato della necessità di raggiungere il 2% di investimenti in difesa, ma avremmo parlato probabilmente di ulteriori tagli”, ma “abbiamo deciso di invertire la tendenza”, ha detto. “La decisione non è più politica, quindi da conteggiare nel Patto di stabilità, ma necessità di sopravvivenza, non possiamo non farlo, non ci è consentito di decidere di non aumentare investimenti in difesa, perché la difesa è diventato il prerequisito della libertà, della democrazia, dello sviluppo”, ha continuato.

REGOLE ANCHE IN GUERRA

“Abbiamo la libertà, per essere amici della democrazia e di Israele, di dire che dobbiamo distinguerci dai terroristi”, ha dichiarato Crosetto. “Ci sono delle linee che noi in democrazia dobbiamo preservare: il diritto internazionale, le regole di convivenza democratica ci impongono un rispetto anche nella guerra”, ha continuato. “Anche nella guerra ci sono regole”, ha aggiunto, “e sono quelle che dicono che gli eserciti si possono scontrare ma i civili innocenti che non c’entrano nulla devono essere preservati il più possibile perché quando vengono coinvolti uomini, donne e bambini, che nulla c’entrano con gli scontri militari, noi perdiamo ogni giorno un pezzo della nostra credibilità”.


formiche.net/2023/11/crosetto-…