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Oggi il professor Serianni ci ha lasciato, ma ciò che ci ha lasciato resterà sempre con noi


Ciò che colpiva maggiormente chiunque si confrontasse con una personalità straordinaria come quella del professor Serianni, era il fatto di trovarsi contemporaneamente di fronte a uno studioso di qualità eccellente e a un docente affascinante, in grado di intrecciare disquisizioni di grammatica storica e illuminanti analisi stilistiche, con una semplicità e una precisione sorprendenti.

Gli allievi, non pochi, che registravano e trascrivevano le sue lezioni rimanevano colpiti dal fatto che le stesse parole che tutti potevano ascoltare nella loro linearità discorsiva, una volta trascritte, trasparivano in tutta la loro complessità sintattica e in un equilibrio strutturale solitamente tipico della prosa scritta.

Tutto ciò, conseguenza di una profonda sapienza e di una mente eccezionalmente organizzata, ha lasciato un segno indelebile su tutti quegli studenti che hanno avuto la fortuna di seguire i suoi corsi: e noi studenti non potevano fare a meno di innamorarci di quel suo modo di insegnare o, forse, eravamo semplicemente innamorati del suo amore, autentico amore, verso la lingua italiana: la lingua di Dante e Manzoni, ma anche la lingua di Iacopone da Todi o quella dei librettisti d'opera dell'Ottocento italiano o, ancora, quella dei temi scritti dagli allievi della scuola secondaria o dai parolieri della musica leggera.

Era ben chiaro che si trattasse di un amore speciale che aveva la forza della vocazione sacerdotale; ma era anche un amore dotato di quella razionalità serena e sicura del "padre guardiano".
Un "padre guardiano" consapevole di avere fatto tutto il possibile per trasmettere ai suoi allievi la passione e gli strumenti tecnici e culturali necessari per custodire nel cuore e nella mente quel dono incredibile che spesso sottovalutiamo: la nostra lingua.

Proprio per questo motivo, c'è qualcosa che può lenire il dolore per l'ingiusta scomparsa di questo eccezionale custode, ucciso da un paese che infrange con la stessa incosciente e tronfia disinvoltura tanto le regole della lingua quanto quelle della strada: questo qualcosa non è solo la monumentale opera scientifica che Serianni ci ha lasciato, ma soprattutto la numerosissima e orgogliosa discendenza di tutti quegli allievi sui quali rimane ben impressa la memoria e la fortuna di averlo avuto come maestro.

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Questa voce è stata modificata (1 anno fa)
in reply to Franc Mac

@Franc Mac Ho conosciuto il professor Serianni solo attraverso i suoi libri, grazie per il tuo ricordo personale.