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zeusnews.it/n.php?c=30694 condivido questo link per uno spunto di riflessione. un giorno parleremo con una persona e sembrerà che manchi qualcosa. un po' come se capisse ma fino a un certo punto. ma la cosa triste non è quello che succederà fra 10 anni ma come è adesso l'italia. tu scrivi mail ai certi assistenza, parli con le persone, scrivi all'urp della sanità e dialoghi in un modo o nell'altro con strutture e persone che al momento sono sicuramente persone umane in carne e in ossa. eppure già adesso non ti stanno a sentire, fanno finta di non capire, ed è come parlare con persone che non capiscono la lingua. ricordiamocene un giorno, quando asseriremo arrabbiati che le AI ci hanno uccisi come civiltà, pensando al suicidio che noi, sul posto di lavoro, avevamo già compiuto, autonomamente o costretti, ben 10 anni prima.... che poi è la stessa cosa dei "giornalisti" che in italia parlano male dell'online, che ha dequalificato ma categoria, ma che poi quando li leggi su carta ti fanno trovare la stessa merda, se non peggio. se non interessa a chi fa un lavoro difendere l'immagine della propria professionalità, come si pretende che l'utente combatta per te e ti distingua dai sistemi automatici? ho avuto in paio di comunicazione con l'AI bard (abbastanza ottusa) che in un paio di occasioni ha dimostrato di riuscire a seguire quello che dicevo meglio di qualsiasi essere umano mai sentito. e questo mi rende davvero triste, oltre forse a farmi capire che non ero io che dicevo cose vuote o solo apparentemente sensate, ma che proprio c'era umanità già pienamente defunta sui social dall'altra parte della tastiera.