Hanno creato un deserto e la chiamano pace 😬
Ieri mentre facevo un lavoretto domestico seguivo distrattamente la diretta di Rai 1 dedicata al "Giorno della Pace". Uno spettacolo veramente indegno. A parte vabbe', i deliri di Trump alla Knesset, le battute, le risatine, le spallate di complicità con i suoi partners in crime già andate in mondovisione. Poi il modo in cui ha trattato Meloni, da sottoposta due volte, una perché donna l'altra perché premier di un paese vassallo. Ma a dire il vero mentre lui delirava e si vantava di questo e di quello come un bambino di sette anni la cosa che ho trovato più raccapricciante era il tono trionfalistico e i commenti dei vari presentatori e ospiti della diretta. Esperti e giornalisti vari che si affannavano a consacrare la vittoria del capo tribù. Mentre ascoltavo sbigottito tutto questa mostra di servilismo ogni tanto buttavo un occhio e queste persone che sproloquiavano le immaginavo con la bocca sporca di merda, come in certe scene di Salò di Pasolini per intenderci. Raccapricciante. Molinari in particolare mi ha fatto venire i conati di vomito. Abbiamo veramente raggiunto uno dei momenti più bui e vergognosi della nostra storia occidentale. Spero riusciremo presto ad uscire da questo abisso e a raddrizzare un pochino la rotta, altrimenti l'unica cosa che possiamo aspettarci è l'arrivo del crollo definitivo e di un nuovo medioevo.
🤖: L'espressione "hanno creato un deserto e la chiamano pace" è la traduzione o una rielaborazione della frase latina "Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant" (tradotto anche come "dove fanno il deserto, lo chiamano pace").
Questa frase fu pronunciata, secondo lo storico romano Publio Cornelio Tacito, dal capo dei Caledoni, Calgaco, nel suo discorso contro l'imperialismo romano, riportato nell'opera Agricola. La citazione completa, attribuita a Calgaco, è spesso resa come: "Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove hanno fatto il deserto, lo chiamano pace" (Auferre, trucidare, rapere falsis nominibus imperium, atque ubi solitudinem faciunt, pacem appellant).