LE ELEZIONI SONO DEMOCRATICHE SOLTANTO SE VINCE CHI DICONO GLI USA.
di Roberto Vallepiano
Dopo il trionfo elettorale di Maduro, riconfermato Presidente con ampio margine dalla stragrande maggioranza del popolo venezuelano, secondo il solito copione di intossicazione mediatica gli USA e i suoi vassalli parlano di brogli mettendo in dubbio l'autenticità dei risultati.
Dopo che il segretario di stato americano Anthony Blinken ha aperto le danze disconoscendo il voto anche lo squilibrato Javier Milei, con il suo proverbiale stile squadrista, ha proclamato che l'Argentina non riconoscerà i risultati in Venezuela suggerendo addirittura l'intervento delle forze armate.
A Milei si è immediatamente affiancato il fighetto della sinistra liberal Gabriel Boric: il Presidente cileno, dopo ripetute ingerenze durante la campagna elettorale, ha attaccato in maniera vergognosa Maduro ventilando l'ipotesi di brogli.
Ma la verità è che Il sistema elettorale Venezuelano è il più sicuro, veloce e affidabile del globo.
È completamente digitalizzato e soltanto per questa tornata elettorale sono state installate 500.000 postazioni in oltre 30.000 seggi elettorali affiancando 300.000 tecnici.
L'identità degli elettori è verificata con sistema biometrico costituito da una doppia verifica dell'impronta digitale elettronica e dei documenti.
In cabina; si vota su schermo digitale e i risultati sono praticamente immediati e verificabili anche dopo il riconteggio del cartaceo.
L'ex Presidente USA Jimmy Carter lo ha certificato come uno dei sistemi più avanzati al mondo.
Riconosciuto da tutte le istituzioni nazionali e internazionali, comprese le forze di opposizione.
Oltre 1000 osservatori internazionali da tutto il mondo hanno certificato la trasparenza del processo elettorale.
Di fronte a questa evidenza i ragli in malafede dei Mass media internazionali, degli USA e dei Boric dimostrano tutta la propria pochezza.
E qui emerge tutta l'impostura e la doppiezza che anima il menzognificio occidentale.
Perché il vero problema non è il sistema elettorale, il problema è che deve vincere chi dicono loro.
In Venezuela, così come in Nicaragua, si svolgono elezioni pluripartitiche sul modello occidentale.
Ma dato che per gli USA la "democrazia" vale soltanto se vincono i loro burattini, se il responso elettorale non soddisfa i loro appetiti predatori, semplicemente si rifiutano di accettare i risultati delle urne denunciando brogli immaginari.
Il prossimo passo forse sarà autoproclamare un nuovo "Presidente" più funzionale ai propri interessi di greppia, come abbiamo già visto tutti negli anni scorsi con la tragica messa in scena del clown Guaidò.