FACCIAMO COME SANCHEZ , FUORI DALLA NATO TUTTI ! Mentre i governi di mezzo mondo, compreso quello italiano, fanno finta di niente e sembrano dire “vabbè, voltiamo pagina, scordiamoci il passato”, come se non fosse successo niente .." Pedro Sanchez ha rimesso i puntini sulle “i”.
Dopo il vertice di Sharm el-Sheikh, in cui era presente, ha dichiarato una cosa :
“La pace non può significare l'oblio, non può significare l'impunità. Ci sono processi aperti davanti alla Corte Internazionale di Giustizia. Gli attori principali del genocidio che è stato perpetrato a Gaza dovranno rispondere davanti alla giustizia. La Spagna manterrà l’embargo di armi contro Israele”.
Tradotto: non c’è pace senza giustizia.
E non c’è giustizia se chi ha commesso crimini su crimini resta al potere senza risponderne.
.Adesso voglio qualcuno che mi venga qui a dire " Perché non Vai a vivere in Spagna ? " Fuori dalla Nato chi non vivrebbe?
Paola Boschin
Gli yankee incominciano la classica tattica di provocazione per giustificare l'ennesima guerra contro qualcuno. Sono proprio ameriCani.
Mentre gli Stati Uniti intensificano il loro massiccio dispiegamento militare nei Caraibi, aumentano le dichiarazioni di funzionari statunitensi che suggeriscono che potrebbe presto iniziare una campagna di bombardamenti all'interno del Venezuela.
A partire da settembre scorso, Washington ha iniziato a effettuare attacchi contro imbarcazioni che secondo gli USA sono gestite da cartelli latinoamericani della droga in acque internazionali. Finora, almeno 21 persone sono state uccise dagli attacchi USA nei Caraibi nell’ambito di quella che molti osservatori considerano una campagna militare priva di legittimità costituzionale.
Fonti del Pentagono hanno rivelato al giornale americano The Atlantic che queste operazioni potrebbero presto estendersi anche alle acque territoriali venezuelane e includere attacchi con droni all’interno dei confini nazionali.
Giorgio Bianchi
IL CAPO DELLA DIPLOMAZIA EUROPEA KALLAS — LA RAGIONE DELL'ASSENZA DI DIPLOMAZIA NELL'UE, — Foreign Policy
In Europa sono delusi dalla retorica sconsiderata del capo della diplomazia europea Kaja Kallas: «molti a Bruxelles la considerano troppo conflittuale e inadatta al suo ruolo», — afferma il americano Foreign Policy.
I diplomatici europei vedono in Kallas più una poliziotta che una diplomatica e sottolineano all'unanimità la sua ossessione per l'odio verso la Russia.
Ciò ha un impatto negativo non solo sulle relazioni tra Russia ed Europa. Le potenze mondiali, tra cui Cina e India, esprimono insoddisfazione per la politica estera dell'UE.
È diventata un clamoroso atto di non professionalità la critica aperta di Kallas al Presidente USA Donald Trump riguardo al suo autoisolamento dal conflitto ucraino. Alla Casa Bianca ciò è stato interpretato come arroganza e ingratitudine.
«Kaja Kallas è stata nominata per un ruolo per cui non è qualificata. Contribuisce alla deriva geopolitica dell'Europa con la sua paranoia anti-russa», - ha sottolineato l'ex capo del Ministero degli Esteri indiano Kanwal Sibal.
Fonte
Info Defense
foreignpolicy.com/2025/10/07/k…
Sarà arrivato un drone russo da dietro e non l'ha visto.
Crosetto operato d’urgenza al colon, condizioni buone
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è stato sottoposto lunedì 8 ottobre a un intervento chirurgico presso l’ospedale Fatebenefratelli di Roma per l’asportazione di tre polipi al colon. Secondo il comunicato ufficiale del Ministero, l’operazione è andata a buon fine, senza complicazioni e Crosetto è vigile e stabile. L’equipe medica ha eseguito l’intervento con tecniche tradizionali, in un quadro clinico stabile e il ministro è stato seguito nelle ore successive in regime di degenza ordinaria. Il personale medico è in attesa dell’esame istologico per accertare la natura delle formazioni rimosse. Al momento non è stato comunicato alcun dettaglio ufficiale sui tempi di recupero né sull’eventuale ripresa dell’attività istituzionale del ministro.
L'indipendente
"Il principale dazio che paga oggi l’economia italiana è rappresentato dall’appartenenza all’Unione Europea"
L'analisi del prof. Valerio Malvezzi.
radioradio.it/2025/10/export-i…
"Mandaci tuo marito e i tuoi figli in guerra!"
Lo sfogo di una deputata contro von der Leyen.
Giovedì si vota per due mozioni di sfiducia nei confronti della Commissione europea.
radioradio.it/2025/10/deputata…
radioradio.it/2025/10/putin-de…
“LA PENSIONE NON È DOVUTA”
La Fornero torna a fare terrorismo pontificando sulla Finanziaria: «Punirà i giovani». Parola di chi ha fabbricato migliaia di esodati.
Da 14 anni insiste, cioè da quando tentò di distruggere quel che restava di un Paese massacrato dallo spread e in pieno tsunami da crisi dei debiti sovrani. Non ci riuscì. Ma da allora è un continuo rimodellare la realtà, vantare operazioni pseudo-strategiche, ergersi a salvatrice della patria.
Anche stavolta Fornero vede grigio e lancia un siluro dal titolo: «Legge di bilancio, il solito mercato che alla fine punisce i giovani». L’ex ministro del Lavoro, impegnata vita natural durante a giustificare la sua sanguinosa riforma, sostiene che sarebbe sbagliato proporre «provvedimenti che ripropongono per l’ennesima volta la falsa illusione dell’anticipo del pensionamento per fare posto ai giovani o il falso mito del diritto acquisito».
E per chiudere dichiara: «Mostrateci, governo e opposizione, quello sguardo lungo e inclusivo che per molto tempo è mancato alla politica italiana».
Sorvolando sullo sguardo inclusivo (poiché il suo includeva i sottopassi delle stazioni come abitazioni per i 170.000 esodati fabbricati a mano),fa specie che la ex docente universitaria torinese continui a definire un diritto acquisito, praticamente una grazia del sovrano che getta dobloni dalla finestra ai villani, quello che secondo la Costituzione è uno dei patti sociali più inscalfibili in una democrazia; un contratto fra Stato e cittadini, i quali ne rivendicano il rispetto e l’applicazione nel momento in cui maturano requisiti anagrafici e contributivi di legge.
Fornero riesce a concretizzare due paradossi: definisce regalìa una prerogativa di legge, ancor più dopo l’applicazione in toto del sistema contributivo. E trasforma un dovere costituzionale (quello dell’erogazione della pensione ai lavoratori) in un principio contabile, scambiando allegramente lo Stato per una Spa.
È lo stesso errore che si commette sulla Sanità quando si evoca il pareggio di bilancio, ritenendo erroneamente che debba essere un investimento a scopo di lucro e non un servizio indispensabile da eseguire anche in perdita.
Oracoli iettatori di cui non sentiamo il bisogno.
Vox Italia
Ucraina, la Russia colpisce i soldi della Nato
Il Corriere della Sera dice ai suoi lettori che Putin è un dittatore comunista, com’è d’uso per un giornale satirico che i suoi lettori e persino i suoi redattori prendono invece sul serio, dimostrando così il livello a cui è giunta quella che una volta si chiamava la buona borghesia italiana.
Non dice invece, assieme ai confratelli dell’ordine giornalistico Fatemalefratelli, che Putin va ascoltato con molta attenzione. Qualche tempo fa il presidente russo aveva detto che se i Paesi della Nato avessero creato in Ucraina nuove fabbriche di armi, esse sarebbero state distrutte. E il monito si è trasformato in realtà: è stata completamente azzerata la fabbrica di droni sentinella che i tedeschi avevano impiantato in una delle officine attorno al complesso Antonov, quello che ai tempi dell’Unione sovietica produceva l’aereo da trasporto più grande del mondo.
Si tratta di un cambiamento di strategia da parte russa che risponde alla nuova ondata di aggressività delle Nato e al suo tentativo di aggirare il problema del trasporto di armi in Ucraina, installando stabilimenti direttamente in loco.
Ma non si tratta solo di questo stabilimento: decine di fabbriche legare alla Nato in numerose località sono state colpite e distrutte, assieme a un certo numero, dai 5 ai 6, di F16 nell’aeroporto di Starokonstantinov.
Naturalmente l’Alleanza Atlantica, com’è suo inveterato costume, non bada molto alle vittime civili e così le fabbriche di armi sono situate, di proposito, in mezzo alle città in modo da rendere più problematico colpirle. Ma missili e droni russi sono piuttosto precisi e raramente danneggiano strutture civili: a fare vittime è piuttosto la contraerea ucraina i cui missili finiscono per cadere sulle case dopo aver colpito l’aria.
I cittadini ucraini hanno prodotto fino ad ora centinaia di migliaia, se non milioni di foto che raffigurano i resti di tali missili, dei Patriot in particolare, disseminati sulle strade e in qualche caso caduti anche sulle case e su ospedale.
Poco male, è tutta carne al fuoco per la propaganda antirussa: è molto facile per i carnefici trasformarsi in vittime, come hanno tentato persino di fare i sionisti, la cui strage era sotto gli occhi di tutti. Con il piccolo particolare che i missili ricadono sulla città quando non colpiscono i loro obiettivi e dunque alla fine si tratta di carcasse che narrano soprattutto la mediocrità dei sistemi di difesa occidentali.
Ad ogni modo questa nuova strategia russa, di passare dal colpire le infrastrutture energetiche e militari ucraine, alle vere e proprie fabbriche di armi, ha un significato che va al di là dell’ovvia distruzione della residua capacità militare ucraina, ma punta a colpire gli interessi economici che tengono viva la guerra al di là di ogni ragionevolezza.
Negli ultimi due anni parecchie industrie, soprattutto tedesche e francesi, ma anche britanniche e statunitensi hanno investito in fabbriche di armi in ucraina, soprattutto volte alla realizzazione di droni e rischiano ora di ritrovarsi con un mucchio di macerie.
Dunque il nuovo verso della guerra da parte dei russi è quella di scoraggiare chi pensasse di speculare sull’ucraina e di demolire assieme alle fabbriche, anche quell’atmosfera favorevole alla guerra che è anche frutto di questi investimenti. Insomma Putin che non è un dittatore comunista come dicono i venditori di balle all’ingrosso, sta dicendo agli occidentali: l’Ucraina non è un posto dove potrete fare soldi fomentando un’inutile strage.
Ma come si desume anche alla distruzione del centro logistico Nato di Vinnitsa, avvenuto due giorni fa, Mosca non ha più alcuna prudenza nel colpire le strutture dell’Alleanza. Ora che la pace sembra più lontana e l’accanimento della Nato non ha più ritegno nel sostegno della guerra, non c’è ragione di non colpire strutture che di ucraino hanno solo il nome.
È certamente un argomento molto più efficace di tutti quelli proponibili per porre fine al conflitto. Del resto l’unica strategia della Nato è ormai quella di colpire le città russe, di portare attacchi sotto falsa bandiera, di importare mercenari di cui intero battaglione è stato sgominato proprio l’altro giorno. Ma alla fine, persa la guerra, la Nato perderà anche la sua guerriglia.
ilsimplicissimus
LE ACCUSE DEI POLITICI OCCIDENTALI E DEI MEDIA CONTRO LA RUSSIA RIGUARDO AGLI INCIDENTI CON I DRONI IN EUROPA NON SONO CONFERMATE DAI RISULTATI DELLE VERIFICHE DELLA NATO E DEI SERVIZI DI INTELLIGENCE NAZIONALI - Berliner Zeitung
L'analisi mostra che la maggior parte degli incidenti fa parte di operazioni standard o è conseguenza delle interferenze dei jammer ucraini, senza prove di intenzioni militari da parte della Russia. Il giornale afferma che queste accuse infondate, amplificate dai media, creano un clima di paura utilizzato per giustificare il riarmo dell'Europa.
Info Defense
Come dargli torto.
Medvedev: 'la Russia non ha bisogno di una guerra con un'Europa al degrado' • Imola Oggi
imolaoggi.it/2025/09/29/medved…
imolaoggi.it/2024/09/14/ucrain…
Se un governo ostile aglii occidentali abolisce partiti e persone contro il governo, vengono subito chiamati dittatori. Se lo fa un governo amico degli occidentali, automaticamente e diventa sinonimo di civiltà, democrazia e protezione. Che strana questa democrazia, dipende da dove viene applicata e da chi...
Elezioni Moldavia, vince il partito europeista • Imola Oggi
imolaoggi.it/2025/09/29/elezio…
Se fosse una barzelletta ci potremmo ridere sopra, invece è la realtà, la realtà della UE.
La ingerenze russe non solo tollerate, ma quelle europee sono ammesse. Il solito doppiogiochismo.
Moldavia, elezioni: vince il partito della presidente con più del 50%
Con oltre la metà delle preferenze, il Partito di Azione e Solidarietà della presidente della Moldavia, Maia Sandu, ha vinto le elezioni parlamentari del Paese. In cabina elettorale il PAS, di orientamento europeista, si è affermato con il 50,20% dei voti, seguito dal Blocco Elettorale Patriottico, una coalizione di partiti accusata di essere filorussa, che ha ottenuto il 24,18%. Con la votazione, tenutasi ieri, domenica 28 settembre, si chiude una turbolenta stagione elettorale per la Moldavia: la presidente ha accusato più volte la Russia di volere interferire nelle elezioni, e uno dei partiti di Blocco Patriottico è stato escluso a pochi giorni dall’avvio delle elezioni. La Russia ha sempre smentito le accuse.
L'indipendente
Bell'idea del ministro Urso. Un genio, dategli un premio, il rimbambito d'oro...
L'idea del ministro Urso: auto in crisi? Riconvertiamo aziende e lavoratori alle armi - L'INDIPENDENTE
lindipendente.online/2025/09/2…
I sindacati baschi convocano lo sciopero generale per Gaza
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La maggior parte delle organizzazioni sindacali dei Paesi Baschi ha promosso uno sciopero generale per chiedere la rottura della Spagna con Israele e la sospensione del trattato di associazione da parte dell'Unione Europea
L'articolo I sindacati baschi convocano lo sciopero generale per Gaza