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Il ministero degli Esteri russo ha annunciato la chiusura del consolato polacco di San Pietroburgo. Tre persone del corpo diplomatico che vi lavorano sono state dichiarate "persona non grata".

Si tratta della risposta alla chiusura del consolato russo di Poznań decisa dal governo polacco alcune settimane fa, con l'accusa di coinvolgimento ad azioni di spionaggio e sabotaggio.

Fredda la reazione del ministro degli Esteri polacco Radosław Sikorski: "Accogliamo la decisione con dignitosa indifferenza".

Ha puntualizzato anche che le decisione di chiudere il consolato di Poznań era motivata dalla partecipazione ad azioni di sabotaggio in Polonia e nei Paesi alleati. "Questi atti di sabotaggio sono crimini che non hanno provocato vittime solo grazie a fortunate coincidenze", ha dichiarato.

Oggi al Consiglio dei ministri OSCE a Malta c'è stato un incontro ravvicinato, o meglio dire sfiorato, tra Sikorski e il capo della diplomazia russa Sergiej Lavrov, per la prima volta sul suolo europeo da quando è iniziata l'invasione russa totale dell'Ucraina.

Quando Lavrov ha preso la parola, Sikorski insieme ai suoi omologhi ceco, lituano, lettone ed estone, si è alzato dai banchi e ha lasciato l'aula.

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