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Durov rivendica la propria volontà di difendere la # degli utenti telegram, ma lo fa anche ricordando le # che i produttori statunitensi sono costretti a inserire nelle proprie piattaforme e nei propri prodotti software.

«Un recente rapporto ha dimostrato che Telegram mantiene la promessa di mantenere privati ​​i propri dati utente, mentre app come WhatsApp forniscono dati utente in tempo reale a terzi e, nonostante le loro numerose affermazioni sulla "crittografia E2E", possono anche divulgare i contenuti dei messaggi.

Il rapporto ha confermato che Telegram è una delle poche app di messaggistica che non viola la fiducia dei propri utenti.

Non sono sorpreso. La maggior parte delle altre app non potrebbe garantire la privacy ai propri utenti anche se lo desiderassero. Poiché i loro ingegneri risiedono negli Stati Uniti, devono implementare segretamente backdoor nelle loro app quando il governo degli Stati Uniti glielo ordina. Se un ingegnere ne parla pubblicamente, può andare in prigione per aver violato un ordine di bavaglio.

Nella maggior parte dei casi le agenzie non hanno nemmeno bisogno di un'ingiunzione del tribunale per estrarre informazioni private da app di messaggistica come WhatsApp e, in altri casi, gli atti giudiziari sono avvolti dal segreto. Alcune app presumibilmente sicure sono state finanziate da agenzie governative sin dal loro inizio (ad esempio Anom, Signal).

Per molti anni la National Security Agency (NSA) si è assicurata che gli standard di crittografia internazionali fossero in linea con ciò che la NSA può decifrare e tutti gli altri approcci alla crittografia sono etichettati come "non standard" o "fatti in casa". Attraverso i loro proxy nel settore della crittografia (come questo), la NSA ha imposto standard imperfetti sulla crittografia utilizzata dal resto del mondo, avvertendo tutti gli altri dal "implementare la propria crittografia".

Non c'è da stupirsi che le app con sede negli Stati Uniti come WhatsApp siano afflitte da backdoor: scappatoie di sicurezza intenzionalmente piantate che i governi (e chiunque altro) possono utilizzare per hackerare smartphone ed estrarre dati privati ​​dalle persone.

Ho sentito che i nostri concorrenti con sede negli Stati Uniti sono frustrati dal fatto che non possono eguagliare la crescita di Telegram, nonostante abbiano investito pesantemente nel marketing (qualcosa in cui Telegram non ha mai dovuto investire). Ma per adattarsi alla nostra crescita, devono prima assicurarsi che le loro azioni corrispondano alle loro affermazioni di marketing. Fino ad allora, le violazioni dei dati e i problemi di sicurezza nelle loro app, purtroppo, rimarranno inevitabili.»

https://t.me/durov/176