La Corte dell’Aja, il mandato d’arresto per Putin e le carenze dell’Italia. Di @vitalbaa su @domanigiornale
Chiarimenti sui mandati di arresto nei confronti Vladimir Vladimirovich Putin e Maria Alekseyevna Lvova-Belova e sull'anomala "gestione" dell'attuale governo in merito ai crimini contro l’umanità. Il post di @Vitalba
@Politica interna, europea e internazionale
- La Corte penale internazionale ha emesso due mandati di arresto nei confronti di Putin e Maria Alekseyevna Lvova-Belova per deportazione illegale e trasferimento illegale di bambini dall’Ucraina alla Federazione russa. Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha dichiarato: «Le decisioni della Corte non hanno alcun significato per il nostro paese, nemmeno dal punto di vista legale».
- È vero che la Russia non ha mai ratificato lo Statuto di Roma, quindi non accetta la giurisdizione della Cpi, né ha l’obbligo giuridico di cooperare con essa. Ma il mandato della Corte si traduce comunque nella “condanna” di Putin a non muoversi dalla Russia.
- E il ruolo dell’Italia? Il governo ha eliminato i crimini contro l’umanità. Non se comprende il motivo, salvo ipotizzare che qualche esponente tema un’imputazione per crimini contro l’umanità riguardo, ad esempio, alla gestione dei migranti.
A proposito di quest'ultima scelta...
Non se comprende il motivo, salvo ipotizzare, come ha fatto in una intervista Chantal Meloni, professoressa di Diritto penale internazionale, che qualche esponente del governo tema un’imputazione per crimini contro l’umanità riguardo, ad esempio, alla gestione dei migranti.In ogni caso, quest’eliminazione è un fatto molto grave, specie in un momento in cui l’Italia dovrebbe mostrarsi allineata alla comunità internazionale anche introducendo nel proprio ordinamento tutti i crimini connessi alla guerra voluta da Putin.
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