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Intervento su temi come oppresione digitale per il 18 novembre
Questi settimana abbiamo assistito a diversi episodi di repressione, un poliziotto che ha placcato uno studente al Bodoni (scuola parmigiana), una manifestazione pacifica nella facoltà di economia di Roma repressa con i manganelli… Però ci sono metodi anche più sottili e indiretti per reprimere basti pensare le scuole e le università che sanno ogni conversazione che mandi (utilizzando google e microsoft che sono due monopoli provano a schiacciare ogni piccolo concorrente…), perché la scuola deovrebbe usare questi strumenti privati che vendono i nostri dati alimentando il capitalismo della sorveglianza, censurano i contenuti scomodi, finanziano le aziende petrolifere (nonostante google affermi di essere neutrale su CO2), sono poco trasparenti… Ci sono le alternative verdi, rispettano la privacy di che le utlizza, sono user.friendly, a codice libero, e anche europee… Perchè le scuole non cambiano e non usano alternative, nonostante siti, social e collettivi, incentrati sui questi temi, si siano mobilitati e abbiano scritto una lettera all’allora ministra dell’instruzione Azzolina (Quando in Danimarca e in Germania hanno vietato google, da usare come suite scolastica, perchè contrario al GDPR) Forse li fa comodo, avere strumenti con cui controllare la popoòazione e vedendo fotocamere a riconoscimento facciale, la chatcontrol (legge varata su formato europeo, che mira a individurare la pedopornografia nei nostri messaggi e conversazioni a opera di privati), con algoritmi predittivi che decidono prima se sei o meno un criminale… Si sta’ assistendo quindi a un’evoluzione verso un modello di sorveglianza totale e oppressione di massa, che mira gradualmente a soffocare ogni dissenso e cosí sarà anche nelle nostre scuole. Sono andato fuori tema, però vorrei che se ne parlasse più nelle scuole di software libero, magari introducendola in educazione civica, per evitare che l’oppressione cominci dalle scuole… Per citare il caso Assange:”siamo in un’oligarchia,travesita da democrazia e diritti liberali”.