Universi, è uscito il numero di dicembre
Copertina del numero di dicembre di Universi, con una foto del Telescopio Nazionale Galileo. Crediti: Fabrizio Villa
È online – e probabilmente già sotto l’albero degli abbonati – il numero di dicembre di Universi. Anche in questo numero i ricercatori e le ricercatrici dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) presentano cinque approfondimenti su recenti scoperte, pubblicate negli ultimi sei mesi sulle principali riviste internazionali.
Con il primo approfondimento, grazie alla sapiente narrazione di Roberto Decarli e Federica Loiacono, ci avviciniamo alla comprensione dei quasar e delle loro interazioni con le galassie circostanti, avvenute appena un miliardo di anni dopo il Big Bang.
Nel secondo approfondimento, Luigi Bedin racconta di un progetto guidato dall’Inaf che, grazie al telescopio spaziale James Webb, ha prodotto immagini straordinarie dei due ammassi globulari più vicini alla Terra. Queste osservazioni hanno permesso di studiare gli oggetti più deboli mai rilevati in ammassi stellari: nane bianche e nane brune.
Paolo d’Incecco ci porta sull’Etna, guidando un progetto internazionale che selezionerà e analizzerà vulcani terrestri attivi come analoghi per lo studio del vulcanismo su Venere. Come riportato anche su Media Inaf questo mese, i ricercatori del gruppo Avengers – così si chiama il progetto, indimenticabile soprattutto per gli amanti di Tony Stark – sono stati a La Palma e Tenerife.
Melania Del Santo e Thomas Russell ci svelano i segreti di insoliti e potenti “pasti spaziali”: eventi in cui un oggetto con un forte campo gravitazionale cresce sottraendo materia a una stella vicina. Parte di questa materia, prima di essere inghiottita, viene espulsa attraverso meccanismi di lancio ancora poco conosciuti.
L’ultimo approfondimento, curato da Andrea Bulgarelli, esplora il mondo dei computer quantistici. Con la loro capacità di elaborare enormi quantità di dati simultaneamente, queste tecnologie stanno rivoluzionando il mondo della ricerca, diventando un alleato imprescindibile anche per l’astrofisica.
In questo numero, due interviste arricchiscono il panorama dei contenuti: la prima è con Piero Boitani, filologo, saggista e Accademico dei Lincei, che il 18 gennaio 2024 – nell’ambito della mostra dell’Inaf “Macchine del Tempo” a Palazzo delle Esposizioni Roma – ha tenuto una conferenza su scienza e umanesimo dal titolo Vaghe stelle dell’Orsa: Leopardi tra astronomia e poesia. Boitani approfondisce il tema della scienza come storia e mito, soffermandosi sul caso esemplare di Leopardi. Nella versione online dell’intervista è disponibile un link al testo integrale della lecture, gentilmente concesso dall’autore.
La seconda intervista è con Alessandro Bogliolo, professore all’Università di Urbino e ideatore di CodyTrip, il format di gite scolastiche online che, solo a ottobre, ha portato circa 42mila partecipanti alla scoperta del Telescopio Nazionale Galileo a La Palma, alle Canarie. Dal 2022, grazie alla collaborazione con l’Inaf, questo progetto ha aperto le porte della ricerca astrofisica italiana alle scuole di tutta Italia, accompagnandole virtualmente nei principali centri di ricerca dell’Istituto.
Infine, la rubrica Visione ci porta all’Osservatorio astrofisico di Torino, con gli splendidi scatti di Riccardo Bonuccelli che immortalano laboratori e ricercatori all’opera. Non mancano poi le rubriche consolidate dedicate a società, arte, musica, scuola e libri, e altre ancora… tutte legate dal filo conduttore dell’astronomia.
Ricordo che dal sito della rivista è possibile abbonarsi alla versione cartacea, almeno fino a esaurimento delle nostre scorte. Per chi invece preferisce il digitale, sul sito sono presenti tutti gli articoli.
Non mi resta che augurarvi buona lettura e buone feste.