Un nuovo bug su macOS consente il bypass del TCC per rubare i dati utenti
Microsoft ha affermato che gli aggressori potrebbero aver sfruttato una vulnerabilità di bypass di Transparency, Consent, and Control (TCC) recentemente corretta per rubare informazioni sensibili dagli utenti macOS, inclusi i dati Apple Intelligence memorizzati nella cache.
TCC è un meccanismo e framework di sicurezza di macOS che impedisce alle app di accedere ai dati personali degli utenti, consentendo a macOS di controllare le modalità di accesso e utilizzo delle informazioni da parte delle app su tutti i dispositivi Apple. TCC ha il compito di richiedere l’autorizzazione per avviare nuove app e di visualizzare avvisi se un’app tenta di accedere a dati sensibili (inclusi contatti, foto, webcam e così via).
La vulnerabilità, identificata come CVE-2025-31199 scoperta da Microsoft, è stata risolta a marzo 2025, con il rilascio delle patch per macOS Sequoia 15.4.
Il problema era che, mentre Apple limita l’accesso TCC alle app con accesso completo al disco e blocca automaticamente l’esecuzione di codice non autorizzato, i ricercatori Microsoft hanno scoperto che gli aggressori potevano sfruttare l’accesso privilegiato dei plugin Spotlight per ottenere l’accesso a file sensibili e rubarne il contenuto.
In un rapporto appena pubblicato, i ricercatori Microsoft hanno dimostrato che la vulnerabilità (da loro denominata Sploitlight) potrebbe essere utilizzata per raccogliere dati, tra cui informazioni di Apple Intelligence e informazioni remote su altri dispositivi associati a un account iCloud.
In questo modo, gli aggressori potrebbero mettere le mani sui metadati di foto e video, sui dati di geolocalizzazione, sui dati sul riconoscimento facciale e delle persone, sulle informazioni sull’attività degli utenti, sugli album fotografici e sulle librerie condivise, sulla cronologia delle ricerche e sulle preferenze degli utenti, nonché su foto e video eliminati.
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