A sei anni dalla tragedia del Ponte Morandi non si scorge ancora una luce in fondo al tunnel del processo. Se tutto andrà bene, la sentenza di primo grado per i 59 indagati arriverà nel 2026. Di coloro che hanno tratto il massimo profitto dalle mancate manutenzioni del viadotto, però, non risulta neppure l'ombra in tribunale. Anzi, a questi signori abbiamo pure offerto una generosa liquidazione pagando a peso d'oro le quote di Aspi.
Dopo trent'anni di Unione europea, lo Stato italiano non è neppure in grado di render giustizia alle vittime delle privatizzazioni selvagge e alle loro famiglie. L'unica cosa di cui sono capaci le nostre istituzioni ormai è proporre parole vuote, dense soltanto d'ipocrisia, mentre si procede a passo spedito sulla strada che ha distrutto il viadotto Polcevera e dilaniato il nostro Paese.
PRO ITALIA