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La campagna "Libera i nostri feed" mira a proteggere la tecnologia Bluesky dai miliardari

L'iniziativa, Free Our Feeds , mira a proteggere la tecnologia di base di Bluesky, il protocollo AT, e a sfruttarla per creare un ecosistema di social media aperto che non possa essere controllato da una singola persona o azienda, compresa la stessa Bluesky.

techcrunch.com/2025/01/13/a-ne…

@Che succede nel Fediverso?

GaMe reshared this.

in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

Non capisco se sia una notizia positiva o negativa per il fediverso. Credevo che il consenso fosse che AT vivesse solo per bluesky e che di conseguenza non fosse di fatto considerabile decentralizzato.

Non era meglio concentrare gli sforzi su ActivityPub che è già federato in partenza e con tante applicazioni esistenti?

in reply to GaMe

Mi auguro di non avere la parola su dove altri concentrano i loro forze.

Per esempio io sono abbastanza convinto che attualmente tutte le applicazioni con ActivityPub non fanno un buon lavoro di usabilità e onboarding. Se è davvero così, e proprio un spreco di forzare la gente qui per dopo lasciala delusa. Quindi avrei piuttosto che tutti lasciano i social dei big tech a favore di Bluesky. Così almeno si può interfacciare tramite BridgyFed.

Inoltre tutta questa campagna mette in evidenza il fatto che Mastodon è appena stato ceduto a un'ONG.

in reply to mapto

@mapto Siamo sempre lì e si continua a cadere nello stesso errore: BlueSky è uno, il fediverso è frammentato e si ha poco da fare il paragone fedi/mail perché quand'è nata la mail non c'era nulla e ci si scriveva senza chiedersi cosa fosse libero, tin, yahoo, virgilio e poi gmail... I social sono nati dopo, e diversi: "io cerco un nome e una foto dal numero di telefono", è l'internet che è andata a casa dei tonti senza che se ne accorgessero. (1/2)
in reply to Elena Brescacin

Perciò da qui è difficile arrivare a un onboarding immediato. Sono comunque d'accordo che vadano studiati e perfezionati i protocolli. Mastodon al no profit? Non so, da una parte dico bene, dall'altra pure nel noprofit c'è un giro di soldi tremendo (2/2)
in reply to Elena Brescacin

C'è qualcuno qui che ha scoperto come sfamarsi senza soldi? Oppure si sostenga che gli sviluppatori non hanno diritto a sopravvivenza?
in reply to mapto

@mapto quelle là sono utopie: è vero che in alcuni ambiti ci si possono scambiare servizi in ambito digitale, non è la prima volta che con delle piccole realtà ho detto "io ti dedico qualche ora per la traduzione e i test di accessibilità, tu mi dai uno/due mesi di premium". Ma finisce lì e a breve termine! I soldi non sono l'unico bene di scambio? Perfetto, e vero, ma sono quello dominante.
in reply to Elena Brescacin

Mi sfugge come questo potrebbe essere uno:
L'architettura del AT Protocol sourced from Wikipedia

Fonte: Wikipedia.

Forse siamo piuttosto sempre qui: ci piace fare tifosi e raccontarci le balle.

Questa voce è stata modificata (1 settimana fa)
in reply to mapto

@mapto boh, forse siamo condizionati senza saperlo/volerlo - "o con me o contro di me" ed è proprio quello che le BUG tech vogliono
in reply to GaMe

@game AT è libero e può usarlo chiunque, ma ActivityPub è standard W3C, quindi tutti stanno usando quello, e AT viene usato solo da chi l'ha creato: bluesky. Credo che vogliano convincere anche altri ad usarlo. Ma finché bluesky rimane così dominante la cosa rimane dubbia, e comunque... già usiamo felicemente activitypub, perché dovremmo cambiare e adattarci al protocollo meno usato?
@GaMe