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Intervento di Sergey Lavrov, Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, al Dibattito Generale svoltosi nell’ambito dei lavori della 79esima sessione dell’Assemblea Generale dell’ONU
New York, 28 settembre 2024

I punti principali dell’intervento:

• Oggi il mondo si trova nuovamente a dover affrontare sfide di enorme portata, le quali ci richiedono di unire le forze, anziché scegliere lo scontro e la brama di perseguire il dominio globale.

• Per la Maggioranza mondiale è evidente che il clima di scontro e l’egemonismo non risolveranno neppure una delle problematiche esistenti a livello globale. Essi si limitano a rallentare artificiosamente il processo oggettivo che sta portando alla formazione di un ordine mondiale multipolare.

• La Russia si schiererà sempre dalla parte dei principi legati all’impegno congiunto, alla verità e al diritto, alla pace e alla cooperazione in favore della rinascita di quelli che furono gli ideali definiti dai padri fondatori [delle Nazioni Unite].

• I livelli inauditi di arroganza e aggressività raggiunti dalla politica occidentale nei confronti della Russia non solo sviliscono il significato stesso del principio di “cooperazione globale” promosso dal Segretario Generale dell’ONU, ma stanno ostacolando sempre di più il funzionamento dell’intero sistema di governance globale, compreso il lavoro del Consiglio di Sicurezza.

• Il Segretariato delle Nazioni Unite non può esimersi dal cercare di appurare la verità in quelle situazioni che vanno a intaccare in maniera diretta la sicurezza globale, ed ha l’obbligo di ottemperare scrupolosamente all’Articolo 100 della Carta dell’ONU, che stabilisce che esso debba agire in maniera imparziale ed evitare di lasciarsi tentare dalla possibilità di assecondare singoli Paesi; tanto meno se si tratta di quelli che esortano apertamente non alla cooperazione, ma bensì a una divisione del mondo tra “prati fioriti” e “giungle”, o anche tra “coloro che pranzano al tavolo della democrazia” e coloro che invece “si ritrovano sul menù”.

• Desidero ricordare, in particolare ai colleghi del Segretariato ONU, che la Carta delle Nazioni Unite non tratta soltanto di integrità territoriale. Nel primo articolo della Carta viene sancito l’obbligo di rispettare i principi di uguaglianza dei diritti e di autodeterminazione dei popoli.

• Un ordine mondiale più giusto presuppone, senza dubbio, un ampliamento della rappresentanza del Sud globale presso il Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Noi ribadiamo la nostra posizione a sostegno delle candidature del Brasile e dell’India e, al tempo stesso, la nostra approvazione delle già note iniziative avanzate dall’Unione Africana.