Pubblicato gratuitamente un database con 3,8 milioni di record di cittadini italiani
Un nuovo database contenente informazioni personali di cittadini italiani è comparso online poche ore fa. A pubblicarlo è stato un utente con nickname Cetegus, membro del noto forum underground DarkForums, che ha annunciato la disponibilità gratuita del dump denominato “Italian Consumers 3.8m”.
Il database contiene PII (Personally Identifiable Information), in italiano “dati personali identificabili”, ovvero qualsiasi informazione che può identificare direttamente o indirettamente una persona fisica.
Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o testo tratti da fonti pubblicamente accessibili. Le informazioni fornite hanno esclusivamente finalità di intelligence sulle minacce e di sensibilizzazione sui rischi di cybersecurity. Red Hot Cyber condanna qualsiasi accesso non autorizzato, diffusione impropria o utilizzo illecito di tali dati. Al momento, non è possibile verificare in modo indipendente l’autenticità delle informazioni riportate, poiché l’organizzazione coinvolta non ha ancora rilasciato un comunicato ufficiale sul proprio sito web. Di conseguenza, questo articolo deve essere considerato esclusivamente a scopo informativo e di intelligence.
Print Screen dal forum exploit.in fornita da Paragon Sec
Cosa contiene il database
Secondo quanto riportato nel post, il file contiene 3,8 milioni di record con dati quali:
- indirizzo email
- sesso
- data di nascita
- comune di residenza
L’archivio è stato caricato su un servizio di file sharing pubblico e risulta scaricabile gratuitamente da chiunque, senza necessità di registrazione o credenziali di accesso.
Print Screen fornita da Paragon Sec
A cosa può servire una raccolta di questo tipo
Database di questo genere possono essere utilizzati per molteplici scopi, non sempre leciti.
In particolare:
- Campagne di phishing mirato (spear phishing): grazie alla combinazione di dati personali e geografici, gli attori malevoli possono costruire messaggi altamente credibili.
- Furto d’identità (identity theft): la presenza di nome, data di nascita e email facilita la creazione di profili falsi o l’abuso di identità digitali.
- Profilazione marketing illegale: alcuni operatori del mercato nero utilizzano questi dati per arricchire dataset destinati a campagne pubblicitarie non autorizzate.
- Attacchi di credential stuffing: se combinati con vecchi dump contenenti password, i dati possono permettere accessi non autorizzati ad account reali.
Un rischio concreto per milioni di italiani
Sebbene non sia ancora chiaro da quale fonte provengano i dati, la diffusione gratuita di un archivio contenente 3,8 milioni di record rappresenta una potenziale minaccia per la privacy e la sicurezza digitale dei cittadini italiani.
Red Hot Cyber continuerà a monitorare la situazione per verificare se si tratta di una nuova violazione o di una rielaborazione di dataset già circolanti nel dark web.
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